Un'eclissi solare è un noto fenomeno ottico di oscuramento di tutto o di una parte del disco solare, da parte della Luna, che si verifica durante il novilunio. Si tratta di un evento piuttosto raro: Sole, Luna e Terra devono essere perfettamente allineati in quest'ordine; ciò è possibile solo quando la Luna, la cui orbita è inclinata di cinque gradi rispetto all'eclittica, interseca quest'ultima in un punto detto nodo. Quando il nodo si trova tra la Terra e il Sole, l'ombra della Luna passa in alcuni punti della superficie terrestre dove si assiste a un'eclissi solare. Se invece il nodo si trova dalla parte opposta, si ha un'eclissi lunare.
Da sapere
[modifica]Tipi di eclissi
[modifica]Le eclissi totali si verificano quando, in un certo istante di tempo, la dimensione apparente della Luna è quasi uguale a quella del Sole e quindi si sovrappongono. Quell'istante di tempo è prevedibile con buona approssimazione tramite calcoli astronomici. Se le il disco della Luna e del Sole non coincidono perfettamente si parla di eclissi parziale. A causa delle mutevoli distanze reciproche (che si hanno durante la durata di un'eclissi) fra la Terra, la Luna e il Sole potrebbe accadere che un'eclissi sia osservata come totale per alcuni luoghi terrestri, mentre come parziale per altri. Questa eventualità viene solitamente indicata col nome di eclissi ibrida.
Eclissi solare totale
[modifica]L'eclissi è totale quando il Sole viene oscurato completamente. Il periodo di totalità può andare da pochi secondi a circa 7 minuti, a seconda della posizione relativa della Luna e dell'osservatore. La totalità è visibile solo in una stretta fascia della superficie terrestre lunga qualche migliaio di chilometri ma larga solo qualche decina. I luoghi adiacenti vedono invece un'eclissi parziale. Durante un'eclissi totale è possibile studiare la corona solare con relativa facilità. Trascorsa la totalità (detta anche fase massima) riappare la luce abbagliante del Sole mostrando un aspetto ad "anello di diamante".
Eclissi solare parziale
[modifica]Un'eclissi parziale si ha quando la Luna non è perfettamente allineata con la Terra e il Sole e quindi l'ombra lunare non giunge alla superficie terrestre. Il Sole viene quindi coperto solo in parte e in questo caso dalla Terra si osserva la sola penombra lunare e perciò l'eclissi viene detta parziale. Con lo stesso termine si indica un'eclissi totale quando è osservata al di fuori del corridoio d'ombra.
Un'eclissi solare totale si verifica da qualche parte della Terra una o due volte nella maggior parte degli anni, ma è visibile solo in una ristretta zona - il percorso dell'eclissi - con un'eclissi parziale vista invece in una zona più ampia. Le eclissi parziali sono meno spettacolari: assomigliano piuttosto a una giornata nuvolosa.
Eclissi anulari e totali iniziano sempre con un'eclissi parziale, in cui il sole si oscura gradualmente fino a quando viene eclissato totalmente. L'eclissi parziale può durare un'ora.
L'eclissi totale, come molti fenomeni orbitali, può essere prevista con precisione molto in anticipo e può attrarre molti viaggiatori. Il fenomeno può essere facilmente visibile ed apprezzato ad occhio nudo, ma gli astrofili spesso viaggiano con i loro telescopi. Alcuni viaggiatori ne fanno una priorità per viaggiare e vedere il maggior numero possibile di eclissi.
Come arrivare
[modifica]Poiché le eclissi solari, in particolare quelle visualizzabili facilmente da terra, sono piuttosto rare, ci sono due problemi per raggiungerle: il primo è trovare i mezzi per raggiungere la posizione e il secondo è la prenotazione anticipata rispetto alla concorrenza. Eclissi solari possono attrarre da migliaia a centinaia di migliaia di spettatori, che possono sconvolgere la capacità di trasporto locale e di alloggio. Se l'eclissi sta attraversando una zona turistica dotata di risorse adeguate (come nel 2012 l'eclissi visibile da Cairns, una città turistica dell'Australia), si dovrebbe idealmente prenotare molti con mesi in anticipo, ma ci può essere anche qualche disponibilità vicino al giorno dell'eclisse. Se l'eclisse è fuori dai sentieri battuti, potrebbe essere necessario prendere accordi un anno o più in anticipo. Aspettatevi prezzi di punta per i trasporti.
