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Canegrate
Stemma e Bandiera
Canegrate - Stemma
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Canegrate - Bandiera
Canegrate - Bandiera
Stato
Regione
Territorio
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Abitanti
Nome abitanti
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CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
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Canegrate
Sito istituzionale

Canegrate è un comune della Lombardia appartenente alla città metropolitana di Milano, nell'Alto Milanese.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Canegrate è situata nel Legnanese, lungo il corso del fiume Olona, a sud delle Prealpi Varesine. Il suolo è principalmente composto da ciottoli, ghiaia, sabbia e argilla. Un tempo era coperto da un sottile strato di humus poco adatto alla crescita di boschi e successivamente alla coltivazione agricola, così da essere in gran parte groana. A causa della presenza di strati argillosi sedimentati in corrispondenza di antichi alvei dell'Olona, il terreno fatica ad assorbire l'acqua piovana.

Quando andare[modifica]

 Clima gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
 
Massime (°C) 6.1 8.6 13.1 17.0 21.3 25.5 28.6 27.6 24.0 18.2 11.2 6.9
Minime (°C) -4.4 -2.5 0.4 4.3 9.0 12.6 15.3 14.8 11.5 6.4 0.7 -3.6
Precipitazioni (mm) 67.5 77.1 99.7 106.3 132.0 93.3 66.8 97.5 73.2 107.4 106.3 54.6

Uno dei periodi migliori per recarsi a Canegrate è a fine settembre, quando viene organizzata la Festa d'Autunno. Un altro periodo ottimale per visitare Canegrate è il mese di giugno, quando, nella sede della Contrada Baggina,è organizzata la Sagra del Pesce.

Canegrate ha un clima è di tipo continentale con inverni freddi con molte giornate di gelo. La nebbia è diffusa soprattutto sulle aree agricole e boschive. Le estati sono calde, umide e moderatamente piovose.

Cenni storici[modifica]

Nel 1926, presso il rione canegratese Santa Colomba, vennero alla luce alcuni reperti archeologici, a cui non fu data inizialmente molta importanza. Tra il marzo 1953 e l'autunno 1956 furono fatti lavori di scavo per il recupero di altri oggetti. in particolare, venne scoperta una necropoli di circa 200 tombe, di cui alcune a fossa semplice ed altre a fossa rivestita di pietra e ciottoli, oltre a numerosi oggetti in bronzo. Il sito risultava essere uno dei più grandi dell'Italia settentrionale, e venne fatto risalire al 1200 a.C. classificandolo tra la media e la recente Età del Bronzo. La Cultura preistorica ad esso associata è conosciuta come Cultura di Canegrate. Essa ha un'importanza che travalica i confini locali.

A partire dal IV secolo d.C. si verificò in tutta la regione un progressivo calo demografico. Il conseguente spopolamento delle campagne fece ingenti danni alla produzione agricola, fattore che contribuì alla caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 d.C.). Dopo l'invasione dei Goti nel 533, la zona di Canegrate venne conquistata dai Longobardi nel 568 e Milano fu occupata nel settembre del 569.

Dal 774 all'888 il territorio di Canegrate fece parte dell'impero carolingio; durante questi anni possiamo immaginare il paese come un piccolo villaggio costituito da case in argilla attorno alle quali si estendevano coltivazioni di cereali, ortaggi e viti. Successivamente Canegrate venne compresa prima nel contado di Burgaria e poi nel contado del Seprio, due delle "contee" in cui venne diviso il territorio di Milano nel Basso Medioevo.

La cittadina venne rasa al suolo da Ottone Visconti nel 1287 nell'ambito della guerra contro i Torriani che di fatto possedevano proprietà terriere a Canegrate. Nel 1261 i canonici agostiniani della chiesa di San Giorgio presso il castello di Legnano stipularono la permuta dei loro beni in questa zona, tra cui una cascina denominata Meraviglia, cognome ricorrente anche nei secoli successivi. Nel 1261 i Torriani vennero in possesso dei citati beni nel territorio ma ne rimasero proprietari solo sino al 1277.

Dagli Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346, risulta che Canegrate, definita come "el locho da Canegrà", faceva parte della pieve di Parabiago. Alla comunità canegratese competeva la manutenzione della "strata da Rò".

