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Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile
Laghetti di Cavagrande
Localizzazione
Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile - Localizzazione
Tipo area
Stato
Regione
Territorio
Superficie
Anno fondazione
Sito istituzionale

La Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile è un'area protetta situata in Sicilia.

Da sapere[modifica]

Assieme a Pantalica e Vendicari, la riserva di Cavagrande è uno dei luoghi naturali più visitati della Provincia di Siracusa.

Cenni geografici[modifica]

Il sentiero di mezza costa

La riserva si estende lungo un grande canyon (cava) creato dall'azione erosiva del Fiume Cassibile che vi scorre e che si getta sullo Ionio posto a sud dell'abitato di Cassibile. La riserva occupa i territori amministrativi dei comuni di Avola, Noto e Siracusa. Comprende sia la cava il cui dislivello è di circa 300 metri fino alla foce del fiume sul Mare Ionio in corrispondenza della spiaggia della Marchesa di Cassibile.

Flora e fauna[modifica]

La flora di Cava Grande annovera oltre 400 specie vegetali tra cui il Trachelium lanceolatum, Cymbalaria pubescens, Odontites bocconei, Ophrys lunulata, Antirrhinum siculum. Ma anche: Chamaerops humilis, Teucrium fruticans, Calendula suffruticosa, Sarcopoterium spinosum, Salvia triloba, Phlomis fruticosa, Ferulago nodosa, Anacamptis longicornu e diverse specie di orchidee. Curiose le presenze del bucaneve (Galanthus nivalis), della falsa ortica (Lamium flexuosum) e una felce tropicale la Pteris vittata.

Poche le specie che vi vivono ad eccezione degli uccelli come: il codibugnolo di Sicilia (Aegithalos caudatus siculus), la poiana e il falco pellegrino. Inoltre l'istrice, la martora, la testuggine terrestre, la testuggine di palude siciliana, il colubro leopardino, il discoglosso, la raganella e numerosi rapaci diurni e notturni. Tra gli invertebrati si trova anche il granchio d'acqua dolce Potamon fluviatile.

Quando andare[modifica]

La riserva è adatta a qualsiasi periodo dell'anno. In inverno è ottima per seguire i sentieri escursionistici ed esplorare le varie aree, mentre in estate ci si limita ad un bagno nei laghetti seppur le temperature sono spesso alte per l'intera giornata.


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

Gli aeroporti della Sicilia orientale sono:

  • aeroporto 37.46666715.0638891 Aeroporto di Catania (Aeroporto di Catania Fontanarossa "Vincenzo Bellini". IATA: CTA), Via Fontanarossa, 20, Fontanarossa (Tramite bus per Sortino o Ferla), +39 0957239111. 00:00-24:00. Con voli nazionali per tutte le città italiane e diverse località internazionali europee. Aeroporto di Catania-Fontanarossa quì su Wikivoyage Aeroporto di Catania-Fontanarossa su Wikipedia aeroporto di Catania-Fontanarossa (Q540273) su Wikidata
  • aeroporto 36.99166714.6069442 Aeroporto di Comiso (Aeroporto Pio La Torre) (Collegamenti bus diretti solo da Catania), +39 0932 961467, . Aeroporto inaugurato nel 2007. Effettua per lo più voli stagionali e charter con destinazioni verso alcune città italiane e europee. Aeroporto di Comiso quì su Wikivoyage Aeroporto di Comiso su Wikipedia Aeroporto di Comiso (Q1431127) su Wikidata

In auto[modifica]

L'auto è l'unico mezzo possibile per raggiungere la riserva. I percorsi dipendono da quale punto di accesso si scelga.

In treno[modifica]

La stazione più vicina è quella di Avola, tuttavia poi sarà necessario trovare un mezzo autonomo per raggiungere la riserva.

In autobus[modifica]

A meno che non abbiate aderito ad un gruppo escursionistico che preveda lo spostamento in bus, non esistono mezzi pubblici per portano alla riserva.

