Aspetto
Gambatesa | ||
Stato | Italia | |
---|---|---|
Regione | Molise | |
Territorio | Appennino molisano | |
Altitudine | 468 m s.l.m. | |
Superficie | 43,69 km² | |
Abitanti | 1.464 (2015) | |
Nome abitanti | Gambatesani | |
Prefisso tel | +39 0874 | |
CAP | 86013 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Bartolomeo apostolo (24 agosto) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Gambatesa è un centro del Molise.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Sull'Appennino molisano del Molise centrale è posto sulla collina e immerso nel verde a circa 10 chilometri dal confine tra Molise e Puglia. Offre un'ampia visuale sul lago di Occhito. Dista 18 km da Riccia. 31 da Campobasso, 51 da Lucera, 56 da Larino.
Come orientarsi
[modifica]Quartieri
[modifica]Il suo territorio comunale comprende anche la località di Occhito.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- Aeroporto di Fiumicino Roma (FCO), Via dell' Aeroporto di Fiumicino, 320, ☎ +39 06 65951.
- Aeroporto di Capodichino Napoli (NAP), Viale F. Ruffo di Calabria, 80144 Napoli NA, ☎ +39 081 7896111.
- Aeroporto di Pescara (Aeroporto internazionale d'Abruzzo), Via Tiburtina Km 229,100, ☎ +39 085 4324201.
In auto
[modifica]- da nord in direzione di Pescara uscire a Termoli, seguire la direzione Campobasso/Larino, prendere la SS 87 (strada statale Bifernina), proseguire sulla SS 647, seguire le indicazioni per Campobasso, attraversare Campobasso, continuare sulla SS 645 e seguire le indicazioni per Gambatesa.
- da sud la direzione Pescara, uscire a Foggia, seguire la direzione Campobasso/Pescara, prendere la SS 673, continuare sulla SS 17 in direzione di Lucera/Campobasso, attraversare Lucera, continuare sulla SP 162 in direzione di Gambatesa.
- da nord uscire a San Vittore, direzione Campobasso, raggiungere la SS 17 seguendo il cartello Campobasso, proseguire per la SS 87 (strada statale Bifernina), attraversare Campobasso, prendere la SS 645 e seguire le indicazioni per Gambatesa.
- da sud continuare sull'autostrada A16, seguire la direzione Benevento, a Benevento continuare sulla SS 88, uscire a Campobasso, prendere la SS 87 (strada statale Bifernina) in direzione di Campobasso/Isernia, continuare in direzione di Campobasso, attraversare Campobasso e proseguire per la SS 645 seguendo indicazioni per Gambatesa.
- Da Termoli seguire la direzione per Campobasso prendendo la SS 87 (strada statale Bifernina) e la SS 647, attraversare Campobasso, prendere la SS 645 e seguire le indicazioni per Gambatesa.
- Da Campobasso prendere la Strada Statale 645 in direzione di Gambatesa.
In autobus
[modifica]- Le principali aziende di trasporto pubblico che operano nel territorio molisano sono le seguenti:
- Autolinee C.L.P. S.p.A., ☎ +39 081 5311707, +39 081 5312424, info@clpbus.it. Collegamento diretto da Napoli per Campomarino e Termoli
- Autolinee Lariviera.
- Autolinee SATI.
- Autolinee Molise Trasporti.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Castello medioevale, ☎ +39 0874 431350, vittoriadicera@beniculturali.it. I gruppi di persone che vogliono visitare il castello nei giorni da martedi a venerdi, possono fare richiesta alla Soprintendenza (almeno 3 giorni prima) ai recapiti sopra indicati.. sab 09:00-13:00 dom 9:00-13:00/15:00-19:00. Posto sull'altura del colle Serrone, al centro del quartiere storico, ha subìto lungo i secoli varie trasformazioni. Da Castello-fortilizio a Castello-residenza feudale in epoca medioevale, fu trasformato nel sec. XVI in Castello-palazzo rinascimentale dalla famiglia feudataria dei Di Capua. Divenne poi proprietà baronale-marchesale e quindi proprietà privata (oggi rientra nei beni appartenenti allo Stato). È ben visibile l'originaria massiccia struttura medioevale di forma quadrata con la merlatura guelfa sul lato sud-ovest e le torri angolari in direzione nord-est, mentre sono di stile rinascimentale il portale bugnato, le finestre e la loggetta con tre archi a tutto sesto che si aprono sulla facciata nord-ovest, aggiunta nel XV-XVI secolo. L'interno si presenta oggi, dopo i restauri, come una pregevole pinacoteca per l'abbondanza di affreschi, eseguiti da Donato da Copertino (Decumbertino) e discepoli nel 1550 su commissione di Vincenzo I di Capua, duca di Termoli e conte di Gambatesa. Espressione del manierismo cinquecentesco, il ciclo dei dipinti, raffigurante paesaggi, grottesche, tendaggi, pergolati, scene mitologiche e allegoriche, costituisce nel suo insieme una testimonianza di arte di notevole livello artistico. Di particolare interesse sono le figure allegoriche delle virtù cardinali.
- Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo. Situata al centro del paese, nelle immediate vicinanze del castello medioevale, fu consacrata dall'arcivescovo di Benevento cardinale Orsini (poi papa Benedetto XIII) il 16 luglio 1696. È a tre navate, divise da 12 pilastri, congiunti con archi a tutto sesto; misura 34 metri di lunghezza, 16 di larghezza e 10 di altezza. Inutile cercare nell'edificio un preciso stile architettonico, avendo subito continue modificazioni nel corso dei secoli. Nel complesso risulta uno stile rinascimentale. Il portale della Chiesa è in pietra ed è sormontato da un timpano triangolare sorretto da mensole. Rivela una possibile datazione al XVI secolo riconducibile al fonte battesimale del 1523. Sulla facciata del campanile si può ammirare un trittico costituito da tre pannelli che raffigurano la Vergine (al centro), S. Bartolomeo Apostolo e l'Agnello crucifero (ai lati). All'interno della Chiesa, presso il presbiterio, vi è il fonte battesimale, costituito da un'ampia vasca su una base cilindrica. La vasca è decorata con due stemmi: quello del Comune e dei De Capua; tra i due stemmi c'è la data: 1523. Sempre nel presbiterio c'è il coro in legno di artigianato locale. L'attuale altare maggiore (che sostituisce quello vecchio in mattoni e gesso eliminato perché in stato di grave degrado e privo di ogni valore artistico), è stato costruito con i marmi del pulpito ormai fuori uso.
- 2 Chiesa di San Nicola. La chiesa di S. Nicola risale ai secoli XIV-XV. Fu edificata sotto il titolo di S. Sebastiano, situata fuori la terra di Gambatesa, in una zona campestre ed officiata dal 1586 al 1653 dai Minori Conventuali di S. Francesco detti della "Scarpa", che abitavano l'annesso convento loro concesso dall'università con atto del 7 novembre 1586. Soppresse le piccole comunità religiose da Innocenzo X, la chiesa e il convento furono abbandonati. Con il terremoto del 1688 si aggravarono le condizioni già molto deteriorate dell'edificio e nel 1695 fu oggetto di dispendiosi restauri. Rinnovata la Chiesa l'arcivescovo di Benevento Orsini (poi Papa Benedetto XIII) vi fece trasferire le suppellettili dell'antica e abbandonata Chiesa di S. Nicola al Serrone. La Chiesa di S. Nicola è oggi un piccolo gioiello d'arte sacra romanico-rinascimentale dalla linea architettonica semplice e linda con la facciata a timpano. Presenta all'interno ad una sola navata alcune pregevoli tele di notevole interesse, restaurate per opera della Sovrintendenza alle Belle Arti.
- Cappella santuario di Maria Santissima della Vittoria. È una chiesa campestre ad una navata, situata nelle vicinanze del paese. Un'antica tradizione popolare ne attribuisce la costruzione alla volontà dell'imperatore Federico Barbarossa. In origine fu forse Abbazia con annesso monastero. Probabilmente rovinata dal terremoto del 1279 o da altri eventi, fu fatta ricostruire dalle fondamenta dal conte Riccardo di Gambatesa verso il 1313. Pur avendo subito lungo i secoli vari rifacimenti, la chiesetta conserva ancora la linearità della primitiva struttura architettonica d'impronta rurale. La facciata è liscia e compatta; nella lunetta del portale, in pietra nuda, è presente lo stemma dell'Agnello Crocifero. :All'interno di pregevole si notano il soffitto a capriata e la statua lignea della Madonna della Vittoria del 1714. Del monastero restano solo dei ruderi.
- Lago di Occhito. È un grande invaso artificiale, creato con uno sbarramento sul Fortore. Segna il confine tra la Puglia e il Molise per circa 10 km. Ha una lunghezza di circa 12 km e la sua capacità di contenimento è di 333 milioni di m³ di acqua..
I comuni che si affacciano sul lago sono Sant'Elia a Pianisi, Macchia Valfortore, Pietracatella, Gambatesa e Tufara in Molise; Carlantino, Celenza Valfortore e San Marco la Catola in Puglia.
Alla sua creazione viene attribuito l'innalzamento del tasso di umidità nelle zone circostanti. Lo sbarramento è raggiungibile da Carlantino in Puglia e da Colletorto in Molise.
Eventi e feste
[modifica]Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Ristorante pizzeria Stanlio Ollio & peperoncino, Via Nazionale Sannitica, 113, ☎ +39 388 6941410.
- Bar Pizzeria La Quercia, Contrada Varana, ☎ +39 0874 719472.
- Bar Trattoria Zi Luigi, Contrada San Barbato, ☎ +39 0874 719139.
- La Cantinella Vagabonda - Street Food, Via Eustachio, ☎ +39 339 1147630.
- Ristorante Pizzeria Evergreen, Contrada Fortore, ☎ +39 0874 718250.
- Ristorante Pizzeria Bar Ponte 13 Archi, Contrada Defenza, ☎ +39 0874 719342.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- Albergo Ristorante Bar Intercontinental, Contrada Varana, ☎ +39 0874 719111.
- 1 Bed & Breakfast Contea Sannita, Via Eustachio, ☎ +39 0874 719654.
- Casa Vacanza Amorosa, Via Del Corso, ☎ +39 328 1683887.
Sicurezza
[modifica]- 1 Abiuso, Piazza Vittorio Emanuele Iii, 4, ☎ +39 0874 713303.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 2 Poste italiane, Piazza Vittorio Emanuele III, 20, ☎ +39 0874 713307.
Nei dintorni
[modifica]- Campobasso — La città vecchia si sviluppa su un colle attorno al castello in posizione dominante. La città moderna si è sviluppata nel piano. È il centro più popoloso del Molise, di cui è capoluogo regionale.
- Lucera
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Gambatesa
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gambatesa