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Alessandria d'Egitto
Tramonto sul lungomare del centro
Stemma e Bandiera
Alessandria d'Egitto - Stemma
Alessandria d'Egitto - Stemma
Alessandria d'Egitto - Bandiera
Alessandria d'Egitto - Bandiera
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Mappa dell'Egitto
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Alessandria d'Egitto
Sito istituzionale

Alessandria (الأسكندرية al-Iskandariyya) è una città dell'Egitto, situata lungo la costa del Mediterraneo.

Da sapere[modifica]

Seconda città dell'Egitto per popolazione e maggior porto del paese, Alessandria ha perso il carattere cosmopolita che l'ha caratterizzata fino alla caduta della monarchia egiziana ma merita comunque una visita per le numerose attrazioni che attestano le sue glorie passate.

Quando andare[modifica]

Contrariamente al resto dell'Egitto, l'alta stagione ad Alessandria e su tutta la costa del Mediterraneo, coincide con l'estate, che inizia già a maggio e si prolunga fino alla fine di ottobre.

L'inverno presenta temperature piuttosto miti, essendo queste comprese tra i 12 e i 18°C ma è anche una stagione volubile, caratterizzata da temporali violenti che sporadicamente causano brevi inondazioni.

La temperatura massima è stata di 45°C, registrata il 30 maggio 1961 e la temperatura minima di 0°C, registrata il 31 gennaio 1994.

Cenni storici[modifica]

Fondata da Alessandro Magno nel 331 a.C, Alessandria divenne la capitale del regno dei Tolomei, affermandosi in breve tempo come una delle città più importanti di epoca ellenistica e nei successivi periodi di dominio romano e bizantino.

Prima della fondazione c'era sulla laguna un umile villaggio di pescatori, chiamato Rhakotis. La posizione strategica del villaggio non sfuggì al condottiero macedone: la laguna forniva un approdo sicuro ai navigli e l'entroterra era particolarmente fertile grazie alle acque del Nilo. L'unico problema era costituito dalle piccole isole sabbiose situate al largo dove rischiavano d'incagliarsi i navigli ma si rimediò con la costruzione di un faro, alto 100 m. in cima al quale fu posto un enorme specchio che rifletteva di giorno la luce del sole e di notte un fuoco tenuto costantemente acceso. L'interno del faro era percorso da una scala a chiocciola sufficientemente larga da permettere a muli di salire in cima insieme al loro carico di legna da ardere. Il faro di Alessandria era una delle sette meraviglie del mondo antico e solo le piramidi erano più alte. Il termine derivava dal nome greco dell'isola sulla quale fu costruito (Φάρος, "Pharos") e fu poi adottato da parecchie lingue per indicare analoghe strutture successive di segnalazione per agevolare la navigazione.

Fu poi costruito un molo lungo più di 1 km per saldare l'isola di Pharos alla terraferma, dividendo la baia originale in un porto orientale e occidentale. Il faro fu gravemente danneggiato dai terremoti del 956, 1303 e 1323, poi cadde in disuso e in rovina. Nel 1480 il sultano Qaitbey usò le pietre che giacevano al suolo per la costruzione di una fortezza ancora visibile.

Sotto Tolomeo I e II Alessandria prosperò grazie al commercio e si affermò anche come il maggior polo culturale del mondo ellenistico. Nella grande Biblioteca di Alessandria i testi venivano tradotti, catalogati e studiati da una squadra di grammatici e filologi il cui lavoro era coordinato da un sovraintendente, detto προστάτης. Si suppone che, al tempo di Filadelfo, i rotoli (volumen) conservati fossero tra i 490.000 e i 700.000.

Già sotto il regno dei primi Tolomei Alessandria aveva assunto quel carattere cosmopolita destinato a caratterizzarla fino alla fine della prima metà del XX secolo. La città ospitava cospique minoranze di ebrei e greci che tenevano il monopolio dei commerci. La città subì disastri naturali come ad esempio lo tsunami del 365 d.C.) e una serie di guerre (in particolare contro Roma).

Il Serapeo fu costruito durante il regno di Tolomeo III che regnò dal 246 a.C. al 222 a.C. Fu poi ampliato al tempo dell'imperatore romano Claudio (41-54) ma andò distrutto al tempo di Traiano (98-117) in seguito a una ribellione ebraica. L'imperatore Adriano (117 - 138) fece ricostruire il santuario facendovi aggiungere una grande statua del toro Api, statua che, dopo il suo rinvenimento nel 1895, è attualmente conservata nel museo greco-romano di Alessandria.

Alessandria perse il suo ruolo di capitale dell'Egitto alla fine del dominio bizantino. I conquistatori arabi fondarono una nuova capitale a Fustat, l'attuale Cairo ma Alessandria sopravvisse come porto; Marco Polo lo descrisse intorno al 1300 come uno dei due porti più trafficati del mondo, insieme a Quanzhou.

