Da Wikivoyage.

Garfagnana (detta anche Alta valle del Serchio) è un'area storico-geografica della provincia di Lucca, in Toscana.

Da sapere[modifica]

La Garfagnana storicamente fece parte della "Provincia Carfaniane" anche la Media Valle del Serchio, immediatamente a sud della Garfagnana, fino al torrente Fegana sul lato appenninico e fino al torrente Pedogna sul lato apuano.

Cenni geografici[modifica]

La Garfagnana offre un'ampia varietà di paesaggi, a partire da una fascia montana impervia e incontaminata, rocciosa sulle Alpi Apuane, prativa e dal declivio più dolce in Appennino, che si trasforma alle quote minori in un collina ricca di prati e coltivi di una particolare bellezza paesaggistica. È compresa tra le Alpi Apuane a ovest e la catena principale dell'Appennino tosco-emiliano a est, confinante a nord con la Lunigiana, a ovest con la Versilia e la provincia di Massa-Carrara, a est con la regione Emilia-Romagna (province di Modena e Reggio Emilia) e a sud con la Media Valle del Serchio.

Interamente attraversata dal fiume Serchio e dai suoi numerosi affluenti e ricchissima di boschi, con un'altitudine che varia tra i 132 e i 2054 metri s.l.m. Il corso del fiume Serchio con un ampio greto sassoso (in Garfagnino "la Jara") segna ovunque il centro del declivio della vallata.

La cima più alta della Toscana, il monte Prado (2.054 m), si trova al confine tra la Garfagnana e l'Emilia-Romagna, mentre la cima più alta delle Alpi Apuane, il monte Pisanino (1.947 m), si trova interamente in alta Garfagnana, dato che si stacca dallo spartiacque principale in direzione est.

Quando andare[modifica]

L'andamento della temperature e delle precipitazioni, è differenziabile in base alla quota:

  • Fondovalle (Bassa collina, fino a 300 m s.l.m.) — Clima di transizione mediterraneo con estate calda e un breve periodo di moderata siccità estiva, ma si caratterizza con elevate escursioni termiche sia giornaliere che annue e per i valori minimi invernali frequentemente sotto lo zero.
  • Media valle (Bassa/alta collina, tra 300 e 450 m s.l.m.) — Clima submediterraneo temperato ad estate tiepida con un breve periodo di moderata siccità estiva, ma si caratterizza con elevate escursioni termiche sia giornaliere che annue e per i valori minimi invernali frequentemente sotto lo zero.
  • Alta valle (Alta collina/bassa montagna, tra 450 e 1.050 m s.l.m.) — Clima oceanico, con estate tiepida e stagioni sempre umide (con minimo relativo in estate).
  • Bassa/alta montagna (tra 1.050 e 1.800 m s.l.m.) — Clima continentale ad estate tiepida e con precipitazioni ben distribuite in tutte le stagioni.
  • Alta montagna (oltre 1.800 m s.l.m.) — Clima temperato freddo d'altitudine: subartico con estate fresca con inverni lunghi e rigidi ed estati breve e fresche con precipitazioni ben distribuite ed abbondanti anche in estate.

La neve in inverno è un fenomeno modesto al di sotto dei 400 metri s.l.m., mentre al di sopra di tale quota è più frequente, in particolar modo oltre i 1.000 metri s.l.m. dove le nevicate sono piuttosto abbondanti e la copertura nevosa al suolo può durare per settimane o mesi (in alcune aree più elevate in annate particolarmente favorevoli può durare da ottobre fino a maggio-giugno).

Cenni storici[modifica]

La Garfagnana fu anticamente abitata da popolazioni liguri, che erano insediate anche nei territori limitrofi di Lunigiana, Versilia e Appennino tosco-ligure, e dagli Etruschi, presenti sia nel resto della Toscana che in Emilia-Romagna. L'occupazione stabile dei Romani in Garfagnana e in Lunigiana risale alla prima metà del I secolo a.C.

In concomitanza con la totale deportazione delle locali tribù liguri ad opera dei Romani nel 180 a.C., furono fondate le colonie di Luni e Lucca. Gruppi di indomiti Apuani, sfuggiti alla cattura, permasero tuttavia in zona per almeno altri cento anni controllando le alture della Garfagnana e della attuale Versilia, impedendo la realizzazione di un collegamento viario stabile tra Pisa e Luni lungocosta.

