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Kurdistan iracheno
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Stemma e Bandiera
Kurdistan iracheno - Stemma
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Kurdistan iracheno - Bandiera
Kurdistan iracheno - Bandiera
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Avviso di viaggio! ATTENZIONE: La maggior parte dei governi sconsiglia i viaggi in Iraq. Il Kurdistan iracheno è di gran lunga la regione più sicura dell'Iraq, ma in alcune aree esiste ancora un alto rischio di attività terroristiche. La città contesa di Kirkuk non è sicura per i viaggi, e nemmeno le aree contese al di fuori dei confini ufficiali del Kurdistan iracheno. Inoltre, non viaggiare vicino ai confini siriani, turchi o iraniani, poiché queste aree sono meno sicure del resto del Kurdistan. Se si devono visitare queste aree è consigliabile consultare l'ambasciata e considerare un corso professionale per la preparazione agli ambienti ostili. Assicurarsi anche che l'assicurazione di viaggio copra il Kurdistan iracheno.
Avvisi turistici governativi
(Ultimo aggiornamento: settembre 2021)

Kurdistan iracheno (curdo: کوردستان) è una regione autonoma dell'Iraq.

Da sapere[modifica]

Il Kurdistan è un vasto altopiano della Mesopotamia settentrionale e nord-orientale. Precedentemente l'area indicava meramente una regione geografica con maggioranza etnica curda, ma col tempo la denominazione "Kurdistan" ha assunto valore anche politico, divenendo una nazione ma non uno stato indipendente. Il Kurdistan è diviso tra Turchia, Iraq, Iran, Siria e, per i più nazionalisti, Armenia.

Il Kurdistan iracheno fa riferimento alle quattro provincie del nord dell'Iraq che sono autonome dal governo centrale e governate dal KRG. Queste provincie hanno raggiunto l'indipendenza dopo delle rivolte nel 1991 e la loro autonomia è adesso onorata ufficialmente dalla costituzione dell'Iraq federale dopo la caduta del regime di Saddam Hussein nel 2003. Le provincie sono Dahuk, Erbil, Sulaymaniyah e il KRG ha fatto richiesta per creare una quarta provincia attorno alla città di Halabja. Kirkuk e parte delle provincie di Minaveh e Diyala sono ancora disputate. I curdi affermano che questi luoghi siano originariamente parte del Kurdistan ma furono soggetti ad un'arabizzazione da parte del partito Ba'ath e le rivorrebbero indietro. Questa conferma arriva comunque dopo le lotte contro lo Stato Islamico del 2014, dopo le quali i curdi hanno preso completo controllo delle aree. La città di Kirkuk era controllata dalle forze armate curde, i Peshmerga, che l'hanno dovuta cedere dopo gli scontri avvenuti come conseguenza dei risultati del voto del referendum sull'indipendenza del Kurdistan del 2017.

Comunque il Kurdistan risparmiato dalla guerra del 2003 è molto diverso dal resto dell'Iraq. Con un livello minimo di attività terroristiche e un grande sviluppo economico, è diventato un "ingresso all'Iraq" con grandi investimenti stranieri, sviluppo di infrastrutture e turismo.

Si deve fare attenzione però a parlare di problemi nazionalistici per i quali i curdi hanno sentimenti molto forti; a tal riguardo si può fare una ricerca sulla campagna di Al-Anfal e gli attacchi con armi chimiche da parte di Saddam Hussein per tentare il genocidio negli anni '80 del secolo scorso, evento che ha riempito i libri di storia curda degli ultimi decenni. Ci sono molti ricordi potenti ancora visibili, come la prigione a Sulaymaniyah.

Evitare anche di chiamarli "curdi iracheni" perché loro non si sentono iracheni per niente, anche se su carta lo sono, si sentono curdi e stanno lottando per l'indipendenza da secoli, fanno parte del Kurdistan (la terra dei curdi) o della Mesopotamia (la terra tra i fiumi). Di recente il presidente del Kurdistan ha dichiarato che avrebbe annunciato l'indipendenza dello stato del Kurdistan. Questo è dunque un dibattito forte nell'area.

La società curda consiste di una varietà di religioni e credenze come Islamismo, Cristianesimo, Yazdanesimo, Yazidismo, Ebraismo, Kakayismo, Zoroastrismo, Yarsanesimo, Hawaresimo e molti altri che convivono assieme pacificamente da sempre.

In generale i curdi sono molto socievoli e ospitali e si può fare amicizia con chiunque e instaurare una conversazione per strada piuttosto facilmente, quindi è bene aprirsi a nuove esperienze.

I cittadini non pagano tasse. Lo stato è ricco grazie alle riserve petrolifere. Ogni compagnia che estrae petrolio deve pagare i diritti allo stato, sembra che siano 7 USD a barile. L'area di Kirkuk è la riserva di petrolio più ricca al mondo.