Le navi da crociera hanno spesso itinerari speciali verso percorsi di eclissi totali e questa soluzione può essere preferibile se la vostra disponibilità a viaggiare fuori dai sentieri battuti è limitata. Le crociere possono anche essere in grado di cercare un'area di visualizzazione senza nuvole entro limiti ragionevoli, opportunità più difficile sulla terraferma. Elicotteri o voli aerei sopra la copertura nuvolosa possono essere disponibili se l'eclisse è su un'area con piste di atterraggio. Crociere e voli tendono ad essere venduti molto presto.
Prossime eclissi solari
[modifica]La prossima eclissi totale è giovedì 20 aprile 2023. Realisticamente l'unico posto in cui può essere vista è da Exmouth nell'Australia Occidentale.
Questa eclissi è ibrida: è anulare sulla sua prima traccia attraverso l'Oceano Indiano e sulla sua ultima traccia nel Pacifico occidentale. Ma a metà del tragitto è totale per circa 75 secondi e sarà ben visibile in tre punti distinti. Il punto migliore per vederla è alle 11:28 ora locale (03:28 UTC) a Exmouth. Le possibilità di avvistamento sono forse dell'80%, l'area è ben sviluppata per il turismo e c'è molto altro da vedere e da fare, come le Ningaloo Reef.
Il secondo punto è su Timor Est alle 13:20 ora locale (04:20 UTC). L'area è poco sviluppata e aprile è stagione delle piogge quando la probabilità di una buona visibilità è forse del 30%.
Il terzo punto è nella Nuova Guinea Occidentale, la parte indonesiana dell'isola della Papua Nuova Guinea, alle 13:48 ora locale (04:48 UT). Questo territorio non è affatto sviluppato e le prospettive di osservazione sono forse del 10%. In effetti, questa cifra potrebbe essere ottimistica poiché nell'aria carica di umidità l'eclissi genererà la propria copertura nuvolosa, come descritto in precedenza. Quindi in definitiva l'unico posto accettabile è proprio l'Australia.
Ecco l'elenco completo delle prossime eclissi:
- 25 ottobre 2022 - parziale - Europa, Africa, Asia
- 20 aprile 2023 - anulare - Asia, Australia
- 14 ottobre 2023 - anulare - Nord e Sud America
- 8 aprile 2024 - totale - Nord America
- 2 ottobre 2024 - anulare - Sud America
- 29 marzo 2025 - parziale - Africa, Europa
- 12 agosto 2026 - totale - visibile dall'Italia solo parzialmente
Prossime eclissi totali visibili dall'Italia
[modifica]L'ultima eclissi che fu visibile come quasi totale dall'Italia fu l'eclissi dell'11 agosto 1999. L'eclissi del 3 ottobre 2005 fu visibile parzialmente dall'Italia, ma fu quasi totale dalla Sicilia.
Le prossime eclissi totali visibili dall'Italia avranno luogo nelle seguenti date:
- 2 agosto 2027 (interesserà una piccola zona di territorio italiano, posto a sud ovest dell'isola di Lampedusa
- 5 settembre 2059 (eclissi anulare)
- 13 luglio 2075 (eclissi anulare)
- 3 settembre 2081
- 27 febbraio 2082 (eclissi anulare)
- 21 aprile 2088
Cosa vedere
[modifica]- Vedere il Sole attraverso strumenti ottici che concentrano la luce, come i binocoli, è rischioso senza l'uso di adeguati filtri che blocchino gli ultravioletti e riducano sostanzialmente l'intensità luminosa. È necessario tuttavia scegliere i filtri più adatti: un filtro a densità neutra attenuante potrebbe rivelarsi insufficiente, poiché potrebbe non filtrare correttamente i raggi UV. I binocoli senza filtri possono concentrare sulla retina fino ad oltre 500 volte la quantità di energia solare che raggiungerebbe normalmente l'occhio nudo, distruggendo le cellule retinee quasi istantaneamente: infatti, sebbene l'energia luminosa che raggiunge la retina sia la stessa sia col binocolo sia ad occhio nudo, nel primo caso il calore non può essere disperso sufficientemente in fretta perché l'area dell'immagine risulta ingrandita. Osservare il Sole a mezzogiorno attraverso binocoli non filtrati può pertanto causare cecità permanente.
- Un modo per osservare la stella in sicurezza è proiettare la sua immagine su uno schermo usando un telescopio e un oculare senza elementi cementati; il tutto è possibile con un piccolo telescopio rifrattore (o con un binocolo) con un oculare senza filtri. Non è consigliabile usare altri tipi di telescopi per questa procedura, in quanto potrebbero risultarne danneggiati.
