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Regione dei Tigrè
La nebbia che vela le montagne vicino a Inda Selassie nel Tigrè occidentale
Localizzazione
Regione dei Tigrè - Localizzazione
Stemma e Bandiera
Regione dei Tigrè - Stemma
Regione dei Tigrè - Stemma
Regione dei Tigrè - Bandiera
Regione dei Tigrè - Bandiera
Stato
Capoluogo
Superficie
Abitanti
Sito istituzionale

Regione dei Tigrè è una regione (kilil) nel nord dell'Etiopia al confine con l'Eritrea.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Confina con la Regione degli Amara a sud, la Regione degli Afar ad est, col Sudan ad ovest e l'Eritrea a nord.

Cenni storici[modifica]

Nel 1895 in seguito alla penetrazione italiana nel Tigrè dalla vicina colonia di Eritrea scoppiò la prima guerra tra Etiopia e Italia.

Nel 1935, allo scoppio della guerra che porterà Vittorio Emanuele III ad assumere il titolo di imperatore d'Etiopia, il Tigrè è uno dei primi territori conquistati dagli Italiani: fra i primi provvedimenti, l'abolizione della schiavitù e la conseguente immediata liberazione di tutti gli schiavi (14 ottobre 1935).

Nel 1998, scoppiò una guerra tra l'Eritrea e l'Etiopia, centrata su una porzione di territorio che apparteneva alla regione del Tigrè e includeva il villaggio di Badammè. Dopo una risoluzione delle Nazioni Unite del 2002, molte di queste terre vennero assegnate all'Eritrea.

Lingue parlate[modifica]

La lingua utilizzata nei luoghi di lavoro e documenti pubblici è il tigrino.

Cultura e tradizioni[modifica]

Quasi la totalità della popolazione di questa regione è di religione cristiana ortodossa.


Territori e mete turistiche[modifica]

Centri urbani[modifica]

  • Macallè (o Mek'elē) — Capoluogo della regione.
  • Abbi Addi
  • Adigrat — Capoluogo a circa 2400 m d'altezza della provincia dell'Agamé. Nota agli italiani per la guerra d'Abissinia.
  • Adua — Città montana principalmente nota agli italiani per l'omonima battaglia del 1896.
  • Axum (o Aksum) — Antico centro del regno di Axum. Oggi patrimoni dell'umanità dell'UNESCO per le sue rovine archeologiche.
  • Hager Selam
  • Hawzen — Base d'appoggio per esplorare le numerose chiese rupestri del nord-est del Tigrè.
  • Inda Selassie (o Shire)
  • Ugorò (Wukro) — Città situata sulla strada che da Asmara porta a Addis Abeba.


Come arrivare[modifica]

Aeroporto Alula Aba Nega a Macallè

In aereo[modifica]

Il Tigrè ha un aeroporto internazionale e quattro aeroporti commerciali.

  • 13.46722239.5333331 Aeroporto di Macallè (o aeroporto Alula Aba Nega; IATA: MQX) (A 10 km a sud-est di Macallè). Aeroporto internazionale. Aeroporto di Macallè su Wikipedia Aeroporto di Macallè (Q4737322) su Wikidata
  • 14.07944438.2708332 Aeroporto di Shire (o aeroporto di Indaselassie; IATA: SHC). Aeroporto commerciale. Shire Airport (Q1706632) su Wikidata
  • 13.83027836.8816673 Aeroporto di Humera (IATA: HUE). Aeroporto commerciale. Humera Airport (Q5940673) su Wikidata
  • 13.636136.93064 Aeroporto di Dansha. Aeroporto commerciale. Dansha Airport (Q18206304) su Wikidata
  • 14.13694438.7761115 Aeroporto di Axum (IATA: AXU). Aeroporto commerciale. Aeroporto di Axum su Wikipedia Aeroporto di Axum (Q2469695) su Wikidata

In auto[modifica]

Un importante arteria di trasporto terrestre taglia il Tigrè da nord a sud. Questo è facilitato dall'autostrada 2 che va da Adigrat ad Addis Abeba e l'autostrada 3 che va da Inda Selassie ad Addis Abeba.


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

  • Chiese scavate nella roccia — Simili nella loro costruzione a quelle di Lalibela sono una caratteristica distintiva del Tigrè. Possono essere trovate a Gheralta, Takatisfi, Atsbi e Tembien. L'antico monastero tigrino di Debra Damo è accessibile soltanto inerpicandosi con una corda lunga 25 metri sulla parete verticale di una cima di nuda roccia.
  • Chiese rupestri del Tigrè — Importante tener presente che per visitare almeno le più belle sono necessari due giorni pieni. Potete iniziare con quelle del gruppo Takatisfi, partendo da Adigrat. La prima è quella di "Petro e Paulus", costruita in cima ad una rupe e si raggiunge attraverso una ripida scalinata fatta con dei bastoni. All'interno sono contenuti preziosi dipinti, ingresso 50 birr. Poi a piedi, attraverso campi coltivati, raggiungete la chiesa di Mikael Mahelizengi con la volta e le pareti completamente scolpite nella roccia, qua l'ingresso è di 50 birr, poi con una passeggiate un po' più lunga di circa 40 min arriverete alla chiesa di Medhame Alhem Kesko, ingresso 100 birr, sicuramente è la più bella, senza dipinti ma con straordinari bassorilievi ed un originale sistema di apertura della porta. Nel pomeriggio fatevi portare alla chiesa di Kirkos, ingresso di 100 birr, è la meno stupefacente ma raggiungibile facilmente dalla strada. Fermatevi a dormire nel polveroso villaggio di Hawzen dove troverete almeno due buoni alberghi. Hawzen è logisticamente perfetto per raggiungere il giorno dopo le chiese rupestri del gruppo Gheralta, come Maryam Korkor e Abuna Yemata Guh, infatti distano solo pochi km. La chiesa di Abuna Yemata Guh, va raggiunta in un luogo impervio che insieme a pochi altri al mondo, trasmette con il suo paesaggio spettacolare, una forte energia spirituale, che quasi ti obbliga alla contemplazione. Si parte alle 8:00 e si arriva in cima alle 10:00, l'ascesa è molto ripida e per un tratto c'è da scalare una parete di roccia di alcuni metri, niente paura perché la guida che avrete con voi vi saprà indicare gli appigli giusti, prende 150 birr più 50 birr per lo scout armato. Arrivati in cima bisogna togliere le scarpe, si procede scalzi lungo uno stretto sentiero con sotto il dirupo e si entra nella chiesa, alla vostra vista compariranno immagini straordinarie: gli affreschi con i nove santi che hanno evangelizzato l'Etiopia, gli apostoli, Abramo, Isacco e Giacobbe, tutti perfettamente conservati grazie anche all'aria molto secca. Ritornati a valle, se non siete ancora abbastanza stanchi raggiungete Maryam Korkor, poi lungo la strada fermatevi alla chiesa di Dugem Selassié, infine ad Abram Atshabea, anch'essa sulla strada e molto bella, di un colore ocra accesso, qua l'entrata è di 100 birr. Da qui dirigetevi fino a Macallè per passare la notte e riposarvi dopo una giornata molto intensa.


Cosa fare[modifica]


A tavola[modifica]


Sicurezza[modifica]


Altri progetti

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