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Pinerolo
Piazza Duomo al tramonto
Stemma
Pinerolo - Stemma
Pinerolo - Stemma
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Pinerolo
Sito istituzionale

Pinerolo è una città del Piemonte.

Da sapere

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Cenni geografici

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Pinerolo si trova nel Torinese e confina con Buriasco, Cantalupa, Cumiana, Frossasco, Garzigliana, Macello, Osasco, Pinasca, Piscina, Porte, Roletto, San Pietro Val Lemina, San Secondo di Pinerolo e Scalenghe.

Caratteri altimetrici e geomorfologici

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Il territorio di Pinerolo può essere distinto in tre ambiti distinti per pianura, collina, montagna. Si rileva infatti un'altitudine minima di 291 metri al confine con il comune di Scalenghe e un'altitudine massima di 1.358 metri del Monte Sette Confini, sito nella Val Lemina.

Dal punto di vista geomorfologico, il comune di Pinerolo è limitato a sud dal torrente Chisone, a nord dai rilievi della collina di Pinerolo e a nord-ovest dal torrente Lemina. Il concentrico di Pinerolo si estende principalmente ai piedi del rilievo collinare, su di un'area subpianeggiante attraversata dal torrente Lemina.

La zona di pianura del comune di Pinerolo è la più estesa, rappresentando il 77% circa dell'intero territorio; l'area collinare rappresenta invece il 20% circa, mentre l'area montana risulta essere la meno estesa occupando il residuo 3%.

Sia il territorio collinare che quello montano presentano una elevata copertura boschiva interrotta nelle aree a minor pendenza da prati ed è caratterizzato da una ridotta densità abitativa, ad eccezione della sola frazione di Talucco, in Val Lemina.

Quando andare

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Clima

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Nel comune di Pinerolo, la temperatura media annua rilevata dalla stazione idro-meteorologica di Arpa risulta essere di 13,5 °C.

Mediamente vengono registrati da un minimo di 506 mm a un massimo di 1157 mm di pioggia nell'anno solare. Il regime pluviometrico, secondo la classificazione di Mennella, è quello prealpino con un massimo principale nei mesi primaverili e uno secondario in autunno; il minimo principale è in inverno. Entrando più nel dettaglio, il mese di maggio risulta essere il più piovoso; mentre il meno piovoso si colloca nei mesi di gennaio e febbraio.

La direzione prevalente della ventilazione nel Pinerolese risulta essere dai quadranti occidentali, con raffiche che solitamente raggiungono la massima intensità durante gli eventi di föhn (Favonio), vento catabatico caldo che riscende le vallate.

La parte più antica dell'abitato sorge sulle pendici della collina di San Maurizio, dove si trovano i resti della Cittadella (445 m), mentre a sud e a est si sono sviluppati, in pianura, i moderni quartieri residenziali e industriali, fino al corso del Lemina e oltre. Ancora oggi è possibile individuare l'andamento delle mura, di origine antica e rafforzate a più riprese fino all'intervento del Vauban nel 1670.

Cenni storici

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Il territorio di Pinerolo risulta abitato sin dalla preistoria, come dimostrano i ritrovamenti di bracciali, asce, scalpelli e frammenti di utensili bronzei avvenuti nei pressi di piazza Guglielmone nei primi anni '70. La dominazione romana ha la più celebre testimonianza nella necropoli della Doma Rossa, venuta alla luce durante i lavori per la realizzazione dell'autostrada Torino-Pinerolo nel 2003, indizio di una presenza presumibilmente agricola nel territorio di Riva di Pinerolo.

Il toponimo di Pinerolo appare per la prima volta nel 981 con il nome Pinarolium ("pineta") in un diploma di Ottone II con il quale si confermavano al vescovo di Torino le proprietà, i diritti e i privilegi sulla città goduti dai suoi predecessori. In questo periodo Pinerolo non era una vera e propria città, bensì una Corte formata dai borghi di San Verano, San Pietro Val Lemina, San Maurizio (il borgo alto di Pinerolo, comprendente il castello abbattuto nel 1696) e San Donato (borgo basso). All'epoca, di tali villaggi San Verano era il più importante, trovandosi all'imbocco della Val Chisone. Nel 1064 la città fu ceduta ai benedettini dell'abbazia di San Verano, oggi Abbadia Alpina, per volere di Adelaide di Susa. Contro le rivendicazioni del vescovo di Torino, appoggiate da un diploma di Federico I, i Pinerolesi insorsero in difesa dei benedettini, guadagnando così le libertà comunali.

Tommaso I di Savoia.

