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Parco nazionale della Val Grande
Val Grande dalla Bocchetta di Scaredi
Tipo area
Stato
Regione
Territorio
Superficie
Anno fondazione
Sito istituzionale

Il Parco nazionale della Val Grande si estende nel cuore della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, tra creste dirupate e cime solitarie. È l'area selvaggia più grande delle Alpi e d'Italia.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Il parco si trova nelle Prealpi Piemontesi, su un terreno montuoso di circa 17.000 ettari che comprende l'intera Val Grande e l'intera Val Pogallo.

Nelle due valli scorrono rispettivamente il Rio Valgrande e il Rio Pogallo. Per tutta la loro lunghezza i due corsi d'acqua hanno eroso gli stretti fondovalle creando delle gole che ne rendono particolarmente difficile il percorrimento e l'attraversamento.

Nonostante siano di modesta elevazione, le montagne del parco sono piuttosto aspre. Le cime principali sono:

  • 46.0898428.3946381 Monte Togano 2.301 m
  • 46.0581918.4757342 Cima della Laurasca 2.195 m
  • 46.044988.535763 Monte Zeda 2.156 m
  • 46.0445488.4481954 Cima Pedum 2.111 m
  • 46.0241568.3947185 Punta Proman 2.098 m

Flora e fauna[modifica]

Data la bassa quota e la vicinanza con il Lago Maggiore, l'intera superficie del parco è coperta da fitti boschi di latifoglie. Questa è una caratteristica che distingue nettamente il parco nazionale della Val Grande dai più noti parchi alpini, che tipicamente si trovano a quote superiori. I parchi naturali più simili in termini di altitudine e vegetazione sono i parchi regionali delle Orobie Bergamasche e della Grigna Settentrionale.

Nel parco sono presenti l'aquila reale, il falco pellegrino, il gallo forcello, il francolino di monte e il gufo reale, nonché diverse specie di picchi, fra cui il picchio nero.

Cenni storici[modifica]

Prima dell'anno mille le inospitali Val Grande e Val Pogallo erano state visitate sporadicamente solo da qualche cacciatore. Sono testimoni di queste rare visite le incisioni rupestri rinvenute su alcuni massi del parco.

Nei secoli a venire il territorio del parco cominciò ad essere utilizzato per la pastorizia. Il periodo di massima antropizzazione arrivò con il prosperare dell'attività di taglio dei boschi, a cavallo del Novecento.

Nel 1944 le due valli furono teatro di sanguinari rastrellamenti fascisti volti a catturare e uccidere le centinaia di partigiani che avevano trovato riparo nella zona. Da quel momento l'area è rimasta pressoché disabitata. E col tempo il bosco ha ricolonizzato valli e pendii.

All'interno del parco oggi rimane un solo centro abitato, Cicogna, dove si contano diciassette abitanti.

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

  • Aeroporto di Milano-Malpensa (MXP).

In auto[modifica]

  • Autostrada A26 Autostrada A26 dei trafori, uscita Gravellona Toce. Da qui è possibile proseguire per raggiungere il confine est del parco. In particolare, è da qui che si arriva a Cicogna (732 m), unico abitato all'interno del parco (la strada che sale a Cicogna da Rovegro non permette un traffico molto sostenuto, pertanto in occasioni particolari è limitata ad un senso unico alternato e viene predisposto un servizio navetta).
  • Strada statale 33 del Sempione: tutte le uscite a sud di Domodossola si trovano sui confini sud e ovest del parco. Gli attacchi dei sentieri su questi lati del parco sono piuttosto bassi.
  • Strada statale 337 della Val Vigezzo: costeggia il confine nord del parco per tutto il tratto da Domodossola al paese di Re.

In nave[modifica]

  • icona traghetto Navigazione Lago Maggiore. Per chi arriva in automobile dalla provincia di Varese, il traghetto da Laveno a Verbania può rappresentare un'alternativa più rapida e piacevole al periplo autostradale del Lago Maggiore. Oltre al collegamento via ferry-boat con Laveno, Navigazione Lago Maggiore collega Verbania via battello a tutte le principali località del Lago Maggiore, ma in questi casi il servizio è limitato al solo trasporto passeggeri.

In treno[modifica]

  • icona stazione RFI Ferrovia Domodossola-Milano. È una importante arteria ferroviaria che passa lungo i confini sud e ovest del parco, nella valle del Toce. Dalle stazioni di Verbania-Pallanza, Mergozzo, Cuzzago, Premosello-Chiovenda e Vogogna Ossola si raggiungono facilmente sentieri che salgono al parco. Ma la linea è a bassa quota (circa 250 m), quindi questa soluzione non è consigliata ai poveri di fiato.
  • icona stazione Ferrovia Domodossola-Locarno (chiamata informalmente Vigezzina in Italia e Centovallina in Svizzera). È una ferrovia a scartamento ridotto che percorre il confine nord del parco lungo la Val Vigezzo. La linea è piuttosto alta (ad esempio: 518 m a Trontano, 830 m a Druogno) e da tutte le stazioni a ovest di Re partono sentieri che salgono al parco. L'esercizio sul tratto italiano è gestito dalla Soc. Subalpina di Imprese Ferroviarie.