Un pietra miliare nella storia di Alessandria fu l'invasione di Napoleone nel 1798. Nella successiva epoca di Mehmet Ali, governatore dell'Egitto in nome del sultano ottomano, ad Alessandria si formò una ricca borghesia mercantile di stampo cosmopolita; ebrei, greci, italiani, francesi, britannici convissero pacificamente fino alla presa di potere del colonnello Gamal Abdel Nasser nel 1952 che instaurò un regime nazionalista dopo aver costretto l'ultimo rappresentante della dinastia alawita all'esilio. Gli ultimi stranieri rimasti ad Alessandria furono costretti a sloggiare nel 1956, dopo la crisi di Suez, dopo la confisca delle loro proprietà e aziende.

Personaggi di spicco della Alessandria della prima metà del '900 furono il poeta Costantino Kavafis (1863 – 1933) e lo scrittore Lawrence Durrell (1912 – 1990).

Il primo ci ha lasciato 154 poesie, spesso ispirate alla grandezza di Alessandria in epoca ellenistica e romana ma il tema era l'amore omosessuale che a volte veniva anche messo in ridicolo.

Il secondo mise a frutto la sua permanenza in Egitto durante la II guerra mondiale come addetto al servizio informazioni britannico con una raccolta di romanzi detta «Il Quartetto di Alessandria», composto da quattro romanzi (Justine, 1957; Balthazar, 1958; Mountolive, 1958; Clea, 1960), dove ha raccontato la stessa storia d'amore, di politica e di perversione, da quattro punti di vista diversi, per dimostrare che non solo la verità è relativa, ma la stessa personalità umana è inafferrabile ed esiste solo in funzione dell'osservatore.


Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Alessandria d'Egitto

Alessandria è una città che si allunga per km sulla costa mediterranea. Il suo viale principale è Corniche (lungomare) che si snoda per circa 30 km. Tutto il traffico cittadino è incanalato lungo questa arteria dai taxi agli autobus e ai microbus. Anche la linea dei tram corre parallela alla costa.

Il limite occidentale del centro è costituito dalla fortezza di Qaitbey, costruita nella zona dell'antico faro mentre all'estremità orientale del porto sta la nuova biblioteca.

Quasi tutte le attrazioni e la maggior parte degli alloggi e dei ristoranti si trovano lungo questo tratto di lungomare di circa 5-6 km che di giorno appare piuttosto congestionato dal traffico.

La 31.20105129.899341 piazza Saad Zaghloul segna il punto dove si ergeva il Caesareum e oggi costituisce il centro di Alessandria con intorno alberghi famosi, tra cui lo Steigenberger Cecil Hotel del 1929.

Quartieri[modifica]

Ad ovest della Fortezza di Qaitbay si estende il pittoresco quartiere di Anfushi e ancora oltre una periferia industriale con quartieri proletari senza interesse per turisti di passaggio ad eccezione del sito archeologico di Taposiris Magna, distante 62 km e che quindi può essere oggetto di un'escursione non agevole.

Ad Est del centro e fino ad Abukir stanno invece quartieri borghesi che possono essere presi benissimo in considerazione in quanto dotati di alberghi, parecchi con spiaggia privata.

Il primo di questi quartieri alto borghesi che si incontra provenendo dal centro e scendendo alla fermata del tram "Al-Safa Palace" è quello di 31.23815929.9677622 Zezenia, confinante con altri quartieri famosi quali San Stefano e Baccos.

Il quartiere di 31.23431429.9497023 Stanley prende il nome dall'omonimo ponte che attraversa la baia, uno dei simboli di Alessandria.

Superata Stanley si entra nel distretto di Al-Montazah che deve il nome al palazzo e ai giardini omonimi.

Quartieri turistici di Al-Montazah sono il lussuoso 31.28412630.0142924 Al-Mandara, dove sta l'albergo Sheraton e 31.28979930.0308495 Al-Mamoura, sorto a ridosso della spiaggia omonima.

Situata oltre Al-Mamoura, 31.31534830.0608146 Abukir (أبو قير) è un sobborgo di Alessandria, famosa per una serie di battaglie combattute tra francesi e inglesi al tempo dell'invasione napoleonica dell'Egitto.