Conobbe lotte e ribellioni sotto Tommaso I di Savoia, che l'aveva occupata nel 1220, e forti contrasti con l'abbazia di San Verano la quale, nel 1243, rinunciò ai suoi diritti in favore di Amedeo IV di Savoia e del fratello Tommaso II di Savoia. Sotto Tommaso e i suoi discendenti del ramo di Acaia ebbe pace e prosperità: eletta nel 1295 capitale dei loro possedimenti in Piemonte, rimase tale fino all'estinzione del ramo dei Savoia-Acaia nel 1418, quando Amedeo VIII riunì in un solo Stato tutti i possessi dei Savoia in Italia e in Francia.

Subì la dominazione francese dal 1536 al 1574, dopo la quale ricevette il titolo di città dal conte Emanuele Filiberto di Savoia. Fu nuovamente occupata dalla Francia in virtù del trattato di Cherasco (1631). Il cardinale Richelieu affidò allora a Vauban, il più grande ingegnere militare francese dell'epoca, il compito di rendere Pinerolo una straordinaria piazzaforte, che nelle sue intenzioni avrebbe garantito alla Francia il controllo dell'Italia settentrionale. A spese di continui espropri di beni e terreni furono restaurate le mura cittadine, fu ricostruito il castello e ampliata la cittadella: rimanevano alla città due sole porte, quella di Francia e quella di Torino. Molti laboratori artigiani furono demoliti e gli operai trasferiti a Lione, la cui industria venne potenziata a scapito di quella pinerolese. La fortezza di Pinerolo, il Donjon, fu usata anche come prigione, dove Luigi XIV mandava i suoi nemici, tra i quali il misterioso personaggio noto come "Maschera di Ferro".

Pinerolo fu riconquistata da Vittorio Amedeo II di Savoia nel 1696, ma prima di andarsene le truppe del Re Sole fecero saltare la cittadella e il castello. Carlo Emanuele III ottenne da Benedetto XIV la nomina di Pinerolo a sede vescovile. Il commercio si riprese, la popolazione passò da 5 000 a 7 000 abitanti e tornarono a fiorire gli ordini religiosi.

Nel 1801 il Piemonte venne annesso alla Francia e Pinerolo fu per l'ultima volta occupata dai francesi, fino al 1814, con la caduta di Napoleone e del suo impero e il ritorno del Piemonte a Vittorio Emanuele I. Nel 1821 ebbe inizio da Pinerolo il movimento insurrezionale capeggiato da Santorre di Santa Rosa e Guglielmo Moffa di Lisio, che preludeva al Risorgimento italiano. Iniziò un periodo di sviluppo economico ed edilizio: ponti, strade, ferrovie (la linea Torino-Pinerolo fu inaugurata nel 1854), che facilitavano i commerci con la Liguria e con il resto della regione.

Nel 1848 fu fondata a Pinerolo la prima società di Mutuo Soccorso d'Italia, la "Società generale degli operai" creata per «…l'unione, la fratellanza, il mutuo soccorso e la scambievole istruzione». Nel 1849 fu trasferita in città (proveniente da Venaria Reale) la Scuola d'Applicazione di Cavalleria (soppressa nel 1945), ora sede, tra l'altro, del Museo nazionale dell'arma di cavalleria (istituto nel 1961) e del Museo di Arte Preistorica. Dalle valli laterali affluì in città nuova popolazione: gli abitanti passarono da 12 000 nel 1819 a 18 000 nel 1890. Partecipò attivamente alla Resistenza italiana. A Pinerolo nacquero sia l'ultimo presidente del Consiglio prima del fascismo, Luigi Facta, che il capo della Resistenza Ferruccio Parri (che in onore alla collina di San Maurizio scelse il nome di combattimento, Maurizio), presidente del Consiglio dall'aprile al dicembre 1945.

È a Pinerolo che l'8 settembre 1974 vennero arrestati i terroristi, fondatori delle Brigate Rosse, Renato Curcio ed Alberto Franceschini.

Nel XX secolo Pinerolo vide un'ulteriore industrializzazione, con la nascita di nuovi stabilimenti, quali le Officine Meccaniche Poccardi Pinerolo, fondate nel 1897 dall'imprenditore Francesco Poccardi, che nel 1938 si dedicarono alla produzione di macchinari per l'industria cartaria; nel 1957 esse vennero acquisite dalla Beloit Corporation, azienda statunitense del settore, che ne fece il polo europeo della sua produzione. Anche l'industria dolciaria si sviluppò in Pinerolo con l'azienda Galup, nota per la produzione di panettoni bassi, prodotto a diffusione locale, ma con aree di mercato particolari anche all'estero. Nei primi anni del XXI secolo però, l'industria pinerolese entrò in crisi e, anche per compensare le difficoltà del settore industriale, la città ha puntato maggiormente sul turismo, avendo avuto un glorioso passato come capitale del principato del Piemonte dal 1295 al 1418.

