Primiero San Martino di Castrozza | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Trentino-Alto Adige | |
Altitudine | 710 m s.l.m. | |
Superficie | 200,74 km² | |
Abitanti | 5.376 (2019) | |
Nome abitanti | primierotti | |
Prefisso tel | +39 0439 | |
CAP | 38054 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Primiero San Martino di Castrozza è un comune in provincia di Trento.
Da sapere
[modifica]Il nome di Primiero San Martino di Castrozza in sé proviene dalla fusione dei nomi di Fiera di Primiero (o valle del Primiero) e San Martino di Castrozza, le due principali località tra gli ex comuni costituenti. Il nome "San Martino di Castrozza" sembra che derivi da "castrum", in quanto accampamento romano di supporto durante la conquista dei territori alpini lungo la Via Claudia Augusta. Attorno al 1000 l'ospizio, dedicato ai santi Martino e Giuliano, e la chiesa, di san Martino vescovo, che una volta costituivano la città, unirono a "Castrozza" il "San Martino", creando così "San Martino di Castrozza".
Cenni geografici
[modifica]Primiero San Martino di Castrozza, come la maggior parte dei comuni nel Trentino, è un comune di montagna e sorge sulla valle del Primiero, ai piedi delle Pale di San Martino. Il comune è diviso in varie frazioni: la sede comunale, Fiera di Primiero, si trova a 745 m.s.l.m.[9]. La frazione più alta è San Martino di Castrozza, a 1450 m.s.l.m., mentre la più bassa è Pieve, a 700 m.s.l.m. I gruppi montuosi principali attorno al comune sono le Pale di San Martino e la Catena del Lagorai.
La valle del Primiero contiene numerosi torrenti, ruscelli, laghi di fondovalle e laghetti di montagna. I torrenti principali sono il Cismon, il torrente Canali, il torrente Noana ed il Vanoi. Sono presenti anche laghetti di montagna, come il lago di Manna, i laghetti di Colbricón, il Lago Calaita, il lago Pisorno e il laghetto Welsperg. Inoltre ricade per metà in territorio comunale anche il Lago di Paneveggio.
Quando andare
[modifica]Il clima è caldo e temperato, con una piovosità significativa durante tutto l'anno, anche in gennaio, il mese più secco. Il mese con la temperatura media più alta è luglio, con 19.1 °C, mentre quello con la temperatura media più bassa è gennaio, con -1.7 °C.
Come orientarsi
[modifica]Come arrivare
[modifica]Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Chiesa di Santa Maria Assunta. Non ci sono informazioni certe sulle origini della chiesa di Fiera di Primiero, perché i relativi documenti conservati nell'archivio vescovile di Feltre sono andati perduti a causa di un incendio, ma la prima documentazione trovata risale al 1206, in cui la chiesa si trovava al centro della valle e delle vie che arrivavano da Feltre e toccavano tutti i paesini montani del Trentino. Per anni questa fu la chiesa principale di un vasto territorio, e tutte le altre chiese presenti sul territorio di Fiera dipendevano in tutto e per tutto da questa chiesa. La chiesa di Santa Maria Assunta ebbe questo ruolo centrale su tutte le cappelle del territorio fino al Cinquecento circa, quando alcune parrocchie iniziarono a ottenere il titolo curaziale, ma solo nell'età contemporanea tutte le chiese del territorio furono completamente indipendenti. Nel 1460 la vecchia chiesa venne distrutta, e al suo posto ne venne costruita un'altra, che è quella attuale. Il 17 maggio 1642 il vescovo di Feltre Zerbino Lugo, durante una visita pastorale nella canonica di Primiero, elevò la chiesa parrocchiale ad arcipretura. Nel 1661 l'arcipretura fu assunta da don Nicolò Inama di Fondo che la resse per ventitré anni. Con lui sorse anche la Chiesa della Madonna dell'Aiuto. La parrocchia di Fiera è sede di decanato del Primiero.
