Koprivštica Копривщица | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Bulgaria | |
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Territorio | Bulgaria del nordovest | |
Altitudine | 1.060 m s.l.m. | |
Abitanti | 2490 (stima 2007) | |
CAP | 2077 | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Koprivštica è una città della Bulgaria nordoccidentale.
Da sapere
[modifica]Koprivštica, incastonata tra le pieghe dell'entroterra bulgaro, è un vero gioiello architettonico e storico. Questa cittadina, con le sue case colorate del XIX secolo, i ponti in pietra e le strade acciottolate, offre un tuffo nel passato e nella cultura bulgara.
Cenni geografici
[modifica]Situata nella parte centrale della Bulgaria, poco lontana dalla capitale Sofia e dalla seconda maggiore città dello stato, Plovdiv, Koprivštica si adagia nella valle scavata dal Topolnica, circondata da verdi colline e picchi montuosi, nove per la precisione e ognuno recante il nome di un santo caro alla tradizione bulgara. La sua posizione offre panorami mozzafiato sulla Sredna Gora (montagna di mezzo) e la rende un punto di partenza ideale per escursioni nella natura circostante.
Quando andare
[modifica]Il clima qui è più gradevole durante l'estate, quando il tempo è mite e la natura circostante sboccia in tutta la sua bellezza. L'autunno, con le sue sfumature, offre un'atmosfera magica, e la città festeggia le ultime belle giornate con sagre e feste.
L'inverno, anche se incantevole e di norma abbastanza nevoso, può essere piuttosto freddo e rendere alcune parti del territorio inaccessibili.
Clima | gen | feb | mar | apr | mag | giu | lug | ago | set | ott | nov | dic |
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Massime (°C) | -5 | -6 | -3 | 0 | 5 | 8 | 11 | 11 | 7 | 4 | 0 | -4 |
Minime (°C) | -10 | -11 | -8 | -5 | 0 | 4 | 6 | 6 | 2 | -1 | -5 | -9 |
Cenni storici
[modifica]Riguardo alle origini del centro abitato sono sorte molte leggende, come del resto per molte altre città della Bulgaria, ma a Koprivštica ancora particolarmente vive e tramandate nella tradizione orale. La leggenda più accreditata la vuole fondata alla fine del secondo impero bulgaro, nel 1300 circa, sotto il regno dell'altrettanto leggendario Ivan Šišman. I primi abitanti di Koprivštica sarebbero stati dei boiardi, ossia nobili guerrieri slavi, in fuga da Tărnovo, assediata dagli ottamani in espansione sui Balcani. Questi nobili, attraversando i monti Balcani, trovarono rifugio nella serenità della valle all'ombra della Sredna Gora, diedero vita alla città, nostra protagonista.
Tra le leggende più suggestive vi è anche quella della župa, un'antica famiglia bulgara che si stabilì in questo crocevia naturale, dando vita a un centro abitato e approfittando della posizione sulle antiche strade che collegavano le più antiche Zlatica, Pirdop, Strelča e Klisura . Queste comunità, caratterizzate da soprannomi legati a tratti distintivi o eventi significativi, hanno dato origine ai nomi delle borgate, alcuni dei quali sopravvivono ancora oggi come cognomi.
Nonostante le devastazioni subite a causa dei briganti e degli incendi, almeno tre i maggiori, che la colpirono nel XVIII secolo, Koprivštica riuscì a preservare il suo patrimonio e a prosperare grazie a decreti sultanali che le garantivano una certa autonomia. L'economia della città fiorì grazie all'allevamento di bestiame, al commercio e alla produzione artigianale, attirando commercianti da tutto l'Impero ottomano e oltre.
Koprivštica divenne un fulcro dell'istruzione e del risveglio nazionale bulgaro, ospitando la prima scuola suddivisa in classi del paese e diventando culla di rivoluzionari e intellettuali che avrebbero guidato la Bulgaria verso la liberazione. Il 20 aprile 1876, le sue strade furono teatro del primo atto di ribellione contro gli ottomani, segnando l'inizio dell'Insurrezione di aprile, un evento cruciale che avrebbe portato alla riscoperta dell'indipendenza bulgara.
