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Pantalica
Una delle necropoli di Pantalica
Localizzazione
Pantalica - Localizzazione
Stato
Regione
Territorio
Sito istituzionale

Pantalica (o Necropoli Rupestre di Pantalica) è un'area protetta e un sito archeologico UNESCOUNESCO della Sicilia.

Da sapere[modifica]

Il sito archeologico di Pantalica fa parte della Riserva naturale orientata Pantalica, Valle dell'Anapo e Torrente Cava Grande.

Costituisce uno dei più importanti luoghi protostorici siciliani, utile per comprendere il momento di passaggio dall'età del bronzo all'età del ferro nell'isola.

Cenni geografici[modifica]

Il sito di Pantalica si snoda su un'area vasta e variegata tra i comuni di Ferla, Cassaro e Sortino. Esso comprende le vallate su cui scorrono il fiume Anapo e il Calcinara e le zone sommitali su cui si sviluppa il pianoro sono coperte di vegetazione su cui spicca il Bosco di Giarranauti. Il collegamento tra Giarranauti e l'altopiano di Pantalica, in cui cioè sorge il palazzo dell'Anaktoron, è uno stretto lembo di terra percorso oggi dalla Strada Regionale 11 che da Ferla va fino al termine della strada conosciuto come la Sella di Filiporto.

Le pietre di Pantalica
Necropoli
Necropoli
Le bellezze e la natura di Pantalica sono state raccontate dallo scrittore Vincenzo Consolo nel suo poetico romanzo Le pietre di Pantalica di cui si riporta un estratto:

«Arrivammo a Pantalica, l'antichissima Hybla, ci arrampicammo su per sentieri di capre, entrammo nelle tombe della necropoli, nelle grotte-abitazioni, nei santuari scavati nelle ripide pareti della roccia a picco sulle acque dell'Anapo. Il vecchio parlava sempre, mi raccontava la sua vita, la fanciullezza e la giovinezza passate in quel luogo. Mi diceva di erbe e di animali, dei serpenti dell'Anapo, e di un enorme serpente, la biddina, fantastico drago, che pochi hanno visto, che fàscina e ingoia uomini, asini, pecore, capre. Fermo sulla soglia, sotto l'arco d'una grotta, tra la luce e l'ombra, lo guardavo questo vecchio sopravvissuto, la faccia nera e rugosa, le grosse mani terrose, e mi sembrava che, dopo millenni, uscisse in quel momento dal fondo buio della grotta, estraneo, remoto, metafisico.»

Quando andare[modifica]

 Clima gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
 
Massime (°C) 12,5 13,1 14,5 16,8 21,2 25,7 28,7 28,9 26,1 21,4 17,4 13,9
Minime (°C) 5,5 5,3 6,3 8,4 12,1 16 18,6 19,2 17,1 13,5 9,8 6,9
Precipitazioni (mm) 72 40 50 30 17 9 4 14 34 104 65 68

Medie climatiche registrate a Sortino prese da climate-data.org

Pantalica è visitabile in ogni periodo dell'anno anche se con alcune limitazioni. In inverno la vallata può risultare molto umida e fredda, inoltre le piogge rendono il terreno scivoloso. In estate le temperature possono risultare eccessive per affrontare delle escursioni, salvo non considerare un giro nelle valli sufficientemente riparate dagli alberi. Pertanto bisogna semplicemente considerare la possibilità di eseguire delle attività diverse in base alla stagione e alle condizioni climatiche.

Cenni storici[modifica]

Le tombe di Pantalica
Le acque del Calcinara

Il sito di Pantalica venne abitato a partire dal XIII secolo a.C. quando le popolazioni che vivevano nella costa, in Ortigia, Thapsos e altre località si rifugiarono in questi luoghi inaccessibili ma perfetti per essere difesi dagli attacchi nemici, possedere abbondanza di acqua e cibo. Tale spostamento crea una specificità culturale nei manufatti ceramici ma soprattutto nella costruzione di tombe rupestri, per cui il sito è famoso.

