Monti Iblei | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
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Regione | Sicilia |
Territorio | Sicilia sudorientale |
Altezza | 986 m s.l.m. |
I Monti Iblei sono situati in Sicilia.
Da sapere
[modifica]Il territorio presenta ridenti borghi e realtà museali etnoantropologici e storico artistici che conservano e valorizzano tradizioni e oggetti antichi, testimoni della civiltà iblea capaci di far vivere esperienze indimenticabili.
Cenni geografici
[modifica]Il massiccio dei Monti Iblei è un vasto altopiano di natura calcarea che occupa il quadrante sud-orientale della Sicilia, a cavallo tra le province di Siracusa e Ragusa, su una superficie di oltre 4.500 Kmq, con quote che vanno dai 400 ai 900 m. L'isolamento della regione, nel tempo, ha favorito la conservazione di una rara omogeneità culturale e linguistica che la differenzia dalle altre aree con la caratterizzazione, fino alla prima metà del secolo scorso, di un sistema sociale ed economico proteso alle attività tipiche del mondo delle masserie, considerate l'espressione dell'autarchia agraria iblea. Oggi questi luoghi rinascono, grazie all'interesse suscitato dai siti UNESCO, quali Pantalica e Valle dell'Anapo. La forte simbiosi tra l'uomo e la natura emerge in modo evidente se ci addentriamo nelle campagne che circondano le aree urbane; in mezzo alla natura scorgiamo tratti peculiari di culture tipiche del mondo orientale e stralci di cultura provenienti dal monachesimo africano.
Il territorio è ricco di grotte scavate dalla mano dell'uomo, risalenti all'età preistorica della Sicilia. La cultura del riutilizzo ha fatto sì che tali siti fossero ampiamente rielaborati nel corso dei secoli, lasciando rifacimenti delle strutture architettoniche e palinsesti là dove vi erano affreschi. Nell'area montana individuiamo tracce di monasteri, piccoli oratori, cenobi e chiese scavate nella roccia, indice della preminenza religiosa che è stata un elemento sempre presente nella comunità territoriale. Nei borghi rurali, infatti, appaiono ai nostri occhi paesaggi caratterizzati da tombe e acquedotti con variazioni stilistiche riconducibili a secoli diversi, circondati da una splendida vegetazione e da ricche sorgenti d'acqua.
Territori e mete turistiche
[modifica]Centri urbani
[modifica]- 1 Buccheri — paesino al limite ovest della provincia di Siracusa. Famoso per le pinete, i sentieri escursionistici e la tranquillità.
- Buscemi
- Chiaramonte Gulfi — 20 km a nord di Ragusa, Chiaramonte Gulfi presenta un centro medievale ricostruito in epoca barocca.
- 2 Comiso — Questo tranquillo paesino è la città dello scrittore Gesualdo Bufalino, ma è conosciuta soprattutto per il suo aeroporto.
- 3 Ferla — Definito "La porta di Pantalica" questo piccolo centro montano è una meta quasi obbligata per chi si reca a Pantalica, ma è anche un luogo piacevole per trascorrere qualche ora lontano dai frastuoni della costa. Fa parte dei Borghi più belli d'Italia
- 4 Ispica — La città in cui è stato girato Divorzio all'italiana, dove si può visitare la vicina Cava d'Ispica o fare il bagno nelle frazioni marittime.
- 5 Modica — Una splendida città barocca, famosa per il suo cioccolato e per essere la città natale del poeta Quasimodo
- 6 Palazzolo Acreide — Su un colle che domina il corso del fiume Anapo, Palazzolo Acreide sorse nel XIII secolo sul sito dell'antica Akrai, una colonia di Siracusa distrutta dagli Arabi nell'827 d.C. Due sue chiese del periodo barocco, quella di San Paolo e quella di San Sebastiano sono state dichiarate Patrimoni mondiali dell'Umanità dell'UNESCO. È inoltre uno dei Borghi più belli d'Italia.
- 7 Ragusa — Il capoluogo dell'omonima provincia è diviso nella città vecchia, Ibla e nella nuova. Un'altra città barocca che merita certamente una visita.
- Sortino
Altre destinazioni
[modifica]Siti archeologici
- 1 Castelluccio di Noto — Sito archeologico preistorico da cui prende il nome l'omonima cultura di Castelluccio.