Etimologia
[modifica]L'origine del nome della città è avvolta in un velo di mistero e fascino, con diverse teorie che alimentano la curiosità di storici e visitatori. Una delle ipotesi più affascinanti è legata alle antiche attività minerarie: si narra che in queste terre fosse estratto il minerale di ferro, e termini arcaici come rupa e rupište potrebbero aver dato vita a nomi simili a quello attuale, come koprupci o koprupište. Sebbene le prove concrete siano scarse, documenti storici accennano a un legame tra Koprivshtitsa e l'estrazione di minerali, suggerendo che il prezioso carico potesse giungere da luoghi distanti.
Un'altra teoria affonda le radici nella geografia stessa di Koprivštica, un luogo dove ruscelli e fiumi serpeggiano tra le colline, confluendo nel fiume Topolnica. Questa rete idrica, descritta come un "insieme di fiumiciattoli" o per dirla alla bulgara kup rečici, potrebbe aver ispirato il nome della città, evocando immagini di acque fresche e chiare che attraversano la valle.
Non meno intrigante è l'ipotesi che collega il nome di Koprivštica all'ortica, o kopriva in bulgaro. Questa pianta, prospera grazie all'abbondanza d'acqua e a un clima favorevole, potrebbe aver prestato il suo nome alla città, intrecciando la vita quotidiana dei suoi abitanti con la natura rigogliosa che li circonda.
Infine, c'è chi suggerisce che il nome derivi dalla parola greca "kopros", che significa letame o concime, riflettendo l'antica vocazione pastorale della zona, dove l'allevamento di bestiame era la principale fonte di sostentamento.
Come orientarsi
[modifica]Il cuore di Koprivštica, la città vecchia, è facilmente esplorabile a piedi. Le sue case storiche, spesso trasformate in musei, sono disseminate lungo le strade acciottolate e i vicoli che si dipanano dalla 1 piazza centrale, punto di riferimento e partenza per ogni visitatore.
Come arrivare
[modifica]Koprivštica è raggiungibile in autobus o in auto dalle principali città bulgare. La rete stradale è ben collegata e offre un viaggio scenografico attraverso la campagna bulgara.
Esiste una 1 piccola stazione ferroviaria che serve Koprivštica ed è situata fuori dal centro abitato, a Nord della città. La stazione è servita da 5-6 treni giornalieri provenienti da Sofia (ca. 100 km, 1:30 ora circa di viaggio), Karlovo e Burgas. Un biglietto da Sofia a Koprivštica costa all'incirca 6 lev (3-4€).
Dalla stazione partono poi piccoli autobus navetta che potrete utilizzare per arrivare in centro, fino alla fermata di 2 fermata Hadji Nenčo.
Come spostarsi
[modifica]Camminare è decisamente il modo migliore per esplorare questa città storica incantevole, relativamente piccola ma ricca di meraviglie nascoste in ogni angolo, che rischierebbero di essere trascurate viaggiando in auto. Le stradine acciottolate, le case storiche e i monumenti sono meglio apprezzati passeggiando senza fretta e si trovano tutte molto vicine tra loro in piccoli gruppi a Ovest e Nord del centro.
Anche i dintorni di Koprivštica invitano alla scoperta a piedi, con i suoi parchi naturali e sentieri escursionistici che serpeggiano attraverso paesaggi mozzafiato sulle Sredna Gora, molti dei quali inaccessibili ai veicoli.
Per chi necessita di spostarsi lungo l'asse nord-sud della città, la strada provinciale 606 è l'arteria principale e dispone di due fermate autobus che facilitano gli spostamenti urbani. Tuttavia altri mezzi di trasporto pubblico sono limitati e la stazione ferroviaria si trova al di fuori della città (vedi Come arrivare), rendendo le camminate non solo una scelta piacevole ma spesso anche necessaria per godersi appieno la bellezza e l'essenza di Koprivštica.
Cosa vedere
[modifica]Koprivštica è un museo a cielo aperto. Le sue case-museo, come quella di Karavelov e Dimcho Debeljanov, offrono uno sguardo sulla vita quotidiana e gli arredi dell'epoca del Risorgimento. Non perdete la Chiesa della Natività, con i suoi affreschi vivaci, e i numerosi ponti in pietra che attraversano il fiume che serpeggia nella città.
- 1 Formazioni rocciose delle pietre del pianto (Сополивите камъни). La località Sopolivite Kamani è un'attrazione naturale, storica, culturale, archeologica e turistica situata nei dintorni della città.