Dettaglio della mappa con i tre ingressi

Permessi/Tariffe[modifica]

L'ingresso alla riserva è gratuito. Come per tutte le riserve valgono le regole generali di rispetto del luogo e di attenzione alla natura.

Per informazioni turistiche:


Come spostarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile

All'interno della riserva ci si sposta a piedi, a meno che non si decida di cambiare punto di accesso (dove le distanze rendono necessaria l'auto).

Ingressi[modifica]

  • 36.96767415.0940184 Ingresso principale da Avola (Scala Cruci) (Da Avola prendere la SP4 per Avola Antica poi svoltare a destra seguendo indicazioni. Da Palazzolo Acreide prendere la SS287 e imboccare la SP4 poi svoltare a sinistra seguendo indicazioni.). L'ingresso è munito di uno spiazzale asfaltato che tuttavia ha uno spazio limitato di posti liberi. Durante la stagione estiva tuttavia è presente un parcheggio a pagamento.
    Il sentiero denominato "Scala Cruci" scende a tratti con dei gradini fino ai laghetti seppur poi vi sono delle diramazioni..
  • 36.97693815.0946965 Ingresso nord (Mastra Ronna) (Da Cassibile prendere la SP73 e svoltare a sinistra facendo attenzione alle indicazioni per l'accesso. Da Canicattini Bagni prendere la SP73 e svoltare a destra all'indicazione.). L'ingresso si trova superando un sentiero sterrato e una fattoria (attenzione ai cani!). L'inizio del sentiero è segnalato, lasciare l'auto nel parcheggio antistante. Questo sentiero ufficialmente è fruibile fino al rifugio forestale "Case di Natala". L'accesso ai laghetti principali è vietato da apposita ordinanza
Ingresso Carrubella
  • 36.9748715.0762966 Ingresso Carrubella (Prisa-Carrubella) (Da Avola prendere la SP4 per Avola Antica poi svoltare a destra seguendo indicazioni. Da Palazzolo Acreide prendere la SS287 e imboccare la SP4 poi svoltare a sinistra seguendo indicazioni.). La strada di accesso è sterrata e in alcuni tratti piuttosto accidentata. Non temete è percorribile sino alla fine in cui si raggiunge uno spiazzo dove parcheggiare (auto 4€, Set 2022). Lasciata l’auto si segue il sentiero superando una fattoria, vi è anche adeguata cartellonistica. Per scendere a Cavagrande ci sono due sentieri ad anello: Carrubella A e Carrubella B. Il primo è più lungo e meno diretto del secondo e raggiunge il fiume passando accanto alle chiuse.


Cosa vedere[modifica]