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

  • 30.93250329.6965987 Aeroporto internazionale Borg El Arab. Si trova a circa 40 km a sud-ovest del centro, in località Borg El Arab. L'aeroporto serve anche le vicine città del delta del Nilo.
    Non esistono mezzi di trasporto pubblico da/per l'aeroporto ma in compenso potete scegliere tra un'infinità di tipi di trasporto privato, dagli autobus della Egyptbus a servizi door to door.
    Aeroporto Internazionale Borg El Arab su Wikipedia aeroporto di Borg El Arab (Q1194015) su Wikidata

In treno[modifica]

Stazione Misr
  • 31.19298429.9056698 Stazione Misr. È la stazione principale di Alessandria dove fanno capolinea tutti i treni. Tradotto in italiano, il suo nome è "Stazione Egitto™. È situata in pieno centro. I biglietti per Il Cairo si acquistano allo sportello presso il binario 1, mentre quelli per tutte le altre destinazioni si acquistano alle biglietterie nella hall centrale. Alexandria railway station (Q958574) su Wikidata
  • 31.21895329.9426269 Stazione Sidi Gaber. Una stazione secondaria dove, di norma, fermano tutti i treni. Scendono a Sidi Gaber tutti i passeggeri diretti non al centro , bensì a uno dei quartieri turistici dell'Est. Sidi Gaber railway station (Q249897) su Wikidata

Almeno 10 treni al giorno collegano Alessandria al Cairo, tra le 8:00 e le 22:00, mentre per Luxor ci sono un paio di treni diretti (alle 17:00 e alle 22:00) senza bisogno di cambiar treno al Cairo. Il treno delle 17:00 prosegue per Assuan.

In autobus[modifica]

Autobus della Superjet al terminal di Sidi Gaber
  • 31.17770329.91604810 Stazione "Muharram Bek" degli autobus a lunga distanza. È la principale stazione di Alessandria, dove fanno capolinea sia i minibus privati che gli autobus delle compagnie Go bus e Superjet Lines.
    Da qui partono anche, tre volte al giorno, gli autobus diretti all'oasi di Siwa, nel deserto occidentale. Impiegano 7 ore per arrivare a destinazione ma le soste a Marsa Matruh possono essere anche di un'ora e più, allungando i tempi di percorrenza.
    Tenete presente che alcune autolinee fanno capolinea alla stazione ferroviaria di Sidi Gaber o in altri punti della città.


Come spostarsi[modifica]

Con mezzi pubblici[modifica]

Rete tramvia

Alessandria dispone di una rete tramvia che risale al 1860. La rete è suddivisa in linee interurbane (Tram el-Raml) e in linee urbane (Tram el-Madina).

Le prime utilizzano vetture di colore blu e crema e attraversano il centro a pochi isolati dal lungomare e toccano gli altolocati quartieri della periferia orientale.

Le linee urbane utilizzano tram di colore giallo brillante e sono limitate al centro di Alessandria.

Il nodo di interscambio è la stazione di Raml (محطة الرمل Mahattat el-Raml), proprio nel cuore del centro.

In generale, le linee interurbane sono relativamente veloci nonostante le vetture vetuste, in quanto hanno corsie preferenziali su lunghi tratti; le linee urbane, invece, rimangono spesso bloccate nel traffico.

Per entrambe le linee il biglietto è di 1 LE, acquistabile a bordo. Si noti che la prima vettura (su tre) dei tram blu è riservata alle sole donne. Le linee funzionano fino all'una di notte, ogni 10-30 minuti circa.

Probabilmente il servizio più utile per i turisti è il tram giallo n. 25, che va dal capolinea di Raml a Ras el-Tin e al forte Qait Bey.

Oltre agli autobus urbani, troverete anche "mini-bus" privati, in genere da 12/14 posti che si fermano a un qualsiasi cenno. L'inconveniente è dovuto al fatto che i conducenti di minibus non parlano inglese e le indicazioni del capolinea e del tragitto sui fianchi o sul parabrezza, sono riportate solo in arabo. I minibus operano su percorsi flessibili, pronti a cambiar direzione su richiesta dei passeggeri. Una corsa in minibus da un estremo all'altro del centro costa tra i 0.50 e 1.50 LE.

In taxi[modifica]

Taxi ad Alessandria

I taxi gialli e neri costituiscono un buon modo per spostarsi e sono anche molto economici. Attenzione però: i taxi si rifiuteranno di usare il tassametro (le tariffe non sono state adeguate da anni) e i conducenti si approfittano sia di stranieri che di egiziani provenienti da altre città, ragion per cui è meglio concordare la tariffa prima di salire a bordo. Nessuna corsa in taxi dovrebbe costare più di 25 LE. Si può noleggiare un taxi anche per una giornata o mezza. In questo caso si paga 10-15 LE per ogni attrazione visitata. Ad esempio, si pagano circa 50-60 LE se si programma di visitare 5 posti in 3-4 ore, o 80-100 LE se si prevede di visitare 8-10 posti in 5-6 ore.