Attorno al 1000 a.C. avviene un temporaneo spostamento verso la costa per poi ritornare ad essere un sito centrale nell'850 a.C. sino all'arrivo dei greci sulle coste che determina scontri ma anche una crescente influenza a causa dei contatti commerciali. Ciò favorirà anche la nascita di Megara Hyblaea grazie ad un accordo col re Hyblon che probabilmente era a capo dei popoli di Pantalica. Tuttavia il successivo dominio greco estingue la popolazione a Pantalica per molti secoli fino al VI secolo d.C. quando torna ad essere un luogo di rifugio per la popolazione bizantina di Siracusa e dei dintorni. In quest'epoca le incursioni barbaresche prima e degli arabi poi determinano la nascita di quelle comunità che creeranno i villaggi bizantini di San Micidario, San Nicolicchio e dei nuclei a Giarranauti. Le comunità a Pantalica sopravviveranno alle conquiste arabe e normanne per poi perdere di importanza spopolandosi del tutto nei secoli successivi.

Da allora Pantalica è rimasto un sito abbandonato e per questa ragione intatto da un punto di vista naturalistico e paesaggistico. Nei primi anni del novecento l'archeologo Paolo Orsi eseguirà una serie di campagne di scavo trovando molti reperti e fornendo una prima ricostruzione della storia di questi luoghi che verrà ulteriormente indagata da Bernabò Brea negli anni 50.

La Riserva naturale orientata Pantalica, Valle dell'Anapo e Torrente Cava Grande venne istituita nel 1997 e nel 2005 è giunto anche il riconoscimento UNESCO come patrimonio dell'umanità.

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

Gli aeroporti della Sicilia orientale sono:

  • Aeroporto di Catania-Fontanarossa — con voli nazionali per tutte le città italiane, e voli per le principali mete europee e diverse località internazionali.
  • Aeroporto di Comiso — Effettua per lo più voli stagionali, charter e con compagnie low cost su alcune città italiane ed europee.

In auto[modifica]

Il mezzo più utilizzato è senza dubbio l'auto. Essa permette di spostarsi agevolmente tra le varie parti della riserva a di raggiungerla senza problemi. Essendo gli accessi molteplici è possibile giungere da più parti e su più versanti:

Da Sortino
  • prendendo via Pantalica o la Strada Regionale 11 giungendo all'Ingresso Sortino;
  • Strada Provinciale 54 poi sulla destra seguendo le indicazioni per la Valle dell'Anapo.
Da Solarino
  • Strada Provinciale 28 poi proseguire su Strada Provinciale 54 svoltando poco dopo sulla sinistra seguendo le indicazioni per la Valle dell'Anapo.

In autobus[modifica]

Eccetto servizi turistici appositi organizzati da tour operator non esiste un servizio pubblico che consente di raggiungere Pantalica, salvo non raggiungere Ferla o Sortino e poi trovare il modo per andare a Pantalica.

Permessi/Tariffe[modifica]

L'ingresso alla riserva è gratuito e privo di autorizzazioni. Tuttavia il percorso della Valle dell'Anapo è suscettibile di chiusura per 3 giorni a seguito di piogge intense, per ragioni di sicurezza.

Per accedere al percorso della ex ferrovia in bicicletta è necessaria un'autorizzazione scritta da parte dell'Ente gestore. Per l'ingresso sono necessarie alcune prescrizioni: le biciclette devono montare delle luci anteriori e posteriori anche durante il giorno, per via dei transiti nelle gallerie. Nella richiesta va indicato il nome di un responsabile nonché l'elenco di tutti i partecipanti con data di nascita. L'autorizzazione può essere richiesta presso l'ufficio di Siracusa oppure online tramite l'email. Vi verrà inviato un modulo in cui indicare tutti i membri del gruppo. l'autorizzazione viene rilasciata per gli orari di apertura del sito e la stessa può essere inviata online.

  • informazioni37.07608715.2843171 Ufficio Servizio per il Territorio di Siracusa ex UPA, Via S. Giovanni alle Catacombe, 7 Siracusa, +39 0931 67450, fax: +39 0931 62373, . Ufficio responsabile della gestione di Pantalica e aree forestali e naturali della Provincia di Siracusa.

In loco, oltre agli ingressi presidiati in cui chiedere informazioni esiste un apposito ufficio:

  • informazioni37.12182914.9763382 Ufficio informazioni di Pantalica (Da Strada Regionale 11 a circa 5 km da Ferla). Lun-Dom 9:00-19:30. Ufficio atto a fornire tutte le informazioni necessarie su Pantalica. Sono disponibili anche delle brochure, anche se finiscono presto.