Introdotta ufficialmente alla Conferenza di Pace di Parigi del 1920, la bandiera del Kurdistan è utilizzata come il desiderio curdo di indipendenza. È vietata in Iran, Siria e Turchia a causa della sua associazione con il nazionalismo curdo, ma è la bandiera ufficiale del Kurdistan Iracheno. È un tricolore orizzontale con il rosso in alto (che simboleggia il sangue dei martiri e la continua lotta per la libertà e la dignità), il bianco al centro (pace ed uguaglianza) e il verde in basso (simbolo della bellezza del territorio curdo, la vita e vitalità). Al centro c'è una stella gialla, il cui colore sta per l'origine della vita e la luce per le persone. Il sole al centro ha 21 raggi, numero venerato dalle religioni Yazidiste (nelle quali si crede che la rinascita e reincarnazione dell'anima impieghi 21 giorni dalla morte) e rappresenta anche il 21 di Marzo, Nawrūz il capodanno zoroastriano, religione principale prima dell'islamizzazione. Il raggio dispari sta in alto. La similarità con la bandiera italiana permette ai curdi abitanti nelle aree in cui è vietata di approfittare dei vari eventi sportivi internazionali per esporre il nostro tricolore verticalmente con, nascosta dietro, una lampada gialla all'altezza del bianco.

Quando andare[modifica]

 Clima gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
 
Massime (°C) 12 14 18 24 31 38 42 41 37 30 21 14
Minime (°C) 2 3 6 11 16 21 24 24 20 14 9 4
Precipitazioni (mm) 112 98 90 69 26 0 0 0 0 12 56 80

Clima a Erbil - fonte climate-data.org

Il clima in Kurdistan è semi-arido continentale: molto dinamico, andando da inverni piuttosto freddi con frequenti nevicate (specialmente sulle montagne del nord) a estati senza piogge per mesi e temperature estreme. Le estati non sono consigliabili per una visita, alberi e posti ombreggiati sono piuttosto rari, a meno che non si sia appassionati di centri commerciali forniti di aria condizionata. La primavera è il momento migliore, con notti fredde e giornate calde, dove la natura da il meglio di sé.

Cenni storici[modifica]

Il popolo curdo è un insieme di incroci culturali ed etnici, territorio di confine tra imperi e regni spesso in lotta fra loro che li ha sempre visti vittime di conflitti altrui. Il Kurdistan in precedenza era diviso tra l'Impero Ottomano e l'Impero Persiano.

Dopo la prima guerra mondiale, che porta lo sfaldamento dell'impero Ottomano, gli alleati si riuniscono alla conferenza di Sanremo per decidere la divisione e la spartizione dei territori dell'Impero, decisioni che furono poi enunciate al seguente Trattato di Sèvres del 1920 ove si riconosce per la prima volta un'autonomia a questa regione, garantendo ai curdi la possibilità di ottenere l'indipendenza all'interno di uno Stato.

Questo trattato però non entrò mai in vigore in quanto il Parlamento ottomano che lo firmò era stato abolito pochi mesi prima dell'enunciazione.

La Gran Bretagna, che aveva il mandato sul territorio Iracheno, dopo aver scoperto dei giacimenti di petrolio nella zona di Kirkuk, decide di organizzare la nascita dell'Iraq come entità statale, riunendo sotto un unico sovrano (Feysal) più popolazioni diverse tra loro, in modo da mantenere l'instabilità in tutta l'area e il controllo su tali risorse.

Con la fine del mandato britannico nel 1932 e l'ingresso da parte dell'Iraq nella Società delle Nazioni, il problema curdo si mantiene perché nonostante venga concessa e riconosciuta la lingua curda ogni richiesta indipendentista si scontra con un apparato repressivo fortissimo.

Nel 1958 viene istituita la repubblica che riconosce, formalmente, la presenza dei curdi come entità della società irachena, in realtà nel ventennio post-bellico i rapporti coi curdi sono segnati da insurrezioni, repressioni, tregue e accordi politici con la mancanza del rispetto degli stessi.

Un bunker Iracheno (in alto a destra) costruito durante la guerra contro i curdi, con attorno un quieto campo minato, nella campagna attorno al villaggio Qarim Qadir a sud est di Kirkuk

L'insurrezione del 1974-'75 diventa una vera e propria guerra nella quale Baghdad fa uso di gas tossici e bombardamenti a tappeto col Napalm oltre che interdire intere aree con la disseminazione di mine (gran parte di produzione italiana) che tutt'oggi mietono vittime tra i civili e i contadini delle zone "inquinate".

I curdi si difendono con un gruppo di partigiani chiamati "Peshmerga" (il fronte della morte) che in una delle sue azioni fanno saltare in aria le condotte del petrolio vicino Erbil e minacciando l'incendio dei pozzi bloccando la distribuzione verso i paesi del Golfo Persico, scoprendo per la prima volta la vera arma a disposizione del Kurdistan: il petrolio.

Il sentimento nazionalista che diventa sempre più forte da adito alla creazione di organizzazioni e partiti che hanno l'obbiettivo dell'affermazione del popolo e la libertà d'esistere con lo scopo finale di avere una patria autonoma chiamata Kurdistan.

I Peshmerga lottano strenuamente, nascosti sulle montagne contro gli "invasori" iracheni e gli inglesi.

