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Yamoussoukro
Viale di Yamoussoukro
Stato
Altitudine
Superficie
Abitanti
Prefisso tel
Fuso orario
Posizione
Mappa della Costa d'Avorio
Mappa della Costa d'Avorio
Yamoussoukro
Sito istituzionale

Yamoussoukro è la capitale della Costa d'Avorio.

Da sapere[modifica]

Yamoussoukro è è forse la città moderna più bizzarra della Terra. È una grande griglia di strade lastricate e luci con quasi nulla in mezzo. Sembrerebbe che il sogno dell'ex presidente Felix Houphouet-Boigny che la sua città natale diventasse una vivace capitale non si sia mai realizzato. Le strade ora sono piene di buche, le luci non funzionano più e la giungla le sta riconquistando ciò che il cemento le aveva sottratto. Tuttavia "Yam" (questo è il suo diminutivo) merita una visita.

Cenni geografici[modifica]

Nell'area sono presenti due aree protette:

  • Riserva di Aboukouamékro — Oltre 20.000 ettari di parco aventi l'obiettivo sia della protezione delle specie animali selvatiche in via di estinzione che della redditività commerciale: i promotori del progetto sperano di creare un'ampia area turistica, sull'esempio delle riserve a est-africane. Vi furono introdotte giraffe e rinoceronti, specie completamente scomparse dal Paese. Tuttavia, il parco è soggetto a un intenso bracconaggio.
  • Parco Marahoué — Oltre 100.000 ettari di parco che riuniscono paesaggi della savana e quelli della foresta vergine, ospitando al contempo numerose specie animali.

Le numerose foreste sono ogni anno minacciate da incendi boschivi accesi a scopo di caccia durante la stagione secca.

A nord-ovest della città, il fiume Bandama è formato dall'incontro del Bandama Bianca che sorge a nord di Korhogo e sfocia nel lago Kossou, e del Marahoué (indicato anche come Bandama Rossa). Il Bandama prosegue poi verso sud per formare il Lago Taabo prima di sfociare nel Golfo di Guinea a Grand-Lahou.

Quando andare[modifica]

 Clima gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
 
Massime (°C) 31,7 33,8 33,7 33,1 31,9 30,2 28,6 28,7 29,5 30,4 30,9 30,3
Minime (°C) 19 21,4 22,0 22,0 21,4 21,2 20,5 20,7 20,7 20,6 20,5 19,2
Precipitazioni (mm) 12 41 106 125 155 164 88 82 170 124 36 15

Cenni storici[modifica]

Preistoria[modifica]

I numerosi utensili di pietra trovati nel paese, specialmente nel nord ed al centro, datanti dal Paleolitico, alcune centinaia di migliaia di anni fa, attestano che la Costa d'Avorio è stata occupata fin dai tempi antichi.

In epoca più recente del Neolitico, il Sahara ha cominciato a desertificarsi. Di fronte all'essiccamento delle loro terre arabili e dei loro pascoli, gli africani del nord sono discesi verso il sud per ritrovarvi migliori condizioni climatiche, in particolare un tasso d'igrometria più elevato, che permettesse loro di continuare a dedicarsi all'allevamento o alle colture.

Questa migrazione verso il sud ha sconvolto la geografia umana dei paesi sub-sahariani, dove popoli antichissimi vivevano già e dovettero ripiegare per lasciar il posto ai nuovi arrivati.

Tra tali popoli, c'erano i Pigmei, oggi rifugiati nella grande foresta dell'Africa centrale, ed il cui inserimento nella regione nei tempi preistorici era già segnalata dagli Egiziani e dallo storico greco Erodoto fino nell'alta valle del Nilo.

Periodo precoloniale[modifica]

Fino al XV secolo, non si conoscono testimonianze scritte del popolamento della Costa d'Avorio, contrariamente ai reami situati più a nord.

Gli specialisti stimano tuttavia che il popolamento Baulé della regione di Yamoussoukro, come quello della regione di Bouaké, più a nord, risulta dall'epopea, nel XVIII secolo, della Regina Pokou e di sua sorella Akwa Boni nella loro migrazione, attraverso la savana, a partire dal Ghana.

Tale epopea è sostanzialmente raccontata di generazione in generazione sino ai nostri giorni dai griot, che hanno una funzione sociale essenziale nelle società africane.

Periodo coloniale[modifica]

La Regina Yamousso, nipote di Kouassi N'Go, governava il villaggio di N'Gokro all'epoca della colonizzazione francese. Il villaggio contava 475 abitanti ed era uno dei 129 villaggi Akoué.