- 2 Chiesa della Madonna dell'Aiuto. La chiesa fu costruita per volontà del popolo, al centro di Fiera di Primiero tra il 1663 e il 1668. La facciata a capanna, di granito e decorata da un grande dipinto murale, fu ricostruita tra il 1948 e il 1950. La torre della campana invece, rivestita di mattoni, fu realizzata nel 1910. L'interno è un'aula rettangolare coperta da una volta a padiglione, con un presbiterio con volta a crociera, occupato da un altare ospitante la tela della Madonna dell'Aiuto.
- 3 Chiesa di San Martino vescovo. ituata nel centro storico di Fiera di Primiero. Fu costruita probabilmente nel XII secolo, poi fu ampliata nel XVI. La chiesa è caratterizzata da numerosi dipinti murali sia interni che esterni. La facciata a capanna è costituita da un portale architravato sormontato da un frontone dipinto. All'interno è presente un'unica navata con paramento murario a vista, conclusa da un'abside semicircolare. Il soffitto a cassettoni fu realizzato nel 1674. Nelle fiancate sono presenti contrafforti e barbacani. L'abside è ripartita da semicolonne con capitelli cubici. Le strutture portanti verticali sono caratterizzate da un muratura di pietre intonacata. Il tetto è costituito da due spioventi rivestiti da tegole. La chiesa, dopo essere stata presumibilmente fondata nel XII secolo, venne per la prima volta menzionata nel 1206. Nel XIII secolo venne decorata da affreschi all'interno. Nel XVI secolo venne ampliata la parte interna e vennero dipinti altri affreschi sia all'interno che all'esterno dell'edificio. Nel 1674 venne rifatto un nuovo soffitto, e alla fine del XIX secolo nella fiancata meridionale venne realizzato un grande affresco da Leonardo Feldkircher. Nel 1953 gli affreschi vennero restaurati e nel 1982 la chiesa venne riaperta al pubblico, dopo un ulteriore restauro. Poi dal 2002 al 2012 c'è stato un altro restauro, dove è nuovamente stato rifatto il tetto.
- Statua del Cristo pensante. La statua del Cristo pensante si trova sulla cima Castellazzo (2333 m), nelle Pale di San Martino a Tonadico. Accanto alla statua c'è anche una grande croce in legno. La statua è stata realizzata dallo scultore Paolo Lauton mentre la croce da Pierpaolo Dellantonio, tutti e due originari di Predazzo. A portare sulla cima la statua e la croce è stato un elicottero CH 47 "Chinook" dell'Aviazione Militare Italiana. La statua e la croce sono una meta per un percorso di trekking, percorso derivato da una tradizione di fede polacca. La statua è stata ricavata da un blocco di marmo bianco locale, la "predazzite", pesa 2500 kg e ha richiesto 6 mesi di lavoro per venir completata. La croce invece pesa circa 700 kg.
- 4 Palazzo delle miniere. Costruito verso la metà del Quattrocento in stile tardo-gotico, venne ristrutturato nel 1558 e restaurato in seguito nel 1988. Nel Palazzo è allestito un piccolo museo etnografico, organizzato su tre piani. Ci sono le sale del fabbro, del sellaio, del seggiolaio ambulante, del falegname, le sezioni filatura e tessitura, fienagione e coltivazione, oggetti di uso domestico, e casearia. Inoltre è possibile trovare materiale sull'attività nelle miniere e sui lavori dell'ingegnere Luigi Negrelli, primierotto e progettista di alcune ferrovie europee, oltre al canale di Suez. In passato ci abitava Sigismondo, Arciduca d'Austria e Conte del Tirolo, che fece costruire il palazzo per farne la sede del Bergrichter, il giudice minerario che sovrintendeva alle miniere e alle selve di Primiero.
- Casa Primierotta (Canònega Vècia). La vecchia canonica della pieve, risalente al Quindicesimo secolo, è formata da varie stanze e oggetti tipici primierotti.