Nello stesso periodo il governo di Saddam Hussein comincia una pulizia etnica nella provincia di Kirkuk e Khanaqin. Con gli Accordi di Algeri tra Iraq e Iran si tenta di eliminare una volta per tutte il movimento curdo di Barzani (il padre dell'attuale presidente al governo) che fuggì e si rifugiò in Iran.

La mina antiuomo TS-50, costruita dall'italiana Valsella Meccanotecnica S.p.A. e tutt'oggi sepolta in grandi quantità nelle campagne dei territori contesi tra Iraq e Kurdistan

Nel 1975, Jalal Talabani fonda l'Unione Patriottica del Kurdistan (PUK) dando inizio alla rivolta del popolo curdo.

Finita la guerra con l'Iran, l'Iraq si concentra sulla repressione dei curdi e tra il 1986 e il 1989 viene condotta la campagna di sterminio "Anfal" (arabo: حملة الأنفال‎ ), nota anche come genocidio curdo, nella quale vengono coinvolte e represse con gas nervini anche altre minoranze etniche. Durante questo periodo vengono rasi al suolo 5000 villaggi e disseminate circa 20 milioni di mine.

Il dispiego di forze è enorme: viene costituito un esercito di 200.000 soldati con supporto aereo contro un gruppo di appena un migliaio di guerriglieri.

Dopo il massacro di Halabja, nel quale muoiono tra le 4.000 e le 5.000 persone e le cui immagini fanno il giro del mondo, l'opinione pubblica si interessa alla tragedia curda mentre nel frattempo i curdi catturati vengono selezionati nei campi di concentramento e fatti fuori in esecuzioni di massa.

Nel 1991, dopo la Guerra del Golfo si è raggiunto il riconoscimento del Kurdistan autonomo che sta compiendo un difficile percorso con difficoltà e repressioni da parte del governo centrale di Baghdad.

Nel 1992 nasce il governo regionale del Kurdistan KRG, costituito dai due partiti PUK e PDK.

Il 25 Settembre 2017 si è tenuto Referendum per l'Indipendenza del Kurdistan Iracheno. Con un appoggio del più del 90% da parte dei votanti, il Kurdistan ha dato voce al desiderio secolare di istituire la nazione curda. Anche se il risultato non è vincolante, non ha trovato appoggio da parte del governo federale di Baghdad che invece ha risposto con un'azione di forza riprendendosi la città di Kirkuk, sotto il controllo dei Peshmerga curdi dal 2014 (dopo che le truppe irachene si erano piegate alle forze dell'ISIS), dimostrando così che il governo centrale si rifiuta di aprire trattative a riguardo. In aggiunta è stata istituita una "no fly" zone e gli aeroporti di Erbil e Sulaymaniyah sono stati chiusi. La stessa reazione è arrivata dai paesi confinanti che hanno chiuso le frontiere, isolando il paese. Gli aeroporti sono stati poi riaperti dopo una serie di trattative, nel marzo 2018.

Lingue parlate[modifica]

La lingua principale parlata nel Kurdistan iracheno è il Kurdî ( کوردی ) e l'Arabo, in genere e nei documenti politici riferito spesso semplicemente come "curdo" che è un ceppo delle lingue iraniane, composto di tre gruppi dialettali principali: Kurmanji, Sorani, Palewani.

Il Kurmanji (Kurmancî; کورمانجی) è la lingua più diffusa tra i curdi ed è scritto principalmente utilizzando l'alfabeto latino. Lingua cerimoniale dello Yazidismo, nel Kurdistan Iracheno è parlato nelle provincie di Sinjar (nel sottogruppo dialettale "Kurmanji del Sud") e Duhok (nel sottogruppo dialettale "Kurmanji del sudest", conosciuto meglio come Badînî).

Il Sorani (Soranî; سۆرانی), fa parte del gruppo "Curdo Centrale" (کوردیی ناوەندی; kurdîy nawendî); prende il nome dall'Emiro Soran ed è ufficialmente riconosciuto come il riferimento ortografico e una delle due lingue ufficiali dell'Iraq; per la sua scrittura si utilizza un Alfabeto Sorani, adattato dalla Scrittura Araba e a volte l'alfabeto latino. Divenuto la forma dominante del Curdo scritto dopo la caduta del Partito Baʿth Arabo Socialista. Parlato nei governorati di Erbil, Sulaymaniyah, Kirkuk e Diyala.

Il Palewani (kurdîy xwarig; کوردی خوارگ) è parlato nella regione di Kanaqin e dalla tribù "Kakayî-Kakavand" nella zona di Kirkuk.

Ognuno di questi dialetti ha un numero cospicuo di sottodialetti che per semplicità sorvoliamo ma è importante tenere a mente che tutta questa varietà linguistica è la forza e l'orgoglio dell'essere curdi uniti sotto un'unica bandiera, come allo stesso tempo è uno degli elementi scatenanti delle continue lotte tribali che tutt'oggi tengono i curdi sempre in disaccordo.

Si troveranno persone capaci di parlare inglese. Gli istituti col livello d'istruzione più alto, producono studenti capaci di praticare le lingue in molte città. Un gran numero di persone della diaspora curda sono tornate a casa portandosi indietro lingue diverse come lo svedese e il giapponese. Il tedesco rimane al momento la lingua maggiore tra queste.

