Rigolato | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Friuli-Venezia Giulia | |
Territorio | Carnia | |
Altitudine | 760 m s.l.m. | |
Superficie | 30,77 km² | |
Abitanti | 390 (2019) | |
Nome abitanti | Rigolatesi | |
Prefisso tel | +39 0433 | |
CAP | 33020 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Santi Giacomo e Filippo (25 luglio) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Rigolato è un centro del Friuli-Venezia Giulia.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Situato nell'alta Val Degano, in Carnia, sorge ai piedi dei monti Talm e Pleros ed è circondato da alcuni dei monti più imponenti e suggestivi delle Alpi Carniche.
Gli abitati, in parte abbarbicati su ripidi pendii, sono circondati da fitti boschi molto ricchi di flora e fauna.
Cenni storici
[modifica]La valle del Degano, così come gran parte della Carnia, fu abitata a lungo dai Carni, un popolo di stirpe celtica. Le prime notizie documentate dell'esistenza di Rigolato risalgono al XIII secolo. Qualcuno ritiene che uno sviluppo importante sia intervenuto tra 1400 e 1500, quando iniziò lo sfruttamento delle miniere di argento e rame sul monte Avanza nel vicino comune di Forni Avoltri.
Come il resto della Carnia, Rigolato fece parte del Patriarcato di Aquileia (1077-1420) e in seguito dal 1420 al 1797 della Repubblica di Venezia.
Dopo la caduta della Serenissima, con la proclamazione del Regno d'Italia napoleonico (1805-1814), diviene capoluogo del Cantone di Rigolato, nel Distretto di Tolmezzo, Dipartimento di Passariano.
Sotto il Regno Lombardo-Veneto diviene comune di terza classe con Consiglio comunale senza ufficio proprio, contando più di 300 estimati, e capoluogo del Distretto di Rigolato (aggregato nel 1863 a quello di Tolmezzo), appartenente alla Provincia del Friuli.
Nel 1866 viene annesso al Regno d'Italia.
Lo spopolamento del paese, già percepibile nel primo dopoguerra, è proseguito ininterrotto dagli anni cinquanta del Novecento fino ai nostri giorni, tanto da ridurre la popolazione ben al di sotto dei cinquecento abitanti.
Come orientarsi
[modifica]Il suo territorio comunale comprende anche le frazioni di Givigliana, Gracco, Ludaria, Magnanins,Valpicetto e , oltre alle località di Autimis, Casadorno, Fornace, Grac, Ricciòl, Soclap, Stalis, Tors e Vuezzis.
- 1 Parcheggio via della Vittoria
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- 2 Aeroporto Friuli-Venezia Giulia, via Aquileia 60 (a Ronchi dei Legionari), ☎ +39 0481 773224.
In auto
[modifica]- Autostrada A23 Udine-Tarvisio con uscita Carnia -Tolmezzo, poi seguire le indicazioni Villa Santina - Forni Avoltri.
In autobus
[modifica]- Autobus di linea da Udine
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, via della Chiesa. La prima citazione di una chiesa a Rigolato risale al XIV secolo. Questa chiesetta fu probabilmente restaurata nei secoli successivi. L'attuale parrocchiale venne costruita tra il 1734 ed il 1735 su progetto del tolmezzino Domenico Schiavi; la consacrazione impartita nel 1735 dal patriarca di Aquileia Daniele Dolfin. L'edificio venne rimaneggiato nel 1744. Tra il 1939 ed il 1940 fu rifatto il pavimento del presbiterio. Negli anni ottanta il presbiterio subì delle modifiche e venne collocato il nuovo altare rivolto verso l'assemblea. Infine la chiesa fu completamente ristrutturata all'inizio del XXI secolo.
