Sermide | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Lombardia | |
Territorio | Oltrepò mantovano | |
Altitudine | 13 m s.l.m. | |
Superficie | 57,06 km² | |
Abitanti | 6.252 (2014) | |
Nome abitanti | Sermidesi | |
Prefisso tel | +39 0386 | |
CAP | 46028 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Santi Pietro e Paolo (29 giugno) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Sermide è una città della Lombardia. Dal 1° gennaio 2019 il Comune ha cambiato denominazione in Sermide e Felonica a seguito dell'incorporazione del territorio comunale di Felonica.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Sulla riva destra del Po, nell'ultima propaggine di Lombardia, Sermide si contrappone a Castelmassa sull'opposta sponda veneta. Dista 52 km da Mantova, 58 da Modena, 42 da Ferrara, 54 da Rovigo.
Cenni storici
[modifica]Si dice che i Sarmati, giunti dall'Europa orientale e messisi al servizio degli imperatori romani tra IV e VI secolo dopo Cristo per difendere i punti nevralgici dei confini imperiali, abbiano fondato Sermide. Il luogo viene poi citato in documenti dell'ottavo secolo quando nella zona godeva di privilegi l'Abbazia di Nonantola.Passò poi sotto il controllo dei vescovi di Mantova, dei Gonzaga, di Ferrara, poi ancora e definitivamente dei Gonzaga. Il paese, che era stato fortificato, costituiva un punto di passaggio obbligato sul fiume Po, e godeva pertanto di notevole importanza, trovandosi in una zona di confine fra Mantova, Ferrara, Venezia e Modena. Le fortificazioni del paese a metà Seicento erano tuttavia in rovina, poiché i confini, grazie ai buoni rapporti fra gli Stati interessati, non necessitavano più di particolari impianti difensivi.
Con la caduta della casa Gonzaga Sermide passò all'impero austro ungarico. Partecipò attivamente alle guerre del Risorgimento, quando fu saccheggiato per rappresaglia dalle truppe austriache, ricevendo in seguito una medaglia d'oro dal re Umberto I, che elevò inoltre il paese al rango di Città il 10 settembre 1899. La seconda guerra mondiale vide la città subire diversi bombardamenti, avendo obiettivi strategici quali ad esempio lo scalo ferroviario ed i ponti sul Po. La fine del conflitto lasciò una città gravemente lesionata in gran parte dei suoi edifici.
Terremoto del 2012
[modifica]Nel gennaio 2012 e nel successivo mese di maggio 2012 forti scosse di terremoto hanno colpito una vasta area dell'Emilia danneggiando seriamente numerosi centri della Pianura padana emiliana fra l'autostrada del Sole e il corso del Po, nelle aree di Modena soprattutto e delle confinanti zone ferraresi e reggiane, interessando anche l'Oltrepò mantovano, appartenente alla Lombardia ma orograficamente parte dell'Emilia. Il sisma, che in Emilia è costato anche numerose vittime, nell'Oltrepò ha colpito i centri storici di numerose città causando crolli, cedimenti e lesioni in chiese e in antichi monumenti e lesionandone numerosi altri. I centri più colpiti sono stati Moglia, Pegognaga, San Giacomo delle Segnate, Poggio Rusco, Quistello, Gonzaga, San Giovanni del Dosso.
Come orientarsi
[modifica]Quartieri
[modifica]Il territorio comunale comprende anche i centri di Caposotto, Malcantone, Moglia, Porcara, Santa croce,
Come arrivare
[modifica]Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- Torre civica. È quanto rimane delle antiche fortificazioni del Comune di Mantova del Mille, ampliate da Ludovico Gonzaga nel Trecento, che facevano di Sermide un centro di confine ben munito. Conserva uno stemma dei Gonzaga in terracotta. In epoca più recente fu carcere ed anche abitazione; ora è utilizzata per ospitare funzioni amministrative del vicino Municipio, recentemente collegato alla torre.