I laghetti sud
  • attrazione principale36.970515.100551 Laghetti sud di Cavagrande (I laghetti si possono raggiungere dai due ingressi, quello principale a sud e quello a nord. Entrambi posseggono un sentiero chiaramente tracciato.). Sono probabilmente la ragione principale per cui i turisti, soprattutto d'estate decidono di affrontare la lunga discesa fino al fondovalle. I laghetti indicati sono i più famosi e quelli più visitati, seppur a monte ve ne siano altri frequentati soprattutto dai locali. I laghetti presentano delle cascate e dei punti profondi in cui è possibile fare il bagno.
Dieri di Cavagrande
Uno degli accessi ai dieri con scale
  • attrazione principale36.96966715.0887812 Dieri di Cavagrande (Ddieri di Cavagrande) (Il percorso più breve è dall'ingresso Carrubella seguendo il sentiero di mezza costa, oppure dall'ingresso principale a metà quota quando il percorso si biforca individuare il sentiero che si mantiene a livello. Il 36.97065715.0889587 punto di accesso dal sentiero mezza costa in cui poi sono individuabili delle corde è in corrispondenza di un rigagnolo d'acqua che attraversa il sentiero (in funzione della stagione)). "Dieri" è il nome con cui nel siracusano vengono chiamate le abitazioni rupestri presenti in varie zone della provincia. Quelli di Cavagrande sono particolarmente grandi e a più piani. Al loro interno vi sono diversi passaggi, scale e ambienti con una veduta spettacolare e in molti casi a strapiombo sulla vallata. L'accesso è parecchio difficoltoso non solo per l'assenza di un'indicazione per raggiungerli, ma anche per la mancanza di sentieri tracciati dal sentiero di mezza costa. Per raggiungerli alcune associazioni locali hanno lasciato delle corde per agevolare la risalita altrimenti impossibile.
    Per questa escursione si consiglia di essere adeguatamente attrezzati di corde, torce e preparazione fisica. E' sconsigliata la visita ai bambini perché troppo pericoloso.
    Dieri di Cavagrande (Q63247191) su Wikidata
Grotta dei briganti
Laghetti sentiero Carubella
  • 36.97438515.0937253 Grotta dei briganti (L'accesso può avvenire dall'ingresso nord, si scende lungo il sentiero Mastra Ronna per poi voltare a destra. Il sentiero non è chiaramente tracciato e per questo si consiglia l'uso di mappe.). Questa grotta è facilmente visibile quasi frontale dallo slargo dell'ingresso principale di Cavagrande. La grotta ad arco presenta al suo interno degli ambienti rupestri scavati nella roccia e utilizzati nei secoli passati in funzione abitativa, un po' come per i dieri. La storia di questa grotta si sviluppa nei secoli alcune parti sono databili al periodo di Cassibile (1500 a.C.) e di probabile funzione abitativa, data la presenza di una sorgente naturale. Gli ambienti furono riutilizzati in epoca bizantina e persino in epoca araba. Gli arabi infatti sfruttarono la presenza dell'acqua per conciare le pelli, trasformando la grotta in una conceria. Non si hanno certezze sull'origine del nome della grotta.
    L'accesso alla grotta è particolarmente difficile a causa delle pendenze e del terreno sdrucciolevole. Si consiglia massima prudenza.
    Grotta dei briganti (Q63248212) su Wikidata
  • 36.978315.0734 Laghetti di Cavagrande sentiero Carrubella (Dall'ingresso Carrubella sentiero B). Questi laghetti sono meno famosi rispetto a quelli sud ma non meno belli e hanno il vantaggio d'essere più accessibili in quanto il dislivello è minore. Inoltre la presenza di alberi consente di trovare molta ombra in estate. A pochi metri dal fiume in corrispondenza del sentiero di accesso si trova una fonte di acqua potabile al livello del terreno. Qui si possono riempire anche le borracce, l’acqua è potabile.
  • 36.981315.066695 Chiuse (Sentiero Carrubella A, subito dopo le scale, in corrispondenza del fiume.). Le chiuse sono utilizzate per convogliare le acque nella conduttura del Cassibile. Gli edifici antistanti sono abbandonati e le chiuse non accessibili.
Necropoli del Cassibile
Ingresso di una tomba
Conduttura del Cassibile
  • 36.96562615.1653166 Necropoli di Cassibile (Il sito è raggiungibile da Cassibile tramite la SP73, una volta imboccata la strada dopo pochi chilometri si incontra la Villa del Marchese di Cassibile. Una volta parcheggiata l'auto si prosegue a piedi lungo la strada sterrata a sinistra della villa sino quasi al termine della stessa, quindi si sale il versante montuoso da dove la necropoli è facilmente visibile. Attenzione perché i terreni attraversati sono proprietà privata, è sempre bene farsi riconoscere come escursionisti.). Dopo Pantalica, si tratta del più grande complesso tombale della civiltà sicula. Sono presenti infatti circa duemila tombe a grotticella artificiale, databili ad un periodo che va dal 1000 all'800 a.C., epoca storica denominata "Seconda facies di Pantalica" o di "Cassibile", in quanto prende il nome proprio da questa necropoli. I numerosi reperti rinvenuti oggi sono custoditi presso il Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi di Siracusa, come le fibule ad arco a gomito, e vasellame. Le tombe sono incassate nella roccia con un ambiente interno semi circolare.
    La costruzione di questa necropoli è probabilmente legata al trasferimento della popolazione sicula da Pantalica fino a ridosso del mare, cui seguirà successivamente un ritorno all'entroterra con le facies successive di Pantalica. La necropoli è stata anche utilizzata in epoca bizantina per la presenza di arcosoli. Oggi il complesso ricade nella riserva di Cassibile presso la Cava Sant'Anna.
    Necropoli di Cassibile su Wikipedia necropoli di Cassibile (Q16581778) su Wikidata
Centrale idroelettrica del Cassibile
  • 36.95941315.1523317 Centrale idroelettrica del Cassibile (la si raggiunge tramite una strada sterrata parallela al fiume Cassibile, poco a nord rispetto l'autostrada). Tra il 1908 e il 1910 fu realizzato, presso la Cava grande del Cassibile, un'importante e avveneristico progetto di costruzione di una centrale idroelettrica. In contrada carrubbella fu realizzata la diga in cemento armato che devia il corso del fiume all'interno di una conduttura quasi interamente scavata nella roccia con una lunghezza di circa 8 km. La conduttura è visibile lungo il sentiero di mezza costa, intervallato da accessi e sfiatatoi. L'acqua termina la sua corsa in una grande vasca in contrada Tangi dove, per mezzo di due lunghe condotte, viene convogliata verso l'edificio principale, posto in prossimità del fiume, dove alimenta delle turbine presenti al suo interno e capaci di generare ancora oggi circa 2 Mw. L'ultimo restauro della centrale risale al 2016.
    Attorno alla centrale si trovano gli edifici abbandonati del personale che la gestiva.