Come spostarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Pantalica

All'interno della riserva ci si sposta prevalentemente a piedi, o nelle aree adatte in bicicletta. Tuttavia, essendo l'area molto vasta vi sono diversi ingressi e diverse possibilità di accesso raggiungibili con l'auto.

Ingressi presidiati[modifica]

Vi sono tre ingressi presidiati nelle fasce orarie giornaliere fino al tramonto. Al di fuori di questi orari i cancelli risulteranno chiusi, tuttavia sarà possibile uscire dagli accessi laterali minori. La presenza di biciclette potrebbe costituire un problema:

  • 37.14274715.0461213 Ingresso Valle dell'Anapo (Prendere la Strada Provinciale 54 pressi ristorante Sacre Pietre). Dal mattino al tramonto. Ingresso per l'accesso alla valle e al fiume Anapo, nonché per le biciclette autorizzate.
  • 37.14131915.0365464 Ingresso Sortino, via Pantalica, Sortino (Da Sortino prendere via Pantalica fino al termine della strada). Dal mattino al tramonto. Ingresso da Sortino per il torrente Calcinara.
  • 37.10257914.9568795 Ingresso Cassaro-Ferla, Strada Provinciale 45 (Subito dopo il ponte sull'Anapo). Dal mattino al tramonto. Ingresso alla Valle, vietato alle bici.

Ingressi non presidiati[modifica]

L'ingresso lato Sortino
  • 37.1395715.0326626 Ingresso Calcinara lato Ferla, Strada Regionale 11 (Al termine della Strada Regionale 11 da Ferla). Ingresso da Ferla per il torrente Calcinara e altre direzioni.
  • 37.13772815.0298457 Sentiero Necropoli della Cavetta, Strada Regionale 11.
  • 37.12723514.9711328 Ingresso Bosco di Giarranauti, Strada Regionale 11. Ingresso bosco con sentieri adatti a percorsi ciclopedonali.

Parcheggi[modifica]

I parcheggi sono ubicati in corrispondenza dei sentieri principali. Essi sono liberi e indicati nelle mappe della riserva:

  • 37.1219214.976119 Parcheggio centro informazioni, Strada Regionale 11. È un parcheggio abbastanza ampio da ospitare camper e piccoli autobus, tuttavia resta aperto solo nelle ore di apertura del centro informazioni.
  • 37.13306415.01728510 Parcheggio della Sella di Filiporto, Strada Regionale 11. Da questo parcheggio è possibile percorrere il sentiero della Necropoli di Filiporto e quello per San Micidario.
  • 37.13509715.02626811 Parcheggio dell'Anaktoron, Strada Regionale 11. È umo spazio sterrato in prossimità dell'Anaktoron, adatto per le visite che iniziano da questo punto.
  • 37.13950115.03254712 Parcheggio Calcinara, al termine della Strada Regionale 11. Si trova al termine della strada, può contenere poche auto, ed è utile per chi scende nel sentiero del Calcinara.
  • 37.10216814.95608813 Parcheggio ingresso lato Cassaro, Strada Provinciale 45 (Al bivio tra Cassaro e Ferla). Antistante all'ingresso da Cassaro.

Vi sono altri "parcheggi" in corrispondenza dell'ingresso da Sortino e dalla Valle dell'Anapo, ma non sono dei veri spazi appositi per auto.

In bicicletta[modifica]

Alcune parti di Pantalica sono adatte all'uso della bicicletta. Il bosco di Giarranauti è previsto come una serie di percorsi pedonali e per moutain bike. La stessa Strada Regionale 11 è interamente percorribile a causa dello scarso traffico.

Il secondo percorso ciclistico è quello dell'ex tracciato ferroviario nella valle dell'Anapo. Si accede dall'ingresso della valle dell'Anapo ed è necessario disporre di un permesso scritto (vedi sezione in alto).