Ancora una volta una nota di merito agli italiani nel mondo: il padre domenicano Maurizio Garzoni nel 1787 pubblicò a Roma la Grammatica e Vocabolario della lingua Kurda dopo aver vissuto nella città di Mosul dal 1762 al 1787 impegnato nel lavoro di missionario tra i curdi di Amadiya. Questo lavoro è molto importante perché è il primo riconoscimento dell'originalità della lingua curda su base scientifica che ha fatto guadagnare a Garzoni il titolo di "Padre della Curdologia" e di "Pioniere Grammatista Curdo".

Cultura e tradizioni[modifica]

La cultura curda è famosa per l'ospitalità e generosità. Si può bussare a qualsiasi porta per essere i benvenuti. I curdi sono molto gentili e spesso invitano a casa per pranzo, cena o per dormire la notte.

Non è raro assistere ad un matrimonio curdo ed esserne invitato. Sono piuttosto grandi con molti invitati nei quali abbondano il cibo e le danze. L'alcol è piuttosto raro invece durante queste occasioni.

Il 21 Marzo si festeggia il capodanno curdo chiamato Nawrūz. I festeggiamenti durano per tre giorni fino al 23 cominciando la sera del 20 con feste in strada, fuochi d'artificio e fiaccolate. L'attività principale di questi giorni sono i pic-nic per i quali i curdi vanno pazzi.

Il 10 Marzo è la giornata nazionale del costume tradizionale curdo.

Il sistema sociale è regolato da quello che chiamano il sistema tribale ma non nell'accezione negativa del termine. Ognuno alla nascita diventa parte di una tribù, un insieme comunitario di persone che regolano la cultura e la vita quotidiana del singolo. In caso di dispute, i membri della famiglia si rivolgono al capo tribù che interverrà sulla questione o si interfaccerà col capo tribù dell'altra parte per trovare un accordo. In caso di risarcimento, non esistendo assicurazioni, verrà effettuato dalle casse comunitarie. Ad ogni membro della comunità è chiesto quindi di pagare un contributo, non è chiaro se una tantum o regolare, per rimpinguare le casse in caso di discordie. Trovano sempre un accordo, il sistema di fiducia reciproca qui funziona benissimo, ma nei rari casi in cui un accordo non venga trovato, si innesca una guerra di vendette.

In caso di morte per esempio, i capi tribù intervengono per capire cosa è successo e trovare un accordo sul risarcimento alla famiglia del deceduto. Nel frattempo chi ha commesso il reato, per legge finisce in galera fino all'incontro in tribunale. Trovato l'accordo tutto si seda e la famiglia non sporge denuncia perdonando il reo che viene quindi rilasciato.

Per i viaggiatori è fortemente consigliabile quindi una buona assicurazione di viaggio per far fronte alla situazione, non facendo parte del sistema tribale, o viaggiare con un locale che con buona probabilità aiuterà a risolvere le eventuali diatribe.

Il sistema tribale rende il senso di comunità forte. Le ragazze che camminano da sole, ad esempio, raramente vengono importunate e se ciò accade non appena la ragazza mostrerà il primo accenno di fastidio si ritroverà in pochi secondi protetta da più passanti. Grazie sempre al senso comunitario e di fiducia che regola la vita quotidiana, i furti sono rari al punto che i negozianti, anche nei mercati più affollati spesso lasciano incustodito il negozio per andare a pregare o per motivi personali, sicuri di ritrovare, al ritorno, tutto intatto. Il viaggiatore che si ritroverà a voler comprare quindi un oggetto in un negozio incustodito, dovrà quindi pazientare o tornare più tardi.

Letture suggerite[modifica]

  • Kurdistan. Cucina e tradizioni del popolo curdo di Mirella Galletti e Fuad Rahman. (ISBN 9788873252207)
  • Storia dei curdi di Mirella Galletti. (ISBN 9788878013964)
  • Kurdistan, la nazione invisibile di Stefano M. Torelli. Disponibile in eBook. (ISBN 9788804664826)
  • I kurdi e il Kurdistan. Tra domande e risposte di Zuhair Abdul-Malek. (ISBN 9788823004894)
  • Grammatica e Vocabolario della Lingua Kurda di Maurizio Garzoni. Documento storico di enorme importanza per la lingua curda. Scaricabile, legalmente, dal sito http://bnk.institutkurde.org/images/pdf/BJER95D26K.pdf
  • Kobane calling di Zerocalacre. Pubblicato da prima sulla a rivista "Internazionale" poi raccolto in un volume, è il racconto in versione grafica sulle avventure sul fronte della guerra con l'ISIS da parte del popolo curdo, principalmente quello siriano e turco. Una bella prospettiva e un buon punto di vista per chi vuole affrontare l'argomento con più leggerezza. Disponibile anche in versione eBook. (ISBN 9788865436189)


Territori e mete turistiche[modifica]

Centri urbani[modifica]