Prima di salire a bordo di un taxi, bisogna salutare l'autista e gridare il nome della propria destinazione. Alcuni taxi si fermeranno anche se hanno già un passeggero a bordo ma è meglio rifiutare tali offerte. Controllate sempre, una volta scesi dal taxi, di aver preso tutti i vostri oggetti perché in caso di dimenticanza non c'è nessun numero da chiamare.

I taxi Fast Call possono essere prenotati telefonicamente al numero 19559 o allo 0800-999-9999 (numero verde); sono più costosi ma generalmente migliori dei normali taxi gialli e neri.

Careem e Uber operano ad Alessandria.

Cosa vedere[modifica]

Centro[modifica]

Fortezza di Qaitbay
  • 31.21329.88521 Fortezza di Qaitbay, Ras el-Tin (tram giallo o microbus per Anfushi), +20 3-4809144. 9AM-4PM. Situata sulla punta del promontorio di Anfushi/Pharos, è una fortezza fatta erigere dal sultano mamelucco Abdul-Nasser Qa'it Bay nel 1477 d.C., utilizzando le pietre del faro di Alessandria.
    La fortezza è rimasta in uso fino al 1882, quando fu bombardata dagli inglesi. Dall'ingresso principale si accede a un cortile fortificato e a un bastione di 4 piani.
    Citadel of Qaitbay (Q1938065) su Wikidata
  • 31.20560929.8822462 Moschea Abu-Abbas El-Mursi (جامع أبو العباس المرسي) (Anfushi). Moschea dedicata a un santo sufi vissuto a el-Andalus nel XIII secolo la cui tomba è all'interno.
    La moschea è stata ridisegnata e rcostruita nelle sue forme attuali da Eugenio Valzania e Mario Rossi negli anni tra il 1929 e il 1945, che si ispirarono alle moschee del Cairo.
    El-Mursi Abul Abbas Mosque (Q1323845) su Wikidata
  • 31.19919429.8686393 Palazzo di Ra's al-Tin (قصر رأس التين, Qaṣr Raʾs al-Tīn) (Quartiere di Anfushi). Era la reggia dove Fārūq I, ultimo re d'Egitto abdicò nel 1952. Nel palazzo nacque la sorella di Faruq, la principessa Fawzia d'Egitto (1921-2013), prima moglie dello scià di Persia.
    Il palazzo fu costruito nel 1832 in stile fiorentino per volere di Mehmet Ali.
    Palazzo di Ra's al-Tin su Wikipedia palazzo di Ra's al-Tin (Q1893940) su Wikidata
Tomba del milite ignoto
  • 31.1999629.893674 Monumento al milite ignoto, Mansheya. Il monumento è dedicato ai militari che hanno perso la vita nelle battaglie navali. Originariamente era un monumento in onore del Khedive Ismail costruito a spese della comunità italiana di Alessandria. Il suo status fu cambiato in seguito alla rivoluzione egiziana del 1952 per commemorare i militari della marina egiziana caduti in battaglie navali. Fin dal tempo di Muhammed Ali Alessandria divenne la principale base navale per la spedizione di Ibrahim Pascia durante la Guerra d'indipendenza greca, che culminò nella battaglia di Navarino. Alexandria Naval Unknown Soldier Memorial (Q3013168) su Wikidata
Museo nazionale
  • 31.201129.91325 Museo nazionale, 110 Tariq el-Horreyya (Quartiere Latino), +20 3-4835519, +20 3-4838035. Studenti metà prezzo. Lun-Dom 00:09-16:30. Museo non grande ma interessante e ben presentato con oltre 1800 pezzi archeologici. Il piano interrato è dedicato all'epoca preistorica e faraonica, il primo piano al periodo greco-romano e il secondo piano all'epoca copta e islamica. Particolarmente interessanti sono i reperti rinvenuti durante le ricerche archeologiche nei fondali marini. Alexandria National Museum (Q201383) su Wikidata
  • 31.19521429.9132786 Museo di Belle Arti, Moharram Bey, +20 3-3936616. Collezioni di opere moderne di artisti egiziani. Alexandria Museum of Fine Arts (Q28162764) su Wikidata
  • 31.194929.898077 Moschea Attarine (مسجد العطارين), Attarine. Originariamente una chiesa dedicata a San Attanasio, trasformata in moschea subito dopo la conquista musulmana di Alessandria.