- Casa del Cibo (Palazzo Scopoli). La Casa del Cibo è una sorta di museo alimentare allestito dentro Palazzo Scopoli, a Tonadico, e offre degustazioni e conferenze sulla cucina e sui prodotti tipici del Primiero. Il Palazzo venne costruito nell'XI secolo, come granaio-magazzino. Più tardi divenne residenza del Capitano di Giustizia e del Vicario del Vescovo di Feltre. Dal 1273 sono conservati presso il Palazzo gli Statuti, i “diritti” concessi dal feudatario alla comunità di valle. Nel 1329, con il passaggio del territorio all'Impero d'Austria, divenne residenza dei conti del Tirolo e successivamente dei conti Welsperg della Val Pusteria. Questi lasciarono in seguito il Palazzo per trasferirsi a Fiera. Nel 1500 il palazzo venne ceduto agli Scopoli, che lo abbellirono ed ampliarono. Tra l'800 e il '900 divenne una sorta di residenza popolare. Palazzo Scopoli è tornato ad essere sede amministrativa dopo il restauro finito nel 2003. Il palazzo è caratterizzato dalla presenza di due bifore, affreschi e qualche portale in pietra.
- Ecomuseo del Vanoi. L'ecomuseo del Vanoi è un museo che organizza vari eventi e si occupa di vari temi riguardanti la natura.
- Villa Welsperg. Costruita vicino al laghetto Welsperg e antica residenza dei Conti Welsperg, fu costruita nel 1853 e dopo essere stata ristrutturata e modernizzata, dal 1996 è la sede dell'Ente Parco Paneveggio Pale di San Martino e ne ospita gli uffici amministrativi e tecnici e il Centro Visitatori. Villa Welsperg è composta da tre edifici, la villa, la chiesetta e il fienile, e il giardino, ai bordi di un grande prato-pascolo.
- 5 Castel Pietra. Il castello risale al XIII secolo e venne ampliato, fino ad arrivare alla forma attuale, nel corso del Quattrocento. Oggi è una proprietà privata ma è possibile visitarlo prendendo accordi con i proprietari.
Eventi e feste
[modifica]Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Dove alloggiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- 1 Baita Segantini (Nei pressi di Passo Rolle, tra le Pale di San Martino). Rifugio dedicato a Giovanni Segantini, noto pittore paesaggista di Arco. La baita fu costruita nel 1936 dall'artista Alfredo Paluselli che qui visse in solitudine per 35 lunghi anni, in contatto con le forze della natura che lo ispiravano nelle sue creazioni pittoriche e poetiche. Paluselli costruì Baita Segantini ricavandola da un secolare tabià di Bellamonte che acquistò, smontò, trasportò con il carro e ricostruì lì dove ora sorge la baita. Prima di fare questo dovette tracciare con badile e piccone la strada che ancora oggi sale fino a lì, ricavata da un vecchio percorso risalente alla Prima guerra mondiale. Deviando un piccolo rio creò anche un piccolo laghetto proprio di fronte alla nuova costruzione. Il suo desiderio era di poter ammirare la sua baita riflessa in quelle acque assieme al panorama unico delle Pale di San Martino e soprattutto del suo amato Cimon della Pala.
Il trekking che porta a Baita Segantini è uno dei più classici di tutte le Dolomiti, una facile gita che porta in luoghi affascinanti, la baita è famosa per la sua storia, per la sua posizione incredibilmente panoramica e per la centralità rispetto a molti bellissimi percorsi. Partendo dai 1.984 m. di Passo Rolle il percorso porta in circa quaranta minuti ai 2.200 m di Baita Segantini. Durante la salita si passa anche per la suggestiva Capanna Cervino. L'immagine esteticamente perfetta del riflesso della baita nelle acque del piccolo laghetto di fronte alla costruzione, assieme al panorama unico delle Pale di San Martino sono uno dei panorami più famosi e più fotografati di tutte le Dolomiti. Il rifugio è raggiungibile anche dalla Val Venegia tramite la strada forestale della Val Venegia passando prima dalla Malga Venegiota, percorribile in 2 ore e da da Malga Juribello, tramite un facile sentiero, percorribile in 2 ore.
Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
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