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Canosa di Puglia
Panorama di Canosa
Stemma e Bandiera
Canosa di Puglia - Stemma
Canosa di Puglia - Stemma
Canosa di Puglia - Bandiera
Canosa di Puglia - Bandiera
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Canosa di Puglia
Sito istituzionale

Canosa di Puglia è una città della Puglia.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Canosa sorge ad un paio di chilometri dalla sponda destra del fiume Ofanto e ad una ventina di chilometri dal Mare Adriatico. Il versante su cui è edificata la città è prevalentemente argilloso e sabbioso sulla superficie; esso va a coprire uno strato calcareo ("calcareniti di Gravina") che a sua volta costituisce il tipico tufo di colore bianco-giallastro e facilmente disgregabile. Questa caratteristica morfologica ha permesso la costruzione di ipogei artificiali e il riadattamento di grotte naturali a vari scopi. Il territorio circostante si estende verso sud fino alle pendici delle Murge, verso ovest fino all'Ofanto (anche confine provinciale) ed è prevalentemente pianeggiante.

Quando andare[modifica]

Canosa gode di un clima temperato, particolarmente mite e confortevole nei periodi primaverile ed autunnale, inverni freddi ed estati miti. Le temperatura medie mensili risentono fortemente dell'influenza del clima murgiano ed oscillano dagli 8 °C del mese di gennaio ai 30 °C del mese di agosto. Le precipitazioni piovose annuali occorrono prevalentemente nel periodo da settembre ad aprile.

Cenni storici[modifica]

Fondata secondo la leggenda dall'eroe omerico Diomede, Canusium è stato tra i più importanti centri indigeni della Daunia prima e della Apulia poi.

I primi insediamenti risalgono al Neolitico (6000-3000 a.C.). Le epoche successive vedono il costituirsi dell'abitato arcaico di Toppicelli, sulla piana ofantina, caratterizzato dalla presenza di edifici e tombe aristocratiche ricchissime di corredi appartenenti ai cosiddetti "principi dauni".

Nel corso dei secoli, Canosa diviene un importante centro commerciale e artigianale (da ricordare la produzione di "vasi canosini", fortemente influenzato dalla cultura magnogreca. Nel 318 a.C. diventa città alleata di Roma, accogliendo i suoi soldati sconfitti nel 216 a.C. da Annibale a Canne. Dall'88 a.C. è municipium e poco dopo diviene un nodo della via Traiana (109 d.C.). Più tardi l'imperatore Antonino Pio eleva il centro al rango di colonia con il nome Aurelia Augusta Pia Canusium. Divenuta dopo la riforma dioclezianea capoluogo della Regio II Apulia et Calabria, fu anche sede del vescovo metropolita di Puglia.

Diventata sede di gastaldato con l'invasione longobarda nel VI secolo, subisce successivamente diverse devastazioni per mano dei Saraceni (scacciati intorno all'871).

Canosa ritrova un certo rilievo con i Normanni, grazie al particolare interesse mostrato dal principe Boemondo I d'Antiochia (che dal 1111 giace nel mausoleo accanto alla Cattedrale) e poi, sotto gli Svevi, da Federico II. Con la fine del dominio normanno-svevo inizia il suo declino, accentuato dai molteplici terremoti (1361, 1456, 1627, 1659), dai numerosi saccheggi (in particolare, dei tarantini nel 1451 e dei soldati francesi di Napoleone nel 1803) e dalla perdita della sede vescovile: Canosa diventava un feudo, alla cui guida si successero varie famiglie: gli Orsini Del Balzo, i Grimaldi di Monaco, i de Gemmis di Castel Foce, gli Affaitati di Barletta, i Capece Minutolo di Napoli.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Canosa di Puglia
Corso S. Sabino

Dalla zona dell'Acropoli, costituita da un bastione contornato in discesa da un dedalo di scalinate e stretti vicoli (presenti tutt'oggi), il centro si è esteso fino alla piana sottostante, zona delle tombe dapprima daune, poi romane, infine paleocristiane. La città poi si è evoluta in epoca romana, con la costruzione di edifici, acquedotti, un anfiteatro, luoghi di culto e altre tombe in tufi locali e laterizi. La via Traiana attraversava trasversalmente la civitas, che, per la morfologia dei luoghi, non era costruita in base ai criteri dell'accampamento romano.

Dagli inizi del XIX secolo a oggi, Canosa ha assunto una fisionomia sempre più precisa: due piazze principali, collegate da un corso che ricalcava l'antica via Traiana (41.2237716.064511 corso San Sabino che oggi è una via pedonale), stabiliscono il centro cittadino: nella prima (Piazza Vittorio Veneto) è presente la cattedrale di San Sabino; nella seconda (attuale Piazza della Repubblica) il Municipio. Diverse strade diramanti da entrambi i larghi conducono ai punti più "strategici" della città.

Dagli anni '80 sul Monte Scupolo cresce la Zona 167, destinata inizialmente alle residenze popolari. Attualmente la zona è un secondo centro parallelo (Canosa Alta, già Torre Caracciolo) che accoglie più di un terzo degli abitanti di Canosa, quindi non più destinata solo a cooperative di case popolari, ma a ville, negozi e ristoranti.

Frazioni[modifica]

  • 41.16388915.9666671 Loconia — frazione rurale della città, distante 14 km dal centro.