Alla fine del XVIII secolo l'attività principale di Canegrate era l'agricoltura e, in particolare, la viticoltura: i vigneti ricoprivano infatti circa il 75% del territorio. Nei decenni successivi cominciò a comparire la bachicoltura, che piano piano prese il posto della coltivazione della vite. Nel XIX secolo il baco da seta subì nel territorio una grave epidemia che, assieme all'aumento dei canoni di affitto terrieri e dei dazi sui prodotti di prima necessità, inflisse un duro colpo alle attività rurale del paese.

Nel 1809, con il decreto "4 novembre 1809" emanato da Napoleone Bonaparte, il comune limitrofo di San Giorgio su Legnano venne soppresso ed inglobato nel comune di Canegrate.

Nel 1832, Giovanni Battista Rampoldi, nella sua Corografia dell'Italia descrive così il paese di Canegrate: «Canegrate, villaggio di Lombardia, provincia di Milano, pieve di Legnano. Sta sopra ameno colle, ai di cui piedi verso levante scorre l'Olona, in un territorio ubertoso di viti e di gelsi, un miglio a borea da Parabiago e 7 a scirocco da Bustoarsizio. Ha una fabbrica di seterie e conta quasi mille abitanti. Nel 1261 quivi ebbe luogo un forte scontro tra i popolari di Milano, diretti dai Torriani, contro i nobili che col loro arcivescovo Leone da Perego riparati eransi a Castelseprio.»

Nel 1901 Canegrate balzò agli onori della cronaca per i tumulti che investirono il territorio lombardo, in particolare quello della provincia di Milano. Alcuni coloni alle dipendenze del duca Giuseppe Visconti di Modrone si ribellarono alle sue pretese economiche e occuparono il palazzo del duca, provocando svariati danni.

Solo nel secondo dopoguerra Canegrate conobbe una ripresa economica: lentamente abbandonata l'attività agricola e stanziatasi ormai una cultura più industriale, sorsero industrie meccaniche e calzaturiere, che portarono nuovi posti di lavoro ed un conseguente aumento della popolazione.

Nel 1962 una parte di territorio del paese venne inglobata nel comune di San Giorgio su Legnano mentre un'altra parte di territorio del comune di San Giorgio su Legnano venne annessa al comune di Canegrate.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Canegrate

I punti di riferimento principali di Canegrate sono la ferrovia e via Fratelli Bandiera, che tagliano in due l’abitato in direzione nord/sud. Quest'ultima collega Canegrate con Legnano e Parabiago. Altri assi viari importanti sono via Magenta e via Toti, che tagliano in due l’abitato in direzione est/ovest.

Quartieri[modifica]

L'abitato è diviso in quattro quartieri:

  • Baggina
  • Valverde
  • Santa Colomba
  • Cascinette


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

Canegrate non è fornita di aeroporti ma dista circa 25 km da quello di Milano-Malpensa, che è il secondo hub italiano dopo Roma Fiumicino. Per raggiungere Canegrate dall'aeroporto è necessario prendere la strada statale SS 336 (che passa dall'hub citato) e proseguire fino all'ingresso dell'autostrada A8 (svincolo di Busto Arsizio). Dopo aver imboccato quest'ultima, e aver superato l'uscita di Castellanza, occorre uscire allo svincolo di Legnano. Dopo essere usciti dall'autostrada, alla prima rotonda svoltare a destra e procedere sempre dritto fino a trovare le indicazioni stradali per Canegrate.

In auto[modifica]

Strade statali e provinciali[modifica]

  • La strada statale 33 del Sempione collega Legnano con Milano.
  • La strada statale 527 Bustese collega Legnano con Monza in una direzione ed Oleggio nell'altra.
  • La strada provinciale collega Legnano con Inveruno.

Autostrade[modifica]

  • Autostrada Milano-Varese, uscita Legnano.
  • Autostrada Genova-Gravellona Toce uscita per autostrada A8.
  • autostrada Lainate-Como-Chiasso, uscita Saronno - Strada statale 527 Bustese.
  • autostrada Torino-Trieste, uscita Marcallo-Mesero.

In nave[modifica]

Non è possibile raggiungere Canegrate attraverso vie d'acqua.

In treno[modifica]

Canegrate è dotata di una stazione ferroviaria che serve la ferrovia Domodossola-Milano, da cui passano regolarmente i treni del suburbano S5 (Varese-Treviglio). Solo al mattino, c'è anche un treno regionale.