In autobus[modifica]

  • icona autobus extraurbano VCO (VCO Trasporti Srl), Via Olanda 55, Verbania, +39 0323 518 711, +39 800 503 001, fax: +39 0323 503 448. Collega Verbania, Cannobio, Domodossola e Omegna con i principali paesi che si trovano sui confini del parco.
  • icona autobus extraurbano SAF (SAF Srl, ex Autoservizi Nerini Snc), Via alla Cartiera 39, Verbania, +39 0323 552 172, fax: +39 0323 552 165, . Linee autobus extra-urbano e corriera per Verbania da: Aeroporto Malpensa (Alibus) - Arona - Milano - Novara - Miazzina - Valle Intrasca.

Permessi/Tariffe[modifica]

L'accesso al parco è libero. Ma l'accesso alla Riserva integrale del Pedum, al centro del parco, è strettamente proibito. Si può entrare nel parco con i cani ma tassativamente al guinzaglio.

Come spostarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Parco nazionale della Val Grande

L'unica strada percorribile in auto nel cuore del parco è quella che porta al paese di Cicogna. Per il resto è possibile spostarsi solamente a piedi, lungo le rete di sentieri del parco. Se si desidera uscire dai pochi sentieri più battuti è fondamentale dotarsi di una buona carta escursionistica:

  • Cartografia OpenStreetMap (consultabile online su openstreetmap.org)
  • Carta Swisstopo, foglio 285 T - Domodossola (Scala 1:50.000) (consultabile online su map.geo.admin.ch)
  • Carta Kompass WK 97 - Varallo, Verbania, Lago d'Orta, Parco Nazionale Val Grande (consultabile online su kompass.de/wanderkarte)
  • Carta escursionistica ufficiale Parco Nazionale Val Grande (Scala: 1:30.000)
  • Carta Parco Nazionale Val Grande di Cartine Zanetti


Cosa vedere[modifica]

Masso coppellato all'alpe Prà

La Val Grande è il tempio indiscusso della natura, per questo motivo le principali attrazioni sono le meraviglie naturali oppure gli antichi insediamenti di pastori utilizzati come base estiva per il pascolo del bestiame.

  • 46.02728.4921 Pogallo. Antico insediamento divenuto alla fine dell'ottocento la base principale dei boscaioli che iniziarono a sfruttare la valle per la raccolta di legname. Si raggiunge da Cicogna attraverso una mulattiera scavata nella roccia.
  • 46.00798.48142 Alpe Prà. Alpeggio poco sopra il paese di Cicogna in cui è stato rinvenuto un grande masso coppellato di origine preistorica.
  • 46.06568.46633 Cappella di Terza. Piccola cappellina all'interno del Parco da cui si gode un'eccezionale vista sulla val Pogallo.

Ai confini del parco, invece, si trovano i borghi la cui storia è strettamente legata alle vicende del parco.

  • 46.0077788.2936114 Centro storico di Vogogna. Uno dei borghi più belli d'Italia, Vogogna offre un centro storico ancora intatto, tanto essere stato inserito nei confini del parco.
  • 46.1262548.5020825 Museo del Parco Nazionale della Val Grande, Piazza Ettore Romagnoli, 5, Malesco, +39 0324 92444. intero: 2€, over 65 e tesserati TCI: 1€, <3 anni: gratuito. in luglio e agosto, 10:00-12:00 e 15:30-18:30 dal martedi alla domenica; negli altri mesi, calendario variabile consultare il sito. Raccoglie reperti archeologici di Malesco e delle zone vicine e descrive la tecnica di estrazione e utilizzo della pietra ollare, molto diffusa in queste zone. Museo del Parco Nazionale della Val Grande su Wikipedia Museo del Parco Nazionale della Val Grande (Q54887072) su Wikidata


Cosa fare[modifica]

La Val Grande, il Pizzo Proman (il più alto a destra), il paese di Cicogna (in basso a destra), l'Alpe Prà (sopra Cicogna) e a sinistra coperto di nuvole il Monte Rosa, ripresi dal Pizzo Pernice

«Le montagne sono di modesta elevazione... ma colui che desidera scapricciarsi colle rupi troverà in esse pane per i suoi denti»

(Edmondo Brusoni, Guida dell'Ossola, 1888)

Trekking in giornata[modifica]

Per il primo approccio forse è preferibile una gita giornaliera che sfrutti per il pranzo uno dei quattro rifugi gestiti del parco, generalmente aperti nei weekend tra Aprile e Ottobre. Ad esempio:

  • 45.9858.524471 Miazzina—Pian Cavallone. Dislivello 478 m, durata 3h a/r, difficoltà T (turistico). Partenza da Cappella Fina (1.101 m), subito sopra il paese di Miazzina, arrivo al Pian Cavallone (1.564 m), nei pressi del quale sorge il rifugio omonimo. Nella zona c'è una fitta rete di sentieri che permette qualche digressione. Il sentiero in cresta tra il Pizzo Pernice (1.506 m) e il Pian Cavallone offre una splendida vista sulla Val Grande, la Val Pogallo e il Lago Maggiore.
  • 45.979768.4647032 Sentiero natura L'uomo-albero. Dislivello 450 m, durata 3h a/r, difficoltà E (escursionistico). Partenza da Località Ruspesso (937 m), arrivo al Monte Faié (1.352 m). Il Rifugio Fantoli è sul percorso a soli quindici minuti dalla partenza. La fitta rete di sentieri sul Monte Faié permette sostanziali digressioni. In particolare, il percorso può essere notevolmente allungato arrivando alla Corte Buè (888 m) o alla Cima Corte Lorenzo (1.574 m).
  • 46.003518.491373 Cicogna—Alpe Prà—Val Pogallo. Dislivello 750 m, durata 5h a/r, difficoltà E (escursionistico). Da Cicogna (732 m) si sale per il sentiero natura La civiltà della fatica, arrivando in 1h 30' all' Alpe Prà (1.260 m), dove si trova il rifugio Casa dell'Alpino. Si continua per l' Alpe Leciurt, da cui si scende a Pogallo (780 m), per prendere infine il sentiero natura Una storia d'acqua (la vecchia Strada Sutermeister) che torna a Cicogna lungo il Rio Pogallo.
  • 46.1217318.3400444 Trontano—Alpe Parpinasca. Dislivello 690 m, durata 3h 20' a/r, difficoltà T. Da Loc. Cocco (550 m), subito sopra il paese di Trontano, si sale per il sentiero natura Lungo il filo di una traccia, arrivando all' Alpe Faievo (950 m). Da qui è possibile proseguire fino all' Alpe Parpinasca (1.240 m) dove si trova il rifugio omonimo.
  • 46.092558.47845 Val Loana—Cima della Laurasca. Dislivello 900 m, durata 3h, difficoltà EE (escursioni esperti). Partendo dalla Val Loana (sopra Malesco) si sale per la valle e si raggiunge in circa due ore l'Alpe Scaredi. Da lì parte un sentiero che risale il pendio fino a raggiungere la cima della Laurasca. Il percorso, sebbene sia classificato come EE per un breve tratto in cui bisogna aiutarsi con una catena, non presenta particolari difficoltà e al contempo offre una vista mozzafiato su tutto il Parco e la Val Vigezzo da una delle vette più alte.

Molti altri itinerari da fare in giornata sul sito ufficiale.

Trekking di più giorni[modifica]

  • 46.092558.47846 Traversata Malesco-Colloro. Dislivello in salita 1.400 m - in discesa 2.000 m, durata 10/12 ore, difficoltà EE (escursionisti esperti). Una delle più famose e frequentate escursioni di più giorni in val Grande. Si sviluppa da Nord a Sud. Partenza in Val Loana, raggiungibile in macchina o a piedi da Malesco. Il sentiero (ben segnato) tocca lAlpe Scaredi, lAlpe in la Piana, la Colma di Premosello e scende fino a Colloro, una frazione di Premosello-Chiovenda. Lungo il percorso si può appoggiare ai bivacchi, sempre aperti, situati: a Scaredi, a In La Piana, in Val Gabbio e alla Colma di Premosello.
  • 46.003698.494127 Sentiero del Bove. Durata circa 30h, difficoltà EE (T5 nella scala CAS). Anello da completare in più tappe lungo le creste rocciose ed esposte che contornano la Val Pogallo, con vertiginosi saliscendi e passaggi di arrampicata di grado I-II. È stata la prima via alta italiana, intitolata a Giacomo Bove. In senso antiorario il percorso passa per: Cicogna (732 m), Alpe Curgei e l'omonimo bivacco, Pian Cavallone (1.564 m) e l'omonimo rifugio, Pizzo Marona (2.051 m), Monte Zeda (2.156 m), La Piota (1.927 m), Passo Crositt (1.782 m), Monte Torrione (1.984 m), Bocchetta di Terza (1.836 m), Cimone di Cortechiuso (2.183), Bocchetta di Cortechiuso (2.066 m), Cima della Laurasca (2.195 m), Bocchetta di Campo (1.996 m) e l'omonimo bivacco, Cima Sasso (1.916 m), Colma di Balmello (1.589 m), Alpe Prà, Cicogna. Oltre ai due bivacchi e al rifugio che si trovano sul percorso, ci si può appoggiare al bivacco Fornà (1.710 m) che si trova 300 m sotto la via, al bivacco Fulka (1.430 m) 500 m sotto la via, al bivacco Lidesh (1.590 m) 200 m sotto la via, al bivacco Cortechiuso (1.883) 200 m sotto la via e al bivacco Scaredi (1.841 m) 160 m sotto la via.


