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Rho
Basilica di San Vittore
Stemma e Bandiera
Rho - Stemma
Rho - Stemma
Rho - Bandiera
Rho - Bandiera
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
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Rho
Sito istituzionale

Rho è una città della Lombardia.

Da sapere[modifica]

L'origine del nome Rho è piuttosto controversa e ci sono numerose ipotesi al riguardo.

L'attuale denominazione di Rho, che ufficializza la presenza della lettera h in mezzo al nome per distinguerla da un'omonima località in provincia di Ferrara, risale al 1932; ma il nome della città in passato ha avuto varie forme. In un documento risalente all'anno 846, il primo in cui si parla di Rho, è citato come Vico Raudo un gruppo di abitazioni circondate da terre coltivate; in altri documenti il borgo di Rho è citato con nomi diversi: Rhode, Rhodo, Rode, Rodo, Raude, Raudo, Rhaudum. Nel XVI-XVII secolo si attesta Aro (in una carta geografica dipinta sulla parete di una sala dei Musei Vaticani e in una cartina seicentesca). In seguito si ha , Rhò e Rho.

Non è certo se il toponimo derivi da una base linguistica con -au > -o- o se le forme con -au- attestate storicamente siano dovute a una ricostruzione posteriore, come esiti di un -au- latino. Nel caso si ammetta, com'è probabile, un -o- originario, si può supporre un nome personale germanico come *Rodo (da confrontare con Hrothi, Hrodhi). Altre proposte sono il latino aratus, "arato", una forma aggettivale *areatus, oppure un prelatino *raud "rosso". È stato anche proposta una base celtica *raton (latinizzata in *ratum).

La lettera h in Rho è probabilmente un cultismo (forse per influsso di Rhodos', "Rodi"), o potrebbe essere una traccia dell'originaria h iniziale se derivasse da un nome personale germanico. Una paretimologia fa derivare il nome da ruota, come testimonia lo stemma.

Cenni geografici[modifica]

Rho si trova nel Milanese e confina con Arese, Cornaredo, Lainate, Milano, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese e Settimo Milanese.

Cenni storici[modifica]

Antichità[modifica]

Rho è uno dei centri abitati più antichi della Lombardia e ciò è dimostrato dal fatto che durante gli scavi per la costruzione di edifici o strade sono venuti alla luce numerosi reperti archeologici relativi all'età romana (ritrovati durante gli scavi del 1876, 1890 e 1917). Negli anni successivi sono stati scoperti altri reperti che, sebbene di importanza minore, sono stati determinanti per dimostrare che fin dall'età imperiale romana Rho ebbe un'importanza notevole. Da un punto di vista amministrativo, faceva parte della regio XI Transpadana.

Nella stessa organizzazione stradale attuale è rintracciabile un'organizzazione riconducibile alla centuriazione romana: la grande maggioranza delle strade scorre parallela in direzione Est-Ovest e Nord-Sud. Gli assi di riferimento sono il Cardo (Nord-Sud, via Madonna e via Garibaldi) e il Decumano (Est-Ovest, via Matteotti e via Porta Ronca). Questi si incrociano in piazza San Vittore, ancora oggi centro dell'insediamento.

Ulteriori ritrovamenti archeologici hanno confermato l'esistenza in epoca romana di una strada, la cosiddetta via Mediolanum-Verbannus, che congiungeva Milano e il Verbano, passando per Legnano e Gallarate. Lungo questo asse di comunicazione Rho rappresentava il decimo miglio, quindi il punto di sosta dell'esercito. Gli antichi romani deviarono il fiume Olona a Lucernate, scavando un alveo artificiale che si dirigeva verso Milano costeggiando la via Mediolanum-Verbannus. Un corso d'acqua che costeggiasse interamente la via Mediolanum-Verbannus fu infatti reputato fondamentale dagli antichi romani per dare un cospicuo incremento ai commerci lungo questa strada, soprattutto considerando il maggiore carico trasportabile sui barconi fluviali rispetto al semplice trasporto terrestre.