    Nel 1798 la spedizione scientifica al seguito delle truppe napoleoniche ispezionarono la moschea perché credevano che essa custodisse la tomba di Alessandro Magno. Di fatto i francesi trovarono un sarcofago ma del faraone Nectanebo II, come fu appurato in seguito.
    Attarine Mosque (Q12204272) su Wikidata
  • 31.19461229.9040978 Kom el-Dikka (Nei paraggi della stazione ferroviaria), +20 3-3902904. LE80, concessions LE40. "Kom el-Dikka" (tradotto "mucchio di macerie") è un sito archeologico che comprendeva i giardini di Pan di epoca tolemaica e terme e vile del periodo romano. I punti salienti sono la Villa degli Uccelli, con raffinati mosaici, e l'unico anfiteatro romano d'Egitto risalente al II secolo d.C. . Aveva 13 ordini semicircolari in marmo bianco e grigio e una capienza di 800 spettatori. Nel 2010 è stato portato alla luce un tempio tolemaico. Kom El-Dikka (Q12236559) su Wikidata
Colonna di Pompeo
Catacombe Kom el-Shouqafa
  • 31.18249429.8964539 Colonna di Pompeo, Karmouz. LE80, students LE40. È una colonna in granito rosso proveniente dalle cave di Assuan e faceva parte del Serapeo di età ellenistica.
    Alta 29 m. e con un diametro di 3 m alla base, la colonna è sormontata da un capitello corinzio.
    Fu eretta in onore dell'imperatore Diocleziano, che assediò la città per otto mesi per strapparla all'usurpatore Lucio Domizio Domiziano e ad Aurelio Achilleo.
    Il nome "Colonna di Pompeo" le fu dato dai Crociati, che la ritenevano costruita sul luogo dove era stato sepolto il generale romano Gneo Pompeo Magno.
    Colonna di Pompeo su Wikipedia colonna di Pompeo (Q492487) su Wikidata
  • 31.17855829.89295410 Catacombe di Kom el-Suqafa, Anfushi. LE80, concessions LE40. Queste catacombe furono probabilmente scavate per essere il mausoleo di un'unica famiglia benestante, e ampliate tra il II e il IV secolo d.C. per ospitare altre sepolture illustri.
    Il nome "Kom el-Shouqafa" significa "tumulo di cocci" poiché le persone portavano le offerte ai deceduti in ciotole di terracotta che poi rompevano.
    Le catacombe comprendono una costruzione al piano terra che probabilmente fungeva da cappella funeraria, una profonda scala a chiocciola tramite la quale si accede a tre livelli sotterranei (il più basso risulta attualmente allagato) che fungevano da sepoltura. Il luogo fu scoperto per caso nel 1900 a causa di un cedimento del terreno ma le catacombe risultavano già depredate dei loro arredi funebri.
    Costruita come catacomba separata (e più antica), la Sala di Caracalla sembra che fosse un luogo di sepoltura di cavalli imperiali
    Le catacombe sono interessanti per la loro pianta e perché sono indicative della transizione dallo stile faronico a quello greco-romano.
    Catacombe di Kom el-Suqafa su Wikipedia Catacombe di Kom el-Suqafa (Q2671839) su Wikidata
Bibliotheca Alexandrina
  • 31.20888929.90916711 Bibliotheca Alexandrina, Shatby / Silsia (Ingresso dalla Corniche o dalla piccola strada sul restro), +20 3-4839999. Adulti non egiziani: LE70, Concessioni: LE35. Dom-Gio 10:00-19:00, Ven 14:00-19:00, Sab 1200-16:00. Un'enorme biblioteca e un centro di ricerca costruito sul sito dell'antica Biblioteca di Alessandria. Splendida esposizione di testi antichi del Medio Oriente. Include quattro aree museali, uno spazio espositivo e un planetario. Tour regolari in inglese e altre lingue. Il Museo delle Antichità (LE50 extra) è particolarmente degno di una visita per la sua vasta gamma di manufatti dal periodo faraonico fino al periodo islamico. I biglietti si acquistano nell'ufficio di Dr. Abd Al Hamid Dayed Street davanti l'università. Bibliotheca Alexandrina su Wikipedia Bibliotheca Alexandrina (Q501851) su Wikidata