In autobus[modifica]

Il servizio di trasporto pubblico che collega Canegrate con gli altri comuni è gestito dall'azienda MOVIBUS,, che ha sede a San Vittore Olona. Sono 3 le linee extraurbane che attraversano Canegrate:

  • Z605: San Giorgio su Legnano / Canegrate / Parabiago / Milano MM Dorino
  • Z643: Vittuone / Arluno / Ossona / Casorezzo / Parabiago
  • Z611: Legnano / Canegrate / Parabiago


Come spostarsi[modifica]

Con mezzi pubblici[modifica]

Canegrate non ha un sistema di trasporto pubblico cittadino ma viene attraversato, come già accennato, da alcuni autobus della MOVIBUS.

In auto[modifica]

La città è visitabile in automobile e il traffico stradale è scorrevole.

Con tour guidati[modifica]

Non esistono giri turistici organizzati per visitare il comune.

Cosa vedere[modifica]

La chiesa di Santa Colomba
  • 45.570568.929551 Chiesa antica di Santa Maria Assunta, piazza Matteotti. Situata in piazza Matteotti, la piazza centrale del comune, ha una datazione incerta. Probabilmente un'antica chiesa esisteva da prima del 1200, ma intorno al 1570 ne venne costruita un'altra sull'antico cimitero, dato che da un documento redatto a Busto Arsizio in quegli anni, un certo Meraviglia di Canegrate donava alcuni beni alla Chiesa. Sul lato est dell'edificio è riportata la data 1588, probabile ristrutturazione o ampliamento, mentre un'altra scritta situata sull'ala ovest riporta l'anno 1755, forse quando fu allestito l'intonaco esterno. Vecchia chiesa della Beata Vergine Assunta (Canegrate) su Wikipedia vecchia chiesa della Beata Vergine Assunta (Q4009168) su Wikidata
  • 45.574928.922522 Chiesa di Santa Colomba, via Alberto Da Giussano. Posta in contrada S. Colomba (prossima al confine di Legnano e San Giorgio), è dedicata attualmente a Santa Maria del Carmine. Il tempio viene citato una prima volta nel XIII secolo da Goffredo da Bussero nel Liber notitie Sanctorum mediolanensis: "...de Sancta Columba est ecclesia in loco Canegrate..."; all'epoca era sede della confraternita del Santissimo Sacramento. Notizie più precise giungono dal cardinale Carlo Borromeo, che la vide durante la visita pastorale del 17 ottobre 1566, descrivendola ad unica navata rettangolare, abside semicircolare con copertura in cotto a "guscio di tartaruga", pareti affrescate, pavimentazione in mattoni e campanile con campana, indicandola come dedicata alla "Circoncisione di Nostro Signore Gesù Cristo", con festività il 1º gennaio. Chiesa di Santa Colomba su Wikipedia chiesa di Santa Colomba (Q3672980) su Wikidata
  • 45.571458.92553 Chiesa della Beata Vergine Assunta, via Zanzottera, 18. Situata in piazza Matteotti, la piazza centrale del paese, ha una datazione incerta. Probabilmente un'antica chiesa esisteva da prima del 1200, ma intorno al 1570 ne venne costruita un'altra sull'antico cimitero, dato che da un documento redatto a Busto Arsizio in quegli anni, un certo Meraviglia di Canegrate donava alcuni beni alla Chiesa. Sul lato est dell'edificio è riportata la data 1588, probabile ristrutturazione o ampliamento, mentre un'altra scritta situata sull'ala ovest riporta l'anno 1755, forse quando fu allestito l'intonaco esterno. Chiesa della Beata Vergine Assunta (Canegrate) su Wikipedia chiesa della Beata Vergine Assunta (Q3668835) su Wikidata
  • 45.5693848.931564 Palazzo Visconti-Castelli, piazza della Pace. Il complesso di Palazzo Visconti-Castelli è costituito da due corpi di fabbrica congiunti, di cui il più antico è quello rivolto verso nord: Villa Gallarati-Meraviglia è risalente alla fine del XVIII secolo, in origine dimora dei nobili Meraviglia, è passata poi in mano ai Gallarati; successivamente venne ceduta alla famiglia Castelli, la quale era già dal 1699 proprietaria di oltre metà del territorio canegratese, che edificò la parte più recente. L'intero complesso rimase di proprietà Castelli fino al 1853, quando fu venduta ai Visconti di Modrone, che a loro volta lo vendettero all'industriale Piantanida nel 1920: da quel momento subì varie trasformazioni e usi, fino al frazionamento dell'immobile in vari appartamenti. Palazzo Visconti-Castelli su Wikipedia Palazzo Visconti-Castelli (Q3891088) su Wikidata
  • 45.5739568.9246745 Museo archeologico di Canegrate (Museo archeologico "Ferrante Rittatore Vonwiller"), Piazza Unità d'Italia. Gratuito. Museo archeologico di Canegrate (Q26678364) su Wikidata