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

  • Aeroporto internazionale di Bari Karol Wojtyla noto come Bari-Palese
  • Aeroporto di Foggia Gino Lisa

In auto[modifica]

In nave[modifica]

  • Porto di Trani
  • Porto di Barletta
  • Porto di Bari

In treno[modifica]

Stazione di Canosa di Puglia
  • 41.218516.05422 Stazione di Canosa di Puglia, Corso Garibaldi, 253. Lungo la linea Barletta-Spinazzola. Da Barletta si cambia per i treni a lunga percorrenza. Stazione di Canosa di Puglia su Wikipedia stazione di Canosa di Puglia (Q3969201) su Wikidata

In autobus[modifica]

Autolinee nazionali e internazionali[modifica]

  • Marino s.r.l
  • Marozzi

Autolinee extraurbane[modifica]

  • STP S.p.A.
  • Ferrovie del Gargano
  • SITA S.p.A.


Come spostarsi[modifica]

Con mezzi pubblici[modifica]

Ci sono 3 linee di autobus urbani della compagnia Caputo che percorrono tutta la città, raggiungendo anche la frazione Loconia. La frequenza di ogni passaggio è di 30 minuti.

In auto[modifica]

  • 41.22576816.067673 Parcheggio gratuito.
  • 41.21514616.0688164 Parcheggio gratuito.

Bicicletta[modifica]

Muoversi in bici potrebbe risultare faticoso: Canosa è situata su una serie di colli che creano salite e discese anche molto ripide. Il centro è pressoché pianeggiante, mentre il rione Castello, il quartiere San Giovanni, e la zona Canosa Alta (ex zona 167) possono presentare salite difficili da affrontare. Le poche piste ciclabili (es. zona 167/Stadio) sono poco efficienti anche perché solitamente ignorate dagli indigeni che, abitualmente, vi parcheggiano le automobili.

A piedi[modifica]

È la soluzione migliore. Canosa si può percorrere a piedi da un estremo all'altro meno di un'ora: le periferie (esclusa Canosa Alta) distano dal centro meno di 15-20 minuti. Passeggiando si possono ammirare le architetture, i labirintici e vecchi vicoli del Castello, le strade, le piazze e i mercati.

Informazioni per i disabili[modifica]

Purtroppo è ancora difficile per i disabili essere autosufficienti. Nel corso degli ultimi anni le varie amministrazioni hanno fatto installare un numero consistente di rampe e scivoli, purtroppo non sempre agibili. Vi sono posteggi per le auto riservati ai disabili, alcuni autobus predisposti per il trasporto dei disabili. Non vi sono indicazioni sonore, né tattili, né percorsi sul pavimento per i non vedenti.

Cosa vedere[modifica]

Chiese[modifica]