Solo con l'avvento di Giulio Cesare (56 a.C.) gli Apuani furono stabilmente sottomessi, allorché fu costruita una scorciatoia viaria tra Lucca e l'odierna Massa (l'attuale Via Sarzanese) che corre ai piedi della Garfagnana, lato mare. Alla caduta dell'Impero Romano, la Garfagnana fu dominio longobardo che avevano fatto base nella fortezza Aghinolfi a Montignoso e da dove partirono per estendersi ulteriormente verso il centro e sud Italia.

Dopo la caduta del regno Longobardo, sotto l'incalzare dei Franchi di Carlo Magno, la Garfagnana, già parte del Ducato longobardo di Lucca, fu annessa alla marca di Tuscia. Alla fine del XIV secolo, la Repubblica di Lucca cercò di annettere la Garfagnana per rafforzarsi contro Pisa e Firenze. Le numerose incursioni di Castruccio Castracani consentirono a Lucca di occupare la valle, ma il potere dei signori garfagnini non fu mai completamente soffocato.

Nel XV secolo, a più riprese, i comuni di Garfagnana fecero atto di dedizione agli Estensi: al marchese di Ferrara Niccolò III d'Este nel 1429, per le vicarie di Castelnuovo di Garfagnana, di Camporgiano e di Gallicano; al marchese di Ferrara Borso d'Este, per la vicaria di Terre Nuove nel 1451. Non tutti i comuni decisero per questo passaggio dal dominio della Repubblica di Lucca a quello del Ducato di Ferrara. Alcuni, come Minucciano e Castiglione di Garfagnana, restarono fedeli a Lucca. Altri fecero ritorno alla Repubblica, come parte della vicaria di Gallicano. Da questo momento, la Garfagnana si trovò divisa fra Lucca e Ferrara, con tutte le conseguenze che ne derivarono, specialmente nelle aree di confine. Fino alla metà del XIX secolo rimasero lucchesi i comuni attuali di Minucciano e Castiglione e parte di quelli di Gallicano (senza Trassilico) e Fosciandora (Treppignana, Riana e Lupinaia).

Nel XVI secolo la Garfagnana ebbe come Commissario ducale, per conto di Alfonso I d'Este, il poeta Ludovico Ariosto che, nella sua sede di Castelnuovo, amministrò la provincia dal 1522 al 1525. L'amministrazione dell'Ariosto in Garfagnana fu caratterizzata specialmente dall'attività di contrasto del fenomeno del banditismo, particolarmente di quello annidato nell'alta Garfagnana, a Ponteccio. Il commissario-poeta ebbe spesso a che fare anche col temibile Moro del Sillico, un bandito locale, oggi reso popolare da una festa organizzata dagli abitanti di Sillico nel quale sono rievocati gli incontri tra il poeta e il fuorilegge.

Dopo la devoluzione del Ducato di Ferrara allo Stato Pontificio, nel 1598, il potere estense si trasferì a Modena, che divenne da quel momento la capitale anche della Garfagnana. Per alcuni secoli, la Garfagnana fu in conseguenza una provincia del Ducato di Modena e Reggio. Dal 1859 la Garfagnana fu incorporata nella provincia di Modena, per poi passare sotto Massa-Carrara. In questo periodo si verificò un grande flusso migratorio degli abitanti della valle verso l'estero, in particolare verso gli Stati Uniti d'America e l'Australia. Dal 1923 la Garfagnana è entrata a far parte della provincia di Lucca.

Lingue parlate[modifica]

Il dialetto garfagnino (garfagnin) è un dialetto toscano, ed è suddiviso in due varietà: il "basso garfagnino" che fa parte del gruppo basso garfagnino-alto versiliese, e le parlate dell’Alta Garfagnana, dette "alto garfagnino" che risentono di maggiori influssi gallo-italici dai dialetti settentrionali. Le influenze del dialetto lucchese (di tipo toscano) scompaiono man mano che si risale il Serchio e soprattutto nei paesi non situati in valle ma sulle alture: l'alto garfagnino (parlato a nord di Camporgiano nei comuni di Minucciano, Giuncugnano, Vagli Sotto, Sillano, Piazza al Serchio, in parte anche a San Romano in Garfagnana, Villa Collemandina, Careggine), è infatti per alcuni aspetti più simile al massese e al lunigianese con influenze emiliane nei comuni addossati al confine di tale regione.

