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Campochiaro
Veduta della riserva regionale Guardiaregia-Campochiaro
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Campochiaro
Sito istituzionale

Campochiaro è un centro del Molise.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

È situato sull'Appennino molisano nel Molise centrale, sul versante molisano del massiccio del Matese. Dista 23 km da Campobasso, 9 da Bojano, 18 da Sepino, 36 da Isernia.

Cenni storici[modifica]

I Sanniti furono i primi abitatori della zona: Popolazione di guerrieri, ma anche di agricoltori, fondarono piccoli centri abitati in tutto il Matese; furono poi sconfitti ed assorbiti dai Romani.

Del periodo romano non si ha traccia. La nascita di Campochiaro come centro organizzato si fa risalire alla dominazione dei Longobardi che dopo la conquista di Pavia nel 572 dilagarono al sud dove crearono il Ducato di Benevento. Campochiaro divenne uno dei centri fortificati del territorio, a difesa di Bojano. Nel IX secolo il paese si sviluppò ulteriormente attorno alle fortificazioni, di cui rimane oggi la torre situata nel punto più alto dell'abitato. Altre torri sono riconoscibili, seppure inglobate nelle abitazioni.

Legato alle vicende di Napoli, il paese subì nel 1805 le distruzioni del terremoto; l'anno successivo venne abolita la feudalità. Con l'Unità italiana Campochiaro confluì nella storia nazionale.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Campochiaro


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

In auto[modifica]

  • Autostrada Adriatica A14:
  • da nord uscire a Termoli, seguire la direzione Campobasso prendendo la SS 87 e la SS 647, continuare sulla SS 17, svoltare sulla SP 67 in direzione di Campochiaro.
  • da sud continuare sull'autostrada A16, seguire la direzione Benevento, a Benevento continuare sulla SS 88, uscire a Campobasso, prendere la SS 87 in direzione di Campobasso/Isernia, continuare sulla SS 17, prendere la SP 67 in direzione di Campochiaro.
  • Da Termoli prendere la SS 16, continuare sulla SS 87, proseguire sulla SS 647 in direzione di Campobasso, prendere la SS 17, svltare sulla SP 67 in direzione di Campochiaro.
  • Da Campobasso prendere la SS 87, continuare sulla SS 17, svltare sulla SP 67 in direzione di Campochiaro.

In treno[modifica]

In autobus[modifica]


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

  • Chiesa di Santa Maria delle Grazie. La chiesa fu restaurata nel XVII secolo con forme barocche. La facciata è un esempio dell'arte napoletana con il settore principale decorato da pietra, e il lato della sommità ricco di decorazioni e riccioli. Al centro in una nicchia la statua della Madonna. Il campanile è una piccola torretta. L'interno è a tre navate.
  • Torretta medievale. La torretta angioina (XIII secolo secolo) si presume appartenente al X secolo. In origine era la torre più alta di una roccaforte medievale, con cinta muraria. Oggi la torre, restaurata, è visitabile. Ha pianta longobarda circolare con una finestra a oblò.
  • Fontana urbica. Ricostruita dopo il terremoto del 1805, è un porticato rosso in pietra con sei colonne.

Siti di interesse archeologico[modifica]

  • Santuario di Ercole (in località Civitella). Il santuario italico dedicato ad Ercole costituisce un sito di notevole interesse archeologico per lo studio della civiltà dei Pentri, antica popolazione che abitava nel Sannio. Situato sulle pendici del Matese, si trovava presso il tratturo che passando dalla piana di Bojano univa Pescasseroli a Candela; un tratto di strada si staccava in direzione di Larino. L'area ha dato testimonianze di frequentazione fin dal VII - VI secolo a.C.
    Il complesso di edifici sacri fu distrutto da un terremoto nel III secolo a.C.; nel successivo secondo secolo fu costruito un nuovo tempio che venne frequentato fino ai primi secoli dell'impero, quando poi si registra un suo progressivo abbandono.
    Le strutture più antiche sono nell'area occidentale e appartengono ai templi di strutti dal terremoto.
    Il tempio è di ordine ionico, con una sola cella e scalinata di accesso. Al centro del pronao è stato rinvenuto un pozzo. Sul lato settentrionale del tempio due depositi di materiale contenevano l'uno ceramica a vernice nera del IV-III secolo a.C., l'altro oggetti votivi e maateriale di risulta, derivante forse da una possibile distruzione del santuario ad opera delle milizie di Silla durante l'assedio di Bojano nell'89 a.C.

Siti di interesse ambientale[modifica]

La cima di San Nicola
  • 41.4384114.546771 Riserva regionale naturale di Guardiaregia-Campochiaro. È compresa nei territori comunali di Guardiaregia e di Campochiaro sul versante molisano dei monti del Matese. A sud l'area confina con il Parco del Matese della regione Campania
    L'area, nata come Oasi WWF, si è poi evoluta in Riserva regionale e si sviluppa su 3.125 ettari di territorio che vanta un grande valore naturalistico..
    Oasi naturale di Guardiaregia su Wikipedia Oasi naturale di Guardiaregia-Campochiaro (Q3880424) su Wikidata


Eventi e feste[modifica]


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]


Dove alloggiare[modifica]


Sicurezza[modifica]

Farmacia

  • 41.44789614.5079741 Farmacia Musenga, Via Frascarello, 4, +39 0874 789181.


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]

  • 41.4483514.5055462 Poste italiane, Piazza Madonna delle Grazie, 36, +39 0874 789113.


Nei dintorni[modifica]

  • Bojano — Fu potente città sannita, poi centro romano. Nel medioevo divenne sede episcopale. Conserva un bel centro storico ricco di chiese, oltre alla cattedrale.
  • Campobasso — La città vecchia si sviluppa su un colle attorno al castello in posizione dominante. La città moderna si è sviluppata nel piano. È il centro più popoloso del Molise, di cui è capoluogo regionale.
  • Isernia — Tra i primi insediamenti paleolitici documentati d'Europa, fu poi fiorente città sannita, capitale della Lega Italica, in seguito Municipium romano. Il suo millenario passato le ha lasciato un importante patrimonio monumentale che si estende fino all'epoca preromana, oltre ad importantissimi reperti della preistoria.


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