Cattedrale di San Sabino
Cattedra
  • attrazione principale 41.2230316.0664121 Cattedrale di San Sabino (Cattedrale di Canosa di Puglia), Corso S. Sabino, +39 0883 662035, +39 333 8856300, +39 392 3257534, . Gratuito. Visite guidate su prenotazione. Lun-Dom 9:00-12:30 e 17:00-21:00. Dopo la morte di Sabino, all'occupazione dei Longobardi seguì una grave crisi: le dimensioni di Canosa si ridussero all’area del foro (ovvero dell’attuale cattedrale) e alla zona alta. Nell’VIII secolo i principi longobardi avviarono la costruzione di una nuova cattedrale in un quartiere più centrale. Nella nuova Cattedrale il corpo di san Sabino. Nell’XI secolo la cattedrale venne ricostruita. Questa ricostruzione fu voluta probabilmente dai normanni Roberto il Guiscardo e dal figlio Boemondo, sepolto in un mausoleo presso la cattedrale. La Cattedrale fu dunque sede del vescovo di Canosa e Bari fino alla fine dell’XI secolo.
    Essa ha pianta cruciforme, con cinque cupole in asse, tre allineate lungo l’asse principale e due poste sui bracci del transetto. L'aspetto originario è stato alterato dall’aggiunta di cappelle sui fianchi e di una facciata moderna alla fine del XIX secolo. Nella chiesa ci sono moltissimi elementi decorativi ed architettonici provenienti da edifici romani e medioevali ormai in rovina, a cominciare dalle colonne di marmo verde recuperate da un edificio romano. All'interno, tra l'arredo liturgico risalta l'ambone di Accetto, autore dei pulpiti di Monte Sant'Angelo (1039) e di Siponto (1040): l’iscrizione sulla faccia laterale destra della cassa riporta il nome dell'autore "P(er) Iussionem D(omi)ni mei Guitberti ven(erabili)s p(res)b(ite)r(i)/ ego Acceptus peccator archi/diac(o)n(us) feci hoc opus" (Per ordine del mio signore, il presbitero Guitberto, io, arcidiacono Accetto, realizzai quest'opera). In una delle cappelle della navata destra si conserva un’icona con la Vergine e il Bambino del XIII secolo; in fondo alla stessa navata nel febbraio 2013 è stato scoperto parte di un affresco bizantino rappresentante la Crocifissione (XI-XII secolo), probabilmente appartenente ad un ciclo oggi scomparso: si vedono ancora il braccio destro del Cristo crocifisso, l’Angelo sul braccio della croce, e parte del popolo assistente al sacrificio.
    Basilica di San Sabino su Wikipedia basilica di San Sabino (Q3635721) su Wikidata
Mausoleo di Boemondo
  • attrazione principale 41.2228616.06662 Mausoleo di Boemondo, Corso S. Sabino (Accanto alla Cattedrale), +39 0883 662035, +39 333 8856300, +39 392 3257534. Gratuito. Visite guidate su prenotazione. Lun-Dom 9:00-12:30 e 17:00-21:00. Al transetto meridionale della cattedrale di San Sabino è addossato il mausoleo di Boemondo, un tempietto marmoreo quadrangolare con unica abside, coperto da una cupoletta su uno pseudo-tamburo ottagono. Il monumento fu voluto da Abelarda di Buonalbergo, moglie di Roberto il Guiscardo, per custodire le spoglie del figlio Boemondo, morto nel 1111 ad Antiochia. La prima generazione di re normanni - fra cui lo stesso Roberto il Guiscardo - era stata sepolta nella Santissima Trinità di Venosa, in un pantheon dinastico legato a una chiesa monastica. Con Boemondo e con il fratello Ruggero Borsa (†1111, sepolto nel quadriportico della cattedrale di Salerno) si inaugura una fase nuova, nella quale la tomba dinastica è direttamente legata alla chiesa cattedrale, riprendendo una tradizione già seguita nell'Italia meridionale per le sepolture dei vescovi e di molti duchi e principi longobardi e continuata in seguito dai re normanni di Sicilia. Le porte bronzee, opera di Ruggero di Melfi, hanno una decorazione di gusto islamico, nonostante i riquadri figurativi dell’anta destra siano di tradizione occidentale: le tre figure forse rappresentazione di principi normanni, l'immagine - oggi scomparsa - della Vergine con il Bambino sull'anta sinistra e i due personaggi inginocchiati, con le mani levate verso una figura probabilmente di Cristo - anch'essa scomparsa. Le iscrizioni in latino incise sulla porta bronzea e sulla cornice del tamburo del mausoleo ricordano le imprese di Boemondo e così si rivolgono al visitatore: “Volgi uno sguardo su queste porte, leggi ciò che è scritto, prega per Boemondo affinché possa avere il suo posto nel Regno dei Cieli”. Anche in questo edificio furono inseriti molti frammenti altomedioevali provenienti da edifici ormai in rovina. Inglobati nel muro di recinzione ci sono un pluteo frammentario in marmo del VI secolo, probabilmente proveniente dalla cattedrale di Santa Maria e decorato con una serie di losanghe, e due mensole frammentarie in marmo proconnesio, anch’esse del VI secolo, delle quali una, probabilmente d’importazione orientale, presenta una decorazione costituita semplicemente da una croce a braccia espanse, l’altra è invece decorata da due foglie d’acanto.
  • 41.22353416.0608013 Chiesa del Carmine (Beata Vergine Del Carmelo), Via Carmelitani, 1, +390883661052.
Battistero di San Giovanni
  • 41.22645216.05744 Battistero di San Giovanni, Vico Pietro Metastasio, 28. Lun-Dom 9:00-12:00 e 15:00-19:00. Il battistero di San Giovanni è un edificio a pianta dodecagonale con quattro camere sugli assi principali, che costituiscono i bracci di una croce greca, e quattro corridoi ad essa alternati, che affacciano tutti sul vano centrale rispettivamente con una e due porte. Al centro dell'edificio i resti di una vasca battesimale eptagonale. L'area della vasca era coperta da una cupola. Era un edificio di grande pregio, non solo per le notevoli dimensioni e l'articolazione degli spazi ma anche perché dotato di un vasto apparato decorativo, di cui sono state ritrovate poche ma significative tracce: nella vasca tessere vitree ricoperte da una lamina d'oro e lacerti del mosaico pavimentale, decorati da stelle a quattro punte, i cui bracci sono resi da losanghe, alternati a rettangoli. Battistero di San Giovanni (Canosa di Puglia) su Wikipedia Battistero di San Giovanni (Q20009068) su Wikidata
  • 41.2247416.0611325 Chiesa Santa Caterina, Via S. Caterina.
  • 41.22530616.0597596 Chiesa di Santa Lucia.
  • 41.22505516.0624857 Chiesa di San Francesco e San Biagio, piazza Martiri XXIII Maggio (Accanto al Palazzo del Comune), +390883661048.
  • 41.22030216.0678528 Chiesa di Gesù e Maria, Via Federico II, 1, +390883661596.
  • 41.21368516.0596039 Chiesa della Madonna di Costantinopoli, strada provinciale Canosa-Montegrosso.
  • 41.21899916.07631710 Chiesa di Gesù Liberatore, Travia IV Baccaro, 1, +390883613262.
  • 41.22538616.07043111 Chiesa di San Giovanni Battista al piano, Via Luigi Capuana, 17, +390883664401.
  • 41.2219116.07240612 Chiesa di Sant'Antonio, Via Balilla, 110.
  • 41.213116.07323913 Chiesa della Assunta, Via Europa, 23, +390883616940.
  • 41.21836116.06331914 Chiesa del Rosario, Piazza Agostino Petroni, 9.
  • 41.22101516.06032615 Chiesa di Santa Teresa del Bambino Gesù, Via Duca D'Aosta, 12, +390883663515.