Nella metà del XIX secolo, superate le devastazioni causate dai tre incendi appiccati dai briganti (nel 1793, 1804 e 1809), la popolazione iniziò a prosperare. Tuttavia, l'allevamento e le attività manifatturiere locali divennero insufficienti per soddisfare le crescenti esigenze dei cittadini. In questo periodo, molti uomini lasciavano le loro famiglie per cercare lavoro altrove, trasformando la società in un matriarcato. Le famiglie accompagnavano i loro cari fino a questa località per l'addio, un momento di grande tristezza, segnato dalle lacrime versate per anni su questo terreno cosparso di morene rocciose. Da qui il nome "Pietre Piangenti".
Oltre al suo significato emotivo, Sopolivite Kamani è un sito di grande interesse archeologico, con la scoperta di un antico santuario megalitico che testimonia la ricca storia della regione. Dichiarato monumento culturale di importanza nazionale, questo sito offre ai visitatori un viaggio indietro nel tempo, tra misteri della storia antica e panorami naturali mozzafiato.
Il percorso turistico verso le "Pietre Piangenti" è un'avventura affascinante che attraversa boschi di faggi e pini, conducendo i visitatori attraverso paesaggi incantevoli fino a vette che offrono viste spettacolari.
- 2 Museo della cucina locale (Музей на хляба и традиционните храни, Muzei na Hliaba i tradizionnite hrani).
- 3 Ponte Moravenov (Моравенов мост). Ponte in pietra risalente a metà XIX secolo. Fu costruito sul tracciato dell'antica via principale della città per facilitare l'attraversamento del burrone e l'accesso alla nuova chiesa S. Nicola.
- Roccia profumata (Миризливата скала, Mirizlivata skala). Talvolta chiamata dai locali Gyula (che significa rosa in turco). Questa particolare roccia, di dimensioni circa due per due metri, emana un delicato aroma di rose, grazie alla sua composizione porosa che sembra aver assorbito il profumo (le rose vengono coltivate in gran quantità in Bulgaria). Alcuni ritengono che il fenomeno sia dovuto ai commercianti di olio di rosa che, passando da queste parti, potrebbero aver accidentalmente versato parte del loro prezioso carico.
La zona circostante la roccia e la vicina sorgente ghiacciata profumano di rose da anni, attirando numerosi visitatori e turisti, molti dei quali portano via un sassolino come souvenir. Si ipotizza che in passato, sopra la roccia, potesse esserci stata una distilleria per la produzione di olio di rosa, e che i residui di questo processo venissero versati sulla roccia stessa.
Koprivštica, seguendo l'esempio di città vicine come Klisura e Karlovo, iniziò a produrre l'olio di rosa, molto ricercato all'epoca. Intorno al 1860, i cittadini iniziarono a coltivare rose lungo il fiume Byala, a Nord della città. Dopo alcuni anni favorevoli dal punto di vista climatico, il numero di giardini di rose crebbe fino a superare i cinquanta. Tuttavia, alcuni rigidi inverni successivi danneggiarono le coltivazioni, portando alla graduale cessazione della produzione di olio di rosa verso la fine degli anni '80 del XIX secolo.
Oggi la città ne approfitta in un modo diverso, creando percorsi turistici che ruotano attorno alla Mirizlivata Skala, iniziando dalla strada che passa accanto al ponte di pietra (soprannominato 4 Ponte della prima pistola), risalendo il corso del fiume Byala. Proseguendo attraverso una foresta di pini, si raggiunge la piana di Ravna Polyana. Deviando verso sud attraverso una foresta di faggi, si arriva ai piedi del monte 5 Golyam Pop (1438 m), da cui si gode una vista spettacolare sui monti Bogdan e Bunaya (1572 m), e sui Balcani centrali. Il percorso continua verso il monte 6 Bič (1449 m), con la possibilità di visitare il rifugio Pavel Deliradev o 2 le colonie di Panagyurishte, un'incantevole resort turistico sui monti Sredna Gora. Il ritorno segue il percorso inverso fino alla Ravna Polyana, deviando poi attraverso una foresta di faggi verso la Karavelova Polyana, dove si trova un altro piccolo rifugio. Da qui, passando per la Mirizlivata Skala e la località Gergyovden, si ritorna al punto di partenza a Koprivštica.