- 2 Cava d'Ispica — Cava d'Ispica è una vallata tra Modica e Ispica ove stanno necropoli preistoriche e catacombe cristiane.
- 3 Noto antica — Sito archeologico dell'antica città di Noto con i ruderi della città e la possibilità di effettuare escursioni.
- 4 Pantalica (Necropoli Rupestre di Pantalica) — Figurante nella lista dei Patrimoni Mondiali dell'Umanità dell'UNESCO, la necropoli di Pantalica risale al XIII secolo a.C. e si estende su un altopiano tra suggestive gole scavate dal fiume Anapo.
- 5 Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile (Cavagrande) — Canyon profondo 300 metri su cui scorre il fiume Cassibile. Località nota per le preesistenze naturalistiche e archeologiche e per i famosi "laghetti". La riserva tuttavia è chiusa dal 2014 per problemi statici e di sicurezza dell'area. Molti turisti eludendo il divieto entrano comunque nella riserva, seppur a loro rischio e pericolo. Tuttavia sono presenti anche altri ingressi perfettamente fruibili.
Come arrivare
[modifica]Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]Cosa fare
[modifica]Escursioni naturalistiche
[modifica]Per approfondire, vedi: Sentieri Iblei. |
RNO Valle dell'Anapo
[modifica]- Percorso da Cassaro, ex stazione ferroviaria a Palazzolo Acreide – 10 Km circa si può percorrere a piedi o in bici.
- Percorso da Ponte Diga (Cassaro – Ferla) alla Masseria Specchi – 6 Km si possono percorrere a piedi/bicicletta previa autorizzazione all'Ente Gestore Azienda Foreste Demaniali tel. 0931/67450.
- Percorso da Sortino a Masseria Specchi – 6 Km circa si possono percorrere a piedi/bicicletta previa autorizzazione all'Ente Gestore Azienda Foreste Demaniali tel. 0931/67450.
RNO Cava Grande del Cassibile
[modifica]La riserva è facilmente raggiungibile da Siracusa, imboccando la S.S. 115 fino ad Avola, per poi proseguire verso Avola Antica.
La riserva è raggiungibile anche imboccando la Mare Monti e in prossimità di Canicattini Bagni proseguire per Cugni Stallaini.
Si consigliano escursioni primaverili per fotografare orchidee selvatiche e la genziana minore.
La Riserva è facilmente raggiungibile imboccando da Siracusa l'autostrada SR – Gela per poi uscire a Noto e proseguire verso Pachino.
Percorso consigliato: Ingresso Principale (Torre Vendicari) si prosegue verso Tonnara e Torre Sveva per poi fermarsi al centro Visitatori, gestito dall'Ente Fauna Siciliana e dall'Azienza Foreste Demaniali. Si prosegue in direzione nord, fino a raggiungere CalaMosche dove si trovano i resti di una tonnara del Seicento.
Trekking acquatici
[modifica]Torrente Calcinara
[modifica]Scrive lo studioso Serafino Privitera: “fatto sì in tal modo più saldo nel potere di assoluta monarchia ma non cangiato. Nell'animo Gelone tutto intese ad impiegar l'ozio che gli concedeva la pace e la ricchezza delle spoglie cartaginesi ed il gran numero degli schiavi a far grande ed opulenta Siracusa”. Fu in questo tempo al certo che incominciassi l'opera meravigliosa e stupenda di condurre le acque per abbondare la città dalle sorgenti che scaturiscono nei Colli di Pantalica un tempo or di Sortino”. L'alimentazione del canale Galermi è data dal fiume Anapo che gli fornisce il maggiore volume d'acqua e dai suoi affluenti Bottiglieria e Ciccio. La portata massima di cui è suscettibile il canale è di circa 500 litri al minuto secondo, la presa iniziale del canale si trova nel corrente Calcinara, mentre in contrada Fusco incontra la seconda costituita da uno sbarramento formato da sette pilastri isolati in muratura. Ancora oggi il Galermi, a distanza di anni, fornisce acqua agli agrumi della Valle dell'Anapo e dopo un percorso di circa 30 km, ancora oggi, si riversa nella parte alta del Teatro greco di Siracusa, in quella grotta che è denominata “Ninfeo”. Percorso di difficoltà medio-alta.