La toscanizzazione è una tendenza che riguarda tutta la valle, causata anche dalla pressione dell'italiano e dal fenomeno del pendolarismo, giacché per lavoro o studio, buona parte della popolazione degli insediamenti garfagnini, gravita su Lucca e la Media Valle del Serchio, aree linguisticamente più toscanizzate.

Tipica del dialetto garfagnino e alto-versiliese è la sonorizzazione della lettera 'c', che suona quasi come una 'g' (parole come pecora, spinaci e Federico, ad esempio, diventano pegora, spinagi e Federigo). Tale tendenza è più accentuata per il suono dolce (palatale), meno per il suono duro (velare) della 'c'.

Cultura e tradizioni[modifica]

In Garfagnana sono diffusi i racconti popolari sulle streghe e gli streghi e su due folletti tipici della zona, il Linchetto e il Buffardello. Diffusi (almeno fino agli anni ottanta) i segnatori, guaritori tradizionali della Garfagnana.

Importante tradizione popolare sono i natalecci di gorfigliano enormi torri di ginepro "tessute" intorno a un albero di cerro o di castagno, che vengono incendiate il 24 dicembre come tradizione millenaria.

Letture suggerite[modifica]

  • Giulio Ciampoltrini, Paolo Notini, Silvio Fioravanti, Consuelo Spataro, Gli Etruschi e il Serchio, I Segni dell'Auser, Bientina 2012, pp. 80
  • Giulio Ciampoltrini, Gli Etruschi della Garfagnana. Ricerche nell'insediamento della Murella a Castelnuovo di Garfagnana, Polistampa Firenze 2005


Territori e mete turistiche[modifica]

Mappa a tutto schermo Garfagnana

Centri urbani[modifica]

Amministrativamente divisa in 15 piccoli comuni ha come centro principale Castelnuovo di Garfagnana, situato nel fondovalle. Gli altri capoluoghi di comune sono suddivisi nei due versanti apuano ed appenninico.

  • 44.160810.33441 Camporgiano Camporgiano su Wikipedia — Sulla Via del Volto Santo, un ramo della Via Francigena.
  • 44.120810.32642 Careggine Careggine su Wikipedia — Il meno popolato della provincia di Lucca, situato sul versante orientale delle Alpi Apuane.
  • 44.121910.40563 Castelnuovo di Garfagnana Castelnuovo di Garfagnana su Wikipedia — Capoluogo della Garfagnana, sulla confluenza del fiume Serchio con il torrente della "Turrite Secca".
  • 44.150810.41174 Castiglione di Garfagnana Castiglione di Garfagnana su Wikipedia — Con mura e castello medievale ancora intatti.
  • 44.014810.39115 Fabbriche di Vergemoli Fabbriche di Vergemoli su Wikipedia — Qui si trova la visitatissima Grotta del Vento.
  • 44.115810.45946 Fosciandora Fosciandora su Wikipedia — L'unità d'Italia ha dato vita anche a Fosciandora come unione di territori un tempo divisi.
  • 44.066710.43337 Gallicano Gallicano (Italia) su Wikipedia — Ubicato nella parte più meridionale della Garfagnana.
  • 44.166710.21678 Minucciano Minucciano su Wikipedia — Al confine con la Lunigiana è famoso per le sue castagne e le cave di marmo.
  • 44.066710.41679 Molazzana Molazzana su Wikipedia — Nel centro della Garfagnana.
  • 44.183310.310 Piazza al Serchio Piazza al Serchio su Wikipedia (ex Piazza Massese) — Nell'alto bacino del Serchio.
  • 44.132810.411911 Pieve Fosciana Pieve Fosciana su Wikipedia — Ha un piccolo bacino termale dove molte persone fanno bagni e docce nelle sue acque perché ritenute curative.
  • 44.166710.3512 San Romano in Garfagnana — Nato secondo una leggenda popolare in seguito alla distruzione dei due castelli di Boglio e Meschiana.
  • 44.233310.313 Sillano Giuncugnano Sillano Giuncugnano su Wikipedia — Istituito nel 2015 per fusione dei territori comunali di Giuncugnano e Sillano.
  • 44.116710.283314 Vagli Sotto — Ubicata sul Lago di Vagli con diverse attrazioni tra cui un ponte tibetano sul lago e il Parco dell'onore e del disonore.
  • 44.166710.415 Villa Collemandina Villa Collemandina su Wikipedia — Facente parte del Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano.