- 7 Città-museo di Koprivštica. Il primo museo cittadino fu inaugurato nel 1956 con la creazione della Direzione dei Musei, alloggiata nella Spiceria, la farmacia dell'ex medico cittadino Spas Ivanov. Qui si tenne la prima riunione del comitato rivoluzionario guidato da Todor Kableškov durante il breve "regno" dell'insurrezione di aprile del 1876. All'inizio del XX secolo, Koprivštica, un tempo fiorente centro di illuminismo e culla del Rinascimento bulgaro, iniziò a declinare e a spopolarsi, lasciando solo il ricordo delle sue glorie passate, le case storiche e le strade antiche puntellate di ciottoli.
La decadenza della città fu arrestata con la sua proclamazione a città-museo nel 1952, e successivamente divenne un zona architettonica e storica protetta di importanza nazionale e successivamente riuscì ad attrarre anche il turismo internazionale. Il museo, con l'aiuto di figure come l'architetto Debelianov e il primo direttore Petko Teofilov, curò una raccolta di circa 20.000 reperti e inaugurò una serie di pubblicazioni poetiche e giornalistiche legate alla città.
Negli anni '70, fu intrapresa un'ampia opera di restauro e conservazione dei musei, dei monumenti culturali e delle strade della città, per preservare il patrimonio di Koprivštica. Oggi si contano più di 200.000 visitatori annui.
- 8 Chiesa dell'Assunzione di Maria (Успение Богородично), ul. Debelyanov 26a. La chiesa è il più antico luogo di culto in città e fu costruito sulle fondamenta di un tempio precedente. La chiesa ha celebrato il suo bicentenario nel 2017. La struttura originale fu bruciata dai turchi tra il 1804 e il 1810. La ricostruzione, finanziata da oltre duecento cittadini di Koprivštica, iniziò l'8 luglio 1817. L'attuale edificio, parzialmente interrato a causa delle restrizioni di altezza imposte dalle autorità ottomane, è una basilica a tre navate con un balcone interno. Si ritiene che l'abside dell'altare sia un residuo del tempio originale bruciato.
Nel 1835, la chiesa divenne troppo piccola per la città, portando alla costruzione di una seconda chiesa, "San Nicola", nel 1839. La chiesa ospitava anche due metochi dei monasteri di Hilandar e Rila.
La fontana nel cortile risale al 1817, mentre la fontana esterna, incastonata nel massiccio muro, al 1823. Nel 1876, le campane della chiesa annunciarono l'inizio dell'insurrezione di aprile. La campanile attuale fu costruita nel 1896 con donazioni della famiglia Palaveev.
L'interno è diviso in tre navate da due file di sei colonne in legno. L'altare è separato dalla navata da un bellissimo iconostasio in legno, composto da tre parti di diversa fattura e epoca. Le icone dell'iconostasio, dipinte tra il 1893 e il 1913 da Ivan Georgiev Spaovski, includono opere di Zahari Zograf e altri noti artisti.
La chiesa ha tre altari dedicati a San Giovanni Battista, all'Assunzione della Vergine e agli arcangeli Michele e Gabriele. In passato, la chiesa aveva un alto cupolino, successivamente rimosso.
La chiesa conservava un evangelario manoscritto del 1644, rilegato in argento e oro nel XVIII secolo, ora custodito nel museo della città. Intorno alla chiesa si trovavano 98 tombe tra cui quella di Todor Kableshkov e del politico Rashko Madzharov. Il monumento funebre di Dimčo Debeljanov, creato dallo scultore Lazarov nel 1934, raffigura la madre del poeta, immortalata nella sua poesia "Ritorno alla casa materna":.
«Oh, far ritorno alla casa materna E poi incontrare sulla soglia la vecchia madre |
(Dimčo Debeljanov, Oh far ritorno alla casa paterna (Да се завърнеш в бащината къща)) |
Strade e case nel centro storico
[modifica]Passeggiare per le strade acciottolate di Koprivštica somiglia ad un viaggio indietro nel tempo, all'epoca in cui l'arte dell'architettura bulgara del Risorgimento raggiungeva il suo apice. Le case sulle sue strade a ciottoli, un tempo abitate da rivoluzionari, poeti e commercianti, oggi aprono le loro porte ai visitatori, offrendo uno sguardo autentico sulla vita del XIX secolo. Mentre si esplorano queste strade, si è avvolti da un'atmosfera di serenità e bellezza, che rende Koprivštica un luogo imperdibile per chi vuole approfittare di un viaggio in questo territorio per immergersi nella storia e cultura bulgara. Tra le case e strade da non perdere:
- 9 Via Gereniloto (Геренилото). La via "Gereniloto" è una pittoresca strada acciottolata situata nel quartiere Lambovska, che inizia da Piazza "20 Aprile" e si dirige verso ovest. Questa strada segna il punto di partenza per un viaggio alla scoperta delle sue ricchezze culturali e storiche. Lungo "Gereniloto", si trova il museo etnografico "Osslekova Casa". Poco distante, è possibile accedere al cortile posteriore di casa Markova del 1832, che, sebbene non sia un museo, rimane un esempio affascinante dell'architettura locale.