In base a rinvenimenti archeologici è stata anche datata fra il IV e il V secolo la completa cristianizzazione del borgo: in piazza San Vittore negli anni sono venuti alla luce un antico cimitero e una cappella cristiana. Dello stesso periodo sono i reperti trovati in via Belvedere: tombe cappuccine con incise l'alfa e l'omega.

Il Medioevo[modifica]

Torre del municipio

Con le invasioni barbariche nella zona si realizza una profonda depressione economica e il dominio passa di mano in mano fino ai Longobardi e quindi ai Franchi. Sotto i Longobardi il borgo assume nella sua topografia una terminologia tuttora rintracciabile, a partire dal Pomero, che deriva da Post Moerus, ossia fuori dalle mura fortificate. L'origine di questo termine però non è riconosciuta universalmente: alcuni attribuiscono il nome alla presenza nei secoli scorsi di numerosi alberi di mele. Il termine Fare invece è riscontrabile oggi nella periferica Cascina Fara. Sempre nel periodo di dominazione longobarda viene attribuito alla futura Rho l'appellativo di Curtis (corte), una particolare forma di organizzazione della società nel periodo del feudalesimo.

Un atto di permuta, rogato il 9 gennaio 864 dal notaio Agatone, cita per la prima volta il nome della cittadina chiamandola Vico Rhaudo, ed accenna ad una chiesa di Sant'Ambrogio e ad un rozzo castello ivi esistenti. Ancora nell'871 due pergamene ne riportano il nome.

Intorno all'anno 1000 Rho inizia a rivendicare la sua libertà come comune, cercando di liberarsi dall'influenza dei nobili della zona. Nel 1004 l'imperatore Enrico II, dopo aver vinto i longobardi di Arduino e fattosi incoronare Re d'Italia a Pavia (14 maggio), staziona a Rho, dove firma alcuni documenti "decisi" in Rodo o in campo qui dicitur Raudo, ricambia l'ospitalità concedendole il titolo di borgo e capopieve, staccandola da Nerviano, e provvede all'istituzione di un mercato settimanale. Il mercato si tiene tuttora ogni lunedì. A Rho viene istituita anche una Corte di Giustizia e realizzato un canale (riale) per l'irrigazione dei campi usando l'acqua dell'Olona.

Risale all'XI secolo anche la figura semileggendaria di Giovanni da Raude, detto anche Giovanni della Croce, vessillifero dell'esercito crociato durante la Prima Crociata; fu lui che il 15 luglio 1099, data della presa di Gerusalemme, issò sulle mura della Città Santa la bandiera dei cristiani.

Nel maggio 1160, durante l'assedio di Milano, Federico Barbarossa fece distruggere Rho, che venne però rapidamente ricostruita. Tra il 1130 e il 1215 ben nove consoli rhodensi sono attestati nello Stato milanese, e alcuni di essi appartengono alla famiglia dei Capitanei de Raude documentata ufficialmente come residente in città dal 1196.

Come confermato da un documento conservato presso l'Archivio dell'Ospedale Maggiore di Milano, intorno al 1300 venne edificato il primo ospedale di Rho; i suoi beni furono poi in seguito acquistati dai frati Agostiniani del luogo Pio di Santa Maria del Pasquerio di Rho, nel 1481.

Nel 1305 il nobile Cressone Crivelli tentò con i suoi soldati di impadronirsi di Rho e Nerviano, ma fu sconfitto e respinto dalla reazione popolare. Otto anni più tardi il borgo fu comunque conquistato da Milano, che uccise o imprigionò quasi tutti gli abitanti.

Grazie all'abbondanza di acqua e di terre feritili nel XV secolo molti nobili milanesi si trasferirono a Rho, costruendo sontuosi palazzi, in gran parte oggi distrutti. La nobile frequentazione è tale che era stata costituita una Universitas nobilium dicti loci de Raude. Fra il Cinquecento ed il Seicento furono costruiti anche due conventi: degli Agostiniani e dei Cappuccini (sulla strada che conduce a Lucernate), entrambi distrutti nell'invasione napoleonica.

Epoca moderna[modifica]

Via Matteotti

Nel 1511 i Lanzichenecchi discesero in Italia, comandati da Matteo Schinner e saccheggiarono Rho. Giunse poi la dominazione spagnola e nel 1539 Carlo V di Spagna concesse il feudo ai Visconti. Nel 1570 nella popolazione fiaccata dall'oppressione spagnola si sparse un'epidemia di peste.