  • 36.19111144.0094441 Erbil (Hawler) — unesco La capitale del Kurdistan.
  • Choman
  • Dahuk (anche Duhok o Dohuk)
  • Halabja ('حلبجة) — La città che fu presa di mira da Saddam Hussein con i suoi attacchi con armi chimiche che uccisero 5.000 persone nel 1988 oggi ha vari memoriali, monumenti e cimiteri per commemorare questo pezzo di storia.
  • Koye
  • Zakho
  • Rawandiz (anche Rawanduz, Rowanduz, o Rwandz)
  • Ranya
  • Shaqlawa
  • Sinjar
  • 35.5545.4333332 Sulaymaniyah (السليمانية) — Città centro dell'educazione e cultura del Kurdistan nella quale ci sono i migliori musei della regione, il museo Amna Suraka e il museo Slemani e vari bei parchi.
  • Alqosh (Al-Kosh, Kar Aqosh, Al-qosh o Alqush) — Un tranquillo antico villaggio cristiano nella provincia di Ninaveh con strade ombreggiate, un antico sepolcro ebraico e il Rabban Hormizd Monetary scavato nella roccia sulla collina sovrastante.

Altre destinazioni[modifica]

  • Amadiya — Una cittadina di 4000 anni appostata sul picco di una montagna della quale si dice abbia dato i natali ai "Re Magi" ma sicuramente ricca di rovine Assire.
  • Chemi Rezan — Le famose grotte nelle quali si trovano i più antichi luoghi di sepoltura umani.
  • Lago Dukan — Un grande lago artificiale a 900 metri di altezza. Buon posto per i picnic del venerdì.
  • Hamilton Road — Una bella strada di montagna da utilizzare come scorciatoia tra Erbil e l'Iran.
  • Gondik — Luogo nel quale si trovano antichi dipinti rupestri all'interno di grotte.
  • Mar Mattai — Un monastero siriano ortodosso, il più antico del suo genere, che guarda Mossul sull'orizzonte.
  • 36.6328344.883441 Parco nazionale Halgurd Sakran — Il più grande parco nazionale del Medio Oriente situato nei Monti Zagros a nord di Erbil.
  • 36.77139743.3033442 Lalish (Lalişa Nûranî) — Piccola valle di montagna situata nel nord del'Iraq e "mecca" del credo Yazidi, dove si trova la tomba di Şêx Adî, la figura principale di questa religione. I credenti devono arrivare qui in pellegrinaggio almeno una volta nella vita.
  • Monte Korek — L'unico resort sciistico aperto nella regione accessibile con una teleferica di 4 km da Baykhal. Ha un altitudine di 2.127 m s.l.m.


Come arrivare[modifica]

Ai cittadini di Unione Europea, Stati Uniti, Canada, Giappone, Pakistan e Iran viene dato un timbro d'ingresso gratuito all'arrivo valido per 30 giorni. Per estenderlo si ha bisogno di presentarsi all'Ufficio di Residenza entro i quindici giorni. Si dovranno riempire molti moduli, pagare circa 30 USD e fare un test del sangue per controllare la presenza di epatite C e HIV. Prepararsi ad attese di 2/3 ore durante questo processo. Altre nazioni all'arrivo devono presentare un visto "Iraq - Kurdistan".

Il controllo alle frontiere via terra è molto rigido. Se si ha un contatto in Kurdistan fornite nome e indirizzo, altrimenti abbiate un'idea ben precisa di cosa farete e dove starete. Avrete molta più possibilità di entrare se in viaggio con qualcuno e vestiti bene.

In aereo[modifica]

Il Kurdistan è servito da due aeroporti internazionali:

Voli di linea giornalieri dall'Europa sono forniti da Austrian airlines, Turkish Airways e Pegasus e atterrano all'Aeroporto Internazionale di Erbil.

In auto[modifica]

A causa della situazione attuale, il paese sta combattendo una lotta senza risparmio di forze ed energie per tenere il gruppo estremista ISIS al di fuori dei confini, rendendo di fatto questa zona l'unica nel medio oriente libera dalla presenza attiva di questa entità anche se la minaccia è grande ed ogni giorno piccole cellule tentano l'ingresso, fino ad oggi senza successo. Se si viaggia per il paese quindi è più che consigliabile viaggiare con un curdo oppure parlare correttamente il curdo ed averne i tratti fisionomici. I posti di blocco più vicini alle frontiere dei paesi confinanti, compreso l'Iraq eseguono un controllo sistematico sulle auto che non hanno una targa non facente parte delle provincie KR; queste vengono fatte parcheggiare, svuotate dei passeggeri e di tutti i bagagli e passate sotto setaccio anche con cani addestrati agli esplosivi. Veicoli di più grosse dimensioni che trasportano merci vengono anche passati ai raggi X. L'attraversamento di questi posti di blocco può quindi impiegare molto tempo.

Turchia[modifica]

Silopi, la cittadina turca più vicina al confine è collegata ad Istanbul a ad Ankara. Da qui si prende un taxi per Zakho, la città curda più vicina al confine.

Di recente alcune compagnie hanno cominciato a collegare Erbil con Diarbakir e Van (9/15 ore di viaggio a seconda del traffico al confine) ed anche Istanbul. Da Diyarbakir partono almeno tre pullman ogni mattina per Dahuk (50/60 TL, 7 ore), Erbil (70/80 TL, 12 ore) e Sulaymaniyah.