Film suggeriti

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Nel film Fantozzi contro tutti il geometra Calboni suggerisce Pinerolo come destinazione della fittizia sgambata fuori città per tentare di impressionare il Visconte Cobram.

Nel 2001 in Santa Maradona di Marco Ponti, il protagonista Andrea Straniero (Stefano Accorsi) racconta all'altro protagonista che sua cugina "si è rifatta le tette a Pinerolo"

Lo stesso regista omaggia la città in Io che amo solo te dove Luciana Littizzetto interpreta la zia che arriva da Pinerolo.

A Pinerolo sono girate alcune scene del film La mossa del pinguino, che prevede parti della trama nella città dove si svolsero le gare olimpiche di curling.

Alcune scene del film La prima linea sono state girate davanti all'ex carcere di Pinerolo.

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Pinerolo
Piazza Vittorio Veneto, nota comunemente come Piazza Fontana, principale piazza di Pinerolo in cui il mercoledì e il sabato si tiene il mercato.
  • 44.886417.333251 Piazza Vittorio Veneto (Piazza Fontana). È il punto di ritrovo centrale dei pinerolesi; progettata nel 1738, venne realizzata spianando i fossati antistanti le mura seicentesche. Questa vasta area fu fino al 1830 la piazza d'armi della cittadina, una delle più estese d'Italia; oggi è sede dei mercati settimanali (mercoledì e sabato). Al suo interno sono collocate una fontana con vasca monoblocco in pietra di Malanaggio e la statua in marmo dedicata al generale Filippo Brignone, eroe di Palestro, opera di Odoardo Tabacchi (1879).


Frazioni

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  • Abbadia Alpina – Comune fino al 1928, ricco di industrie, sito ad ovest del capoluogo, lungo la strada statale 23 del Colle di Sestriere. Si trova dove sorgeva l'abbazia di Santa Maria nel luogo detto di San Verano, fondata dalla marchesa Adelaide nel 1064 e distrutta dai francesi nel 1693. La chiesa parrocchiale, dedicata a San Verano di Cavaillon e costruita forse su disegno di Juvara, è del 1724 (inizio dei lavori:1708, inaugurazione:1727) e custodisce i sepolcri di due vescovi di casa Savoia.
  • Ainana
  • Avaro-Tron
  • Bacchiasso
  • Batur
  • Baudenasca – Anch'esso in passato comune, dove, sulle rive del torrente Chisone, con splendida vista del Monviso, è presente il galoppatoio militare; in questa frazione si celebra da alcuni anni un Carnevale con carri allegorici.
  • Biscornetto
  • Borgata Colombaio
  • Borgata Orba
  • Cascina della Cappella
  • Cascina Ghiotta
  • Cascina Gili
  • Cascina Nuova
  • Cascina Pol
  • Case Bianche
  • Case Nuove
  • Colletto
  • Gerbido di Costagrande
  • Gerbido di Riva
  • Graniera
  • Losani
  • Motta Grossa
  • Pascaretto – Frazione che sorge all'estremità nord del territorio di Pinerolo, diviso con Piscina e Frossasco.
  • Riauna
  • Riva di Pinerolo – Situata ai margini della strada del Sestriere in direzione di Torino, a 4 km dal capoluogo; vi si trova un castello medievale, detto Motta dei Trucchetti, risalente al XIV secolo.
  • Rubiani
  • Salera
  • San Martino
  • Stazione di Riva
  • Talucco – frazione famosa per gli squisiti Tomin elètrich (tomini elettrici), dove fin dall'VIII secolo era presente una cella monastica benedettina appartenente all'abbazia di Novalesa. I suoi abitanti sono soprannominati "talucchini".
  • Villa Motta Rasini


Come arrivare

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In aereo

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L'aeroporto di Torino-Caselle dista 60 km da Pinerolo.

In auto

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Pinerolo è collegata a Torino da un'autostrada, la A55 o autostrada del Pinerolese, e dalla strada provinciale 23 del Colle del Sestriere e la strada statale 589 dei Laghi di Avigliana, che, transitando a lato di Pinerolo, prosegue per Cuneo.

In treno

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Stazione di Pinerolo

La città di Pinerolo è servita dalla linea ferroviaria Torino-Pinerolo, inaugurata nel 1854, attraverso la 44.88757.3371 stazione di Pinerolo e la 44.89167.34852 fermata Pinerolo Olimpica.


