Riserva naturale orientata Rossomanno-Grottascura-Bellia | |
Tipo area | Riserva naturale orientata |
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Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Territorio | Ennese |
Superficie | 2011,45 ha |
Anno fondazione | 2000 |
Sito istituzionale |
La Riserva naturale orientata Rossomanno-Grottascura-Bellia è un'area protetta situata in Sicilia.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Situata tra i comuni di Enna, Piazza Armerina e Aidone. Il suo punto nevralgico è costituito dalla vetta del monte Rossomanno. Si estende su oltre 2000 ettari di superficie, nel multiforme paesaggio dei monti Erei. Vi si individuano altipiani a circa 800 m s.l.m., interamente ammantati di conifere.
Flora e fauna
[modifica]Flora
[modifica]La riserva conserva al suo interno un notevole patrimonio forestale, in gran parte frutto di un antico rimboschimento, che ha ammantato il territorio di conifere e eucalipti, ma rimane tuttavia traccia di un antico querceto. Tra le conifere, domina il Pino domestico, e si localizza oltre gli 800 m di quota: questa specie si adatta benissimo ai suoli sabbiosi, e produce i cosiddetti pinoli. Presente è inoltre il Pino d'Aleppo, assieme al castagno, al nocciolo, al leccio e all'alloro. Caratteristici dell'Ennese sono il sambuco (che è alla base della guastella col sambuco), il pero selvatico, l'asparago e innumerevoli altre piante. Interessante è inoltre il sottobosco, con macchie di rovi, rosa canina (la rosa selvatica), il timo, il biancospino ed il prugnolo: queste ed altre specie formano splendide siepi, che affiancano i sentieri recentemente ridisegnati per favorire l'escursionismo, il trekking e lo scautismo, attività praticate nella riserva.
Fauna
[modifica]La Riserva ospita diverse specie di animali tra cui numerose specie di uccelli: la poiana (Buteo buteo), il gheppio (Falco tinnunculus), l'upupa (Upupa epops), la ghiandaia (Garrulus glandarius), il cuculo (Cuculus canorus) e il gruccione (Merops apiaster), nonché rapaci notturni quali il gufo (Asio otus), l'allocco (Strix aluco), la civetta (Athene noctua) e il barbagianni (Tyto alba). È possibile inoltre incontrare la volpe (Vulpes vulpes), l'istrice (Hystrix cristata), il riccio (Erinaceus europaeus), il cinghiale (Sus scrofa), il ramarro (Lacerta viridis) e la tartaruga palustre siciliana (Emys trinacris).
Cenni storici
[modifica]Il territorio della Riserva fu lungamente abitato, a partire dall'antico centro di Rossomanno, distrutto poi nel XIV secolo.
La riserva venne istituita nel 2000.
Come arrivare
[modifica]In auto
[modifica]Dalla Catania-Palermo uscire a Enna e proseguire per la per Pergusa e, superato il lago, si segue la verso Piazza Armerina. Qui seguire gli appositi cartelli.
Da Sud (Caltagirone e Gela) seguire la verso Piazza Armerina e poi si percorre la per Aidone-Morgantina. Qui seguire gli appositi cartelli.
Permessi/Tariffe
[modifica]Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Monte Rossomanno. Dalla sua sommità è possibile vedere il mare che bagna le coste della Piana di Catania. Sono presenti numerose testimonianze del periodo pre-arcaico con ritrovamenti di piccole tombe a nicchia scavate nella roccia intorno al VII secolo a.C. Le sepolture sono a enchitrismos. Di fronte a Valguarnera, si attestano le fondamenta di spesse mura (fino a 2 metri di larghezza) che cingevano a difesa l'intera zona abitativa. Da queste mura si ergevano numerose torrette sporgenti, oggi perdute. Nel periodo svevo, ovvero nel XIV secolo, la zona fu trasformata in feudo di Rossomanno durante una spedizione armata, capeggiata dal Re aragonese Martino I di Sicilia, il feudo venne raso al suolo.
- 2 Pietre incantate (Pupi ballerini). Sono un gruppo di pietre dalla forma vagamente antropomorfa all'interno della riserva. Le pietre si sono in realtà formate per l'azione eolica del vento che le ha rese tali. Questa caratteristica richiama anche una certa curiosità nei visitatori del parco.
- Insediamento siculo, Serra delle Casazze. Con i resti dell’acropoli e le fortificazioni.
- Necropoli di Rocca Crovacchio.
- Basilica bizantina.
- Borgo medievale (tra Serra delle Casazze e Monte Rossomanno). Di origine sveva ma raso al suolo nel 1394.
- 3 Parco della Ronza.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]Altri progetti
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