Laboratori esperenziali
[modifica]Cucina tipica siciliana
[modifica]Nel territorio ibleo, potrete avere la possibilità di degustare prodotti come la salsiccia al finocchietto, la pasta fatta in casa fra cui “i cavatieddi”, il macco di fave, una purea da servire calda con finocchietto fresco, le ‘nnfigghiulate, specialità preparata con grano duro e nepetella. Nella cucina contadina iblea troviamo forti sapori e piante selvatiche fitoalimurgiche che i visitatori potranno conoscere per preparare e degustare infine le pietanze tipiche
Panificazione
[modifica]Durante le visite, i turisti potranno apprendere l'arte della panificazione, conoscere i cenni storici sul ciclo del grano e nozioni di lavorazione delle farine, del mulino e le diverse lavorazioni dei grani antichi siciliani e la storia della panificazione.
Tintura delle fibre
[modifica]La tintura al naturale delle fibre tessili che risale a tempi remoti, oggi è stata riscoperta alla luce di nuove tendenze ed esigenze salutistiche e sta conquistando il mercato internazionale. Si apprenderanno conoscenze sulle piante tintoree e sulle tecniche riguardanti la mordenzatura e la bollitura delle fibre per ottenere colori brillanti e duraturi.
Fitoalimurgia
[modifica]In Sicilia sono presenti circa 3.200 specie di piante spontanee e di queste almeno 200 sono legate alla fitoalimurgia, ramo di scienza che studia le necessità alimentari. In un passato non molto lontano, la gente andava a raccogliere fiori e piante attratta, più che dalla loro bellezza, dalla loro utilità. Dalle piante infatti si ricavavano quasi tutte le medicine e occorreva dunque riconoscerle bene. Si riteneva addirittura che l'efficacia di molte di queste fosse legata al momento, al luogo e al modo in cui venivano raccolte e cucinate. Sulla base di antiche superstizioni a molte piante venivano attribuiti poteri magici.
Aromaterapia
[modifica]I rimedi erboristici e la medicina alternativa sono oggi tornati di gran moda, ma affondano le radici in periodi molto lontani, misti a credenze religiose o a particolari riti. I turisti impareranno a riconoscere le piante e le tecniche per realizzare medicamenti come l'oliolito di iperico e di calendula utilizzati per curare scottature e come ottimi antirughe.
Acquisti
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Tutti i comuni dell'entroterra ibleo quasi gareggiano per creare momenti di compagnia e solo la cucina e i prodotti tipici dei luoghi costituiscono il vero momento di coesione sociale, ci si ritrova tra gli odori di un tempo così remoti ma che a volte fuoriescono nella quotidianità della cucina siciliana. Potrete avere la possibilità di degustare prodotti diversi e ricchi in un piccolo lembo di terra, da Siracusa a Canicattini Bagni, Floridia, Ferla, Cassaro, Sortino, Solarino. Si gareggia nel presentare la bontà della salsiccia, la varietà della pasta fatta in casa come i cavatieddi, anche alcuni prodotti peculiari come le pietanze a base di trota di fiume. Avrete infatti la possibilità di scorgere luoghi incantevoli, dove potrete osservare i granchietti di fiume o ancora le piccole trote macrostigma, tipiche del territorio. Vi immergerete in un mondo di odori e di suoni che quasi sembrano provenire da quelle grandi maschere presenti sotto le balconate delle case in stile Liberty Eclettico a Canicattini Bagni che, più che accogliervi, sembrano quasi voler ridere con voi e donarvi, dalla bella pietra intagliata, le 'nfigghiulate. Ma oltre ad essere inebriati dagli intensi profumi, dalla bellezza della pietra scolpita, vi colpirà la tavolozza dei colori, dal biondo oro del grano, al verde intenso degli olivi, divinità per questo territorio, nonché ai colori vivaci dei frutti, al profumo dei boschi, dei lecceti, dell'origano che riposa inebriando aree naturalistiche site nei pressi di sorgenti d'acqua. L'entroterra siracusano ha custodito un patrimonio che è divenuto fonte unica di conoscenza, per i turisti e per i locali, della cultura contadina.
Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Monti Iblei
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