- 1 Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo.
- Chiesa dei Cappuccini.
- Chiesa dell'Esaltazione della Croce e San Rocco (a Santa croce).
- Palazzo Magnaguti.
- Villa Castellani.
- Villa Schiavi.
Eventi e feste
[modifica]- Palio. prima metà di luglio. Rievoca il passaggio in città della Contessa Matilde di Canossa.
- Lunedì d'estate. ogni lunedì nei mesi estivi. Si organizza una cena con piatti locali e si svolge un mercatino di prodotti tipici.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Sermide, assieme a Mirandola, è zona di produzione tipica del melone.
Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 1 Poste italiane, via Palmiro Togliatti 2, ☎ +39 0386 960076, fax: +39 0386 62214.
Nei dintorni
[modifica]- Revere — Il Palazzo ducale gonzaghesco ricorda che, dopo le numerose tracce che in queste terre ha lasciato la contessa Matilde con le Pievi, i Gonzaga tennero per molti secoli l'Oltrepò e in ciascuno dei suoi paesi intervennero a disegnarne l'urbanistica, dotandoli ora di palazzi, ora di ville di piacere, ora di fortificazioni
- Pieve di Coriano — La Pieve del paese è una delle tante che Matilde di Canossa fece erigere nei propri vastissimi possedimenti. Notevoli i resti di affreschi; stupefacente lo slancio dell'alto campanile.
- San Benedetto Po — L'Abbazia del Polirone perpetua il ricordo di Matilde di Canossa, la Gran Contessa che legò alla sua fama il nome del paese. La maestosità e la bellezza della chiesa e delle strutture conventuali, unite all'ampio respiro della piazza, ne fanno una meta di grande interesse.
Itinerari
[modifica]- Sermide fa parte della Strada del Tartufo Mantovano[link non funzionante], un percorso di promozione turistica enogastronomica, lungo circa 130 kilometri e riconosciuto dalla Regione Lombardia, che si snoda nella provincia di Mantova su un territorio di 12 comuni, toccando tra questi: Revere, Pieve di Coriano, Borgofranco sul Po, Carbonara di Po, Quingentole, Felonica, Magnacavallo, Villa Poma, Poggio Rusco, San Giacomo delle Segnate e Quistello. Il percorso si intreccia con altri itinerari di valenza turistica nella zona: Strada dei Vini e Sapori Mantovani[link non funzionante] e Strada del Riso e dei Risotti Mantovani[link non funzionante].
- Nelle terre dei Gonzaga — Un itinerario attraverso i centri, grandi e piccoli, che furono capitali dei rami Gonzaga cadetti: principati, marchesati, ducati che, all'interno della compagine statale mantovana, godevano di una vera e propria indipendenza, spesso battevano moneta e tenevano corti raffinate che rivaleggiavano con quella mantovana, abbellivano i propri centri urbani dotandoli di eleganti architetture – chiese, piazze, palazzi, mura, torri - e di caratteristici scorci urbani come i tipici portici gonzagheschi.
- Strada del riso — L'itinerario - da effettuare in particolare da maggio a settembre - percorre, tra fiumi e canali, il territorio mantovano dedito alla coltivazione del riso.
- Borghi storici del Po — L'itinerario, da ovest verso est o viceversa, porta a conoscere alcuni borghi storici che sorgono nei pressi del "grande fiume".
- Via Carolingia — Itinerario europeo che attraversa i luoghi percorsi dalla corte di Carlo Magno tra l'VIII e il IX secolo per recarsi da Aquisgrana a Roma, dove papa Leone III incoronò il sovrano carolingio imperatore del Sacro Romano Impero nella notte di Natale dell'800.
- Pievi matildiche nell'Oltrepò mantovano — L'itinerario va alla scoperta delle chiese e degli oratori che vennero edificati tra l'XI e il XII secolo dai Canossa, la cui esponente più rappresentativa fu la Grancontessa Matilde di Canossa.
Altri progetti
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