Vennero stabilite delle relazioni commerciali e diplomatiche, ma nel 1909, su ordini del capo di Djamlabo, gli Akoué si rivoltarono contro l'amministrazione. La stazione di Bonzi, a sette chilometri da Yamoussoukro sulla strada Bouaflé, venne messa a fuoco, e l'amministratore francese, Simon Maurice, fu risparmiato solo grazie all'intervento di Kouassi N'Go. Questo rispettato ex-capo persuase gli Akoué a non scatenare una guerra che sarebbe potuta finire solo con un disastro.

Con il ritorno alla normalità della situazione, Simon Maurice, giudicando che Bonzi era diventata insicura, decise di trasferire la stazione militare francese a N'Gokro, dove l'amministrazione francese fece costruire una piramide in memoria di Kouassi N'Go, capo degli Akoué, e in omaggio a Yamousso, N'Gokro venne ribattezzata Yamoussoukro.

Nel 1919, la stazione civile di Yamoussoukro venne rimossa, e Félix Houphouët-Boigny divenne capo del villaggio nel 1939. Passò un lungo periodo in cui Yamoussoukro, piccola cittadina agricola, rimase nell'ombra, fino a dopo la guerra, quando vide la creazione dell'African Agricultural Trade Union, e le prime conferenze dei suoi dirigenti. Ma fu solo con l'indipendenza che Yamoussoukro iniziò finalmente a crescere.

Dall'indipendenza[modifica]

Dopo il 1964, il presidente Félix Houphouët-Boigny fece dei piani ambiziosi per la città ed iniziò a costruire. In un giorno del 1965, successivamente chiamato la "Grande Lezione di Yamoussoukro", egli visitò le piantagioni con i leader del Paese, invitandoli a riportare nei loro villaggi gli sforzi e i conseguimenti agricoli della regione. Il 21 luglio 1977, Houphouët-Boigny offrì le sue piantagioni allo Stato.

Nel marzo 1983, Yamoussoukro divenne la capitale politica ed amministrativa della Costa d'Avorio, dopo che, nel giro di un secolo, lo erano state Grand-Bassam (1893), Bingerville (1900) e Abidjan (1933). La maggior parte delle attività economiche si svolgono comunque tuttora ad Abidjan.

Il 6 novembre 2004, l'Aeroporto di Yamoussoukro venne attaccato dalla fanteria francese, dopo che un aereo militare proveniente dall'aeroporto aveva bombardato i soldati dell'ONU, oltre a degli obiettivi dei ribelli, e nove militari francesi e un civile statunitense erano rimasti uccisi. Due Sukhoi Su-25 della Costa d'Avorio e diversi elicotteri Mil Mi-24 vennero distrutti, vale a dire la maggior parte delle forze aeree della nazione. La folla cercò di attaccare le truppe francesi in seguito all'incursione nell'aeroporto.

Cultura e tradizioni[modifica]

Le tradizioni di molte società ivoriane sono orientate attorno all'aggregazione umana fin dalla nascita. Il risultato è un culto degli antenati e un rispetto per il passato. La tradizione orale è molto sviluppata: i griot, per i quali questa è la principale funzione sociale, costituiscono la memoria dei borghi e trasmettono di generazione in generazione la storia della regione. Conflitti e problemi familiari o di vicinato vengono spesso risolti seguendo i consigli degli anziani, reputati "saggi", raccolti ai piedi di un albero, spesso un baobab, che troneggia in ogni villaggio. La parola "vecchio" non è peggiorativo, anzi: designa coloro che hanno acquisito la "saggezza". Per questo le loro "decisioni" sono considerate informate e vengono attuate, anche se prive di valore legale.

Maschera Zaouli

Nella maggior parte dei villaggi vengono organizzate cerimonie per "scacciare i Kodiahou". In Baoulé, il Kodiahou è il malfattore che, con le sue parole e le sue azioni, riesce a minare la struttura sociale e gli accordi tra individui ed entità, al solo scopo di nuocere o per il proprio interesse.

Le danze Zaouli e Goly sono ampiamente praticate nei villaggi della regione, nonostante siano danze Gouro. Furono infatti adottati da gran parte della popolazione ivoriana e dai Baoulé intorno al 1910.