Cosa fare[modifica]

Il Martin Pescatore

Nel periodo estivo i turisti vengono per fare il bagno nei laghetti, in tutte le altre stagioni è molto interessante dedicarsi all'escursionismo.

  • 36.987315.02811 Area attrezzata "Il martin pescatore" (SS287 accanto al ponte sul fiume Cassibile/Manghisi), +39 345 1642135, . 6 € adulti. In estate. Questa area attrezzata si trova nel punto più a nord della riserva. Una volta pagato l'ingresso si possono fare una serie di attività tra cui canoa, picnic, passeggiate e visite istruttive. Tuttavia le recensioni su questo luogo sono contrastanti, molti lamentano una cattiva gestione da parte dei proprietari e scortesia.
Spiaggia della Marchesa di Cassibile
  • 36.94666115.1872152 Spiaggia della Marchesa di Cassibile (Pineta del Gelsomineto) (SS115 tra l'uscita autostradale di Avola e il ponte Manghisi di Cassibile). Auto 10€ (giorni feriali), 20€ (weekend e festivi), Moto 5€. Dopo le 14 le tariffe saranno ridotte del 50%. In estate: 08:00-20:00. Questa bella spiaggia ricadente nella riserva si trova in prossimità della foce del fiume Cassibile/Manghisi che attraversa il canyon di Cavagrande per gettarsi nello Ionio. La spiaggia è tra le più belle della provincia, inoltre vi è uno spazio organizzato per camper e auto. Sono presenti anche delle docce e si può fare un picnic. C'è la possibilità di fare il bagno al mare oppure alla foce del fiume. In inverno l'accesso è sbarrato da un cancello ma si può accedere a piedi. Spiaggia della Marchesa di Cassibile (Q63075196) su Wikidata

Sentieri[modifica]

Discesa al sentiero Carrubella
  • Sentiero Carrubella. Questo è l'unico sentiero perfettamente percorribile ad anello. Dall'ingresso il sentiero si divide in A e B. Rispetto alla discesa principale ai laghetti, questo percorso è più elevato ma soprattutto è più ricco di vegetazione. Il sentiero infatti si estende lungo un bosco e costeggia il fiume. Questo sentiero si collega al sentiero di mezzacosta che ufficialmente non è percorribile.
  • Sentiero mezzacosta. Questo sentiero si trova a mezza quota, comincia a nord incrociando il Carrubella e termina incrociando la discesa principale ai laghetti. Da questo sentiero si raggiungono i dieri, tuttavia esso non è ufficialmente fruibile.