Quartieri orientali[modifica]

  • 31.2308729.947212 Necropoli di Mostafa Kamel. Si compone di quattro tombe scavate nella roccia, risalenti al primo periodo tolemaico (fine del III e inizio del II secolo a.C. ).
    Furono scoperte per caso nel 1933 e si chiamano così perché si trovano accanto alla caserma degli ufficiali di Mustafa Kamel.
    Mostafa Kamel Necropolis (Q6862876) su Wikidata
  • 31.240729.96313 Museo reale dei gioielli (متحف المجوهرات) (Quartiere Zizenia), +20 3-5828348. Le collezioni sono costituite da gioielli di inestimabile valore appartenuti ai rappresentanti della dinastia aluwita che governarono l'Egitto per quasi 150 anni dal 1805 fino alla rivoluzione nasseriana del 1952.
    Nelle sale del museo sono inoltre esposti dipinti e sculture del XIX secolo.
    Dopo la rivoluzione, i gioielli lasciati dalla famiglia reale furono tenuti al sicuro e nascosti fino a quando nel 1986 non fu emanato un decreto del presidente Mubarak che autorizzava l'esposizione al pubblico dei gioielli della corona.
    Il museo fu inaugurato il 24 ottobre 1986. Dopo diversi anni di lavori di ristrutturazione e ampliamento è stato riaperto nell'aprile 2010.
    Museo Reale dei Gioielli su Wikipedia Museo Reale dei Gioielli (Q1323293) su Wikidata
Palazzo El Montazah
  • 31.288630.015914 Palazzo Montazah, El Montazah, +20 3-5477153, +20 3-5473056. LE25. Un complesso di palazzi fatti erigere nel 1892 da Abbas II, khedive d'Egitto.
    Uno degli edifici del complesso, l'Haramlek, è adibito a casinò al piano terra mentre i piani superiori ospitano le collezioni del museo di cimeli reali.
    Un altro palazzo, il Salamlek è stato trasformato in un hotel di lusso. I vasti giardini (oltre 80 ettari) sono aperti al pubblico.
    Palazzo Montaza su Wikipedia Palazzo Montaza (Q1350295) su Wikidata


Eventi e feste[modifica]


Cosa fare[modifica]

Immersioni subacquee[modifica]

A differenza del Mar Rosso, le immersioni ad Alessandria non riguardano colorate barriere coralline ma antiche rovine.

Alessandria offre l'opportunità unica di ammirare un vero e proprio museo che giace sul fondo del mare.

Purtroppo la visibilità è bassa durante le immersioni.

La maggior parte delle immersioni è ancora concentrata nel porto orientale. Il sito più famoso da esplorare è stato soprannominato "Palazzo di Cleopatra" e in effetti si tratta delle rovine di un palazzo magnifico adorno di statue, sfingi e colonne ma non è stato appurato che si tratti della reggia dei Tolomei.

Acquisti[modifica]

Centri commerciali[modifica]

  • 31.24536629.9673031 San Stefano Grand Plaza Mall, San Stefano (Sul retro del Four Seasons Hotel.). Un centro commerciale molto grande con negozi che espongono capi firmati. Dispone di 10 sale cinematografiche e di un'area adibita alla ristorazione.

Mercati tradizionali[modifica]

Il principale souq di Alessandria si estende in centro, su strade secondarie che partono dalla piazza (Midan) Tahrir e vanno in direzione Ovest.

Ad essere sinceri, non c'è molto che possa interessare i turisti; Si viene qui per avere un'idea della vita quotidiana

Come divertirsi[modifica]

Spettacoli[modifica]

Teatro dell'Opera Lirica
  • 31.19693129.9018311 Teatro dell'Opera Lirica. Vi si esibiscono diversi gruppi internazionali ed egiziani, anche folcloristici. Vengono spesso messi in scena concerti dell'Orchestra da Camera di Alessandria e della Alessandria Opera Troupe per la musica e il canto. Alexandria Opera House (Q596913) su Wikidata
  • 31.24530129.9676262 Cinema San Stefano, El-Gaish. Il cinema più rinomato di Alessandria. È parte del complesso Grand Plaza (Sul retro dell'albergo Four Seasons).
  • 31.19729.91333 Stadio di Alessandria (Stadio Haras El-Hedood). Le squadre di Alessandria sono: El-Ittihad, El-Olympi, Haras El-Hedood e Smouha. Il costo per assistere a una partita può variare da LE25-500 a seconda della sezione. Ci sono 4 sezioni di posti a sedere: VIP, 1° grado, 2° grado e 3° grado.
    Lo stadio è stato costruito nel 1929 ed è il più antico d'Egitto; può contenere 20.000 persone.


Dove mangiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Se volete provare a mangiare nei ristorantini a buon mercato frequentati dalla gente del posto, dovrete essere consapevoli che l'igiene in questi locali non è sempre perfetta come nei paesi europei ma sommaria anche perché il servizio sanitario preposto alle ispezioni dei locali è negligente.

  • 31.2003529.900461 Mohamed Ahmed, Ramleh (Di fronte all'hotel Metropole). Se volete provare autentiche pietanze egiziane, Mohamed Ahmed è l'indirizzo giusto. In questo frequentatissimo ristorante self-service, potrete scegliere tra falafel, formaggio fritto, insalate e altre specialità. La gente viene qui per il fūl mudammas, il piatto nazionale a base di fave stufate con tahini e condite con limone, aglio e cumino.
    Il ful e il falafel sono migliori di qualsiasi altro locale e i prezzi sono irrisori. Altro vantaggio, non trascurabile, è che l'igiene del locale è scrupolosa.