Come spostarsi

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Con mezzi pubblici

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Due sono le società che gestiscono il trasporto pubblico urbano nel Pinerolese, la Cavourese e l'Arriva che gestiscono anche i collegamenti interurbani assieme a GTT.


Cosa vedere

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Chiesa di Santa Croce
Basilica di San Maurizio
Casa del Vicario
Santuario della Madonna delle Grazie

Architetture religiose

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  • 44.88577.32981 Cattedrale di San Donato. Già ricordato nel 1044, ripreso nei secoli XV, XVI e XVIII e ancora restaurato nel XIX, si presenta in forme gotiche con tre rosoni e tre portali in facciata dei quali quello centrale sormontato da un'alta ghimberga. Nell'interno conserva acquasantiere gotiche e il coro, un pulpito e un leggio in legno, intagliato nel '600. Il campanile, risalente al 1425, nel Medioevo era una Torre Civica; è rimasto incompiuto. Cattedrale di San Donato (Pinerolo) su Wikipedia cattedrale di San Donato (Q743305) su Wikidata
  • 44.88927.32672 Basilica di San Maurizio. Già ricordata nel 1078, venne ricostruita nel 1470 e restaurata nel 1897. Basilica di San Maurizio (Pinerolo) su Wikipedia basilica di San Maurizio (Q17622414) su Wikidata
  • 44.8894457.3273543 Santuario della Madonna delle Grazie (attiguo alla parte posteriore della basilica e rivolto in direzione opposta). Risale al XVI secolo e sorge in posizione panoramica. Santuario Madonna delle Grazie (Q111109021) su Wikidata
  • 44.888997.330074 Chiesa di San Domenico. Risalente al 1438, e in parte conservata con il campanile coevo, ha resti di affreschi del XV secolo.
  • 44.885467.326865 Chiesa di Santa Croce. Santa Croce (Pinerolo) (Q111610082) su Wikidata
  • 44.88547.3324976 Chiesa di San Rocco. Chiesa barocca a una navata con presbiterio ellittico, eretta nel 1744 da Giuseppe Gerolamo Buniva e la cui sagrestia è attribuita a Bernardo Antonio Vittone. chiesa di San Rocco (Q119887196) su Wikidata
  • 44.88817.32887 Chiesa di San Giuseppe. Chiesa barocca ora sconsacrata e usata come sala da concerti intitolata a Italo Tajo, ma precedentemente sede di un monastero gesuita.
  • 44.883927.326328 Tempio Valdese. Risalente al 1855-60, edificato dopo l'editto di emancipazione di Carlo Alberto. Tempio valdese (Pinerolo) (Q111109026) su Wikidata

Monumenti

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  • 44.886817.332959 Monumento a Filippo Brignone. Monumento a Filippo Brignone (Q125809246) su Wikidata

Architetture civili

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  • 44.887267.3316310 Palazzo del Comune, Piazza Vittorio Veneto 1 (si affaccia sul lato nord di Piazza Vittorio Veneto). Originariamente arsenale della fortezza cittadina, negli anni del fascismo ne venne ristrutturata la facciata e costruita la torre civica. palazzo comunale (Q125526753) su Wikidata
  • 44.887887.3345911 Biblioteca Comunale Alliaudi, Via Cesare Battisti 11. Questo edificio era sede di un'agenzia della Banca d'Italia (istituita il 21 dicembre 1911 e operativa dal 5 maggio 1913) soppressa il 27 ottobre 1962 e chiusa definitivamente il 29 marzo 1962, possiede oltre 100 000 volumi, manoscritti, incunaboli ed un prezioso fondo di libri rari.
  • 44.886997.3336212 Palazzo Vittone, Piazza Vittorio Veneto 8 (si trova sul lato est della medesima piazza). Prende il nome dell'architetto Bernardo Antonio Vittone, allievo di Filippo Juvarra, che lo progettò nel 1740. Fu commissionato dal re Carlo Emanuele III di Savoia per accogliervi l'Ospizio dei Catecumeni. Dal 1816 fu poi destinato a collegio municipale, poi vescovile e infine, dal 1867, collegio civico. Oggi è sede di importanti musei e istituzioni culturali. A partire dal 1896 si avviò la costruzione, in un'area a nord del Palazzo di Città, del Nuovo Seminario Vescovile. Ospita il Museo Civico (cimeli bodoniani, armi, monete, dipinti ottocenteschi di scuola locale).
  • 44.888167.32561413 Palazzo dei Principi d'Acaja (Castel Nuovo), Via al Castello 5. Costruito nel 1318 e più tardi modificato. palazzo dei Principi d'Acaja (Q55179716) su Wikidata
  • 44.886387.32694314 Casa del Senato (Casa del Vicario), Largo d'Andrade 2. Costruzione in cotto del XVI secolo. Casa del Senato (Q55179755) su Wikidata

Architetture militari

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  • I resti delle mura duecentesche' che circondavano il borgo alto, ancora visibili lungo la parte sommitale di via Ortensia di Piossasco e parte delle mura della cittadella seicentesca, voluta da re Luigi XIII, nascosti nel bosco della collina di San Maurizio.