Cosa vedere[modifica]

Lato Ferla[modifica]

Partendo dal centro di Ferla si imbocca la Strada Regionale 11, da qui possono essere raggiunti i seguenti punti:

Affresco della Catacomba di Sant'Anna
Mappa della Necropoli di san Martino
  • 37.12509114.9524221 Necropoli di San Martino (Prendere da Ferla Strada Regionale 11, a un chilometro dal paese, sulla sinistra trovare l'indicazione con un percorso in salita. Purtroppo non è presente alcun parcheggio, pertanto bisognerà lasciare l'auto a bordo strada). Si tratta di una necropoli composta da tombe a tholos di epoca preistorica e di catacombe bizantine denominate: Ipogeo di Dionisio e Grotta di Sant'Anna. Il primo risale al IV - V secolo d.C. e all'ingresso è presente una scritta che recita: «Dionisio che ha servito come presbitero nella Chiesa Erghitana per 34 anni dorme qui il sonno eterno.» Mentre nella seconda risale probabilmente al XI-XIII secolo presenta degli affreschi in alcune pareti in cui si riconoscono parzialmente le figure di santi: S. Maria e S. Pietro nonché Sant'Anastasia. In entrambe le necropoli vi sono delle tombe a baldacchino monumentali. Il percorso non è molto agevole e per trovare le tombe bisogna seguire le indicazioni non sempre molto precise.
Catacomba di Sant'Anna con le tombe a baldacchino

Sella di Filiporto[modifica]

Raggiunto il Parcheggio della Sella di Filiporto è possibile percorrere due sentieri, il più breve è quello della Necropoli di Filiporto. Il sentiero di San Micidario, più lungo, comprende un cammino di almeno un'ora dove si raggiunge L'Oratorio e il villaggio di San Micidario, il villaggio di San Nicolicchio e volendo si può risalire per l'Anaktoron o scendere per la Valle dell'Anapo con un dislivello di 300 m circa.