Secondo le cronache del tempo, il 24 aprile 1583 un quadro raffigurante la Pietà avrebbe pianto lacrime di sangue, avvenimento successivamente riconosciuto dalla Chiesa cattolica come miracoloso. Sul luogo della cappella dove era conservato il quadro venne edificato il Santuario dell'Addolorata, alla cui realizzazione collaborarono numerosi illustri artisti dell'epoca.

Nel Seicento la peste colpì ancora il Milanese e nel 1663 i rhodensi eressero nell'attuale piazza San Vittore la Croce della peste, spostata di fianco alla chiesa parrocchiale nel 1928 e riportata al luogo originario settant'anni più tardi.

Nel 1928 un Regio Decreto assegnò a Rho la frazione di Passirana Milanese, in precedenza facente parte del borgo di Lainate e nel 1932 Rho ottenne il titolo di città.

Il 10 ottobre 1956 nella frazione di Terrazzano due balordi sequestrarono un centinaio di alunni e tre maestre della locale scuola elementare. Durante il blitz della polizia, avvenuto sei ore dopo, morì sotto i colpi degli stessi agenti il civile Sante Zennaro che aveva raggiunto il luogo tentando eroicamente di salvare i bambini.

All'inizio del XXI secolo, in un'area per nove decimi all'interno del territorio rhodense e per il resto in quello Pero, è stato edificato il nuovo polo espositivo della Fiera di Milano; inaugurato nel 2005, il complesso progettato dall'architetto Massimiliano Fuksas è costituito da otto padiglioni che mettono a disposizione un totale di 345.000 metri quadrati lordi espositivi coperti e sessantamila all'aperto. In un'area adiacente a quella del polo espositivo di Fieramilano si è svolta la manifestazione di Expo 2015 dove attualmente è in corso di realizzazione il progetto MIND, acronimo di "Milano Innovation District", che prevede la realizzazione di centri di ricerca, un polo universitario e la nuova sede dell'ospedale Galeazzi.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Rho


Frazioni[modifica]

Il comune di Rho conta ufficialmente quattro frazioni, elencate all'interno dello statuto comunale:

  • Lucernate – Abitato situato a sud del fiume Olona e della ferrovia, in prossimità della zona dei fontanili. Si trova a 151 m di altitudine e ci abitano circa 2200 persone.
  • Mazzo, detto anche Mazzo Milanese – Popolosa frazione nella parte orientale del territorio, confina a sud con la Fiera di Milano e a est con i comuni di Arese e Bollate. Fu comune autonomo fino al 1928. Si trova a un'altitudine di 153 m s.l.m. e raggiunge 5400 abitanti.
  • Passirana – Frazione dislocata al nord del territorio comunale e confinante con i comuni di Arese e Lainate; fu frazione di quest'ultimo fino al 1928, quando venne aggregato a Rho. È a 162 m di altitudine e comprende circa 3500 abitanti.
  • Terrazzano – Paese localizzabile a nord-est, presso lo svincolo A4-A50 (barriera di pedaggio di Terrazzano sulla Tangenziale Ovest) e confinante anch'essa con Arese. Si trova a 158 m s.l.m. e conta poco meno di 2800 abitanti.

Vi sono poi altre tre località:

  • Biringhello – Località posta a nord-ovest del territorio comunale, verso Barbaiana e oltre il Sempione. Ospita la società sportiva ASD Ciclistica Biringhello, attiva nell'ambito del ciclismo giovanile e dilettantistico, e una casa colonica classificata fra i beni culturali della Regione Lombardia.
  • Castellazzo – Modesto abitato ad ovest del territorio comunale, in corrispondenza della Villa Scheibler-Simonetta; nelle sue vicinanze, a nord, sorge il moderno quartiere periferico di Stellanda.
  • Pantanedo – Piccolo centro a sud di Mazzo, a 152 m s.l.m., conta un solo cascinale abitato, ma è circondato da alcune fabbriche che ne caratterizzano l'ambientazione di zona industriale.