Alla fine della strada, un piccolo parco ospita un busto in rilievo di Dimčo Debeljanov, opera dell'artista Joko Radivojević, che celebra il legame dello scultore con la città. Qui si può anche ammirare la casa di Genčo Stajkov del 1856. Un bivio conduce alla casa-museo di Dimčo Debeljanov, alla galleria d'arte Case Palaveevi, e al tempio Assunzione della Madre di Dio, vicino al quale riposa lo stesso Debeljanov.
Proseguendo verso ovest e svoltando a sinistra, si raggiunge il fiume Byala, da cui partono sentieri che conducono a luoghi naturali incantevoli come Mirizlivata Skala e Karavelova Polyana, oltre a offrire accesso a cime montuose e rifugi escursionistici. In alternativa, dirigendosi a destra e in salita, si arriva a Voyvodenets, una spianata su cui ha luogo ogni anno il raduno del Folklore Bulgaro.
La Gereniloto è intrisa di storia: fu qui che, il 20 aprile 1876, Kablaškov inviò alla città di Panagjurište la sua famosa Lettera Insanguinata destinata al comitato rivoluzionario, un gesto che segnò un momento cruciale nell'insurrezione di aprile. Durante le celebrazioni annuali, la città rivive questi momenti storici con rappresentazioni teatrali che coinvolgono la comunità locale e in cui via Gereniloto gioca un ruolo da protagonista. - 10 Casa Markova (Маркова къща). Casa Markova, conosciuta anche come La Casa del Pizzo per le sue raffinate intagliature in legno realizzate da maestri di Samokov, è un gioiello dell'architettura rinascimentale, costruita nel 1832 dall'artigiano di Edirne, Vladimir. Le decorazioni in legno sulla facciata furono completate nel 1837, mentre gli affreschi interni ed esterni furono aggiunti nel 1857. La facciata, dipinta in nero uniforme, è impreziosita da una linea zigzagante bianca che incornicia le finestre, culminando agli angoli in un quadrato bianco con una stella nera al centro. Internamente, la casa sfoggia una decorazione in toni chiari, con vivaci ghirlande dipinte sui muri, ciascuna diversa dall'altra per la combinazione di rami fioriti e colori, arricchite da cipressi verdi e uccelli che beccano i fiori. Purtroppo, parte degli affreschi è stata coperta con calce, ma rimane visibile un frammento di una tenda porpora in una delle stanze. La casa fu la residenza di Hristo Popmarkov, primo sindaco di Koprivštica, prima del suo trasferimento a Svilengrad.
- 11 Casa Genčo-Stajkov (Генчо-Стайкова къща). Fu eretta nella seconda metà del XIX secolo, durante la Guerra di Crimea, dalle abili mani degli artigiani di Plovdiv guidati dal maestro Usta Gavrail. Pochi anni dopo la sua costruzione, iniziò la decorazione degli interni e della facciata, conclusasi il 26 aprile 1866, come testimoniato dai medaglioni sulla parete est che affaccia su via Gereniloto.
Le pareti esterne, dipinte in marrone, presentano una serie di erker che conferiscono alle pareti un aspetto colonnato. Le colonne bianche, elegantemente profilate, sembrano sostenere l'intera struttura. Sotto ogni finestra, ghirlande colorate adornano lo spazio tra le colonne, mentre all'interno, la decorazione è dominata da toni bianco-azzurri, con composizioni piramidali di foglie e fiori sbocciati.