La necropoli di Filiporto
Il fossato difensivo
  • 37.131615.015392 Necropoli di Filiporto (Dal parcheggio seguire il sentiero ia destra). Si tratta di una necropoli composta da un migliaio di tombe che si estendono sulle pendici e nella conca dell'Anapo sul versante sud-ovest. Le tombe a grotticella appartenengono all'ultima fase della città cioè al IX-VIII secolo a.C.
  • 37.13282715.0175333 Fossato difensivo (Accanto al parcheggio della necropoli di Filiporto). Poco dopo la "sella di Filiporto", una stretta lingua di terra che congiunge l'altopiano di Pantalica, si trova la porta di Pantalica oggi parzialmente visibile tramite un ingresso e tracce di un antico fossato. Tutt'intorno gli archeologi hanno rinvenuto anche i segni di fortificazioni di epoca bizantina, segno che l'area venne fortificata anche nelle epoche successive a quelle pre-greche. Lungo la porta si prosegue verso il villaggio di San Micidario.
Il Pantocratore dell'oratorio di San Micidario
  • Attrazione principale
    San Micidario
    La chiesa di San Micidario
    37.13114815.0186894 Oratorio e necropoli di San Micidario (Dal parcheggio della Sella di Filiporto prendere il sentiero di San Micidario, con una camminata di 20 minuti circa). Si tratta di un villaggio bizantino di circa 150 abitazioni che guardano verso la vallata. Poco distante è presente anche la chiesetta di S. Micidario sull'orlo di un baratro. All'interno dell'oratorio sono ancora visibili deboli tracce di affreschi e iscrizioni in pessime condizioni. Si riconosce però la figura del Pantocratore fiancheggiato da due angeli e un'altra figura, forse un San Mercurio a causa di una scritta in greco che dovrebbe confermare l'identità. Il soffitto ha un'interessante forma a doppio spiovente. Dall'oratorio si accede a destra ad una seconda stanza con delle tombe a pavimento mentre il secondo ambiente potrebbe essere stato utilizzato come prigione o ricovero degli animali perché presenti degli anelli in pietra ove era possibile legare qualcosa. Il buco inferiore che guarda al dirupo potrebbe essere un antico gabinetto.
L'oratorio di San Nicolicchio con gli affreschi
  • 37.13236715.026295 Villaggio di San Nicolicchio (Proseguendo lungo il sentiero di San Micidario, oppure provenendo dall'Anaktoron). Posto ai piedi dell'Anaktoron il piccolo villaggio di San Nicolicchio prende il nome dall'oratorio decorato con tracce di affresco purtroppo parecchio rovinato. Tuttavia si riconoscono le figure di Sant'Elena e Santo Stefano. La datazione sembra essere del VII secolo.
L'Anaktoron visto dall'alto
  • Attrazione principale37.13433615.0256676 Palazzo del principe (Anaktoron) (Prendere da Ferla Strada Regionale 11 e voltare alle indicazioni). Unesco L'edificio dell'Anaktoron è a tutt'oggi una sorta di mistero. Si tratta di una costruzione in pietra risalente al XII-XI sec a.C. laddove non sono presenti simili opere se non tombe scavate nella roccia o semplici capanne. Si è quindi ipotizzato che esso fosse il palazzo del principe locale o persino il forziere la cui costruzione abbia richiamato delle maestranze micenee, essendo conclamati degli scambi commerciali con la Sicilia da antica data. In epoca bizantina venne riutilizzato apportando delle modifiche, ma nelle epoche successive venne abbandonato. Anaktoron di Pantalica su Wikipedia Anaktoron di Pantalica (Q3614949) su Wikidata
  • 37.13549515.0224827 Necropoli di nord-ovest (La necropoli è visibile percorrendo la Strada Regionale 11 o dalla valle del Calcinara ma non vi sono sentieri sicuri per raggiungerla). Una delle più antiche necropoli della zona (XII-XI secolo a.C.).
La necropoli nord
  • 37.1397915.029138 Necropoli Nord. La necropoli più vasta e la più fitta di Pantalica, risalente al XII-XI secolo a.C. è ben visibile dal belvedere al termine della Strada Regionale 11 oppure accedendo dall'ingresso lato Sortino.
  • 37.138115.03329 Necropoli della Cavetta (Percorrendo la Strada Regionale 11 imboccare il sentiero a destra). Necropoli del IX-VIII secolo a.C. con presenza di abitazioni bizantine. Il sentiero in cui è indicata la necropoli della Cavetta conduce in realtà ad un punto panoramico in cui è possibile vedere parzialmente la confluenza dell'Anapo con il Calcinara. La necropoli è parzialmente visibile di fronte, oltre il livello della strada. Alcune abitazioni rupestri sono anche raggiungibili dal sentiero nella curva della Strada Regionale 11. Le restanti tombe della Cavetta sono visibili dal percorso della Grotta Trovata.
  • 37.14083215.03186410 Chiesa del Crocifisso (Al termine della Strada Regionale 11 da Ferla scendere per il sentiero del Calcinara). Questo piccolo ambiente rupestre venne utilizzato come chiesa bizantina. Al suo interno è riconoscibile un'abside rettangolare con resti di un affresco di crocifissione nonché la rappresentazione di San Nicola e una Santa anonima. Proseguendo nel percorso si scende sino al torrente Calcinara ed è possibile ricongiungersi col sentiero lato Sortino nonché andare alla Grotta dei pipistrelli.
  • 37.13909515.03288611 Grotta trovata (Imboccato il sentiero per la Chiesa del crocifisso e il Calcinara svoltare subito a destra). Lo stretto sentiero conduce alla Grotta trovata una grotta carsica con uno stretto ingresso per cui è necessario strisciare. Per entrare è ovviamente utile essere attrezzati ed esperti. Lungo il percorso, di fronte, sono visibili le tombe della necropoli della Cavetta.

Giarranauti[modifica]

Concerie bizantine
Frantoio bizantino

Accedere all'area del Bosco di Giarranauti:

  • 37.1326414.98596612 Concerie bizantine, Bosco di Giarranauti (Seguire il sentiero indicato dal percorso principale). Per quanto restino solo delle tracce sul terreno, vasche e buschi per gli arnesi, sono visibili le antiche concerie utilizzate dagli abitanti di Pantalica in epoca bizantina.
  • 37.13533814.99078613 Abitato bizantino di Giarranauti (Dal sentiero principale voltare in direzione nord-ovest). Lungo il sentiero in direzione nord-ovest si trova un villaggio bizantino dove sono visibili le fondamenta di una chiesa e alcune abitazioni in pietra.
  • 37.13205814.99084214 Antico frantoio. Tracce sulla roccia di un antico frantoio di epoca bizantina.
  • 37.13838615.0069515 Antico ovile (Presso l'edificio della forestale). Antico ovile in pietra con recinto.
  • 37.13836315.00634316 Case Giarranauti. Antica masseria con recinti per il bestiame oggi utilizzate dalla forestale.