Eventi e feste[modifica]

  • 45.562118.9281891 Torneo Calcio Canegrate Esordienti, Campo sportivo Sandro Pertini, via Terni 1. Dal 1999, ogni anno la società calcistica locale, ovvero il Calcio Canegrate & O.S.L., organizza durante la prima settimana di settembre un torneo per la categoria esordienti (ragazzini dodicenni), al quale partecipano varie squadre dal centro-nord Italia, tra cui grandi club (es. Inter, Juventus, Milan, Torino, ecc.) e squadre minori (es. Legnano, Pro Patria, Pro Sesto, ecc.). Il torneo è diviso in fasi, una prima ed una seconda fase a gironi, una fase di semifinali e la finale.


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]

Le vie del centro abitato ospitano molti negozi ed alcuni bar.

Locali notturni[modifica]

  • 45.580328.932961 Beer Banti, via Mulino Galletto, 8, +39 0331 400317. 12:00-14:30; Mar-Dom 19:30-03:00. Birra tedesca, pizzeria e piatti bavaresi.
  • 45.574328.924992 Estrobar, via Alessandro Manzoni, 82.
  • 45.5699368.889263 Marilyn's, via Guglielmo Marconi, 15, +39 0331 402115, . Lun-Dom 17:00-02:00. Cocktail bar e ristobar. La sede estiva, che è chiamata Marilyn's Whiteout e che si trova in via Podgora 45 a Legnano (all'angolo con la SP12), è aperta solo da giugno a settembre.
  • 45.5637978.9356134 Minigolf Relax Time, via Tagliamento, 16, +39 0331 5556221. Periodo estivo: 10:00-2:00; Dom 14:00-2:00; Lun chiuso. Periodo invernale: Mar-Ven 10:00-15:00 e 20:00-2:00; Sab 10:00-2:00; Dom 14.00-2:00; Lun chiuso. Gelateria provvista di campi da minigolf.


Dove mangiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Canegrate non possiede hotel, bed & breakfast od ostelli in cui pernottare.

Sicurezza[modifica]

  • 45.57078.927032 Polizia Municipale, via Alessandro Manzoni, 1, +39 0331 411221.
  • 45.574488.9242883 Farmacia Bonomi, Piazza Unità d'Italia, 6, +39 0331 400500.
  • 45.5677928.9269994 Farmacia Simonatti, via 4 Novembre, 3, +39 0331 400425.

Su turnifarmacie.it si possono visualizzare i giorni e gli orari di apertura delle farmacie della vicina Legnano.

Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]


Nei dintorni[modifica]