Le formalità al confine possono impiegare anche 45 minuti (entrando in Iraq) o molte ore (uscendo dall'Iraq). Non c'è bisogno di incartamenti né fotocopie, solo il passaporto. Entrando la qualità del servizio è ottima. Viene servito del tè e una sala d'attesa con divano e televisione mentre si aspetta che le formalità siano concluse. I pullman per le destinazioni Irachene sono più economici di quelli sul lato turco, forse a causa delle code più lunghe al confine. Si tengano pronti 30 USD verso Erbil e 40 USD verso Dyiarbakir e si può contrattare.

Iran[modifica]

Con l'Iran ci sono due attraversamenti via terra col Kurdistan Iracheno, uno a Haji Omaran, alla fine di Hamilton Road nel nord est e uno a Panjwin ad est di Sulaymaniyah. Quello a Haji Omaran è quello dal quale è più semplice prendere dei collegamenti anche se nessuno dei due ha dai mezzi pubblici che attraversino il confine, quindi i viaggiatori dovranno arrangiarsi con taxi e autostop.

Siria[modifica]

C'è un confine contestato nella regione di Nineveh nel nord est della città irachena di Sinjar. Il passaggio alla frontiera cambia in continuazione la gestione tra milizia curda, islamisti sunniti e l'esercito iracheno. Comunque avvicinarsi a questo confine è estremamente pericoloso.


Come spostarsi[modifica]

Le città sono spesso sviluppate in strade concentriche e nominate a seconda della larghezza in metri della stessa (120 Meter Road, 100 Meter Road, 60 Meter Road, ecc).

In autobus[modifica]

Nelle grandi città ci sono gli autobus e orari delle partenze (piuttosto confusi) sono disponibili nei centri commerciali e supermarket, a volte gratuiti. Viaggiano piuttosto spesso durante il giorno ma non c'è servizio notturno.

In taxi[modifica]

Viaggiare tra le città viene effettuato principalmente con taxi condivisi dai garage di partenza di ogni città. Le città più grandi hanno vari garage. Non sono economici e c'è da aspettarsi prezzi che vanno dai 7.000 ai 20.000 dinari per un posto ma per la gran parte sono il mezzo di trasporto migliore. I minibus esistono solo sui percorsi tra città più grandi ma non sono sicuri come i taxi perché potrebbero fare delle fermate a Kirkuk e Mosul. I minibus costano circa la metà rispetto ai taxi ma sono più lenti.

Nelle città i taxi sono ovunque e hanno il colore beige o bianchi con un paio di scudi arancioni. In genere costano tra i 2.000 e i 6.000 dinari per una corsa. Accordarsi sul prezzo prima di salire perché non hanno il tassametro. Gran parte dei conducenti sono onesti e spesso si risparmiano anche 1.000 dinari contrattando. I tassisti sono proprietari delle loro macchine e le mance sono incluse del prezzo concordato.

Cosa vedere[modifica]

In certi momenti dell'anno questo paese è di una bellezza vigorosa caratterizzata da montagne, verdi colline, cascate e sorgenti naturali. Nella letteratura mediorientale è famosa per essere il paradiso in terra, quindi non è un viaggio nel deserto iracheno. Durante la primavera il paese mostra il meglio di sé e durante l'estate è piuttosto brullo col giallo come colore predominante.

  • 36.19116944.0069581 Cittadella di Erbil (Hawler Citadel). Abitata da almeno 6.500 anni è il centro della capitale Erbil e la sua attrazione più famosa. Fa parte del patrimonio dell'umanità
  • Parastaga Zardasht. Un antico tempio Zoroastriano/Mitradistico scoperto di recente nella provincia di Dahuk.
  • Chemi Rezan. Le famose grotte nelle quali sono state scoperte le cerimonie di sepoltura più antiche dell'umanità da parte di archeologi tedeschi. L'area è adesso protetta attentamente anche se si può avere accesso.
  • 36.60009443.3863832 Gaugamela. L'area dove fu combattuta la battaglia tra Alessandro il Grande e il Re Dario nel 331 a.C. , poco meno di 90 minuti di guida ad ovest di Erbil e vicino a Jervana (l'acquedotto di Sennacherib per Nineveth), a nord est di Mosul, non lontano da Mar Mattai.
  • 36.4906743.3023853 Mar Mattai. Un monastero ortodosso del IV secolo, il più antico del suo genere. È situato sul Jabel Maqlub dal quale si vede Mosul all'orizzonte.
Avviso di viaggio! ATTENZIONE: Sia Mar Mattai che Al-Kosh sono situati nell'area contestata di Ninaveh e nonostante in genere visitarli sia piuttosto sicuro è essenziale controllare la situazione prima di arrivare chiedendo ai posti di blocco sulla via.
  • 37.13621542.6902874 Ponte Delal. Situato a Zakho è l'esempio più antico del Medio Oriente di un ponte ad arco aperto datato ai tempi di Abbasid. Delal su Wikipedia Delal (Q2571655) su Wikidata
  • 36.63124644.4442465 Cascate Gali Ali Bag. Le cascate più alte del Medio Oriente, all'inizio di Hamilton Road nel nord est del paese.
  • 36.61889344.4727596 Cascate Bexal. Altre belle cascate nel nord est del paese.
  • 35.29918146.0447537 Ahmedawa. Un villaggio resort tra Sulaymaniyah e Halabja, buono per camminate e ulteriori cascate.
  • 36.353544.179948 Cittadella Khanzad (Castello Banaman) (A circa 15km a nord est, sulla strada per Pirman, in direzione di Shaklawa). Un castello del XVI secolo costruito in pietra e gesso durante il periodo dell'emirato Soran, sotto il dominio della Principessa Khanzad e il principe fratello Suleiman Beg. La cittadella è alta circa 40 metri ed è stata costruita in cima ad una collinetta ben visibile dalla strada principale. Ha mantenuto quasi tutta la forma originale, con un perimetro quadrato e quattro torri rotonde agli angoli.
  • 36.67325544.9775779 Haji Omaran. Un resort sciistico a nord della provincia di Erbil.