Lato Sortino[modifica]

Grotta dei pipistrelli

Superato l'ingresso lato Sortino, oltre al fiume Calcinara è possibile visitare:

  • 37.14165915.03014617 Grotta dei pipistrelli (Dall'ingresso di Sortino scendere sino al fiume poi proseguire in direzione est per 50 metri). È una grotta naturale che fiancheggia il fiume Calcinara. Subito dopo l'ampio ingresso, superato un corridoio di 12 m, vi è una stanza interna piena di pipistrelli. Entrate solo se siete muniti di torce e di un adeguato abbigliamento. Fate inoltre attenzione ai pipistrelli.

Valle dell'Anapo[modifica]

La ex stazione di Pantalica

La Valle dell'Anapo è il punto più basso di Pantalica accessibile dai due ingressi da Ferla o della Valle dell'Anapo:

  • 37.12993515.02393318 Ex stazione di Pantalica (lungo il tracciato della ex ferrovia). Questo vecchio edificio lungo il tracciato della ferrovia era la stazione di Pantalica da cui passavano i treni a vapore che giungevano a Vizzini. Oggi le sue stanze ospitano un piccolo museo di oggetti di vita contadina.
  • Gallerie non illuminate (Ex tracciato ferroviario). Lungo l'ex tracciato ferroviario si incontrano le vecchie gallerie del treno non illuminate, opera di ingegneria edile del secolo scorso.
  • 37.139815.034319 Punto di confluenza tra il Calcinara e l’Anapo (Subito dopo la seconda galleria partendo dall'ingresso della Valle dell'Anapo, prendere il sentiero a destra.). In questo punto avviene la confluenza tra il torrente Calcinara e il fiume Anapo, un punto spettacolare posto all’interno delle vallate scavate nella roccia viva. Qui nel periodo estivo molta gente del luogo viene per fare il bagno nell'Anapo. Ci sono anche dei tavolini per fare un picnic all'ombra. I gruppi escursionistici partono da questo punto di confluenza per eseguire la risalita del Calcinara.
    Lungo la parete nord scorre anche il tracciato dell’acquedotto Galermi che ha il suo punto di presa nelle vicinanze.
  • 37.11862715.00250220 Ambienti rupestri specchi (Al bivio con le case specchi prendere il sentiero che sale oltre il tunnel. Il sentiero non è indicato.). Questi ambienti ancora privi di uno studio sistematico, erano probabilmente adibiti ad antico palmento di cui si ignora l'epoca. L'ambiente inferiore era una stalla, mentre al livello superiore si trovavano delle vasche probabilmente per pestare l'uva. Infine nell'ambiente più in alto vi erano gli alloggi con aperture che guardano verso le case specchi e la vallata.
Case specchi
Grotta della Stella
  • 37.1222815.00132321 Case specchi (Percorrendo la strada sterrata a circa metà percorso tra le due uscite). Questi edifici oggi utilizzati dalla forestale sono un bell'esempio di vecchio palmento ibleo con un patio e gli ambienti abitativi e di lavoro intorno.
  • 37.104214.969622 Grotta della Stella (1 km circa dall'ingresso lato Cassaro sulla destra in alto.). Questa grotta può essere osservata solo a distanza guardando lungo le pareti sud della Valle dell'Anapo. La pendenza quasi verticale ne rende impossibile l'accesso, salvo non essere muniti di attrezzatura da arrampicata. Nel 2012 alcuni ricercatori hanno individuato tracce di antropizzazione che fanno supporre la sua funzione di tempio di epoca preistorica con cupola che misura 50m di larghezza e 25 di altezza.
Villa delle rose
Il primo ponte ferroviario dal lato dell'ingresso Valle dell'Anapo
  • 37.11223614.98717523 Villa delle rose. Una villa di proprietà del parco restaurata ma ancora senza destinazione d'uso. Si trova vicino al fiume ed è possibile visitarla all'esterno.
  • 37.10508214.96415224 Diga sul fiume Anapo. Diga in uso per la canalizzazione e lo sfruttamento delle acque del fiume Anapo. La diga non è accessibile.
  • 37.1423815.0462825 Accesso al fiume Anapo (Subito dopo il cancello di ingresso a sinistra, scendere la scalinata). Da questo punto, aperto solo di recente, si accede al fiume Anapo e si possono ammirare alcuni canali che convogliavano le acque del fiume, delle chiuse e il primo ponte ferroviario dal basso.
  • 37.120414.997826 Ex fermata Giambra. Si tratta di un'ex casello ferroviario oggi utilizzato dalla Forestale.