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

In treno[modifica]

Stazione di Rho
  • 45.5241679.0433331 Stazione di Rho. Essa è collocata tra piazza della Libertà e via Magenta, ed è servita dai treni delle Linee S del Servizio ferroviario suburbano di Milano:
    • S5 (Varese-Pioltello-Treviglio)
    • S6 (Novara-Pioltello-Treviglio)
    • S11 (Chiasso-Milano Porta Garibaldi-Rho) Stazione di Rho su Wikipedia stazione di Rho (Q3970669) su Wikidata

In metropolitana[modifica]

Stazione di Rho Fieramilano
  • 45.5197789.0873332 Stazione di Rho Fieramilano. Dal 2005, anno di apertura del nuovo polo della Fiera di Milano "la fiera più grande d'Europa" è attiva la stazione di Rho Fieramilano della metropolitana milanese Linea M1, collegata tramite sottopassi pedonali alla stazione ferroviaria di Rho Fiera. Rho Fieramilano (metropolitana di Milano) su Wikipedia Rho Fieramilano (Q1087032) su Wikidata


Come spostarsi[modifica]

Con mezzi pubblici[modifica]

Il trasporto pubblico urbano nel comune di Rho è svolto dalla società d'autolinee STIE, affiancato dai gestori Movibus e Airpullman che operano anche su relazioni extraurbane.

Tutte le autolinee sono integrate nel SITAM (Sistema Integrato Tariffario Area Milanese) gestito da ATM Milano, e con il quale con un unico biglietto si possono utilizzare tutte le autolinee elencate.

Il servizio urbano ha una tariffazione particolare, comunque non integrata nel SITAM; infatti il sistema di integrazione tariffaria riguarda solo ed esclusivamente tutte le autolinee suburbane ed i treni (linee S) solo per quanto riguarda gli abbonamenti settimanali integrati di area.

In taxi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Santuario dell'Addolorata
Ospedale di Circolo
Museo storico Alfa Romeo

Architetture religiose[modifica]

  • 45.532949.038621 Santuario dell'Addolorata, Corso Europa 226/228. Uno dei maggiori santuari mariani della Lombardia, costruito dopo un miracolo riconosciuto dalla Chiesa cattolica, avvenuto il 24 aprile 1583, consistente in una lacrimazione di sangue da parte di un'effigie della Madonna. A fianco del santuario sorge il Collegio dei Padri Oblati Missionari, fondato dal venerato padre Giorgio Maria Martinelli, dove hanno studiato numerose eminenti figure ecclesiastiche, fra cui il futuro papa Paolo VI.
    La prima pietra del Santuario fu collocata da san Carlo Borromeo il 7 marzo 1584, la consacrazione venne fatta dal cardinale Pozzobonelli il 3 aprile 1755. Il disegno è del celebre architetto Pellegrino Tibaldi, il campanile di Giulio Galliori, che ne modificò il progetto originale, la facciata di Leopoldo Pollack. Nelle navate interne si possono ammirare tele ed affreschi di Camillo Procaccini (Bologna 1551 circa-Milano 1625), dei Fiammenghini, del Morazzone e di Raffaele Casnedi da Runo, frazione di Dumenza.
    Santuario dell'Addolorata (Rho) su Wikipedia santuario dell'Addolorata (Q3949629) su Wikidata
  • 45.528619.04092 Basilica di San Vittore, Piazza San Vittore. La basilica di San Vittore si erge sullo sfondo dell'omonima piazza nel centro cittadino e venne eretta a partire dal 14 settembre 1834 in luogo della precedente, su disegni degli architetti Gaetano Besia e Giulio Aluisetti. Presenta una facciata in stile neoclassico con pronao composto da un colonnato in ordine ionico, sopra al quale troneggia al centro la statua di San Vittore con ai lati quelle di due angeli annuncianti. Al suo interno contiene opere del Fiammenghino (fine secolo XVI), del Morgari e di Marco d'Oggiono. Gli stendardi conservati nella sacrestia furono realizzati da Francesco Castagnoli premiato con la medaglia d'argento nel 1826. Basilica di San Vittore (Rho) su Wikipedia basilica di San Vittore (Q3635728) su Wikidata
  • 45.533029.043133 Cimitero centrale, Corso Europa 200. Il camposanto del capoluogo si trova attualmente in corso Europa 200, lungo l'antico tracciato della strada postale per Gallarate. Qui venne spostato nella seconda metà del XIX secolo dal centro cittadino in una zona allora periferica e in aperta campagna.Al centro della pianta originale del cimitero ed in asse con l'entrata principale, all'inizio del Novecento, venne eretta la Cappella Gentilizia dei Sacerdoti, contenente le spoglie e le lapidi di prevosti che hanno prestato servizio a Rho dai primi dell'Ottocento in poi (quindi da Luigi Delilla, fino a mons. Marco Agrati e don Gianpaolo Citterio) e coadiutori della parrocchia San Vittore. La cappella è stata restaurata all'inizio del XXI secolo per iniziativa del prevosto don Gianpaolo Citterio e dei familiari di fon Franco Gallazzi (qui sepolto).
    Nella medesima cappella si trovano anche le lapidi di altri sacerdoti rhodensi e dei caduti della prima guerra mondiale; numerosi preti vengono qui ricordati sebbene le loro spoglie siano conservate altrove.
    Nel 1931 il cimitero venne notevolmente ampliato con l'edificazione dei colombari, della casa del custode e della camera ardente. Altri ampliamenti si sono protratti nel tempo, fino ai più consistenti attorno agli anni novanta e duemila, che hanno registrato l'edificazione di ulteriori colombari ed ossari.
    Nella zona interrata dei colombari più vecchi è conservata una mummia che è ritenuta essere il corpo dell'arcivescovo Leone da Perego, francescano; il corpo venne quivi trasportato poiché gli veniva tributato un culto non permesso dalla Chiesa.