Architetture civili[modifica]

Palazzi Storici[modifica]

Palazzo di Città
  • 41.22524216.06239516 Palazzo di Città (Palazzo del Comume), piazza Martiri XIII Maggio.
  • Palazzo Scocchera, via Barletta.
  • Palazzo Barbarossa, via Santa Lucia.
  • Palazzo Barbarossa, via Garibaldi.
  • 41.22238916.06859817 Palazzo Rossi, Piazza Vincenzo Sinesi, 4.
  • Palazzo Rossi, corso San Sabino.
  • Palazzo Caporale, via Imbriani.
  • Palazzo Visconti, via Kennedy.
  • Palazzo sede dell'ex biblioteca, via Imbriani.
  • Palazzo Forina, via De Gasperi.

Monumenti antichi[modifica]

Diversi monumenti antichi sono gestiti dalla Fondazione archeologica canosina.

Basilica di San Leucio
  • 41.210816.070918 Parco Archeologico di San Leucio (Area archeologica con annesso antiquarium.), Strada Vicinale S. Lucia, +39 333 885 6300. gratis, ingresso su prenotazione. Lun-Dom 9:00-12:00 e 15:00-19:00. In questa area nel 318 a.C. venne eretto un tempio dedicato alla dea Minerva – Atena Ilias. Alla fine del V sec d.C. venne distrutto e vi fu costruita una basilica dedicata ai Santi Medici Cosma e Damiano, in età longobarda venne intitolata a San Leucio. Nell'area sono stati trovati dei mosaici ed un imponente capitello scolpito a bassorilievo con una divinità. Oltre al parco è presente un antiquarium dove vengono esposti i reperti dell'area. Antiquarium del parco archeologico di San Leucio su Wikipedia Antiquarium del parco archeologico di San Leucio (Q20009039) su Wikidata
  • Abitato di Toppicelli. VII-VI Secolo a.C.
  • Tempio italico sulla collina di San Leucio. IV sec. a.C.
  • 41.21129516.05757619 Necropoli dauna di Pietra Caduta, Parco di Pietra Caduta, +39 333 885 6300. Lun-Dom 9:00-12:00 e 15:00-19:00. IV sec. a.C.
  • 41.22050116.06511120 Tempio di Giove Toro, Via M. R. Imbriani, +39 333 885 6300. Tempio periptero di età romana (IV sec. a.C.), con sei colonne sui lati corti e dieci sui lati lunghi, si innalza su un podio preceduto da una scalinata. Tempio di Giove Toro su Wikipedia Tempio di Giove Toro (Q3983260) su Wikidata
  • 41.21861416.06590421 Terme Lomuscio, Via Venezia, 20. II sec. d.C.
  • Via Traiana. II sec. d.C.
  • Torre Casieri. Torre romana del II sec. a.C.
  • 41.22069816.06666822 Terme Ferrara e Mosaico a tema marino, Piazza Terme. Si trovano sotto un condominio di Piazza Terme 37, ma a causa di un contenzioso fra il comune e i residenti del condominio, non sono visitabili.
  • 41.22164316.06806623 Domus Romana di Montescupolo, Via Guglielmo Marconi, 17. gratis, ingresso su prenotazione. Lun-Dom 9:00-12:00 e 15:00-19:00. I sec. d.C.
  • 41.21607716.06460524 Scavi Archeologici S. Pietro, Strada Vicinale S. Pietro. Con i resti di una basilica paleocristiana.

Ipogei[modifica]

Ipogei Lagrasta
  • 41.21973916.06055425 Ipogei Lagrasta, Via Generale Luigi Cadorna, +39 333 885 6300. gratis, ingresso su prenotazione. Lun-Dom 9:00-12:00 e 15:00-19:00. È un complesso funerario databile tra la fine del IV e il I sec a.C. composto da tre ambienti ipogeici distinti con ingresso a dromos corridoi e camere interne. Sono stati recuperati anche dei corredi funerari ed era presente anche un'iscrizione latina andata perduta. ipogei Lagrasta (Q92398791) su Wikidata
Ipogei di Vico San Martino
  • 41.2197716.05718326 Ipogei di Vico San Martino, Vico S. Martino. gratis, ingresso su prenotazione. Lun-Dom 9:00-12:00 e 15:00-19:00. Si tratta di un sito databile tra il V e il I sec. a.C. scoperto sotto le fondamenta di un palazzo e consistente in una serie di tombe ipogeiche del tipo daunio (come le tombe Lagrasta) che hanno restituito importanti testimonianze dell'epoca.
  • Tomba degli Ori (Situata sul tracciato della Via Traiana, nei pressi dell'Ipogeo del Vaso di Dario e vicinissima all'Arco Traiano). IV Secolo a.C.
  • 41.22872416.06979627 Ipogei Monterisi-Rossignoli, Via Agli Avelli. Lun-Dom 9:00-12:00 e 15:00-19:00. IV sec a.C.
  • 41.21343816.0514928 Ipogeo dell'oplita, Corso Garibaldi, 253. gratis, ingresso su prenotazione. Lun-Dom 9:00-12:00 e 15:00-19:00. Del IV secolo a.C.
  • 41.2149216.05787929 Ipogeo Varrese, Via Lavello, +39 333 885 6300. Lun-Dom 9:00-12:00 e 15:00-19:00. L'ipogeo del IV sec. a.C. fu scoperto casualmente nel 1912. Dell'ipogeo si persero in seguito notizie, fino alla sua riscoperta nel 1971: la tomba, interamente scavata nel banco tufaceo, è composta da cinque camere. Il corredo che qui era custodito è riunito oggi a Palazzo Sinesi ed era composto da oltre quattrocento reperti. Il corredo è composto da più di 400 reperti tra cui: vasi a figure rosse, ceramica listata, ceramica dorata, oggetti in alabastro e una magnifica corazza anatomica bronzea, oltre ai vasi policromi e plastici tipici della produzione canosina.
  • 41.21721116.05842530 Ipogeo del Cerbero, presso il Liceo Scientifico Enrico Fermi, Viale Iº Maggio, 58. gratis, ingresso su prenotazione. Lun-Dom 9:00-12:00 e 15:00-19:00. IV sec. a.C.
  • 41.21737916.05816531 Ipogeo D’Ambra, Via Luigi Settembrini, 119, +39 333 885 6300. gratis, ingresso su prenotazione. Lun-Dom 9:00-12:00 e 15:00-19:00.
  • Ipogeo Scocchera A. IV sec. a.C.
  • 41.2262716.07060532 Ipogeo Scocchera B (detto Ipogeo Boccaforno), Via On Dott. Giuseppe Matarrese, 47. gratis, ingresso su prenotazione. Lun-Dom 9:00-12:00 e 15:00-19:00. IV sec. a.C.
  • 41.21926616.06790833 Ipogei Casieri, Vico Pietro Maroncelli. IV sec a.C.
  • Ipogeo del Vaso di Dario (nei pressi della Via Traiana e dell’Arco Onorario). Ipogeo del IV sec. a.C. Ad oggi risulta reinterrato dopo aver eseguito gli scavi archeologici.
  • Ipogeo Matarrese.
  • Ipogeo Reimers. III sec a.C.
  • Tomba di Largo Costantinopoli. III sec. a.C.