Acquisti[modifica]

Si possono fare acquisti a Cicogna, in particolare nel centro visite, dove sono disponibili carte escursionistiche e magliette.

Un simpatico souvenir potrebbe essere il "Passaporto dei rifugi", venduto nei rifugi custoditi del Parco (e in tutti quelli dell'Ossola), dove raccogliere i timbri di tutti i rifugi in cui si è fatta visita.

Dove mangiare[modifica]

Rifugio Pian Cavallone

I rifugi gestiti si trovano sui confini del parco:

  • 46.013388.539351 Rifugio Pian Cavallone (Loc. Pian Cavallone - Intragna), +39 0323 407482, +39 334 9894081, . Si trova a 1.530 m sul confine est del parco, qualche chilometro a sud del Monte Zeda.
    Da Loc. Gabbio (1.150 m), sopra Intragna: dislivello 380 m, durata 1h 20', difficoltà T.
    Da Loc. Cappella Fina (1.100 m), sopra Miazzina: dislivello 430 m, durata 1h 30', difficoltà T.
    Da Loc. Cappella Porta (1.050 m), sopra Caprezzo: dislivello 480 m, durata 1h 40', difficoltà T.
    Da Cicogna (732 m): dislivello 800 m, durata 3h, difficoltà E.
  • 46.1050188.3534272 Rifugio Alpe Parpinasca (Loc. Alpe Parpinasca - Trontano), +39 348 8239136. Si trova a 1.240 m a a nord-ovest del parco, qualche chilometro fuori dal parco, sulle pendici del Monte Togano. È aperto nei fine settimana da Aprile a Ottobre e tutti i giorni di Agosto.
    Dalla stazione di Trontano (518 m): dislivello 720 m, durata 1h 50', difficoltà T.
  • 45.9852188.4620223 Rifugio Fantoli (Loc. Alpe Ompio - San Bernardino Verbano), +39 340 5783883, . Si trova a 1.000 m sul confine sud-est del parco, sotto il Monte Faié. Aperto da inizio Aprile a fine Ottobre.
    Da Ruspesso (937 m): dislivello 60 m, durata 15', difficoltà T.
  • 46.109628.4842754 Rifugio Nigritella (Loc. Alpe Cortino - Malesco), +39 339 2770509, +39 0324 92456. Si trova a 1.491 m qualche chilometro a nord del parco, all'ingresso della Val Loana. È aperto nei weekend estivi.
    Da Loc. Patqueso (1200 m), sopra Malesco: dislivello 290 m, durata 1h, difficoltà E su sentiero oppure T su strada sterrata.
  • 46.0080918.4815755 Casa dell'Alpino (Loc. Alpe Prà - Cicogna), +39 0323 290045, +39 339 2669347, +39 339 3009529, . A 1.250 m. Aperto tutti i weekend della bella stagione (nel 2022 dal 1° Maggio a Ottobre).
    Da Cicogna (732 m): dislivello 530 m, durata 1h 30', difficoltà E.


Dove alloggiare[modifica]

Il bivacco sulla Colma di Premosello

All'interno del parco sono presenti i rifugi gestiti sopracitati, tipicamente aperti nei weekend da Aprile e Ottobre, e numerosi bivacchi sempre aperti. È consigliabile telefonare ai gestori dei rifugi e dei bivacchi per assicurarsi delle effettive disponibilità.

Altrimenti a Cicogna sono presenti un B&B e un ostello (oltre a qualche casa vacanze):

I paesi limitrofi al parco offrono un ventaglio di alternative più ampio, si considerino in particolare Verbania, Vogogna e Cannobio.

Sicurezza[modifica]

Molti sentieri sono poco segnati e a alcuni presentano una difficoltà inusuale per la quota. È consigliato, per le traversate di più giorni, contattare una guida. È disponibile qui un elenco di recapiti.

La completa assenza di segnale telefonico in tutta l'area del parco e la scarsa frequentazione dell'area riducono radicalmente la possibilità di richiedere aiuto per chi non dispone di un mezzo di comunicazione satellitare.


Come restare in contatto[modifica]

L'area della Val Grande e della Val Pogallo non sono coperte dal segnale di nessuna compagnia telefonica.

Nei dintorni[modifica]


Altri progetti

ParcoUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene informazioni su come arrivare, sulle principali attrazioni o attività da svolgere e sui biglietti e orari d'accesso.