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Altamura è una città italiana, situata nell’entroterra pugliese, in provincia di Bari.
Da sapere
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Si tratta di una città prevalentemente collinare, di fatti fa parte del territorio delle Murge, un altopiano carsico di origine tettonica, il cui nome probabilmente deriva dal latino “Murex”, termine che indica una pietra appuntita. Questa è un’area compresa nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, che ha un’estensione di di 68.033 ettari e tocca i comuni di Andria, Ruvo di Puglia, Gravina in Puglia, Minervino Murge, Corato, Spinazzola, Cassano delle Murge, Bitonto, Toritto, Santeramo in Colle, Grumo Appula e Poggiorsini, oltre al comune di Altamura.
Come orientarsi
[modifica]Altamura non ha una tradizione di contrade e di colori legati all’appartenenza a questo o quell’altro quartiere, ma ha uno dei centri storici più grandi e belli di tutto il meridione d’Italia.
Oggigiorno ci si può orientare nella città tenendo conto delle vie principali, ad esempio via Matera, che è anche una delle strade d’accesso della città.
Come arrivare
[modifica]Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- CASALE CAGNAZZI: Il casale, recuperato e restaurato ad opera dalla famiglia Rajola Pescarini, discendente di monsignor Luca de Samuele Cagnazzi, conserva diverse testimonianze della vita dell'illustre scienziato e prelato altamurano. La visita a quella che fu la dimora di campagna del prelato, continua alla scoperta dei diversi e ampi spazi ipogei, le cui finalità di utilizzo sono oggetto di studio e di varie ipotesi.
- Claustro Giudecca. “Giudecca” è il nome dato anticamente in varie città d’Italia al quartiere abitato dagli Ebrei. Questo claustro sorgeva nel quartiere ebraico ed è caratterizzato dall'avere la forma in pianta di un candelabro. Al suo ingresso, vi è una cariatide che, secondo la tradizione popolare altamurana, si chiamerebbe "Sinagoga, la padrona del claustro". Tale cariatide potrebbe essere risultante dalla demolizione di una sinagoga e sarebbe stata posizionata al suo ingresso come ricordo o con funzione apotropaica oppure, più verosimilmente, sarebbe un semplice elemento architettonico (e probabilmente neanche attinente alla cultura ebraica) che è stato attribuito in seguito a una presunta sinagoga preesistente da qualche erudito locale.
Eventi e feste
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Uno degli eventi più importanti, se non quello principale, della cittadina altamurana è la festa medievale “Federicus”, così intitolata per un chiaro rimando a Federico II di Svevia. La leggenda narra che Federico II, di passaggio dalla città e diretto verso Bari per salpare verso la Terra Santa, abbia lasciato qui dei soldati malati di malaria che furono guariti grazie all’aria salubre del posto. Per celebrare la miracolosa guarigione l’imperatore Svevo fece realizzare la Cattedrale, sede del potere laico ed ecclesiastico della città medievale.
In realtà, l’Imperatore volle far innalzare una chiesa per ottenere la benevolenza del Papa Gregorio IX, che lo aveva precedentemente scomunicato, in una città dalla posizione strategica verso Bari e all’interno dell’amata Puglia. La leggenda narra che Federico II, di passaggio dalla città e diretto verso Bari per salpare verso la Terra Santa, abbia lasciato qui dei soldati malati di malaria che furono guariti grazie all’aria salubre del posto. Per celebrare la miracolosa guarigione l’imperatore Svevo fece realizzare la Cattedrale, sede del potere laico ed ecclesiastico della città medievale.
In realtà, l’Imperatore volle far innalzare una chiesa per ottenere la benevolenza del Papa Gregorio IX, che lo aveva precedentemente scomunicato, in una città dalla posizione strategica verso Bari e all’interno dell’amata Puglia.
Durante la festa di Federicus, il grande centro storico viene suddiviso in quattro quartieri: latino, greco, saraceno ed ebraico, a ricordare la presenza di queste etnie durante il Medioevo. Il Quarto latino presenta i colori del giallo e del rosso e la sua pianta è l’alloro: si dipana nei vicoli e nelle piazze a ridosso della Cattedrale. È tutto un pullulare di accampamenti militari, locande e fucine di artigiani, banchi di commercianti, ma non manca di mostrare anche la sua “suburra” fatta di lebbrosi, prostitute e saltimbanchi; è un luogo in cui il sacro si mescola al profano e al turista sembrerà di essere dentro un borgo del 1200 con i suoi linguaggi, le sue faide, la divertente e tragica quotidianità.