Altro[modifica]

Castello di Canosa
Torre dell'orologio
  • 41.22445616.05948934 Castello, Vico Bartolomeo Colleoni. Non visitabile. Il castello fu costruito sulla collina dei Santissimi Quaranta Martiri, a 142,5 m sul livello del mare, su una posizione da cui si domina il territorio circostante fino all'Adriatico, al Gargano ed al Vulture. Nello stesso luogo, era già l'acropoli della città greco-romana. Il Castello oggi è in rovina. Aveva forma di esagono irregolare, con sei torri quadrangolari sporgenti agli spigoli. Nell'XI secolo i Normanni ne fecero una delle sedi di potere più importanti del loro territorio: qui s'incontrarono i fratelli Boemondo e Ruggero Borsa nel 1089 per mettere fine alla rivalità scoppiata fra loro subito dopo la morte di Roberto il Guiscardo (1085). Probabilmente anche Federico II soggiornò qui durante i lavori di costruzione di Castel del Monte (avvenuti dopo il 1240). Nel 1643 Canosa e il castello furono venduti all'asta: iniziò così il lento declino del Castello, che decadde, tanto da essere utilizzato come cava per la costruzione del vicino palazzo baronale. Castello di Canosa di Puglia (Q100708442) su Wikidata
  • 41.22499816.0609235 Torre dell'Orologio, via Diomede. Torre dell'Orologio (Q100708466) su Wikidata
Lapidarium della villa comunale
  • 41.22325816.06729936 Villa Comunale (Lapidarium), Via Giovanni Bovio. Oltre alla possibilità di vedere la parte posteriore della Cattedrale e l'esterno del Mausoleo di Boemondo per mezzo di ampie balconate, è presente un'imponente cassa armonica per orchestra, un monumento dedicato a Scipione l'Africano, l'ara commemorativa dei Caduti di tutte le guerre e un lapidarium. Il lapidarium della Villa Comunale è composto da un notevolissimo patrimonio di reperti archeologici lapideidi di epoca dauna e romana: epigrafi, rilievi funerari, capitelli e colonne, architravi e vere di pozzo di ville imperiali. Lapidarium della villa comunale (Q49575222) su Wikidata

Musei[modifica]

Palazzo Sinesi
  • 41.22134516.066637 Museo Archeologico Nazionale (Palazzo Sinesi), via Kennedy, 18, +39 0883 664716, . Ven-Sab 16:00-20:00 e Dom 9:30-13:30, prenotazione obbligatoria, ingresso max 10 persone. È un edificio privato del XIX secolo destinato dal 1994 a spazio espositivo per mostre tematiche e temporanee. È la sede della Fondazione Archeologica Canosina e sede di supporto della Soprintendenza ai beni archeologici della Puglia, ma soprattutto del Museo Archeologico Nazionale. Palazzo Sinesi (Q55673252) su Wikidata
Palazzo Iliceto
Codici del museo paleocristiano
  • 41.22511116.06184838 Museo archeologico di Palazzo Iliceto (Palazzo Iliceto), via Trieste e Trento, +393338856300. gratis, ingresso su prenotazione. Lun-Dom 9:00-12:00 e 15:00-19:00. Palazzo Iliceto è un imponente palazzo settecentesco destinato a spazio espositivo culturale. Fino al 2005 è stata la sede del Museo delle Marionette di Canosa, e successivamente ha ospitato diverse mostre tematiche. Dal 2007 ospita le collezioni archeologiche del Museo Civico, già collocate nel Palazzo Casieri. Museo civico archeologico di Canosa di Puglia su Wikipedia Museo civico archeologico (Q20009250) su Wikidata
  • 41.22224316.06605339 Museo Paleocristiano della Cattedrale (Palazzo Fracchiolla-Minerva), piazza Vittorio Veneto, 6. Il Palazzo del XIX secolo, apparteneva ad un'importante famiglia canosina. Successivamente è diventato parte del patrimonio della Basilica di San Sabino, nonché dimora dell'Arcivescovo emerito Francesco Minerva fino alla sua morte. La struttura su tre piani, contiene alcuni pezzi rari e pregiati appartenuti ai Vescovi canosini in epoca medioevale (tra cui manoscritti, una croce d'avorio contenente in un'ampolla presunto sangue del Cristo, un flabello del XII secolo, dei guanti indossati da Papa Pasquale II ed una collezione di monete donata da una famiglia locale).