Cosa fare[modifica]

  • Escursionismo - Ci sono molte opportunità sulle montagne curde anche se ci sono pochi operatori o strutture. Fare attenzione ad avventurarsi troppo vicino al confine con l'Iran, nel 2009 tre escursionisti statunitensi (due uomini e una donna) durante un'escursione sul monte Halgurd e la cascata di Ahmed Awa, sono stati arrestati e accusati di spionaggio perché sembra avessero varcato il confine illegalmente. Sono stati rilasciati dopo un grosso lavoro di politiche internazionali, lei dopo 14 mesi di carcere su "basi umanitarie", mentre i due uomini, dopo essere stati sentenziati a 8 anni di carcere, sono usciti grazie al pagamento della cauzione da parte del Sultano dell'Oman. Le due montagne più alte del Kurdistan (e dell'Iraq), Halgurd e Cheekha Dar, si trovano entrambe sul confine con l'Iran.
  • Picnic - Il passatempo preferito della gente del posto, specialmente i venerdì pomeriggio. Che sia sulle montagne o in città la gente adora spendere del tempo libero mangiando e chiacchierando con gli amici e la famiglia. Inviti ad unirsi alla compagnia non sono infrequenti.
  • CompereErbil e Sulaymaniyah hanno assistito alla costruzione di nuovi centri commerciali nell'ultimo decennio. Questo è il volto del nuovo Kurdistan e non c'è motivo per non buttarsi nella mischia, sia per fare compere, guardare la gente che passa o prendere un po' di sollievo dal caldo estenuante con un po' di aria condizionata.
  • Sport - Il calcio va molto. Molte città hanno la loro squadra e lo stadio. Bowling e ping pong sono attività ricreative diffuse. In alternativa si potrebbe trovare una palestra dove praticare sia il sollevamento pesi che la boxe.


A tavola[modifica]

Carne. Come pressappoco nel resto del Medio Oriente i curdi sono voraci carnivori. Le ricette locali includono il kebab in tutte le sue forme: dolma (uva farcita), yaprax (verdura farcita in un assortimento che va dalle cipolle alle zucchine), shila u brinc il piatto nazionale curdo, composto di pollo e riso accompagnati da una zuppa di verdure, il gipa è una sorta di sanguinaccio e il biryani. Si sentirà presto la mancanza di verdure, piuttosto scarse sulle tavole. Qui sono talmente estremi nel tentativo di causare coma proteici che fanno poca differenza tra i tagli o il tipo di animale cucinato. Spesso nei ristoranti viene chiesta la domanda "carne o pollo?" che dà un idea di quello che possa essere considerato commestibile o per tenersi leggeri. Alla domanda "che tipo di carne è" quasi sempre non si ha una risposta specifica se non "carne!". Finisce quindi che ordinare in genere è una scelta se avere più o meno salse sulla quantità industriale di fibre animali posizionate sul piatto.

Per quanto riguarda il pesce la scelta obbligatoria cade sul Masgouf (Semeç Masgûf, in Arabo: سمچ مسگوف, o anche solo Masgûf) che è carpa alla griglia. Piatto mesopotamico considerato il piatto nazionale iracheno. È preparato aprendo il pesce a metà formando così un cerchio, viene pulito e leggermente squamato, condito con olio d'oliva, sale, tamarindo e curcuma ed infine cotto non sulla fiamma ma vicino in modo da cuocerlo lentamente per circa una/tre ore e liberarlo così dal grasso.

Se invece si ha voglia di fast-food, nei centri commerciali si trovano le catene più famose.

Bevande[modifica]

Un bicchiere di tè tipico curdo

Tè, tè e ancora tè. Dovunque si trovano caffetterie e baracchini che dissetano i curdi con la loro bevanda preferita. Quando si comincia una conversazione con un curdo questi non ascolterà una parola di quello che si dice finché non vi offrirà un tè.