Altre destinazioni[modifica]


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

Gli aeroporti più vicini sono quelli di Pisa a circa 80 km e quello di Firenze a poco più di 100 km.

In auto[modifica]

La strada regionale 445 della Garfagnana collega Chifenti (frazione di Borgo a Mozzano vicino a un ingresso della strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero) a Gassano (frazione di Fivizzano vicino a un ingresso della strada statale 63 del Valico del Cerreto) passando per alcuni centri abitati di questo territorio.

In treno[modifica]

La Piana di Lucca e la Lunigiana sono connesse alla Garfagnana tramite la linea ferroviaria Lucca-Aulla.

In autobus[modifica]

I servizi extraurbani sono gestiti dalla VAIBUS facente parte del gruppo Compagnia Toscana Trasporti Nord, collegando Castelnuovo di Garfagnana sia a Lucca che alla Versilia.

Come spostarsi[modifica]

In auto[modifica]

La strada regionale 445 della Garfagnana è una delle principali arterie che passa da: Castelnuovo di Garfagnana, Camporgiano e Piazza al Serchio.

Sono numerose le aree di sosta camper in questo territorio.

In treno[modifica]

La linea ferroviaria Lucca-Aulla può essere utilizzata anche per spostarsi tra le seguenti stazioni della Garfagnana: Gallicano (tramite la stazione ubicata a Mologno, frazione di Barga), Fosciandora, Castelnuovo di Garfagnana, Villa Collemandina, San Romano in Garfagnana, Poggio, Careggine, Vagli Sotto, Camporgiano, Piazza al Serchio, Minucciano e Pieve Fosciana.

Dato che nel treno è possibile trasportare biciclette, lo si può considerare un ottimo alleato per il cicloturismo.

In autobus[modifica]

Da Castelnuovo di Garfagnana i mezzi di VAIBUS, consentono di raggiungere tutte le altre località della Garfagnana.

Cosa vedere[modifica]

Numerose sono le chiese e gli edifici religiosi in generale sparsi nel territorio, i quali a loro tempo, hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo dei vari centri abitati. L'edificio forse più scenografico è la Fortezza delle Verrucole ubicata a San Romano in Garfagnana, che da un colle, domina le circostanti vallate.

L'Eremo di Calomini, raggiungibile dalla strada che collega Gallicano a Fabbriche di Vergemoli, è un edificio del secolo XI dedicato a Santa Maria e incastonato nella roccia, meta tutt'oggi di pellegrinaggi.

La Fortezza di Mont'Alfonso è un antico presidio militare estenso del XVI secolo. Dopo il restauro del 1980 è diventata un motore del rilancio culturale ed economico della valle, ospitando concerti, raduni e manifestazioni di vario genere.

A Piazza al Serchio è visitabile il Museo italiano dell'immaginario folklorico, che raccoglie migliaia di testi e registrazioni sonore di relativi a fiabe, miti, leggende, credenze, superstizioni, rituali, canti popolari di tutta Italia.

Cosa fare[modifica]

Le attività montane vanno dalle più impegnative arrampicate su roccia, ai più battuti sentieri escursionistici che variano in lunghezza e dislivello, passando dalle ferrate fino alla più ludica altalena sul Monte Forato, che con l'ausilio di corde da arrampicata e moschettoni, ma soprattutto di professionisti esperti, sarà possibile dondolarsi sul pittoresco strapiombo montano.

Il canyoning può essere praticato in molti torrenti dei Comuni di Fabbriche di Vergemoli (e.g. Rio Selvano, Levigliese, Turrite di Gallicano) e Careggine (e.g. Fosso Apraia), con l'ausilio di guide qualificate.