Cosa fare[modifica]

Escursione a Pantalica

Pantalica consente di fare diverse attività. La modalità più apprezzata è quella dell'escursionismo tra i molteplici sentieri o quella del picnic presso le aree attrezzate.

37.1115714.9846181 Area attrezzata raggiungibile facilmente dall'ingresso di Cassaro-Ferla. Sono presenti delle panchine e dei tavoli per il picnic. L'area è ideale anche per la presenza del fiume e di parecchia ombra.

Sentiero Pedagaggi-Ferla-Cassaro
  • 37.137614.9272 Fare un'escursione lungo il sentiero SR-1. Il sentiero collega Pedagaggi a Cassaro passando per Ferla. Da Pedagaggi si percorre la SP32 in direzione Buccheri, si prosegue poi per la SR5 Ferla-Pedagaggi su asfalto, poi si svolta a destra imboccando il sentiero segnalato da cartello. Questi prosegue a ovest del Monte S. Venera fino a raggiungere la SP29 che verrà attraversata, si va vanti su fondo sterrato la strada comunale Piano Santa Croce. Da qui si arriva alla SP10 e si prosegue fino all'abitato di Ferla. Si attraversa il paese fino a sud percorrendo sempre la SP10 in direzione Cassaro. Quindi si raggiunge una scalinata naturale a destra che lasciata la SP10 la riprenderà poi lungo il bivio tra Cassaro e Ferla. Dal bivio seguire la segnaletica e percorrere fino a raggiungere la provinciale che porta all'abitato di Cassaro. Si esce a sud in direzione della Valle dell'Anapo proseguendo nell'ultimo tratto che interseca più volte la SP45 e raggiunge il ponte sull'Anapo vicino all'ingresso di Pantalica.
    Per visualizzare il percorso spuntare "percorsi escursionistici" nella mappa dinamica.
  • I sentieri escursionistici di Pantalica sono indicati nel dettaglio tra i Sentieri Iblei.

Bicicletta[modifica]

Bosco di Giarranauti

Per gli appassionati di bicicletta risulta molto piacevole una passeggiata lungo l'ex tracciato ferroviario della Valle dell'Anapo, anche se è necessaria un'autorizzazione (vedi sopra).

Panorama su Sortino

Fare mountain bike presso il bosco di Giarranauti (da tenere in considerazione che il percorso in bicicletta è parecchio faticoso, salvo non essere già allenati). Alcuni tratti possono non essere ben tracciati, in questo caso consigliamo l'utilizzo del GPS. Vi sono due punti panoramici all'interno del bosco che valgono la pena d'essere raggiunti:

  • 37.13990514.97017814 panorama di Siracusa al termine del sentiero, nel punto più alto è possibile scorgere Siracusa e il porto.
  • 37.14133415.01038815 panorama di Sortino lungo il percorso ad anello, uno spiazzo sul fiume Calcinara da dove si vede un bel panorama di Sortino.

Per quanto ufficialmente vietato dai regolamenti della riserva molti turisti e persone del posto vanno dall'ingresso Valle dell'Anapo o da quello di Sortino a fare il bagno nel fiume durante la stagione estiva.

Tour organizzati[modifica]

Non vi sono molte agenzie specializzate in guide su Pantalica. In molti casi le stesse che organizzano tour in altre parti del siracusano posso predisporre un pulmino e una guida. Tuttavia si segnalano:

Punti panoramici[modifica]

La conformazione orografica di Pantalica consente di avere molti punti panoramici. Di seguito indichiamo quelli più battuti:

  • 37.13290815.01724816 Parcheggio Filiporto panorama sulla valle dell'Anapo dalla sella di Filiporto.
  • 37.13118915.01858417 San Micidario in corrispondenza del villaggio di san Micidario.
  • 37.13790115.03267318 Belvedere della Cavetta al termine del sentiero della Cavetta, è visibile l'Anapo.