Viene servito in un piccolo bicchiere di vetro, è molto scuro, bollente, amaro che allappa e con una dose massiccia di zucchero già buttato dentro, quindi si dosa la dolcezza del tè coi giri del cucchiaino. Se non si beve darà adito ad una grossa offesa, se si finisce ne verrà portato immediatamente un altro. Un gioco senza sosta fino a che non si saluta per andarsene.

Il caffè non è così in voga come il tè. Come per tutte le altre merci, nelle città e i paesi ci sono vari negozi che vendono lo stesso prodotto. In genere la gente del posto beve caffè istantaneo o caffè turco e la selezione in un negozio di solito è dominata da MacCoffee e Nescafe. Il caffè macinato in genere è venduto in confezioni da 200 grammi con una mescola di 1/4 di cardamomo, che non è per i palati italiani, quindi è bene assicurarsi di comprare confezioni dove ci sia scritto 100% caffè oppure metterne una in valigia prima della partenza dall'Italia.

Acqua in bottiglia è disponibile da per tutto; le bottiglie da mezzo litro costano 250 dinari. Alcune persone del posto bevono l'acqua di rubinetto ma non è raccomandabile.

Bevande alla frutta di ogni genere sono anche molto diffuse nei negozietti. Succhi di frutta, frullati e frappè forniranno l'apporto di vitamina C che manca nella cucina locale.

La maggioranza della gente curda è musulmana sunnita, quindi l'alcol non è venduto o servito ovunque. Le città più grandi nelle quali ci sono i quartieri cristiani (come Ankawa ad Erbil) si ha la presenza di bar e negozi di liquori, in genere identificabili con grandi insegne col nome di birre internazionali come Efes, Heineken o Tuborg. La bevanda curda Arak è un miscuglio di datteri e anice fermentati, potrebbe non piacere ma è un'esperienza da fare che secondo la tradizione locale "può far piangere gli occhi più asciutti". Di colore trasparente e attorno ai 50 Volumi, è la loro versione del Uzo, Pastisse oppure Anicetta e si serve allo stesso modo: se ne versa una quantità in un bicchiere (generalmente un Collins) e si aggiunge acqua. Il liquido cambia quindi colore in bianco e si aggiunge un cubetto di ghiaccio per poi sorseggiarlo a piacere.

I vini prodotti localmente non sono molto buoni.

Esiste una versione locale della Coca Cola che si chiama Nather Cewther. È simile in tutto e per tutto all'originale, ha la bottiglia molto simile con l'etichetta rossa e il nome è scritto nel modo in cui tutti conoscono la bevanda non alcolica più venduta. Il sapore è molto simile, e vale la pena provarla, soprattutto se si ha bisogno di un aiuto per digerire.

Sicurezza[modifica]

Il Kurdistan Iracheno è un posto relativamente sicuro e il viaggio può diventare pericoloso se si attraversano le aree contese fuori dal controllo del KRG. Queste zone dell'Iraq sono estremamente pericolose con bombardamenti e attacchi mirati agli stranieri. Il confine è ben demarcato dal servizio di sicurezza curdo.

Assicurarsi sempre che i taxi inter-urbani non prendano strade in territori non sicuri e controllare col conducente e ai blocchi stradali lungo la strada se si stanno visitando posti nelle aree contestate della provincia di Ninive.

I Peshmerga furono degli alleati forti delle Forze di Coalizione durante l'invasione del 2003 e le forze armate statunitensi fecero molto affidamento sui curdi. Va da sé che la gente curda è molto gentile verso gli statunitensi e gli occidentali, molto di più che nei paesi islamici confinanti.

Se si ha la possibilità è consigliabile comunque seguire alcune regole base per la sicurezza:

  • Evitare luoghi e locali specifici per gli occidentali. Sono quelli che in caso di attacco vengono presi di mira. I bar e i luoghi di incontro locali sono comunque più interessanti ed offrono uno spaccato migliore sulla vita e le abitudini della gente, che è molto ospitale e gentile. Sfido chiunque ad annoiarsi coi curdi!
  • Camminare per strada è sicuro ma se si può evitare di farlo da soli è meglio, a meno che non si sia in un quartiere dove già si è riconosciuti. Se addirittura si può evitare di camminare è ancora meglio, anche per evitare le insolazioni.
  • In auto, se si ha la possibilità di viaggiare in convoglio, è preferibile.
  • Dire sempre dove si va e comunicare quanto più spesso con qualcuno lasciando sempre intendere l'attuale posizione. Se si hanno dei dispositivi GPS utilizzabili, utilizzarli.
  • Sorridere sempre. Non c'è alcun motivo per essere burberi e scontrosi con delle persone così gentili. Nella possibilità di aver commesso l'errore di aver fatto arrabbiare qualcuno, chiedere immediatamente scusa, in quanto ospiti nel loro paese, o prendersi la responsabilità di essere feriti gravemente se non uccisi. I curdi sono tanto gentili e disponibili quanto tosti e senza paura.
  • Mai fotografare i checkpoint per strada e le varie ambasciate e edifici pubblici nelle varie città (sono riconoscibili dalla presenza di militari all'ingresso). Colti in flagrante l'arresto è sicuro.

Tenersi informati[modifica]

I seguenti siti web possono aiutare con ulteriori informazioni per i viaggiatori:


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