Le maschere sono di grande importanza e sono associate ad una danza specifica: le maschere-elmo a forma di grandi animali sono chiamate Banun Amuin (foresta amuin) o Amuin Yaswa (maschio amuin). Il termine Amuin si riferisce a un'arte religiosa che racchiude tutti i poteri e gli oggetti soggetti a sanguinoso sacrificio (solitamente polli) e che può portare alla morte di chiunque ne offenda le leggi. La forma di queste maschere, i loro nomi e l'ordine delle danze in cui vengono indossate variano da villaggio a villaggio, ma non dovrebbero essere viste da donne e estranei. I loro balli, eseguiti ai funerali degli uomini o per garantire la protezione del villaggio, di solito durano tutta la notte. Hanno il loro santuari nella foresta. Le maschere, "Dei degli uomini", così come le osservanze religiose ad esse associate, sono identificate con la virilità, la foresta, l'asprezza della natura. Personificano la natura pericolosa e implacabile.


Insieme al rapido sviluppo delle telecomunicazioni ad alta tecnologia, il tam-tam rimane tradizionalmente utilizzato per trasmettere notizie di villaggio in villaggio.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Yamoussoukro


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

  • 6.905833-5.3638891 Aeroporto Internazionale di Yamoussoukro (IATA: ASK) (15 km a nord ovest dal centro di Yamoussoukro). Non sembrerebbe esistere una programmazione dell'aeroporto e nemmeno un sito internet ufficiale. Aeroporto di Yamoussoukro su Wikipedia Aeroporto di Yamoussoukro (Q2876090) su Wikidata

In auto[modifica]

Vista dell'autostrada A3 direzione Adibjan
  • Percorrendo l'autostrada A3 da Abidjan, con necessario pagamento di un pedaggio, si raggiunge la città in 3 ore scarse.
  • Tramite l'autostrada A3, con necessario pagamento di un pedaggio, si può raggiungere Yamoussoukro partendo da Bouaké in circa un'ora e mezza.

In treno[modifica]

Yamoussoukro non è servito dalla ferrovia. La stazione più vicina si trova nella città di Dimbokro, a circa 70 km a est della città. C'è circa una partenza settimanale in ciascuna direzione tra Abidjan e Ouagadougou in Burkina Faso. Non c'è motivo di usare il treno arrivando da Abidjan, ma potrebbe essere un'opzione se si partisse dal Burkina Faso.

In autobus[modifica]

C'è un gran numero di autobus giornalieri da Abidjan, e la durata del viaggio è di circa 4 ore, e almeno una volta al giorno sono garantiti collegamenti con la maggior parte delle grandi città del Paese.


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Edificio della Fondazione Félix Houphouët-Boigny
Un'interno della Fondazione Félix Houphouët-Boigny
Coccodrilli del Palazzo Presidenziale
  • I giardini pubblici
  • 6.8-5.261 Edificio della Fondazione Félix Houphouët-Boigny, +225 30 64 31 04. Istituto di ricerca sui temi della pace dedicato al primo presidente ivoriano Félix Houphouët-Boigny. Qui vennero organizzati il Congresso Internazionale sulla Pace del 1989 e della Dichiarazione di Yamoussoukro per la Pace del 1997. La Fondazione ospita due anfiteatri, sale riunioni (dotate di sistemi di traduzione simultanea per otto lingue), salotti e uffici per ospitare tutte le riunioni ufficiali e private sul tema. Il luogo è sede del Museo della Pace, che copre un'aerea espositiva di 530 metri quadrati, e di una Biblioteca grande oltre 5000 metri quadri.
  • 6.830929-5.2833822 Palazzo Presidenziale. È un edificio a sei piani voluto dal presidente Félix Houphouët-Boigny, famoso soprattutto per il suo "Lago dei Coccodrilli" poiché vi si ritrovano due coccodrilli del Nilo, di circa 6 metri di lunghezza. Purtroppo, il livello di sicurezza del parco non è dei migliori, infatti nel 2012 uno dei giardinieri venne sbranato da uno dei due animali, è quindi consigliabile recarsi nel posto con una guida esperta e competente.
  • 6.8111-5.29643 Basilica di Nostra Signora della Pace, Rue de St.France. Rappresenta la chiesa cristiana più grande del mondo, superiore anche a quella di San Pietro, a cui il disegno della cupola e della piazza si ispirano. Venne consacrata il 10 settembre 1990 da Papa Giovanni Paolo II, ma la basilica in questione non è una cattedrale: questo ruolo spetta alla vicina Cattedrale di Sant'Agostino, sede del vescovo della Diocesi di Yamoussoukro. Durante la consacrazione il papa espresse il desiderio di voler costruire un ospedale di fianco alla basilica posandone la prima pietra, che rimane tutt'ora completamente sola. Basilica di Nostra Signora della Pace su Wikipedia basilica di Nostra Signora della Pace (Q815584) su Wikidata
Vista della Biblioteca


Eventi e feste[modifica]


Cosa fare[modifica]

  • 6.797215-5.2533161 Président Golf Club, +252730646464, . Questo campo da golf dietro l'hotel President, uno dei pochi nel Paese, è molto apprezzato dai golfisti a cui piace il lago di 6 ettari (che ospita ad alcuni coccodrilli che vengono a deporre le uova sui bunker...) e la sua vegetazione (i flamboyant, a Pasqua, impreziosiscono il percorso).