Fuori dal centro abitato[modifica]

Necropoli Santa Sofia
  • 41.22686716.08253140 Necropoli e cosiddetta basilichetta di Santa Sofia (Necropoli Del Ponte Della Lama), SS93, 93. La più vasta necropoli in area extraurbana di origine romana (II-IV sec. d.C.), ma riutilizzata nel periodo paleocristiano, sorta lungo la via Traiana. Una parte di questa necropoli è sub divo (letteralmente “sotto il cielo”): tombe a camera con murature in mattoni, sarcofagi in calcare di discreta fattura, tombe terragne. La presenza di terrazzamenti, sul costone roccioso scavato dal torrente, permise anche la creazione di diverse catacombe con gallerie indipendenti articolate in numerosi cubicoli e ambulacri, a loro volta con loculi, arcosoli e sarcofagi. Presso l'ingresso delle catacombe sorge la cosiddetta basilichetta di Santa Sofia, ad aula unica. Essa mostra due fasi edilizie: la più antica - di cui rimane solo un tratto inglobato in quella successiva - è in conci di tufo locale, come le murature degli edifici paleocristiani di Canosa. La seconda fase presenta una costruzione a muratura listata, tradizionale nella pratica edilizia beneventana, centro del principato longobardo. Dunque anche la basilichetta sarebbe da collocarsi nel periodo di rinnovamento urbanistico promosso nell'VIII secolo dai principi longobardi. L'intitolazione alla Santa Sofia andrebbe letta perciò in chiave longobardo-beneventana, con riferimento alla più celebre Santa di Benevento.
Arco di Traiano
Ponte romano sull'Ofanto
  • 41.22749516.04625541 Arco di Traiano (Porta romana, arco di Terenzio, porta Varrone o Varrense), SP231. Arco onorario datato all'epoca di Traiano (II sec. d.C.) ed edificato lungo la via Traiana in prossimità dell’ingresso alla città. Arco di Traiano (Canosa) su Wikipedia Arco di Traiano (Q3621793) su Wikidata
  • 41.2295216.01986242 Ponte romano sull'Ofanto. Il ponte Romano sull'Ofanto del I secolo d.C. permetteva il passaggio della Via Traiana da una parte all'altra del fiume (ed è stato utilizzato per il traffico stradale fino agli anni settanta), venne ricostruito ex novo nel medioevo e restaurato ancora una volta nel 1759. La base è costituita da quattro piloni a forma di punta di lancia e cinque arcate diseguali.
  • 41.22760316.04281743 Mausoleo Barbarossa, Via Cerignola, 24. I-II sec. a.C.
  • 41.22795416.03807444 Mausoleo Bagnoli, SP3. II sec. a.C.

Masserie[modifica]

  • Masseria Barbarossa, SP Cefalicchio.
  • Masseria Campanile, Canale della Piana delle Murge.
  • Masseria Coppe Maltempo, Strada Comunale Coppe Fortunato.
  • Masseria Covelli (vicinanze della ferrovia Barletta - Spinazzola).
  • Masseria Donna Rosina, Strada Comunale Donna Chiarina.
  • Masseria Iannarsi, Borgo Loconia.
  • Masseria Femmina Morta, Canale della Vetrina.
  • Masseria Pantanella Di Zezza, Strada Comunale Pantanella.
  • Masseria Pantanella Di Palieri, Strada Comunale Pantanella.
  • Masseria Quiraldi, SS.93.
  • Masseria Sant'Andrea.
  • Masseria Sinesi (vicinanza dell'autostrada Napoli-Canosa).
  • Masseria Spagnoletti e Messere, SS 93.
  • Masseria Volturina.
  • Posta Locone, SS 93.
  • Posta Leone, SS 93.
  • Masseria Addone, Canale della Piana delle Murge.
  • Masseria Coppicella di Sotto, Strada Comunale di Sotto.
  • Masseria Coppicella di Sopra, Strada Comunale di Sotto.
  • Masseria Crocifisso, Strada Comunale Crocifisso.
  • Masseria Fasoli (vicinanza dell'autostrada Napoli-Canosa).
  • Masseria La Capitana, Strada Comunale Salinelle.
  • Masseria Nigretti, SP Cefalicchio.
  • Masseria Pantanella Fortunato, Strada Comunale Pantanella.
  • Masseria Profico, Strada Comunale Salinelle.
  • Masseria Rossi, Strada Comunale di Madonna di Costantinopoli.
  • Masseria Saraceno (vicinanza al Torrente Locone).
  • Masseria Tesoro, Strada Comunale Tufarello.


Eventi e feste[modifica]

Febbraio[modifica]

  • Nascita di San Sabino. 9 febbraio. Riti liturgici, processione e fuochi pirotecnici.
  • Beata Vergine di Lourdes. 11 febbraio.
  • Carnasciale Canosino. Carnevale.