Musei

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  • 44.88597.335415 Museo storico dell'Arma di cavalleria, Viale Giolitti 5 (nei locali dell'ex Scuola di applicazione di Cavalleria), +39 0121 376344, . Mar-Gio 9:00-12:00 e 13:30-16:30, Dom 10:00-12:00 e 14:00-18:00. Qui si possono ammirare la raccolta di cimeli, l'importante biblioteca e l'archivio storico. Museo storico dell'Arma di cavalleria su Wikipedia Museo storico dell'Arma di cavalleria (Q24938029) su Wikidata
  • 44.886917.3344416 Centro Studi e Museo d'Arte Preistorica (CeSMAP), Via Giuseppe Brignone 9, +39 0121 794382, +39 0121 75547, +39 389 2835301 (Museando), fax: +39 0121 75547, . Reperti archeologici, arte rupestre internazionale e sezione didattica.
  • 44.886717.3337717 Museo civico etnografico, Piazza Vittorio Veneto 8. Cultura popolare, tradizioni, costumi, lavoro, ambienti della pianura e delle valli del Pinerolese.
  • 44.88477.330818 Civico museo didattico di scienze naturali Mario Strani, Viale della Rimembranza 61. Geologia, flora, fauna, collezione micologica, mineralogia del pinerolese e delle valli limitrofe. Civico museo didattico di scienze naturali Mario Strani su Wikipedia civico museo didattico di scienze naturali "Mario Strani" (Q55372069) su Wikidata
  • Collezione Civica d'Arte di Palazzo Vittone. Maestri della pittura e della scultura dell'Ottocento, del Novecento e contemporanei.
  • 44.887157.3309319 Museo della Diocesi, Via del Pino 49. Testimonianze storiche ed artistiche della vita religiosa in oltre 250 anni dalla fondazione della diocesi.
  • 44.886617.3299220 Museo Storico del Mutuo Soccorso, Via Silvio Pellico 19, +39 349 5513710, +39 347 9766858. Dom 15:00-18:00; su appuntamento negli altri giorni della settimana. È la sede sociale della Società Generale fra gli Operai di Pinerolo.
  • Museo della Doma Rossa. Reperti archeologici di una necropoli romana rinvenuti in località Riva durante i lavori di realizzazione del raccordo autostradale.
  • 44.866447.3310221 Galleria d'arte contemporanea "En plein air", Via del Duomo 26, +39 333 4249372, +39 333 2843836, .


Eventi e feste

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  • Rievocazione storica della Maschera di Ferro. Ottobre, ad anni alterni. Una delle maggiori manifestazioni della città. La leggenda vuole infatti che il misterioso personaggio storico sia risieduto nella cittadella di Pinerolo; sul colle di San Maurizio c'è un piccolo monumento dedicato proprio a tale leggenda.


Cosa fare

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Acquisti

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Come divertirsi

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Spettacoli

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  • 44.886587.332111 Teatro Sociale, +39 0121 795412. Risalente al 1842, venne distrutto da un incendio nel 1972 e riaperto nel 2008.

Locali notturni

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  • 44.883637.331412 La Dolce Vita, Piazza Luigi Barbieri 35, +39 347 1397532. Lun 7:30-20:00, Mar-Gio 7:30-21:00, Ven-Sab 7:30-24:00 Dom 15:00-21:00. Caffetteria Wine Bar.


Dove mangiare

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Prezzi modici

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Prezzi medi

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Dove alloggiare

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Prezzi medi

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Sicurezza

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Numeri utili

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  • 44.886127.319372 Ospedale Cottolengo, Stradale Fenestrelle 72, +39 0121 2331.
  • 44.882777.319693 Ospedale Civile Edoardo Agnelli, Via Brigata Cagliari 39, +39 0121 2331.
  • 44.889457.335934 Carabinieri, Piazza Santa Croce 2, +39 0121 324900.

Farmacie

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Come restare in contatto

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Poste

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Nei dintorni

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Informazioni utili

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Altri progetti

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