Architetture civili[modifica]

  • 45.5343189.0343264 Ospedale di Circolo. L'Ospedale di Circolo - Monumento ai Caduti per la Patria nacque sulla spinta di una iniziativa benefica sostenuta da numerosi cittadini che donarono somme anche notevoli per costruire un monumento ai caduti della grande guerra ma, raccolta una cifra piuttosto consistente, si decise di impiegare tale fondo nell'ottica dell'edificazione di un ospedale, affinché la sofferenza della guerra portasse a migliori condizioni di vita. Tra i donatori si ricordano Benedetto Banfi, Giulio Tavecchia, Giuseppe Citterio, Paolo Goglio, Virginia Bullani. Il 7 ottobre 1923 venne posta la prima pietra mentre l'inaugurazione della struttura ospedaliera avvenne il 27 ottobre 1929. La necessità di poter disporre di un maggior numero di posti letto e di nuove strutture ricettive dedicate alla degenza determinarono la costruzione degli ampliamenti, rispetto al corpo originario, fra gli anni cinquanta e sessanta. Al comm. Davide Magnaghi si deve l'opera di trasformazione e abbellimento nel 1954 della chiesetta dell'ospedale dedicata a Santa Maria della Pace, i cui dipinti furono realizzati dal pittore Giovanni Garavaglia di Ossona. ospedale di Rho (Q105083078) su Wikidata
  • 45.533849.027245 Villa Burba Cornaggia Medici. Villa Burba Cornaggia Medici, meglio conosciuta come Villa Burba, è una delle dimore signorili rhodensi giunta fino ai giorni. Ha una entrata principale su corso Europa, e una secondaria dal parco, alla fine di via Papa Giovanni XXIII. La villa presenta una tipica architettura lombarda risalente al XVII secolo; di particolare rilievo sono gli ornamenti tardo-barocchi, i balconi, i cancelli, le ringhiere in ferro battuto e il salone centrale. Nata come residenza di campagna, dopo una lunga serie di passaggi di proprietà, nel 1873 venne acquisita dalla famiglia Cornaggia Medici. Rimasta in abbandono negli anni successivi il secondo conflitto mondiale passò nel 1966 di proprietà al Comune di Rho che la sottopose ad un lungo processo di restauro. Attualmente è utilizzata come sede della biblioteca e della mostra permanente Passato e presente. All'esterno della villa è presente un parco con essenze pregiate destinato ad utilizzo pubblico. Il parco è piuttosto ampio, caratterizzato dalla presenza di percorsi in ghiaia. Qua e là nel parco è possibile vedere statue e busti di donne, soprattutto nei pressi dell'entrata secondaria, dove sono collocate le zone gioco per bambini. Nel parco sono inoltre presenti un piccolo laghetto e una vasca-fontana rettangolare con fondale in sassi. La fontana, circondata da una struttura di panchine in granito, offre un clima di tranquillità ed è spesso usata come luogo di ritrovo da giovani e anziani.
  • 45.529719.044816 Palazzo Crivelli. Eretto intorno all'anno 1675, per volontà del conte Crivelli Filippo II, questo bel palazzo con torre dalla merlatura ghibellina sorse in prossimità del centro cittadino, lungo l'attuale asse di via Matteotti, venendo profondamente rimaneggiato nei primi anni del Novecento. Del complesso originario sono stati conservati il portale di ingresso, buona parte delle mura perimetrali, alcuni affreschi e l'imponente Torre Viscontea.
  • 45.524519.043447 Fontana della Libertà. Collocata all'interno della piccola area verde di piazza della Libertà la fontana in marmo di Verona è un dono del Podestà Eraldo Bonecchi.

