Ca' d'Andrea | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Lombardia | |
Territorio | Oglio Po | |
Altitudine | 34 m s.l.m. | |
Superficie | 17,14 km² | |
Abitanti | 428 (2016) | |
Prefisso tel | +39 0375 | |
CAP | 26038 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Ca' d'Andrea è un centro della Lombardia. Nel 2018 i suoi abitanti hanno scelto di fondersi con il vicino comune di Torre de' Picenardi, del quale è diventato frazione.
Da sapere
[modifica]Il suo territorio è solcato dal canale Delmona, nel quale confluisce la roggia Ciria nelle vicinanze di Ca' d'Andrea. Campagna fertilissima e ubertosa grazie ai corsi d'acqua ricordati, produce foraggi in grande quantità che favoriscono un fiorente allevamento di bovini, con conseguente ricca produzione di latte per produzioni casearie.
Cenni geografici
[modifica]Il paese si trova nella fertile campagna lombarda della Bassa, nell' area interprovinciale Oglio Po casalasco viadanese, a 23 chilometri da Casalmaggiore e 20 da Cremona.
Cenni storici
[modifica]La tradizione vuole che il suo nome ricordi un Andrea Cresmieri, nobile giureconsulto del tredicesimo secolo, che in questo luogo avrebbe costruito una casa di villeggiatura estiva, che avrebbe dato il via alla nascita del paese.
Ca' d'Andrea entra nella storia documentale con un rogito del 1253, dal quale si evince che i frati Olivetani avevano in zona notevoli possedimenti.
Nel XV secolo fu possedimento di Cabrino Fondulo, al quale si deve l'erezione di una casa fortificata, distrutta poi nel corso delle svariate lotte che interessarono questa terra di confine, soggetta nei secoli a passaggi di truppe, saccheggi e pestilenze. Non si conoscono altri eventi importanti per questo piccolo centro che, giunto ai tempi moderni, si conserva tranquillo e appartato, immerso in questo angolo della ubertosa campagna casalasca che ancora rivela le tracce della centuriazione romana e fa scoprire improvvisi, isolati nei campi lungo strette stradine, casolari che conservano segni di antichi fortilizi, e chiese e pievi vetuste testimoni del trascorrere del tempo.
La lunga storia di autonomia amministrativa del paese termina nel 2018, quando la popolazione sceglie, con un referendum, di incorporarsi nel comune di Torre de' Picenardi, diventandone una frazione.
Come orientarsi
[modifica]Il comune di Ca' d'Andrea comprende, oltre al capoluogo, le seguenti località e centri abitati: Breda Guazzona, Brolpasino, Canova, Casanova d'Offredi, Fossa Guazzona, Galizia, Pieve San Maurizio, Ronca de' Golferami, San Pietro in Mendicate.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- 1 Aeroporto di Parma (G. Verdi), Via Emilia - località Golese, ☎ +39 0521 951511.
- 2 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it.
- 3 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it. Solo Charter
- 4 Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio (Caravaggio), Via Aeroporto 13, Orio al Serio, ☎ +39 035 326323.
In auto
[modifica]- Il casello autostradale più vicino è a Cremona sulla autostrada Torino - Brescia
- Si raggiunge da Cingia de' Botti, sulla provinciale Giuseppina Cremona - Casalmaggiore
- Da Torre de' Picenardi, sulla ex statale 10 Padana Inferiore Cremona - Mantova.
In treno
[modifica]Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]Nel suo territorio Ca' d'Andrea annovera tre chiese che sono meritevoli di attenzione.
- 1 Pieve San Maurizio (nell'omonima località Pieve San Maurizio). La millenaria chiesa di Pieve San Maurizio è annoverata fra le più antiche della Diocesi. La sua fondazione si fa risalire all'XI secolo, e la sua denominazione come Pieve sottolinea la sua origine antichissima e la sua passata importanza; si fregiava infatti del titolo di Chiesa Arcipretale, con giurisdizione su parecchie parrocchie limitrofe.
La Pieve, che dà il proprio nome al piccolo centro abitato, presenta le sobrie linee architettoniche dell'XI secolo: facciata a capanna, disposizione particolare dei mattoni di piccole dimensioni, torre campanaria quadrata, larga e massiccia, che ricorda una torre di avvistamento o una torre di un fortilizio. L'edificio è situato su un dosso che si rialza sul piano della campagna circostante, che fa presupporre che la chiesa possa essere stata costruita sopra una preesistente chiesa romanica anteriore all' anno Mille, o sopra una costruzione di altro tipo, non legato alla religione, ma a carattere civile. Le Pievi infatti venivano solitamente erette in luoghi vicini alla centuriazione romana; qui ci troviamo nei pressi della romana via Postumia.
Negli anni quaranta del Novecento vi si fecero alcuni lavori di ristrutturazione. L'interno in stile basilicale è privo di arredi, e nel suo insieme necessita di ulteriori interventi di salvaguardia, per i quali esistono progetti in corso. Allo stato attuale la Pieve non conserva più il titolo di arcipretale, e nemmeno quello di parrocchia, essendo stata aggregata nel 1986 alla parrocchia del capoluogo Ca' d'Andrea.