Nelle Alpi Apuane sono oltre 200 le grotte presenti in quest'area carsica e circa una dozzina sono anche visitabili (per un totale di circa 70 km di condotti ad oggi esplorati!) rendendola una zona perfetta per la speleologia. Il sentiero CAI 1000 è un trekking ad anello dedicato ad escursionisti esperti che in circa 6 ore consente di incrociare alcuni ingressi di queste grotte visitabili, cinque delle quali superano i 1.000 metri di profondità (da qui il nome del sentiero): Abisso Piero Saragato (25 km di sviluppo con 1.125 m di profondità), Abisso Paolo Roversi (4,2 km di sviluppo con 1.357 m di profondità), Abisso Perestroika (2,5 km di sviluppo con 1.135 m di profondità), Abisso Mani Pulite (12 km di sviluppo con 1.060 m di profondità), Abisso Chimera o Buca del Selcifero (12 km di sviluppo con 1.067 m di profondità). Le grotte di facile e media accessibilità sono visitabili tramite l'ausilio di guide ambientali specializzate.

Un'altra che non può certo mancare sono i percorsi in mountain bike, che analogamente a quelli a piedi, spaziano in chilometraggio e dislivello.

A tavola[modifica]

Zuppa di farro della garfagnana

La raccolta dei mirtilli è particolarmente diffusa nel versante lucchese dell'Appennino. In autunno e talvolta già a fine estate, il terreno della Garfagnana offre ricche possibilità di raccolta dei funghi porcini.

Il Farro della Garfagnana (IGP) è un prodotto ortofrutticolo italiano a Indicazione geografica protetta; è tradizionalmente utilizzato per la preparazione di zuppe o di torte salate; inoltre, può trovare impiego, da solo o in miscela con altri cereali, per la preparazione di paste o di prodotti da forno (biscotti, pane e altri). La semina avviene in autunno in una fascia altimetrica fra i 300 e i 1.000 m s.l.m. La raccolta invece avviene in estate.

Il Prosciutto bazzone è un salume tipico dalla forma allungata (da cui prende il nome: grande bazza) e dal colore rosso intenso che ha mediamente una stagionatura di 2/3 anni. Si abbina bene con pecorini mediamente stagionati e caprini ben stagionati.

Il Biroldo della Garfagnana riconosciuto come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT) è un insaccato tipico toscano al di fuori della Garfagnana noto anche come burischio o mallegato. È realizzato utilizzando le parti meno nobili del maiali come testa, polmoni, cuore, lingua e talvolta frattaglie, cotte e macinate, cui si aggiungono lardelli soffritti e sangue filtrato di maiale. L'impasto è insaporito con aromi (tipo finocchio selvatico, chiodi di garofano, cannella, coriandolo, anice stellato, ecc.), a volte uvetta, e insaccato nello stomaco del suino. In alcune zone viene mangiato tagliato a fette e fritto.

Bevande[modifica]

Il Latte Garfagnana, prodotto dalle mucche garfagnine, considerate un patrimonio in via d'estinzione, è un latte di alta qualità. Alcuni caseifici sono visitabili (spesso a pagamento) consentendo una degustazione di tutti i prodotti che spaziano dal latte al formaggio.

Birra[modifica]

Dal 2005 Roberto Giannarelli ha avviato a Piazza al Serchio, in località Tato Colognola, il Birrifico La Petrognola che produce diversi tipi di birra a base di farro.

Sicurezza[modifica]

La visita dei paesi e dei borghi della Garfagnana non rappresenta alcun tipo di rischio per la sicurezza. Altro discorso per le escursioni montane che, se non ha una certa esperienza, è sempre preferibile effettuare con guide specializzate, specialmente per le attività di speleologia o arrampicata, perché a fronte di gravi imprevisti anche i soccorsi potrebbero incontrare alcune difficoltà per giungere celermente in loco.

Altri progetti

Regione nazionaleBozza: l'articolo rispetta il modello standard e ha almeno una sezione con informazioni utili (anche se di poche righe). Intestazione e piè pagina sono correttamente compilati.