- Le eclissi parziali sono pericolose da osservare ad occhio nudo, poiché le pupille, che non sono abituate agli alti contrasti tra la luminosità della stella e l'ombra proiettata dalla Luna, si dilatano in base alla quantità totale di luce presente nel campo visivo e non rispetto all'oggetto più luminoso nel campo. Durante le eclissi parziali, infatti, gran parte dei raggi emessi dalla stella sono oscurati dalla Luna, che viene a interporsi tra la Terra e il Sole, ma la parte della fotosfera non oscurata ha la stessa luminosità superficiale che possiede normalmente la stella. Nell'area di oscurità, la pupilla si dilata da 2 mm fino a circa 6 mm, esponendo così ogni cellula retinea ad una quantità di luce circa dieci volte superiore rispetto alle osservazioni in condizioni normali; le cellule retinee sono così gravemente danneggiate o uccise, mentre nella retina permangono delle piccole aree di cellule morte. Questo tipo di azzardo è insidioso per gli osservatori inesperti o per i bambini, perché non si ha una percezione immediata del danno causato alla vista dall'osservazione, siccome non provoca dolore.
- Durante l'alba e il tramonto, la luminosità della stella appare attenuata a causa della diffusione (in inglese scattering) della luce solare da parte dell'atmosfera, soprattutto la diffusione di Rayleigh e di Mie: infatti, i raggi solari vengono riflessi mentre attraversano strati estremamente densi dell'atmosfera terrestre, al punto che il disco solare può essere visto senza problemi anche a occhio nudo o con delle lenti, facendo attenzione che il Sole sia sufficientemente basso, in modo che non ci sia il rischio di improvvisi abbagli in caso di apertura di eventuali nuvole basse sull'orizzonte. Condizioni di cielo velato, umidità e presenza di polveri atmosferiche contribuiscono ad attenuare ulteriormente i raggi solari.
Sicurezza
[modifica]ATTENZIONE: Osservare il Sole senza alcuna protezione (filtri) può causare danni oculari e cecità permanente. | |
La luce solare è estremamente forte e guardare direttamente il Sole ad occhio nudo, anche per brevi periodi, può essere doloroso, ma non particolarmente dannoso per un normale occhio con le pupille non dilatate. Un'osservazione prolungata senza precauzioni può tuttavia causare una sensazione luminosa di puntini o scintille, nota come fosfene, ed una temporanea cecità parziale. L'esposizione diretta ai raggi ultravioletti (raggi UV) è altresì dannosa per gli occhi: infatti, nel corso degli anni, può portare ad una progressiva opacizzazione del cristallino (la "lente" dell'occhio), che risulta nella formazione di una cataratta. Inoltre i raggi UV sono responsabili di lesioni retinee simili ad ustioni, che iniziano a manifestarsi dopo circa 100 secondi dall'esposizione, soprattutto nel caso in cui la radiazione ultravioletta sia particolarmente intensa e ben messa a fuoco. Gli individui giovani (in grado di tollerare un carico di ultravioletti superiore agli individui più vecchi) o che hanno subito un impianto di cristallino sono più esposti al pericolo di lesioni retinee da raggi UV, così come coloro che osservano il Sole da altitudini elevate o quando si trova vicino allo zenit. Il filtro minimo per osservare direttamente il sole in sicurezza è il Neutral Density ND 5.0 che abbatte la luce di 1:100000 volte.
Durante lo svolgersi delle varie fasi di una qualunque eclissi, compresa la totalità, è imperativo proteggere gli occhi con adeguati filtri ottici a forma di occhiale. I filtri attenuanti per osservare il Sole dovrebbero essere progettati per questo specifico uso: i filtri improvvisati possono non filtrare adeguatamente i raggi UV. Inoltre i filtri per telescopi o binocoli dovrebbero essere montati sugli obiettivi o sull'apertura dello strumento, mai sull'oculare, perché i filtri da oculare si possono rompere facilmente e senza preavviso a causa dell'elevato calore che passa attraverso l'oculare stesso e che viene assorbito dal filtro. Delle lenti da saldatore con opacità non inferiore a UNI EN169 W13 sono dei filtri solari accettabili per l'osservazione fugace del sole, non in modo continuo, il W14 è adatto, mentre i rullini fotografici, anche se non impressionati ("in nero", vergini) sarebbero da evitare, in quanto lasciano passare troppi infrarossi.
Non guardare mai il sole ad occhio nudo o con una macchina fotografica o il telescopio, neanche per 1 secondo, anche se solo l'1% del sole è visibile. Questo potrebbe danneggiare seriamente l'occhio e anche farti diventare cieco .
Non usare:
- Occhiali da sole o filtri fotografici standard
- Occhiali da saldatore non certificati
- Pellicole negative di film esposti
Articoli correlati
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