- San Pietro in Mendicate (in località San Pietro in Mendicate). La chiesa da il nome al nucleo abitato esistente nel territorio di Ca' d'Andrea, sulla sponda del canale Delmona che costeggia l' antica via Postumia dei Romani, che congiungeva Genova ad Aquileia. La strada passava per questa zona fra Oglio e Po, dove attraversava la città romana di Bedriacum, identificata con l' odierno centro casalasco di Calvatone, dove numerose campagne di scavi archeologici hanno portato alla luce importanti reperti romani.
La tradizione fa risalire la fondazione della chiesa alla fine del XII secolo, ad opera di Federico Barbarossa, al quale il papa Alessandro III fece obbligo, dopo la pace di Venezia del 1177, di edificare trecento chiese per espiare le proprie colpe. La costruzione iniziale, un oratorio modesto annesso all' Ospizio di San Pietro per l'accoglienza dei pellegrini che si recavano a Roma attraverso questo tratto di via Postumia, fu in seguito ampliata nella seconda metà del Cinquecento. Sempre in questo periodo venne realizzato l'affresco della Madonna con il Bambino fra San Sebastiano e San Rocco. Quest'opera fu attribuita alla scuola di Andrea Campi; in epoca più recente se ne attribuì la paternità a Andrea Mainardi, detto il Chiaveghino, che l'avrebbe dipinta nel periodo giovanile in cui era allievo di Bernardino Campi.
L'aspetto attuale della chiesa risale agli anni 1744 - 1747, quando fu ancora ampliata e fu realizzata la facciata barocca. La quadrata torre campanaria ci ricorda la sua antica fondazione.
- 2 San Bartolomeo, Vicolo della Chiesa (a Casanova d'Offredi). La chiesa di Casanova d'Offredi, intitolata a San Bartolomeo, è stata eretta dal 1816 al 1822 su incarico del Vescovo Omobono Offredi, della famiglia che legò il proprio nome al paese Casanova, dove annoverava parecchi possedimenti. Fu eretta in sostituzione del precedente tempio. È una costruzione a una sola navata con due cappelle laterali.
Il pregevole altare maggiore, in marmi policromi, fu consacrato nel 1880 dal Vescovo Geremia Bonomelli. Al suo interno la chiesa conserva alcuni quadri di buon livello, oltre ad una ragguardevole statua lignea di Sant'Omobono, che viene attribuita allo scultore Bertesi.
- 3 Palazzo Offredi - Pallavicini, via Senatore Zelioli Lanzini (a Casanova d'Offredi). Sempre a Casanova d'Offredi la cospicua famiglia Offredi, unitamente ai Pallavicini, dà' il suo nome anche a questo Palazzo, bella costruzione che necessita di un radicale restauro. Attribuibile ad un tardo Cinquecento, ha tuttavia caratteri architettonici non univoci e una completa mancanza di materiale documentale che ci narri le vicende della costruzione. Il portico del pianoterra e le finiture della cornice del sottogronda, che si connotano come caratteri di ricercata edilizia urbana, si mescolano a caratteri più rozzi e meno riconducibili a precisi canoni estetici, per cui l'insieme si configura come non prodotto da un progetto architettonico organico.
Eventi e feste
[modifica]- Sagra di Sant'Andrea. il 30 novembre.
- Sagra della Madonna del Carmine (a Casanova d' Offredi). il 16 luglio.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- Trattoria Carotti, via Casanova 5 (a Casanova d' Offredi), ☎ +39 0375 394197.
- Trattoria Fornasari, via Casanova 22 (a Casanova d' Offredi), ☎ +39 0375 394194.
- 1 Trattoria Guarneri, via Marconi 2, ☎ +39 0375 394192.
- 2 Corte Sant'Anna - agriturismo, frazione Fossa Guazzona 9 (a Fossa Guazzona), ☎ +39 0375 570013, +39 0375 94996.
Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 5 Poste Italiane, ☎ +39 0375 94917.
Tenersi informati
[modifica]- Oglio Po news. Quotidiano informatico dell'Oglio Po.
- [link non funzionante] L'Inviato. Quotidiano on-line della provincia - Cronaca di Casalmaggiore.
- La Provincia, Via Pozzi, 15, ☎ +39 0375 200493, fax: +39 0375 201466. Giornale quotidiano - Redazione di Casalmaggiore.
Nei dintorni
[modifica]- Torre de' Picenardi — La villa Sommi Picenardi si è sviluppata da un preesistente nucleo castellano; a partire dal Cinquecento fu trasformata nei secoli successivi fino all'aspetto attuale. Un corpo della villa, di gusto neoclassico, prospetta sulla piazza del paese. Una seconda fabbrica si sviluppa all'interno e si raccorda all'antico corpo del primitivo castello. Un vasto giardino circonda il complesso della villa, attorniato da un ampio fossato con acqua.
- Cicognolo — Cotto a vista e marmo rendono pregevole e vario l'aspetto dell’imponente castello Manfredi,, scenografico nel verde del prato che ne abbellisce il terreno davanti alla facciata principale, con retrostante giardino di gusto romantico e con fossato.
- San Martino del Lago — Il Santuario di Caruberto, situato nel suo territorio comunale, è un edificio di origini romaniche isolato nella campagna e conserva pregevoli affreschi del primo Quattrocento o forse antecedenti.
Altri progetti
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