Gradisca d'Isonzo | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Friuli-Venezia Giulia | |
Territorio | Venezia Giulia | |
Altitudine | 32 m s.l.m. | |
Superficie | 11,22 km² | |
Abitanti | 6.580 (censimento 2011) | |
Nome abitanti | Gradiscani | |
Prefisso tel | +39 0481 | |
CAP | 34072 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Pietro e san Paolo (29 giugno) | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Gradisca d'Isonzo è una città del Friuli-Venezia Giulia.
Da sapere
[modifica]Fa parte dei Borghi più belli d'Italia.
Cenni geografici
[modifica]Nella pianura friulana, Gradisca si trova sulla sponda destra dell'Isonzo, a poca distanza dal confine sloveno, dal mare Adriatico, dalle Alpi Giulie. Dista 6 km da Redipuglia, 11 da Gorizia, 20 da Palmanova, 23 da Duino, 30 da Grado.
Cenni storici
[modifica]È il Quattrocento, con la Repubblica di Venezia, il secolo di nascita effettiva della città, anche se Gradisca è documentata nel 1176 come aggregato di sette famiglie contadine slave e latine. Il silenzio documentale sul borgo primitivo si interrompe con la decisione di Venezia, che nel 1420 si è impadronita di tutto il Patriarcato di Aquileia, di fortificare il luogo come baluardo contro le incursioni dei Turchi, tutt'altro che infrequenti in Friuli. Fra il 1479 ed il 1511 nasce la città fortezza al cui perfezionamento mette mano nel 1500 anche Leonardo da Vinci su incarico della Serenissima.
Nel 1511 la fortezza viene assalita da Massimiliano I d'Asburgo: inizia così il periodo austriaco della città, che Venezia non riuscirà a riconquistare, contribuendo così alla sua fama di inespugnabilità. Gradisca viene elevata a contea ed è venduta dall'imperatore ai principi di Eggenberg, ai quali si deve il periodo di maggior splendore del luogo; si regola con proprie leggi, batte moneta, si abbellisce di palazzi e si dota di istituzioni pubbliche. Finita la dinastia, la città torna sotto il dominio diretto della casa imperiale austriaca; annessa alla contea di Gorizia vede drasticamente limitata la propria autonomia.
Al 1863 risale l'abbattimento di parte delle mura per costituire la Spianata, che diventa luogo principale di incontro cittadino. Alla prima guerra mondiale è legato il terribile ricordo della città data alle fiamme; a fine conflitto viene decretata la sua annessione all'Italia il 6 gennaio 1921. La sua italianità corse tuttavia il pericolo di essere cancellata alla fine della seconda guerra mondiale, quando Gradisca temette di essere annessa alla Jugoslavia di Tito; il 12 giugno 1945 fu invece sancita la sua appartenenza all'Italia.
Come orientarsi
[modifica]Il centro della città è costituito dalla piazza Unità d'Italia e dalla via Ciotti, entrambe strade pedonali.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- 1 Aeroporto Friuli-Venezia Giulia, via Aquileia 60 (a Ronchi dei Legionari), ☎ +39 0481 773224.
- 2 Aeroporto Marco Polo di Venezia, viale Galilei (a Tessera), ☎ +39 041 2609260.
- 3 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it.
In auto
[modifica]- Ha uscita autostradale proprio sull'A34 Villesse-Gorizia.
In treno
[modifica]- 4 Stazione di Sagrado. La stazione più vicina si trova nel comune di Sagrado lungo la linea Udine–Trieste.
Come spostarsi
[modifica]La città è così piccola da potersi spostare a piedi o in bici.
Cosa vedere
[modifica]- 1 Castello, via del Castello. Un'alta muraglia circonda le costruzioni che costituiscono l'antico nucleo fortificato della città. Fra gli edifici si trovano il palazzo del Capitano, l'arsenale, i resti della chiesetta di San Giuseppe e le caserme. L'insieme mostra notevoli segni di decadenza.
- 2 Cinta muraria. Una notevole parte delle mura fu abbattuta nella seconda metà dell'Ottocento; quanto rimane abbisogna di interventi di salvaguardia. Porta Nuova, l'unica porta d'ingresso alla fortezza rimasta e originariamente dotata di ponte levatoio, immette nel centro storico. Rimangono i sei torrioni: del Portello, della Calcina, della Campana, della Marcella, della Spiritata e di San Giorgio.