Gli affreschi interni dividono le pareti in pannelli, con un basamento che imita una balaustra. La stanza a nord-ovest è decorata in modo simile, con una decorazione caratterizzata da una tenda in tonalità di noce arricchita da fiori ricamati. Sopra di essa, un portale rivela i tetti e i campanili di una città in toni di rosa pallido.
Nonostante la sua ricchezza artistica, la Casa di Gencho Staykov non è un museo e non è aperta al pubblico, ma nulla vieta di fermarsi ad ammirarla, almeno dall'esterno. - 12 Casa-museo Debeljanov (Къща музей „Димчо Дебелянов“), Via Debeljanov 6. Fu la casa natale del poeta Dimčo Debeljanov, costruita da suo nonno Dinčo Debeljan nel 1830. Fino agli anni '50 del XX secolo, la casa era in rovina e abbandonata. Il merito dei restauri e rivalutazione a museo dedicato a Debeljanov si deve all'architetto Veljo Debeljanov, discendente del poeta, che cedette la proprietà, occupandosi personalmente dei piani di restauro. La casa, rinnovata, fu riaperta nel 1957 e trasformata in museo l'anno successivo, con una mostra di foto e documenti legati alla vita e alla poesia del poeta.
Nel 1967, la scultura "Madre" di Ivan Lazarov fu trasferita nel giardino della casa, dov'è esposta ancora oggi. Ogni anno in agosto, la casa ospita le "Serate Debeljanov" con la consegna del Premio Letterario Nazionale "Dimčo Debeljanov", accompagnato da letture letterarie e concerti musicali.
I visitatori possono ascoltare le poesie del poeta recitate da artisti bulgari in diverse lingue. - 13 Casa-museo Kableškov (Къща музей Тодор Каблешков). Casa Kableškova restaurata durante il rinascimento bulgaro (XIX secolo) è un monumento culturale protetto. Ospita il museo "Todor Kableškov", rivoluzionario bulgaro.Eretta nel 1845 da Gencho Mladenov per il nonno di Todor Kableškov, nel 1954 è stata trasformata in museo dedicato.
Rappresenta uno degli esempi più raffinati dell'architettura neobarocca del Rinascimento bulgaro, con una struttura simmetrica a due piani che ricorda un piccolo palazzo, caratterizzata da spazi ovali, scale, pareti, erker e soffitti. La sequenza degli spazi include un portico colonnato all'ingresso, un salone inferiore con una scala ovale simmetrica, un salone superiore ovale e sei stanze. Il salone superiore è sormontato da un pseudocupola in legno decorata con intagli. Il gazebo è vetrato con panche per sedersi e un soffitto riccamente decorato. L'arredamento è integrato, con pezzi importati da Vienna.
Eventi e feste
[modifica]La città ospita il Festival Nazionale del Folklore, un evento che si svolge ogni cinque anni e attrae artisti e appassionati da tutta la Bulgaria. È un'occasione unica per immergersi nelle ricche tradizioni musicali e danzanti del paese e assaggiare un po' (senza esagerare) della locale rakija.
- 3 Festival del Folclore (in località Voivodenez (Войводенец)). Voivodenez è una località a Nord di Koprivštica, quasi un quartiere di questa, famosa per le sue manifestazioni culturali, etnografiche e turistiche. La località è facilmente raggiungibile grazie a una strada asfaltata intitolata alla folklorista Rayna Katsarova-Kukudova. La zona è stata riforestata in cinque fasi tra il 1926 e il 1938, diventando il palcoscenico di giochi e danze tradizionali serali che qui si tengono quasi per l'intera estate.
Il punto culminante è il Festival Nazionale del Folklore Bulgaro, che si tiene ininterrottamente ogni cinque anni dal 1965, esaltando il folklore autentico bulgaro con canzoni, danze e tradizioni. Partecipano gruppi amatoriali da tutto il paese e ospiti internazionali, senza la presenza di professionisti.
La fontana "Voivodenez", a circa 400 metri a nord della città, è un punto di riferimento storico e punto di ritrovo per i gruppi di partecipanti ai festival.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]- 1 Molec (Магазин Молец), boulevard Palaveev 86 (бул. Х. Н. Палавеев 86). 08:30-19:30. Negozio di souvenir e articoli turistici.
- 2 Grosh (ГРОШ), Piazza 20 aprile 1 (Пл.20април 1), ☎ +359877791080. Prodotti dell'artigianato locale.
- 3 Podarci Suveniri (Подаръци Сувенири), Lambovska Mahala 8 (Ламбовска махала, 20-ти април 8).