Opere di pregio conservate all'interno della chiesa sono l'altare maggiore, in marmi policromi, ai lati del quale vi sono due statue di santi, e gli affreschi eseguiti verso il 1930 raffiguranti degli angeli e gli Evangelisti. - Patrimonio urbanistico. Rigolato è un caratteristico paese carnico, con ben conservate costruzioni risalenti al Seicento e Settecento, e la sua chiesa dedicata ai santi Filippo e Giacomo
- 2 Chiesetta di San Nicolò (a Vuezzis). Edificio del XIV secolo, contiene un importante ciclo di affreschi aventi per tema la vita e le opere di San Nicolò (Il bambino nell'acqua bollente, Le tre figlie, L'icona - o il ladro -, Il bastone rotto - Il miracolo dell'ebreo, L'uccisione del cristiano, L'abbattimento degli idoli) riconducibili a frescanti formati in «ambito vitalesco o comunque in una bottega operante in Friuli appena dopo la partenza da Udine del maestro bolognese. Alcuni accenti naturalistici riferiti alla vita di ogni giorno, caratteristici nella pittura dei Tomaso da Modena, attivo a Treviso a partire dal 1348, fanno ritenere che gli affreschi presenti sulle pareti di san Nicolò siano stati eseguiti, se non a ridosso delle opere dei sopracitati maestri, in un arco di tempo che va dal sesto al settimo decennio del Trecento».
La monofora campanaria, sormontata da una piccola cuspide piramidale, ospita un'antica campana scampata alle depredazioni della prima guerra mondiale, uscita dalla fabbrica del veneziano Marco di Vendramo (XIV secolo). :All'interno è visibile una statuetta lignea raffigurante la Madonna in trono con Bambino (si tratta di una copia eseguita dallo scultore Gehard Demetz; l'originale è depositato nel Museo diocesano di Udine), probabilmente proveniente da un'ancona perduta e «inserita con tutta probabilità al centro di una pala collocata sopra l'altare maggiore della primitiva chiesa trecentesca di San Nicolò di Uecis», il cui soggetto iconografico «appartiene al tipo molto diffuso in tutta l'Europa romanica e derivato dagli apocrifi bizantini della Hodegetria», sul quale «agiscono già forse inconsapevolmente le idealità gotiche». Per questo la sua datazione ai primi decenni del XIV secolo «sembra la più rispondente alla sostanza estetica e culturale della Madonna di Uècis». - 3 Chiesa di Santa Barbara, via 2 giugno (a Valpicetto). Edificata nel XVI secolo, in posizione dominante, conserva all'interno alcuni affreschi.
- 4 Foresta di Gracco (Bosco bandito) (a Gracco). Resti di un'antica foresta di faggi, un tempo di proprietà dei Patriarchi di Aquileia, nella quale sono presenti alberi secolari; il faggeto è conosciuto come bosco bandito.
In Carnia sono numerosi i boschi che portano questo nome che risale al periodo in cui la Carnia era sotto il dominio della Serenissima. Venezia infatti aveva bisogno di molto legname per costruire le sue navi pertanto era proibito alla popolazione carnica l'approvvigionamento di legname in numerose foreste, opportunamente contrassegnate, che presero appunto il nome di bosco bandito. - Torre campanaria (a Givigliana).
- Torre campanaria (a Ludaria).
Eventi e feste
[modifica]Cosa fare
[modifica]- Rifugio Chiampizzulon, ☎ +39 0433 68001. Dal rifugio, che consente anche ristorazione e soggiorno, si può partire per una serie di escursioni montane attrezzate.
Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Pizzeria bar ristorante Al Cacciatore, via della Vittoria, ☎ +39 334 3469717.
- 2 Al Fogolar, Via della Vittoria, 41, ☎ +39 331 2839398.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Casa Screm, Via della Vittoria, 55-59, ☎ +39 380 4919490.
Sicurezza
[modifica]- 3 Farmacia San Giacomo, Piazza Durigon 23, ☎ +39 0433 618823.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 4 Poste italiane, Piazza Durigon, 1, ☎ +39 0433 68350.
Nei dintorni
[modifica]Itinerari
[modifica]- Pievi della Carnia — Dieci antiche pievi che furono un tempo, oltre che centri di culto, sedi di potere civile.
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Rigolato
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