Musei[modifica]

  • 45.55749.046128 Museo storico Alfa Romeo, Viale Alfa Romeo 225 (Arese). Nonostante l'ingresso ricada nel territorio comunale di Arese, la città di Rho ospita sulle proprie aree di competenza amministrativa la superficie espositiva del Museo storico Alfa Romeo, situato a sud-ovest dell'ex Centro Direzionale Alfa Romeo, opera degli architetti Vito e Gustavo Latis. Museo storico Alfa Romeo su Wikipedia Museo storico Alfa Romeo (Q1851610) su Wikidata


Eventi e feste[modifica]

  • Palio di Rho. Dal 1996, tutti gli anni a ottobre si svolge il Palio di Rho, manifestazione nata in ricordo della vita medievale rhodense e della figura di Giovanni da Raude, che nel 1099 fu il primo crociato a varcare le mura di Gerusalemme; l'evento è organizzato dalla Famiglia Rhodense, associazione sorta nel 1988, per promuovere e diffondere il patrimonio culturale e le tradizioni della cittadina lombarda.
    Al Palio partecipano 11 contrade, di cui quattro sono frazioni, ciascuna con un proprio simbolo: San Vittore (ruota), Cappuccini (sajo), Madonna dei Miracoli (Madonna), Pomero (grifone), Cantun Giò (castello), Porta Ronca (roncola), Pasqué (pantera), Ghisolfa (rana), Mazzo (leone rampante), Terrazzano (San Maurizio) e Passirana (Albero). Viene preceduto da una serie di iniziative, tra le quali la principale è la sfilata in costumi medievali, che si snoda lungo le vie del centro storico fino a Piazza Visconti, "campo di battaglia" tra le varie fazioni. Tra i vari giochi di abilità, tutti in costumi d'epoca, spiccano la giostra dei cavalieri e l'arrampicata sull'albero della cuccagna, ultima sfida prima della proclamazione dei vincitori.


Cosa fare[modifica]

Polo fieristico di Fieramilano
  • 45.520289.0788591 Fieramilano, Via del Sempione (SS33) 28. Inaugurato nel 2005 in sostituzione della vecchia fiera, questo polo fieristico viene utilizzato per fiere, congressi e concerti. Qui tutti gli anni si svolge la Borsa Internazionale del Turismo (BIT). Fieramilano su Wikipedia Fieramilano (Q3744627) su Wikidata
  • 45.53039.00812 Parco del Basso Olona (Condiviso con comuni di Pogliano Milanese, Pregnana Milanese e Vanzago). La porzione di aree agricole prospicenti il corso del fiume Olona nei pressi della località Castellazzo costituiscono nell'ambito di un progetto di valorizzazione e salvaguardia ambientale il Parco del Basso Olona istituito nel 2010 come corridoio verde di interesse sovracomunale in stretta continuità con il parco del Roccolo e il parco dei Mulini. Parco del Basso Olona su Wikipedia parco locale di interesse sovracomunale del Basso Olona (Q87542130) su Wikidata


Acquisti[modifica]

  • 45.531469.072361 Galleria Gandhi, Via Gandhi. Il centro commerciale conta un ipermercato e diversi negozi e ristoranti.