- 3 Duomo dei Santi Pietro e Paolo, via Bergamas.
- 4 Chiesa della Beata Vergine Addolorata, via Ciotti.
- 5 Chiesa di Santo Spirito, piazza Marconi. Nella chiesa è notevole la Pala d'altare della Vergine, opera di Pompeo Randi.
- 6 Palazzo Torriani (Municipio), via Ciotti. Il palazzo è il risultato di diverse fasi costruttive, protrattesi dal Seicento fino al 1725. Ora sede comunale, fu residenza dei nobili Della Torre. Ha corpo centrale sopraelevato e sporgente rispetto ai corpi laterali, terminante con un frontone con timpano. Due portali bugnati sormontati da altrettanti balconi spiccano nei corpi di fabbrica laterali. Sul retro una loggia prospetta su un cortile interno; alla loggia si accede attraverso due rampe di scale simmetriche. L'insieme dell'edificio si ricollega alla tradizione architettonica delle ville venete di stile palladiano.
All'interno si trova anche la Galleria regionale d'arte contemporanea "Luigi Spazzapan". La galleria espone una mostra permanente di opere (soprattutto dipinti) dell'artista gradiscano Luigi Spazzapan. La collezione è completata da opere di artisti friulani e giuliani del '900. - 7 Palazzo Monte di Pietà, via Alighieri.
- 8 Casa dei Provveditori veneti, via Battisti. L'ampia e massiccia mole del palazzo risale alla fine del Quattrocento, cioè al periodo di fondazione della fortezza. Fu edificato per essere sede dei rappresentanti del governo veneziano. La facciata denuncia, con le finestre a trabeazione rettangolare, rifacimenti effettuati nel Settecento. In origine infatti le finestre, nel solco della tradizione veneta, erano a tutto sesto. Le finestre ovali delle soffitte sono invece quelle originarie.
Al pianoterra le sale con soffitti a volte di particolare pregio ospitano l'enoteca regionale "La Serenissima", rassegna dei vini Doc e fondata nel 1965. È stata la seconda enoteca pubblica dopo Siena aperta in Italia. - 9 Loggia dei Mercanti, via Battisti. È sede del lapidario civico. Vi sono raccolte varie epigrafi e lapidi rinvenute nel corso degli anni a Gradisca. Interessante è la lapide sepolcrale di Francesco Ulderico della Torre, capitano della città.
- 10 Monumento alla Redenzione, piazza Unità d'Italia. Il monumento si trova al centro della piazza, di fronte al teatro comunale. È costituito da un'alta colonna con bassorilievi dedicati a varie fasi della storia gradiscana, su cui poggia un leone di San Marco in bronzo, simbolo della Repubblica di Venezia. Nel 1922 Giovanni Battista Novelli vinse il concorso per la realizzazione del monumento alla Redenzione di Gradisca con questo sobrio progetto. L'opera fu inaugurata il 21 aprile 1924.
- Museo documentario della città (Presso la biblioteca). Illustra, tramite un percorso espositivo cronologico, la storia di Gradisca. Il museo contiene frammenti lapidei, armi medievali e rinascimentali, monete, tele sei-settecentesche ed oggettistica varia.
Eventi e feste
[modifica]- Palio della scure, ☎ +39 0481 960663. Prima domenica di giugno. La rievocazione si tiene per ricordare una antica arma da guerra. La sfida si tiene fra Strassoldo e Gradisca. L'incontro sarà ripetuto la prima domenica di settembre a Strassoldo. Partecipano alla manifestazione i balestrieri di Massa Marittima che si esibiscono nei loro tiri di balestra, e sono accompagnati dagli sbandieratori e dai tamburini.
Cosa fare
[modifica]- 1 Biblioteca comunale, via della Campagnola 18. Fa parte del sistema bibliotecario della provincia di Gorizia, gestito dal consorzio culturale del Monfalconese. La struttura vanta un patrimonio librario di circa 30.000 volumi. In biblioteca possono essere consultati l'archivio storico della città di Gradisca (40 cartolari di documenti dal XVI al XX secolo), il Fondo Mosetti (con materiali minori lasciati al comune da Alfonso Mosetti) e lo Schedario storico gradiscano (meglio conosciuto come Schedario Patuna in quanto compilato da Ettore Patuna; redatto sulla base dei documenti conservati nell'archivio storico), oltre a un limitato numero di opere antiche di interesse locale, provenienti da donazioni.