Il Quarto greco ha come caratteristiche cromatiche il bianco, il giallo e l’azzurro, mentre la sua pianta è l’ulivo. Ingloba la chiesa d’origine greca di San Nicola che fu costruita da popolazioni provenienti dalla Grecia salentina e bizantina, quando Federico II, con promesse di agevolazioni e sgravi economici, convinse molte genti limitrofe a venire a popolare i nostri territori. Il greco è il quarto dei monaci che dipingono icone sacre, degli alchimisti ed erboristi che producono soluzioni medicamentose con piante officinali e intrugli segreti, è il luogo di raccolta di bambini orfanelli accuditi amorevolmente da monache generose.
Il Quarto ebraico è decorato di nero, bianco e oro con simbolo la palma. Ha i suoi mercati, il banco del cambio e i tintori; si avverte in esso un sottile senso di emarginazione o di separatezza. In questo quarto ci sono i resti ancora visibili della presenza degli ebrei nella città, come il claustro Giudecca. Nell’ebraico sussistono annualmente il museo della tortura e le mostre delle scuole che collaborano con Federicus. Sotto il grande stendardo con il candelabro a sette bracci, verrà eretta la scuola ebraica., vero polo attrattivo di questa etnia.
Nel Quarto saraceno sono riconoscibili i colori rosso, verde, nero e oro. Profumi di spezie e agrumi, donne ammiccanti nella danza, soldati saraceni fedeli all’imperatore, mercanti, maghi e fachiri rappresentano il variopinto mondo mediorientale.
La città si organizza per ospitare questa festa annualmente, a partire dal 2012, durante la stagione primaverile, generalmente a cavallo tra aprile e maggio. Il nucleo della festa è il corteo, una sfilata di bambini e di adulti con un abbigliamento che tenta di riprodurre fedelmente i costumi del periodo che si vuole riportare in auge. A partecipare al corteo è invitata la cittadinanza tutta e le scuole elementari e quelle secondarie di primo grado si organizzano per plessi e partecipano come scuole. La festa si è svolta nel periodo autunnale, tra settembre e ottobre, soltanto nel 2022, non appena c’era stata l’occasione per riprendere la tradizione di questa festa, interrotta dall’ondata pandemica del COVID.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
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Pein Assutt, Corso Umberto I, 56, ☎ +390803118313. Osteria nata nel 1963, in una sede differente da quella attuale e che era collocata nei pressi della Cattedrale. In questo luogo si potranno assaporare i gusti ed i piatti delle tradizioni pugliesi e più precisamente Altamurane, tramandate dai nonni degli attuali gestori dell’osteria.
Pasticceria Monastero di Santa Chiara, Via Santa Chiara, 7, ☎ +390805236903. Il monastero di Santa Chiara di Altamura, tutt’oggi attivo, nasce nei primi anni del Cinquecento e ospita le clarisse, cioè le suore appartenenti all’ordine religioso femminili fondato da s. Chiara. Poi ci fu il tempo della produzione delle ostie sacre e della confezione dei dolci di mandorla; infatti, il Monastero ha ereditato, inoltre, dalle anziane, ma specie dalla particolare premura di Sr. M. Francesca Manicone, la confezione di dolci. Il lavoro di pasticceria s’è ampliato, ha una sua attrezzatura di macchine nuove, di braccia robuste, di mani oranti e lavoranti, cha aiutano con scatti redditizi a mantenere il Monastero ed i suoi tanti urgenti bisogni. La pasticceria è ubicata nel pieno centro storico, a poca distanza dal duomo della città ed è un locale piccolo -ma accogliente- che ha anche funzione di bar ed è pertanto frequentato da giovani. Si possono acquistare dolci secchi o freschi, gelato, panzerotti e aperitivi, tutto preparato artigianalmente.
Panificio Petronella, Viale Regina Margherita, 76, ☎ 080.314.6498. Sapori unici della terra murgiana, racchusi nei nostri prodotti preparati con lievito naturale.
Dove alloggiare
[modifica] Hotel “Fuori le mura”, Via Maestri del Lavoro 5, 70022 Altamura, Italia, ☎ 080 310 2140.
L’Hotel Fuori Le Mura sè situato in una zona residenziale a pochi minuti dal centro antico della città.
Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
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A 20 km da Altamura è situata Matera, città della Basilicata che è stata designata capitale europea della cultura per il 2019, nota come città dei Sassi. A poco più di 10km di distanza, vi è la città di Gravina in Puglia, anch’essa città che ha risentito dell’influenza federiciana: è sopravvissuto il castello eretto dall'imperatore Federico II, principalmente per le battute di caccia che l'imperatore era solito svolgere, ma anche per le riunioni della Curia.