Marzo[modifica]

  • Madonna di Costantinopoli. 1° martedì del mese. Pellegrinaggio al santuario della Madonna di Costantinopoli.
  • Premio Diomede. Da quasi un decennio premia i canosini e i pugliesi che si sono distinti per la loro opera meritoria in campo economico, sportivo, sociale, scientifico, artistico e culturale. I premiati in questi anni sono: Lino Banfi, Ermanno Leo, Donato Di Gaetano, Samuele Valentino, Francesco Chiancone, Arcivescovo Francesco Minerva, Don Tonino Bello, Vincenzo Petroni, Michele Paulicelli e Sabino Cannone.
  • Via Crucis vivente. Suggestiva rievocazione delle 14 stazioni della Via Crucis, organizzata dalla Parrocchia Santa Teresa.

Aprile[modifica]

  • Processione dell’Addolorata. Venerdì precedente la Domenica delle Palme. La processione che dà inizio ai Riti della Settimana Santa vede la partecipazione di un numero altissimo di fedeli, soprattutto donne vestite e velate di nero, spesso scalze. La tradizione la ricorda come la Madonn du’ tupp-tuzz’ le perché la Madonna, in cerca del figlio Gesù, bussava (da qui tupp-tuzz’le, cioè bussare) alle porte delle chiese prima di giungere alla Cattedrale.
  • I Sepolcri. Settimana Santa, Giovedì Santo.
  • Processione dei Misteri. Settimana Santa, Venerdì Santo.
  • Processione della Desolata. Settimana Santa, Sabato Santo. Sicuramente è la processione più suggestiva della sattimana santa. Al mattino si parte dalla Chiesa di San Francesco e San Biagio mattina: bambini vestiti da angioletti aprono la processione mostrando gli oggetti e le frasi della passione di Cristo. Segue la statua della Desolata seguita da un folto coro composto da circa 250 ragazze col volto coperto e vestite di nero, alcune ancora oggi scalze, che urlano (alla maniere straziante delle donne prezzolate) una canto tipico, lo Stabat Mater .
  • Processione della Madonna della Fonte. Domenica della Divina Misericordia (seconda domenica dopo Pasqua).
La Desolata
Le Donne cantano lo Stabat Mater durante la processione della Desolata

Maggio[modifica]

  • Settimana dei Beni Culturali.
  • Fiera Cittadina. 20-21 maggio.

Giugno[modifica]

  • Maria SS. Altomare. Festa rionale organizzata dalla parrocchia di Gesù, Maria e Giuseppe.

Luglio[modifica]

  • Madonna del Carmine. 16 luglio. Festa rionale organizzata dalla rettoria del Carmine.
  • Canosa Estate. 31 luglio. Spettacoli musicali.

Agosto[modifica]

  • Festa Patronale di San Sabino (Madonna della Fonte e Sant'Alfonso). 1-2 agosto.
  • Sagra dell’Antico Vino Rosso. Prima settimana di agosto.
  • Sagra della Percocca. Seconda domenica di agosto.
  • Festa dell’Assunta. 15 agosto.

Ottobre[modifica]

  • Santa Teresa. 1 ottobre.
  • Madonna del Rosario. 7 ottobre.

Dicembre[modifica]

Una delle rare nevicate a Canosa
  • Sagra dell’Olio Extravergine d’Oliva.
  • SS. Immacolata. 8 dicembre.
  • Santa Lucia. 13 dicembre.
  • Mostra del presepio artigianale Canosapresepi. Rassegna Espositiva di Presepi Artigianali; Associazione Italiana Amici del Presepio.
  • Presepe vivente. Rappresentazione del presepe con 150 figuranti che si estende su un'area di 6000 m² e con un percorso lungo 300 m. La prima edizione risale al 2004.


Cosa fare[modifica]

  • Visite guidate, Via J. F. Kennedy, 18 (Palazzo Sinesi), +39 333 88 56 300, . Ingresso: gratuito. Visita guidata: 1 sito 5 €, 2 siti 10 €, 3 siti 15€. I siti archeologici della città sono gestiti da una fondazione che si occupa della loro apertura e delle visite guidate. Di seguito l’elenco dei siti gestiti dalla fondazione: Ipogeo dell'Oplita, Ipogeo Scocchera B, Ipogei Lagrasta, Ipogeo del Cerbero, Ipogeo D'Ambra, Ipogeo di Vico San Martino, Parco Archeologico e Antiquarium di San Leucio, Parco Archeologico di San Giovanni, Domus romana di Colle Montescupolo e Palazzo Iliceto.


Acquisti[modifica]

Nel suo territorio si produce un ottimo olio di oliva; Canosa di Puglia fa parte dell'Associazione nazionale Città dell'olio.

Come divertirsi[modifica]

  • 41.22245616.0652841 Internet Cafe, Via Piave, 13, +39 0883 617 102. Frequentato, ambiente giovanile.
  • 41.22239916.0665712 Bar Casa Del Caffè, Piazza Vittorio Veneto. Frequentato, ambiente giovanile.

Spettacoli[modifica]

Locali notturni[modifica]

  • 41.2172316.0736584 Excalibur Pub, Via Tigli, 21, +39 0883 612 444. Pub frequentato, ambiente giovanile, serate con musica live.
  • 41.21437816.0570085 Twins, Via Lavello, 42, +39 0883 662 100. Discoteca disco-restaurant, ricevimenti, banchetti.