Acquisti
[modifica]Sono prodotti di pregio i vini rossi Doc Isonzo del Friuli: Cabernet, Merlot, Refosco e il Pinot bianco. Si trovano anche tipici oggetti in ceramica locale.
Come divertirsi
[modifica]Spettacoli
[modifica]- 1 Teatro comunale (Nuovo teatro comunale), via Ciotti 1, ☎ +39 0481969753. L'attuale teatro sorge al posto di un pubblico granaio, risalente ai tempi del capitanato di Francesco Ulderico della Torre. Nel 1792 il vecchio granaio fu messo dalla deputazione provinciale a disposizione dei patrizi per trasformarlo in teatro. In realtà già da vent'anni nell'edificio avevano luogo rappresentazioni teatrali. Successivamente alla demolizione delle mura ed alla creazione di una nuova piazza, piazza Unità d'Italia, nuovo centro della città, il teatro venne a trovarsi non affacciato su quest'ultima. Qui difatti si poteva notare il fronte laterale del teatro, il cui ingresso era invece su via Ciotti. Solo nel 1925 s'attuò la sua ristrutturazione costruendo la sua facciata principale verso la piazza, con la realizzazione di una serie di portici, come previsto dal piano di ricostruzione a cura dell'UPRA, ufficio provinciale ricostruzioni architettura, diretto da Max Fabiani. Il teatro, dopo molti anni di chiusura e dopo un lungo periodo di ristrutturazione e restauro, venne riaperto ed inaugurato nell'aprile 2009. Ha una capienza di 323 posti a sedere (349 senza golfo mistico).
Locali notturni
[modifica]- 2 Enoteca La Serenissima, via Battisti 26, ☎ +39 0481 99598.
Dove mangiare
[modifica]Goulash, trippe, baccalà, cotechino (musetto) con rape acide sono piatti locali a grande diffusione. Fra i dolci lo strudel e la gubana, involucro di pasta con ripieno costituito da noci, zibibbo, uvetta, pinoli, cioccolato, servita a fette su cui si versa la grappa.
Prezzi medi
[modifica]- 1 Trattoria alla Concordia, via Garibaldi 31, ☎ +39 349 8389597.
- 2 Pizzeria Leon d'Oro, via Ciotti 58, ☎ +39 0481 99141.
Agriturismi
- 3 Agriturismo ai Feudi, via Venuti 11, ☎ +39 0481 961105.
- 4 Agriturismo Lorenzon, via Roma 42. +39 0481 961105.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Albergo Al Ponte, viale Trieste 124, ☎ +39 0481 961116, fax: +39 0481 93795.
- 2 Hotel Franz, viale Trieste, 45, ☎ +39 0481 99211, fax: +39 0481 960510.
Bad and Breakfast
- 3 La Fortezza, viale Trieste 27, ☎ +39 338 6227497, assita46@libero.it.
Sicurezza
[modifica]- 5 Alla Quercia, via Ciotti, 26, ☎ +39 0481 99153.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 6 Poste italiane, viale Trieste 17, ☎ +39 0481 958611, fax: +39 0481 969694.
Nei dintorni
[modifica]- Gorizia — Contea autonoma con stretti rapporti con Venezia, fu poi inserita nei territori dell'impero austro ungarico. Dopo la seconda guerra mondiale, ormai italiana, patì il distacco di gran parte del suo territorio a favore dell'ex Jugoslavia, trovandosi essa stessa con alcuni quartieri separati dal confine fra i due stati.
- Redipuglia — Notissimo, e meta continua di visitatori, il suo sacrario.
- Grado — Già porto romano per i commerci di Aquileia, l'antica città lagunare ha un centro storico di tutto rispetto. In epoca contemporanea ha sviluppato un'importante attività balneare.
- Duino
- Nova Gorica
Informazioni utili
[modifica]- 7 Pro Loco, via Ciotti 49, ☎ +39 0481 960624, fax: +39 0481 954896, info@prolocogradisca.it. Informazioni turistiche
Altri progetti
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