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Delia
Piazza Madrice
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Delia
Sito istituzionale

Delia è una città della Sicilia.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Delia sorge su un pendìo che guarda Libeccio e tende ad estendersi verso est, a ridosso del colle detto della Croce, assumendo la forma caratteristica di un ampio anfiteatro. È circondata da colli colmi di mandorli e ulivi. Vi si gode da una parte l'ampio panorama delle colline antistanti che scendono gradatamente verso il Salso e delle colline che sovrastano la Piana di Gela. Dall'altro si gode il non meno gradito panorama dei colli antistanti di Campobello di Licata e Naro, il cui antico fortilizio si staglia all'orizzonte nei suoi pittoreschi contorni.

Cenni storici[modifica]

Si pensa che sul punto in cui si trova Delia sorgesse una volta l'antica Petiliana o Petilia. Vito Amico dice che il nome Delia sarebbe derivato al paese dal fatto che Petiliana era ornata di un tempio sacro alla dea Diana. Il nome Diana, che molte ragazze ereditavano, con frequenza fino a decenni fa, dalle loro ave, sembrerebbe confermare questa ipotesi. Qualcuno vorrebbe che il nome Delia fosse di etimologia araba e significherebbe vigneto. Nel De Spucches troviamo che il Comune di Delia fu fondato da Gaspare Lucchesi, barone di Delia, tra il 1581 e il 1600. Nel 1623 un suo discendente, Giuseppe Lucchesi, viene nominato Marchese di Delia. Nel 1622, dal vescovo di Agrigento, viene eretta a parrocchia la chiesa Madrice. Il 23.10.1689, la parrocchia di Delia viene eretta ad Arcipretura, mentre la chiesa fu ampliata nel 1791, ma la navata centrale è di costruzione anteriore al secolo XVII.

Nel 1698, in seguito al matrimonio di Maria, unica figlia del Marchese Nicola Antonio Lucchesi, con Ferdinando Gravina, Principe di Palagonia, Delia passò a questa famiglia che l'ha tenuta sino al secolo XIX, epoca in cui essa vendette tutti i diritti alla famiglia Tinebra. Delia, che apparteneva alla diocesi di Agrigento, nel 1844, con bolla di Gregorio XVI, passò alla diocesi di Caltanissetta. Vito Amico ci dà notizia di un censimento della popolazione di Delia avvenuto verso il 1650, periodo in cui il paese contava 288 case e 1071 abitanti. In un censimento del 1713 le case salgono a 403 e gli abitanti a 1705. Delia patriottica non mancò di dare il suo, sia pur modesto, contributo alla causa del Risorgimento. Infatti, serba ancora il ricordo di alcuni picciotti che parteciparono alla liberazione della Sicilia dopo lo sbarco di Garibaldi a Marsala. Dopo il plebiscito e l'annessione all'Italia, la storia di Delia rientra nel grande quadro nazionale.

Come orientarsi[modifica]


Come arrivare[modifica]


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Chiesa di Santa Maria di Loreto
  • 37.35643313.9273611 Chiesa di Santa Maria di Loreto, Piazza Madrice, +39 0922820352. Sorta nel 1500 sui ruderi della chiesa di San Nicola di Mira, ha la facciata di tipo neoclassico con portale e campanile barocco. Il rosone centrale è arricchito da una vetrata raffigurante il logo del Giubileo del 2000. Al suo interno la chiesa custodisce una tela di Pietro D'Asaro da Racalmuto, detto il Monocolo, dedicata a Santa Rosalia, patrona del paese.
Chiesa Santa Maria dell'Itria
  • 37.3590513.9296912 Chiesa Santa Maria dell'Itria, Largo Itria, 4, +39 0922820283. La chiesa è dedicata a Santa Maria dell'Itria. Il nome deriva dal bizantino "Odigitria" che significa "guida, condottiera" ed era l'immagine della Madonna venerata sin dal V secolo a Costantinopoli. Ricostruita su una preesistente struttura, la chiesa è stata aperta al culto nel 1769. Il campanile, che le sorge accanto, è stato realizzato nel 1988. All'interno della chiesa è conservata un'importante statua lignea della Madonna dell'Itria.
  • 37.35547213.9301993 Chiesa della Croce, Via Ludovico Ariosto, 15. Chiesa di modeste dimensioni, fu costruita nel 1925 sopra una piccola chiesetta del XVII secolo. Viene utilizzata durante le rappresentazioni della Settimana Santa. Il sagrato è un'ottima cornice per la rappresentazione della Scinnenza.
  • 37.3565913.9250644 Chiesa di Sant'Antonio Abate, Corso Umberto Iᵒ, 152. Eretta nel 1765 su una struttura già esistente, si trova nel vecchio quartiere denominato "degli Ebrei". È costruita con pietra intagliata e ha un'imponente abside centrale. Il suo interno è decorato con stucchi barocchi, colonna tortile e altari in legno intagliato.
  • 37.35797613.9258035 Chiesa del Carmelo, Via Milano, 1. Costruita per volontà del Barone di Delia nel 1602. La facciata si nota per un caratteristico portale e un piacevole campanile in stile misto neoclassico e gotico. La chiesa è raggiungibile da una caratteristica scala in pietra bianca.
  • Monumento agli emigranti.
  • Murales sulla civiltà contadina di Angelo Fazio.

Fuori dal centro abitato[modifica]

  • 37.35860513.911816 Castello Normanno.
  • Solfara Falzirotta Failla.
  • Solfara Giffarò (miniera Giffarò o anche Giffarone). Questa è stata l'unica miniera che dal 1950 è stata coltivata a cielo aperto vista la modesta profondità del giacimento solfifero. In precedenza a partire del 1831 la miniera era coltivata con il metodo classico dello scavo; oggi è abbandonata e si mostra come un laghetto di pianta allungata nel senso Nord-Sud, ai margini i materiali di risulta ormai colonozati da piante. Solfara Giffarò su Wikipedia solfara Giffarò (Q16607276) su Wikidata


Eventi e feste[modifica]


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]


Dove alloggiare[modifica]


Sicurezza[modifica]


Come restare in contatto[modifica]


Nei dintorni[modifica]

  • Caltanissetta
  • Canicattì
  • Naro
  • 37.37194313.9441051 Villa Cappellano (a soli 2 km dal centro di Delia). Si tratta di un monastero-fattoria, oggi abbandonato, costruito dai gesuiti nel XVI secolo e utilizzato come loro residenza estiva fino al 1843, quando la sostituirono con la nuova casina alle Balate di Caltanissetta. Presenta diversi corpi di fabbrica che si affacciano su un cortile quadrangolare; il corpo principale presenta un prospetto tipicamente barocco. Fa parte del complesso anche la cappella dedicata al Sacro Cuore di Gesù, da cui proviene la cornice lignea conservata presso la chiesa madre di Delia. Villa Cappellano su Wikipedia Villa Cappellano (Q55832483) su Wikidata
  • 37.41222213.9797222 Laghetto di Giffarrone (Laghetto Giffarò). Laghetto di Giffarrone su Wikipedia Laghetto di Giffarrone (Q85864845) su Wikidata


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