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Sermoneta
Veduta
Stemma e Bandiera
Sermoneta - Stemma
Sermoneta - Stemma
Sermoneta - Bandiera
Sermoneta - Bandiera
Stato
Regione
Territorio
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Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Sermoneta
Sito istituzionale

Sermoneta è una città del Lazio.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Sermoneta si trova tra i Monti Lepini e l'Agro Pontino e confina con Bassiano, Cisterna di Latina, Latina, Norma e Sezze.

Cenni storici[modifica]

Il territorio di Sermoneta fu popolato già in epoca arcaica. Nel suo territorio, nei pressi dell'attuale abbazia di Valvisciolo si pensa che sorgesse l'antica città volsca Sulmo, citata da Virgilio nell'Eneide.

Si è ipotizzato che l'espansione delle paludi pontine e le invasioni dei Saraceni abbiano spinto gli abitanti dell'antica Sulmo a trasferirsi nell'attuale Sermoneta, che viene citata con questo nome già nell'XI secolo.

Il castrum Sermineti, caduto agli inizi del XIII secolo sotto il dominio della famiglia Annibaldi, divenne possesso della famiglia Caetani: nel 1297 Pietro Caetani, conte di Caserta, l'acquistò grazie ai buoni uffici di papa Bonifacio VIII (Benedetto Caetani). I Caetani fecero di Sermoneta il centro dei loro domini nel Lazio meridionale, per via della fortunata posizione sulla via Pedemontana, arteria che aveva sostituito l'Appia nei collegamenti fra il Nord e il Sud dell'Italia. I sermonetani, per il controllo della strada e in particolare della dogana di passaggio, diedero appoggio ai Caetani nelle lotte contro la città di Ninfa e quindi contro la confinante Sezze. A questo periodo risale l'espansione del nucleo abitato medievale, molto ben conservato, in cui spiccano il Castello Caetani e la collegiata di S. Maria Assunta.

Dal 1499 al 1500 il castrum Sermineti fu sotto il dominio di papa Alessandro VI il quale, dopo averlo confiscato ai Caetani, nel 1500 ne vendette la signoria alla figlia Lucrezia Borgia. Sul finire del 1501 il dominio sul castrum fu acquistato dal figlio di lei Rodrigo d'Aragona, che per primo portò il titolo di duca di Sermoneta. Si deve a papa Alessandro VI l'ampia ristrutturazione del Castello Caetani, che assunse l'aspetto ancor oggi visibile; sotto il governo di Lucrezia Borgia fu redatto ed emanato, nel 1501, un nuovo Statuto comunale, la raccolta organica di leggi relative all'amministrazione locale edita nell'elegante codice miniato degli Statuta populi Sermonetani, che rimase in vigore fino al ritorno dei Caetani nel 1503.

In questo periodo nacque a Sermoneta il pittore Girolamo Siciolante (1521 - 1580 circa), del quale in loco si conservano tre dipinti: uno di essi proviene dall'abbazia di Valvisciolo, dove ornava l'altare maggiore; si ha anche notizia di un Giovanni Paolo da Sermoneta, pittore attivo a Cori nel 1527. A partire dal XVI secolo, con le prime opere di bonifica dell'Agro Pontino e la riapertura dell'Appia, la città iniziò un lento declino. Si pensa che abbia ospitato Leonardo da Vinci. Nel 1567 perse il titolo di capitale del ducato dei Caetani, che posero la loro sede centrale a Cisterna. Sermoneta continuò a essere una centro culturalmente vivace e a metà del Settecento diede i natali al pittore Antonio Cavallucci (Sermoneta, 1752 – Roma, 1795), che grazie al mecenatismo del duca Francesco Caetani poté formarsi a Roma.

Nel 1928 su una parte del suo territorio, in località Doganella di Ninfa, l'Opera Nazionale Combattenti pose uno dei quartieri generali per le operazioni di bonifica dell'Agro Pontino. A partire dal dopoguerra, il suo centro storico ha conosciuto un pesante spopolamento a favore del suo territorio in pianura dove sono sorte le frazioni di Doganella, Tufette, Pontenuovo e Carrara ai confini con i comuni di Cisterna di Latina e Latina.