Prezzi medi[modifica]

  • 31.18785829.9207813 Abdel Wahab Village for Grill, Moharram Bek Alley Egitto. Lun-Dom 00:00-24:00.
  • 31.24138329.9573694 Latino cafe & Resturant, El-Gaish (Qism El-Raml). Lun-Dom 09:00-03:00.
  • 31.2702429.993855 Tikka Grill, 426 El-Gaish. Situato vicino al mercato del pesce, il Tikka Grill è rinomato per una varietà di deliziosi piatti di pesce e per le viste sul mare. Potete provare anche altri piatti come lo shish kebab e wara' el enab (involtini di foglie di vite).

Prezzi elevati[modifica]

Entrata dell'Athineos
  • 31.20207629.9011916 Athineos Cafe, 21 Saad Zaghloul (Centro, vicino al consolato italiano), +20 3-4860421. Un caffè storico frequentato dal poeta Konstantinos Kavafis e un decennio dopo dallo scrittore Lawrence Durrell. A dire il vero il locale appare un po' decaduto ma la decorazione, un misto di antica Grecia ed Egitto faraonico, è ancora capace di attrarre l'attenzione unitamente al fregio dorato delle pareti in alto e agli stucchi.
    Il menù riporta ancora pietanze greche ma se ordinate suvlaki non vi verranno portati gli spiedini ma kebab.
  • 31.22603829.9418977 Balbaa Grill and Fish Village, El-Mosheer Ahmed Ismail, Sidi Gabir. Lun-Dom 12:00-04:00. -
  • 31.19664129.9024678 Chez Gaby au Ritrovo, 22 El Horreya (Vicino alla stazione Rami), +20 3-4874404. 9PM-1AM. È considerato il primo ristorante di Alessandria per pizze e piatti di pasta ma il locale non ha mai conosciuto una gestione italiana. È stato fondato da un greco nel 1946 e acquistato nel 1979 da Gabriel (Gaby) un francese di origini libanesi .


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi elevati[modifica]

Four Seasons San Stefano
Helnan Palestine
  • 31.24576629.965661 Four Seasons San Stefano, 399 El Geish Road, +20 3-5818000, fax: +20 3-5818080. US$500. Un enorme complesso sulla riva del mare che comprende anche un condominio di lusso (Grand Plaza) e un centro commerciale. Trattamenti termali e ristoranti con terrazza sul fronte del mare. È considerato il miglior albergo di Alessandria.
  • 31.28863230.0180492 Helnan Palestine, Monteza. US$100. Albergo sulla riva del mare, di fronte al palazzo Montaza.
  • 31.20526329.9658853 Hilton Alexandria Green Plaza, +20 3 4209120, fax: +20 3 4209140. US$200. Ufficialmente solo un hotel a tre stelle, ma molto meglio di quanto ti aspetteresti in questa categoria.
  • 31.20094929.9002324 Le Metropole, 52, Saad Zaghloul St (vicino la stazione el-Raml), +20 3-486-1465, fax: +20 3-486-2040. Inaugurato nel 1902, questo è uno dei due grand old hotel di Alessandria. È stato sottoposto a una ristrutturazione attenta a mantenere lo stile di inizio '900. È sulla strada principale di Alessandria, il che è comodo per visitare le attrazioni del centro, ma le camere al piano inferiore, soprattutto quelle che si affacciano sul retro, possono essere molto rumorose. Paradise Inn Metropole Hotel (Q63985038) su Wikidata
  • 31.2811630.0092955 Sheraton Montazah Hotel, Corniche Road, +20 3 5480550. Check-in: 15:00, check-out: 12:00. Nella parte estrema orientale della Corniche. Piccolo, squallido e bisognoso di una ristrutturazione.
Cecil Hotel
  • 31.200829.89846 Steigenberger Cecil Hotel, 16 Saad Zagloul Square, +20 3 4808517. L'altro grande vecchio hotel di Alessandria, molte delle cui camere prendono il nome da ospiti famosi come Agatha Christie e Winston Churchill. Ottima posizione centrale, pulito e confortevole, personale disponibile. Il vecchio ascensore a gabbia evoca il fascino d'epoca come anche gli arredi delle camere e dei bagni. Le camere hanno una buona insonorizzazione, apprezzabile considerando il traffico del piano strada e i frequenti ricevimenti nuziali che hanno luogo nei saloni dell'albergo.
    Nel ristorante Jardin è servita la la colazione, ma l'altro al piano di sopra ha chiuso i battenti. Servizio a volte lento, niente internet.
    Cecil Hotel (Q5056137) su Wikidata
  • 31.21350529.9443437 Radisson Blu Hotel Alexandria, Alex West, +20 3 5896000, fax: +20 3 5896020. È nel quartiere semiabbandonato di Alex West. L'hotel è lontano dalla città principale e piuttosto mal tenuto.