Acquisti[modifica]

Venditori ambulanti che circondano un autobus a Yamoussoukro
Vendita di frutta in un mercato locale


Come divertirsi[modifica]

Spettacoli[modifica]

  • 6.828611-5.2463891 Stadio. Sede della nazionale di calcio. Charles Konan Banny Stadium (Q48783549) su Wikidata

Locali notturni[modifica]

  • Bar Barika (Nel distretto amministrativo, al 14° piano del President Hotel), +225 30 646464. Lun-Dom 12:00-14:30 e 19:00-12:00. Il bar Barika offre una vista mozzafiato sulla città di Yamoussoukro.


Dove mangiare[modifica]

Foto di un piatto a base di pesce e cipolle
Piccola bancarella a Yamoussoukro

Ci sono vari ristoranti e bancarelle di street food che vendono piatti locali per le vie della città.

Prezzi modici[modifica]

  • 6.82489-5.266411 Bolikro Chez Wolf (Quartier Assabou, di fronte al CPC Assabou), +225 09 243380. Lun-Dom 07:00–19:00. Maquis rinomato per le sue specialità caprine, in un paesino immerso nella boscaglia. Cibo delizioso ed economico.

Prezzi medi[modifica]

  • 6.80993-5.249382 Chez Chef Eby. Un piacevole giardino dove vengono offerti piatti ivoriani ed europei.

Prezzi elevati[modifica]

  • 6.81658-5.283063 La Brise, +225 273 0642182, . Lun-Dom 10:00-24:00. Maquis "chic" frequentato da funzionari ed espatriati. Un'istituzione a Yamoussoukro, non solo per l'ambientazione (una superba vista sul lago e sulla basilica), l'atmosfera (soprattutto la sera) ma anche per il cibo, abbondante, vario e di discreta qualità.


Dove alloggiare[modifica]

La città è disseminata di hotel.

Prezzi medi[modifica]

Prezzi elevati[modifica]

  • 6.802609-5.2515384 Hôtel Président, Angle Route d'Abidjan - Rue de Hôtel Président, Rue De La Fondation, +225 30 64 64 64, . 58€ per una notte e una colazione, prevede tariffe diverse durante il periodo natalizio. Sono disponibili varie attività come ad esempio golf, bagni in piscina, spa, zumba, attività ricreative per bambini e tour in città. È dotata inoltre di una discoteca e un bar.


Sicurezza[modifica]


Come restare in contatto[modifica]

Tenersi informati[modifica]

La BBC World Service, propone trasmissioni in inglese e in francese sulla frequenza 97,7MHz.

Nei dintorni[modifica]

  • 7.1002-5.23453 Villaggio dei tessitori di Bomizambo (nel nord) – Questo villaggio è rinomato per la fabbricazione dei tradizionali perizomi Baoulé. Infatti, sulla strada, 10 km prima di Bomizambo provenendo da Yamoussouko, si possono vedere molti villaggi dove gli uomini si intrecciano attivamente lungo la strada, e dove è altrettanto facile fermarsi, come a Sakiare.
  • 7.070387-5.0889964 Riserva naturale di Abokouamékro (a est; l'ingresso è attraverso il villaggio di Abokouamékro) – Coprendo un'area di 20.400 ettari, la riserva presenta oggi un bel panorama di fiumi ma gli animali (introdotti a caro prezzo alla fine degli anni '80) sono stati per lo più bracconati o abbandonati dalla Guerra Civile. Oggi ci sono bufali ed elefanti. Il prezzo giornaliero dovrebbe essere di 5.000 franchi CFA. La riserva è visitabile solo con una guida fornita dall'OIPR.
  • 7.031111-5.4733335 Diga di Kossou (a nord-ovest, 40 km da Yamoussoukro) - Il bacino formato dalla diga di Kossou offre la possibilità di passeggiare lungo le rive del Bandama in un magnifico scenario naturale.
  • 5.898389-4.8229316 Tiassalé

Informazioni utili[modifica]

Pur essendo la capitale politica della Costa d'Avorio, non vi è insediata alcuna missione diplomatica estera. Questi sono tutti stabiliti ad Abidjan.

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