Acquisti[modifica]

Per gli acquisti, non esistendo alcuna attività commerciale, è necessario andare a Sortino o Ferla, oppure andare a Siracusa per avere più scelta.

Dove mangiare[modifica]

  • 37.12568314.9865971 Villa Pantalica, Strada Regionale 11 (Dopo il centro informazioni), +39 3358273590.

Quasi tutti gli agriturismo indicati in basso sono anche ristoranti. Considerando le poche strutture presenti ci si può rivolgere ai paesi vicini: Sortino e Ferla.

Dove alloggiare[modifica]

L'Anaktoron con la luna piena


Sicurezza[modifica]

Galleria a Pantalica

Pantalica è un luogo tranquillo tuttavia sussistono diversi rischi per gli escursionisti e i visitatori. In certe stagioni c'è sempre il rischio di essere morsi dalle vipere, anche se è un evento piuttosto raro. Inoltre la presenza di importanti dislivelli costituisce un grave pericolo di caduta. Per questa ragione è sempre importante mantenersi lungo i sentieri ufficiali vestendo adeguatamente con scarpe da trekking e abiti lunghi.

Nel periodo estivo le escursioni possono essere molto faticose perché le temperature sono eccessive e il sole troppo forte. Si raccomanda pertanto di evitare le fasce orarie più calde, salvo sostare nelle aree in ombra della Valle dell'Anapo.

Nel periodo invernale in caso di piogge torrenziali l'area può diventare pericolosa a causa di smottamenti del terreno o di caduta massi dai punti più alti. Inoltre la presenza di fango non rende agevole i percorsi in pendenza, con rischio di caduta.

Qualora si dovesse scegliere di percorrere l'ex tracciato ferroviario bisogna ricordare che le gallerie non sono illuminate e alcune, essendo lunghe determinano condizioni di assenza totale di luce. Si raccomanda pertanto l'uso di torce o almeno dell'illuminazione dei cellulari.

Essendo la riserva molto vasta c'è il rischio di giungere in zone poco frequentate dagli escursionisti. In caso di malore o di incidente è sempre bene avere con sé un cellulare con riserva di batteria per eventuali emergenze.

Vi sono diversi sentieri privi di protezione dove è possibile rischiare di cadere. Inoltre fare attenzione alle vipere il cui incontro è raro ma non impossibile.

Come restare in contatto[modifica]

Percorsi del bosco di Giarranauti

Telefonia[modifica]

In molte aree di Pantalica c'è la possibilità che i cellulari non prendano soprattutto nella Valle dell’Anapo.

Internet[modifica]

Eccetto all'interno di strutture ricettive o tramite la rete cellulare non vi è alcuna connessione internet tramite Wi-Fi.

Nei dintorni[modifica]

Nei Paraggi
Pedagaggi 30 km Sortino 30 km Melilli 42 km
Ferla 10 km Priolo Gargallo 48 km
Palazzolo Acreide 32 km Canicattini Bagni 35 km Solarino 34 km

L'area di Pantalica è piuttosto isolata ma nelle vicinanze sono raggiungibili diversi paesi iblei come:

  • Sortino — Famoso per le sue pregevoli architetture barocche ma soprattutto per essere la "patria" del pizzolo.
  • Ferla — Grazioso paese, definito "porta di Pantalica" per la sua vicinanza all'area.
  • Palazzolo Acreide — Dalle eleganti architetture barocche sino al piccolo teatro greco, vale sicuramente la pena di una visita.
  • Buccheri

Oppure è possibile tornare sulla costa per andare a:

  • Siracusa — Città turistica, ricca di monumenti di epoca greca e romana con la splendida isola di Ortigia.
  • Noto — Definita come il "giardino di pietra" per la sua architettura barocca monumentale.
  • Thapsos — Penisola ricca di importanti testimonianze preistoriche e di bunker della seconda guerra mondiale.
  • 37.14579914.91818119 Bosco Demanio Santa Venere (ingresso lungo la SP29). Zona boschiva ottima per passeggiate all'ombra e picnic.

Itinerari[modifica]

  • Ex Ferrovia Siracusa-Ragusa — Itinerario ciclabile a tratti impervio di 50 km lungo l'ex tracciato ferroviario che percorre anche la Riserva di Pantalica con bei panorami e gallerie tra il ragusano e il siracusano.


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