Sicurezza[modifica]


Come restare in contatto[modifica]


Nei dintorni[modifica]

Est[modifica]

Abukir
  • 31.3056230.06523811 Abukir (20 km) — Per quanto i grattacieli del lungomare di Alessandria si spingano sempre più minacciosi in direzione di Abukir, la località ha conservato l'aria di un tradizionale villaggio di pescatori di epoca ottomana. Per gli appassionati di storia, l'escursione ad Abukir significa ripercorrere le battaglie che si sono svolte nella sua baia al tempo dell'invasione napoleonica dell'Egitto ma per gli abitanti di Alessandria la cittadina è più prosaicamente rinomata per il suo mercato del pesce e per i ristorantini intorno, molto frequentati d'estate.
  • 31.40252230.4216512 Rosetta رشيد, Rashid (64 km, 1h circa) — Nota per essere stata il luogo di ritrovamento nel 1799 dell'omonima stele, Rosetta fu un prospero porto durante il dominio ottomano e conserva ancora case dell'epoca, alcune delle quali sono state restaurate con fondi governativi. A parte il suo centro storico, la città non ha altre attrazioni degne di nota.

Ovest[modifica]

Monastero di Abu Mena
  • 30.85144629.66614513 Abu Mena. (65 km/1h in auto) Abu Mena (o Abu Mina) era una città, un complesso di monasteri e un luogo di pellegrinaggio cristiano nell'antico Egitto. Nel 1979 il sito venne inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Poche rovine sono ancora in piedi, ma le fondamenta degli edifici maggiori (come quelle della grande basilica) sono facilmente riconoscibili.
    Il recente sfruttamento agricolo della regione ha causato l'innalzamento della falda freatica sotterranea, che a sua volta ha causato il crollo di alcuni edifici e ne ha reso instabili altri. Per questa ragione nel 2001 il sito è stato aggiunto all'elenco dei patrimoni dell'umanità in pericolo.
    Qui venne martirizzato San Mena d'Egitto, nel III o nel IV secolo. Resoconti risalenti al V secolo (e anche alcuni più tardi) riportano diverse versioni della sua sepoltura e della successiva fondazione di una chiesa a lui dedicata. Gli elementi essenziali e pressoché comuni a tutte le cronache riportano che il corpo venne trasportato da Alessandria a dorso di dromedario, fino a che giunse nei pressi del lago Mareotis (in pieno deserto). Ad un certo punto, il cammello si rifiutò di proseguire, nonostante tutti gli sforzi. Questo venne recepito come un segno della volontà divina e il corpo venne quindi sepolto in quel punto.
    La maggior parte delle versioni riporta poi che il luogo venne dimenticato fino alla sua miracolosa riscoperta da parte di un pastore locale. La notizia si sparse rapidamente e l'imperatore Costantino I ordinò la costruzione di una chiesa in quel luogo (altre versioni sostituiscono la figura di Costantino con quella dell'imperatore Zenone, del V secolo, ma gli scavi archeologici hanno datato la costruzione alla metà del IV secolo). A partire da questo periodo, il sito divenne un popolare luogo di pellegrinaggio per i credenti che cercavano una guarigione o altri miracoli.
    Abu Mena su Wikipedia Abu Mena (Q9278) su Wikidata
Taposiris Magna
  • 30.94616729.51869414 Taposiris Magna (62 km dal centro). Rovine di una antica città il cui nome significa Grande tomba di Osiride. I primi scavi furono effettuati dai francesi di Napoleone all'inizio del XIX secolo.
    Una ricerca radar è stata effettuata nell'ambito della ricerca della tomba di Cleopatra e Marco Antonio, che si ritiene si trovi qui.
    Taposiris Magna su Wikipedia Taposiris Magna (Q7684735) su Wikidata
Sacrario italiano
  • 30.83169828.95805815 El Alamein (118 km) — Famosa per le battaglie combattute tra gli Alleati e le forze dell'Asse nella campagna del Nord Africa durante seconda guerra mondiale. I memoriali di guerra sono un toccante ricordo dei combattimenti che hanno causato così tante vittime. Il Museo della Guerra offre una panoramica esaustiva della campagna del Nord Africa.
A nord del centro abitato si incontra il 30.90432428.84008316 Sacrario italiano e poco distante quello tedesco mentre il 30.8382128.94708617 cimitero del Commonwealth contiene 7.000 lapidi in uno spazio del deserto molto ben curato.
  • 30.97079628.7395218 Sidi Abdel Rahman (143 km / 1h e 45min) — Villaggio rinomato per le sue splendide spiagge di finissima sabbia bianca, attorno alle quali sono sorti diversi complessi alberghieri.
Sidi Abdel Rahman va bene come sosta con pernottamento per coloro che sono diretti da Alessandria all'oasi di Siwa nel deserto occidentale.


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