Escursioni[modifica]

Alcune associazioni e agenzie turistiche organizzano escursioni a Cavagrande tra cui:


Acquisti[modifica]

Per gli acquisti è conveniente andare ad Avola lungo la circonvallazione dove si trovano diversi centri commerciali, oppure a Siracusa.

Dove mangiare[modifica]

La maggior parte dei locali si trova a Avola oppure a Palazzolo Acreide.

  • 36.96749815.0938391 Bar pizzeria Cavagrande, Contrada Monzello Di Pietre, Contrada Avola Antica, +39 0931 811220. 8:00-20:00. Utilizzato da tutti coloro che fanno un'escursione a Cavagrande, che sia una bottiglia d'acqua, un gelato o qualcosa da mangiare.


Dove alloggiare[modifica]

A parte qualche agriturismo nei dintorni, la maggior parte di coloro che visitano Cavagrande provengono dai comuni limitrofi come Siracusa, Noto, Palazzolo Acreide e Avola dove l'offerta di alloggi è variegata e a poca distanza.

  • 36.96462915.07861 Glamping Near Cavagrande. Non un camping ma la possibilità di alloggiare a poca distanza da Cavagrande ma in tenda.


Sicurezza[modifica]

I dieri presentano dei tratti a strapiombo parecchio pericolosi

Si ricorda a coloro che volessero visitare la riserva che l'ingresso principale è ufficialmente chiuso per problemi statici. Tuttavia essendosi la chiusura protratta da anni (2014) sia i turisti che i locali vi accedono scavalcando la ringhiera di protezione. Il sentiero che permette l'accesso ai laghetti non è manutezionato e in molti punti presenta le barriere rotte e il terreno accidentato. Siate consapevoli che l'accesso da questo lato avviene a vostro rischio e pericolo.

Per quanto l'attrazione principale della riserva siano i laghetti e la possibilità di fare il bagno si deve far notare che il dislivello rispetto all'altopiano è di circa 350 m. Nel periodo estivo, quando vi è il maggiore afflusso la risalita, soprattutto nelle ore più calde può essere un grande problema per chi è meno allenato o chi soffre il caldo.

Per coloro che fanno escursioni, o che volessero fare il bagno ai laghetti, si raccomanda di indossare un abbigliamento adeguato: scarpe da trekking, cappello e riserve di acqua a sufficienza. I punti in ombra anche a fondo valle non sono molti.

All'interno della riserva sono presenti degli spazi per l'elisoccorso dato che non vi sono molte possibilità di risalita in caso di infortunio.

Come restare in contatto[modifica]

Telefonia[modifica]

La presenza della rete telefonica non è assicurata all'interno della vallata, mentre nelle parti superiori è abbastanza presente e di buona qualità. L'assenza di rete va ovviamente considerata nell'ottica di eventuali richieste di soccorso.

Nei dintorni[modifica]

  • Avola — Questo piccolo centro è una importante località balneare.
  • Noto — Città perla del barocco siciliano e sito UNESCO, sorse ex novo a seguito del terremoto del 1693 che distrusse la città antica.
  • Noto antica — Sito archeologico dell'antica città di Noto con i ruderi della città e la possibilità di effettuare escursioni.
  • Palazzolo Acreide — Su un colle che domina il corso del fiume Anapo, Palazzolo Acreide sorse nel XIII secolo sul sito dell'antica Akrai, una colonia di Siracusa distrutta dagli Arabi nell'827 d.C. Due sue chiese del periodo barocco, quella di San Paolo e quella di San Sebastiano sono state dichiarate Patrimoni mondiali dell'Umanità dell'UNESCO. È inoltre uno dei Borghi più belli d'Italia.
  • Castelluccio di Noto — Sito archeologico preistorico da cui prende il nome l'omonima cultura di Castelluccio.
  • Vendicari — Riserva costiera e paludosa tra i territori di Noto e Pachino.


Altri progetti

ParcoUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene informazioni su come arrivare, sulle principali attrazioni o attività da svolgere e sui biglietti e orari d'accesso.