Dove mangiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

  • 41.22023616.0676631 Focacceria Antares, Via Santa Lucia, 14, +39 0883 613 850.
  • 41.22494816.0720622 Pizzeria Red Lyon, Via G. Bovio, 118, +39 0883 664 389.
  • 41.22360816.0694863 Pizzeria Talismano, Via G. Bovio, 19, +39 0883 663068.
  • 41.15896815.9384894 Pizzeria Loconia Bar Pizzeria, Piazza Roma, 21 (Loconia), +39 0883 619963.
  • 41.21824716.0761125 Pizzeria O' Saraceno, Via G. Falcone, 10, +39 0883 663068.

Prezzi medi[modifica]

  • 41.22545516.0734226 Locanda Di Nunno, Via Balilla, 2 (Poca distanza dal centro città), +39 0883 615096. prezzo medio 35,00 €.
  • 41.22219616.0662747 Conte Max, Via Balilla, 45 (15 minuti dal centro), +39 0883 612926.
  • 41.22271516.0655318 Ristorante Principe Boemondo, Corso S. Sabino, 92 (centro città), +39 0883 614111.
  • 41.21140816.0786899 Villa Torre Carracciolo, Piazza Oristano, +39 0883 664 642. prezzo medio 25,00 €.
  • 41.21414216.07253410 Lo Smeraldo, Via Corsica, 84 (zona residenziale), +39 0883 613833.
  • 41.20155516.08257411 Il Giardino del Mago, Via Corsica, 184 (zona residenziale), +39 0883 664108.
  • 41.22583916.06069512 Carbondolce, Via Cesare Beccaria (Rione Castello), +39 0883 662 949.
  • 41.22207816.06572513 Osteria La Capannina, Via Savino di Bari (nei pressi della Cattedrale), +39 0883 617350.
  • 41.2247116.06194714 Antico Borgo, Salita Arco Diomede, 4 (Rione Castello), +39 0883 883519.
  • 41.22721216.06374815 Nana, Via Alcide de Gasperi, 108 (nei pressi del Battistero di san Giovanni), +39 0883 887876.
  • 41.2195216.07696216 Taverna dei Principi, Via J. F. Kennedy, 17 (nei pressi della Cattedrale), +39 389 6447878.

Prezzi elevati[modifica]

  • 41.17765416.03126717 Tenuta Leone, Contrada Cefalicchio Km 4,300, +39 0883 662 767.
  • 41.19222616.0410418 Countryhouse Cefalicchio, Contrada Cefalicchio km 3, +39 0883 617 601.
  • 41.2227716.06113619 Casa 28 cucine e camere, Vico Ticino, 15. Locale molto accogliente, cucina di ottima qualità e ricercata.


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]

A primo impatto la città sembra avere un impatto piuttosto negativo. Molte strade sono sporche e gli abitanti osservano con curiosità i turisti. I quartieri attorno al castello sono piuttosto degradati e sicuramente poco raccomandabili la notte.

Vigili del Fuoco[modifica]

  • Vigili del Fuoco, Via Trani km 749.430 - 70051 Barletta, +39 0883 531222. A Canosa non c'è una stazione dei Vigili del Fuoco, bensì si serve della caserma di Barletta. Inoltre il corpo dei Vigili Urbani di Canosa è stato addestrato e attrezzato per fronteggiare le prime fiamme

Assistenza Sanitaria[modifica]

Guardia di Finanza[modifica]

  • Guardia Di Finanza, via Bari, 8 - 70031 Andria, +39 0883 591454. A Canosa non c'è una stazione della Guardia di Finanza


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]

  • Ufficio Postale Centrale, via F. Rossi, 72. Lun-Ven 8-13.30; Sab. 8- 12.30. ATM Postamat esterno
  • Ufficio Postale Canosa Di Puglia 1, Via Duca d'Aosta, +39 0883 661 513. Lun-Ven 8-13.30; Sab. 8- 12.30. ATM Postamat esterno
  • Ufficio Postale Canosa Di Puglia 2, Via Corsica, 23, +39 0883 614 104. Lun-Ven 8-13.30; Sab. 8- 12.30.

Telefonia[modifica]

Internet[modifica]

  • Internet Café, Via Piave, 13, +39 0883 617 102.
  • Melziade Sabino - Centro Servizi Telematici, Via Giuliani, 10, +39 0883 664 299.
  • Comune di Canosa - Ufficio InformaGiovani, Piazza Martiri 23 Maggio, 7, +39 0883 615 707. 1 postazione pc con internet gratuito


Nei dintorni[modifica]

Informazioni utili[modifica]

All'edizione 2014 della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum è stata presentata la Guida alle vie del turismo religioso nelle terre del GAL Murgia Più che racconta come e quando è possibile visitare le chiese, i luoghi più suggestivi legati alla transumanza, le testimonianze del culto micaelico, le eredità di papa Orsini e papa Pignatelli. Un percorso che si snoda tra cattedrali e musei, ipogei e parchi archeologici. La guida, suddivisa in due sezioni (una storica, l’altra contenente schede di dettaglio sui singoli documenti), è stata rilasciata dagli autori in CC by SA ed è disponibile su questa pagina è scaricabile in pdf.

Altri progetti

CittàUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per consentire una breve visita alla città. Utilizza correttamente i listing (la giusta tipologia nelle giuste sezioni).