Come divertirsi
[modifica]La vita a Koprivshtitsa è dominata dalla tranquillità, ma si possono trovare accoglienti taverne dove gustare la cucina locale e ascoltare musica tradizionale bulgara. Le serate estive sono ideali per passeggiare e godersi l'atmosfera rilassata della città.
Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Toddorini Kashti, ul. Palaveev 76 (бул.Х.Н.Палавеев 76). 08:30-00:00 (chiuso la domenica). Portate abbondanti e davvero squisite, con molti piatti della tradizione locale o regionale.
- 2 Mehana Lomeva Kashta (Механа Ломева къща), Lambovska Mahala 42 (Ламбовска махала 42), ☎ +359889451185. Cucina locale, rivisitata con gusto (per i sapori ma anche per i colori). Buon rapporto qualità/prezzo.
Dove alloggiare
[modifica]Koprivštica, come l'intera Bulgaria del resto, ha fatto dell'ospitalità un punto chiave del suo fascino. Qui si vive lontano dai grandi hotel, preferendo le numerose case vacanza disseminate nella città. Non è esagerato dire che a Koprivštica le case sono o musei o si possono affittare per le vacanze o sono piccole pensioni e hotel. Molte dimore, spesso ricche di storia e fascino, offrono la possibilità di affittare l'intera struttura, garantendo un'esperienza intima e casalinga. Gli host, quasi sempre cordiali e disponibili, sono pronti ad andare oltre per assicurare che il soggiorno si trasformi in un ricordo indimenticabile del viaggio.
Prezzi medi
[modifica]- 1 Emily Family House, Byalo Kam'ne Mahala, ul. Nesho Popbrajkov 1, ☎ +359 98 88 79 699. Eccellente sistemazione per famiglie o piccoli gruppi, più che un hotel è una casa vacanze privata, affittata a turisti e visitatori. Gode di un'ottima vista sulla città ed è lodata per la pulizia e qualità delle camere.
- 2 Casa Stoichov, ul. Palaveev 96, ☎ +359 88 68 40 272. 66€ per la singola. Accogliente hotel a 3 stelle, poco lontano dalle case-museo di Koprivštica.
- 3 Villa Lyutovi, ☎ +359 88 62 59 012. Check-in: 15:00, check-out: 12:00. Piccolo hotel a 2 stelle, non proprio di lusso, ma davvero accogliente e con padroni di casa disponibili e alla mano. La pensione può ospitare fino a due famiglie intere e dispone di un giardino privato ad uso degli ospiti.
- 4 Trayanova Kashta (Траянова къща). Piccola casa da affittare per intero, ottima posizione con una bella vista sulla città e tutti i comfort.
- 5 Guest House Maria, ul. Zoko Budin, 10 (ул. Цоко Будин 10), ☎ +359 88 81 22 214. 30-35 € (bassa stagione), fino a 50€ / singola (alta stagione).
Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]- 4 Complesso megalitico di Skumsale — Il complesso megalitico di Skumsale, pochi chilometri a Sud di Koprivštica, rappresenta uno dei più vasti siti archeologici della Bulgaria, caratterizzato da una ricca varietà di formazioni rocciose con funzioni cultuali sin da tempi remotissimi. Questo sito si distingue per la presenza di troni scolpiti nella roccia, canali, altari e altri elementi megalitici, particolarmente concentrati nella sua parte settentrionale. Qui, una vasta radura circondata da imponenti formazioni rocciose ospita queste straordinarie testimonianze del passato, creando un paesaggio di rara suggestione. Il complesso si estende su un'area di 1300 metri di lunghezza e 600 metri di larghezza, dominando il paesaggio circostante con le sue maestose formazioni rocciose. Ogni gruppo di megaliti è collegato al successivo attraverso archi naturali e piattaforme scolpite, creando un percorso cerimoniale che conduce i visitatori attraverso questo antico luogo di culto.
La presenza di un antico insediamento nelle vicinanze e la stretta connessione con altri siti megalitici della regione suggeriscono un complesso reticolo di luoghi sacri, forse legati a fenomeni astronomici. Infatti, alcuni studi indicano che l'organizzazione spaziale di questi monumenti potrebbe essere correlata a eventi celesti, come il sorgere del sole durante il solstizio d'estate.
Altri progetti
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