Come divertirsi[modifica]

Spettacoli[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Piatti tipici[modifica]

Nella gastronomia della cucina rhodense sono da annoverare i seguenti piatti:

  • Anatra alla pesca o alla persico, dal nome dialettale del frutto (persicu), ricordata anche dal poeta locale Averardo Buschi;
  • Paiada, polenta con verza;
  • Zuppa del lupo, pane bianco in vino rosso e zucchero;
  • Stufato con patate;
  • Pancotto, pane cotto in una pentola con burro, sale ed una grattugiata di formaggio;
  • Carsensa, impasto di farine (gialla, di frumento e di segale) e frutti (uva, fichi o mele);
  • Polenta con burro e formaggio;
  • Torta del Corpus Domini, dolce della tradizione "povera", con una base di pane raffermo, arricchito da latte, caffè, cacao e pinoli.

Prezzi modici[modifica]

  • 45.532749.064381 Freeway Route 66, Via Vincenzo Monti 41, +39 02 93901148. Pranzo: 12:00-15:00; Cena: 19:00-1:00; Happy Hour: 18:00-20:00. Birreria e paninoteca.

Prezzi medi[modifica]

  • 45.529379.045382 Hiro, Via Giacomo Matteotti 95, +39 02 93162153. Gio-Dom fino alle 24:00. Ristorante giapponese disposto su tre piani.


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]

  • 45.544249.062361 Hotel Fiera Rho, Via Ludovico Ariosto 29, +39 02 939 03 494, fax: +39 02 939 03 497, . Hotel 3 stelle. Dispone di 42 camere disposte su tre piani collegati da ascensore di cui 9 singole 29 doppie 1 quadrupla con terrazzo e 2 junior suite in stile veneziano con frigobar, tutte con bagno o doccia, asciugacapelli, aria condizionata, telefono diretto, plasma satellitare con connessione internet satellitare e wireless.
  • 45.524759.044122 Hotel Esperia, Piazza della Libertà 2, +39 02 9303971, fax: +39 02 9309713, . Hotel 3 stelle. Inoltre 55 camere, parcheggio in garage, sale riunioni, sala lettura, servizio lavanderia, fax/fotocopie, animali ammessi, Wi-Fi, deposito bagagli.


Sicurezza[modifica]

Numeri utili[modifica]

Farmacie[modifica]


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]

  • Poste Italiane (5 sedi).
    • 45.531749.042121 Ufficio postale, Via Renato Serra 3, +39 02 93936003, fax: +39 02 9303702. Lun-Ven 8:20-19:05, Sab 8:20-12:35.
    • 45.531239.072322 Rho 1, Galleria Mohandas Karamchand Gandhi 32, +39 02 93903019, fax: +39 02 9309078. Lun-Ven 8:20-13:35, Sab 8:20-12:35.
    • 45.549039.0464323 Rho 2, Via Giuseppe Casati 42, +39 02 9310359, fax: +39 02 9314598. Lun-Ven 8:20-13:35, Sab 8:20-12:35.
    • 45.534929.0176324 Rho 3, Via Giuseppe Giusti 1, +39 02 9308787, fax: +39 02 9308787. Lun-Ven 8:20-13:35, Sab 8:20-12:35.
    • 45.51589.028825 Lucernate, Via Cornaredo 13, +39 02 93504310, fax: +39 02 93504310. Lun-Ven 8:20-13:45, Sab 8:20-12:45.



Nei dintorni[modifica]


Informazioni utili[modifica]

Ci sono 2 case dell'acqua a Rho:

  • 45.529859.0684627 , Via Nazario Sauro 60.
  • 45.532669.0311128 , Via Cornaggia 63.


Altri progetti

CittàUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per consentire una breve visita alla città. Utilizza correttamente i listing (la giusta tipologia nelle giuste sezioni).