Campi coltivati nei pressi di Villapia, frazione di Parabiago
Il mulino Gajo-Lampugnani a Parabiago
  • Il Parco del Roccolo [1]. È un Parco locale di interesse sovracomunale che comprende aree boschive ed agricole dei comuni di Arluno, Busto Garolfo, Canegrate, Casorezzo (dove è ubicata la sede del parco), Nerviano e Parabiago. Ha una superficie di circa 16 km². Fu istituito nel 1991 per la salvaguardia degli elementi naturali della zona e per la valorizzazione dell'agricoltura, che impegna circa l'80% della superficie del parco con le coltivazioni di mais, grano, frumento, avena, orzo, soia e foraggio. Della rimanente area territoriale, il 9% è caratterizzato da boschi, mentre l'1% da viabilità, cave e dal canale Villoresi con la sua rete di canali irrigui secondari. Un'altra caratteristica del parco è la presenza di numerose cascine sparse sul suo territorio, testimoni della tradizione agricola della zona.
  • Il Parco dei mulini. È un parco locale di interesse sovracomunale riconosciuto dalla Provincia di Milano il 10 marzo 2008 che si sviluppa intorno all'Olona ed al Canale Villoresi sui comuni di Legnano, Canegrate, San Vittore Olona, Parabiago e Nerviano. Il parco è caratterizzato dalla presenza dei corsi d'acqua in un ambito densamente urbanizzato e industrializzato. Esso ricomprende il parco Castello di Legnano, le aree agricole lungo il fiume Olona fino all'ex Monastero Olivetano a Nerviano e il Canale Villoresi sino al confine con Lainate. Rara è la presenza di aree boscose fuori dal parco Castello. Nel parco sono presenti importantissime testimonianze storiche come il castello di Legnano, l'ex opificio Visconti di Modrone (oggi adibito a centro residenziale) e sei mulini, ultimi a testimoniare l'antica tradizione molitoria della zona. Il Parco dei Mulini si può visitare in bicicletta. È in corso di progettazione una pista ciclabile già finanziata dalla Regione Lombardia che collegherà il parco urbano del Castello di Legnano a Nerviano. Già ora è possibile attraversare il Parco su strade sterrate o asfaltate adatte ai ciclisti ad eccezione del tratto interessato da una strada trafficata tra l'isolino di San Lorenzo di Parabiago e il Canale Villoresi.
  • Il Parco locale del bosco di Legnano (conosciuto anche come parco Castello). È un parco comunale che si sviluppa intorno al fiume Olona. Ha una superficie di circa 25 ettari e si estende sul territorio del comune di Legnano. Si estende nei dintorni del castello di Legnano. Istituito nel 1976 come Parco locale di interesse sovracomunale, dal 2008 fa parte del Parco dei mulini, parco di interesse sovracomunale che si estende per circa 500 ettari. A partire dal 1981 è stata creata una zona umida di circa mezzo ettaro di superficie che è alimentata da acque di falda con lo scopo di fornire un ambiente favorevole alla vita di pesci e uccelli acquatici. Tra i pesci sono presenti lucci e carpe, oltre a numerose altre specie ittiche.

Itinerari[modifica]

Un tratto della pista ciclabile che costeggia la ferrovia della Valmorea nei pressi di Fagnano Olona, località Balzarine
  • Il Parco Alto Milanese. È un Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) ed interessa la città metropolitana di Milano nel comune di Legnano e la provincia di Varese nei comuni di Busto Arsizio e Castellanza. Venne riconosciuto dalla Giunta della Regione Lombardia con deliberazione del 27 ottobre 1987 su proposta dei tre comuni interessati. L'area si estende su circa 360 ettari, di cui circa 178 del Comune di Legnano, 126 del Comune di Busto Arsizio e 53 ettari sul Comune di Castellanza. I confini sono delimitati dalle periferie dei tre comuni e comprendono una vasta area a vocazione prevalentemente agricola. Il Parco Alto Milanese è situato in una zona in cui è visibile il passaggio dall'alta pianura asciutta a quella bassa e ricca di acque e risorgive. Grazie alla presenza di aree ad agricoltura tradizionale ed edifici rurali come cascine e stalle, il parco è abitato dalla civetta, dalla rondine, dal codirosso, dal pipistrello ed altre specie che non troverebbero posto altrove. Si segnale anche la presenza, in costante aumento, del merlo e la tortora. La presenza, invece, di querce costituisce l’habitat ideale per il picchio rosso maggiore e per lo scoiattolo, nonché per tutte quelle specie, come i pipistrelli, che necessitano di grandi cavità nei tronchi per la riproduzione o lo svernamento. Anche le siepi di bordura lungo i campi coltivati forniscono un ambiente di vita importante per molti animali
  • La ferrovia della Valmorea. È stata una strada ferrata che un tempo collegava Castellanza, in provincia di Varese, a Mendrisio, nel Canton Ticino. Nel 2008 è stato riattivato il percorso più settentrionale per fini turistici. Da Olgiate Olona a Castiglione Olona è presente una pista ciclabile che costeggia il fiume Olona e che passa accanto a diversi siti di interesse come vecchi stabilimenti industriali in disuso e zone golenali. La ferrovia passa attraverso il Parco del Medio Olona. (su Wikipedia)


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