Al tempo stesso ha conosciuto una notevole espansione turistica che ha come meta l'antico e ben conservato borgo antico, sede di numerose manifestazioni culturali e il vicino giardino di Ninfa.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Sermoneta

Frazioni[modifica]

  • Carrara
  • Doganella
  • Monticchio
  • Pontenuovo
  • Sermoneta Scalo
  • Tufette


Come arrivare[modifica]

Per entrare sarà necessario prendere un'auto, sia essa propria, a noleggio o un taxi da Latina Scalo (stazione ferroviaria della città di Latina).


Come spostarsi[modifica]

Ci si può facilmente spostare a piedi.

Cosa vedere[modifica]

Abbazia di Valvisciolo
  • 41.5495312.983871 Belvedere con scalinata. Belvedere e scalinata (Q66321931) su Wikidata

Architetture religiose[modifica]

  • 41.567712.9812 Abbazia di Valvisciolo, Via Badia 1. Abbazia di Valvisciolo su Wikipedia abbazia di Valvisciolo (Q2820750) su Wikidata
  • 41.5484512.986383 Collegiata di Santa Maria Assunta in Cielo.
  • 41.54853112.9849854 Chiesa di San Giuseppe. Chiesa del XVI secolo. All'interno la Cappella Caetani affrescata da Girolamo Siciolante da Sermoneta (1550 circa). chiesa di San Giuseppe (Q25112709) su Wikidata
  • 41.55079512.9828855 Chiesa di San Michele Arcangelo. chiesa di San Michele arcangelo (Q25112712) su Wikidata
  • Chiesa ed ex Convento di San Francesco.
  • 41.5494412.991936 Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
  • Resti della Chiesa di Santa Maria della Vittoria. Chiesa risalente al XVI secolo.

Architetture civili[modifica]

  • 41.549112.98527 Loggia dei Mercanti, Piazza del Comune 6. Loggia dei Mercanti (Sermoneta) su Wikipedia Loggia dei Mercanti (Q66321929) su Wikidata
  • 41.5494212.984038 Palazzo Americi. Risalente al XVI secolo, oggi sede del Comune.

Musei[modifica]

Museo della Ceramica
  • 41.5484812.986119 Museo diocesano, Piazza Santa Maria, +39 0773 4068105.
  • 41.548512.986510 Museo della ceramica, Corso Giuseppe Garibaldi 35 (Palazzo De Marchis-Caetani). Museo della ceramica (Sermoneta) su Wikipedia Museo di storia della ceramica (Q19819411) su Wikidata
  • 41.5488912.9843211 Museo "C'era una volta", Via delle Sevole.

Architetture militari[modifica]

  • 41.550112.98512 Castello Caetani, Via della Fortezza e via Sotto il forte. All'interno sono esposti antichi mobili, statue, quadri, dipinti murali, alcuni dei quali provenienti dalle chiese di Ninfa. Tra i dipinti si segnala la pala d'altare di Girolamo Siciolante da Sermoneta (1550 circa), in origine collocata nella chiesa dell'abbazia di Valvisciolo. Castello Caetani su Wikipedia Castello Caetani (Q3662313) su Wikidata
  • 41.53712.977813 Torre Petrara (Torre della Vittoria, Torre Normanna, Torre di Monticchio), Via della Torre. Torre Petrara su Wikipedia Torre Petrara (Q65505933) su Wikidata
  • 41.54721912.98773914 Mura poligonali (monte Carbolino). Mura di Sermoneta (Q66319594) su Wikidata

Siti archeologici[modifica]

  • Necropoli arcaica di Caracupa.


Eventi e feste[modifica]

  • Festa dei fauni. 18 marzo.
  • Maggio sermonetano. Tutti i fine settimana di maggio.
  • Festival Pontino di Musica. A luglio.
  • Festival internazionale Sermoneta in Folklore. Ad agosto.
  • Secolare Fiera di San Michele. A settembre.
  • Rievocazione storica della Battaglia di Lepanto. Seconda domenica di ottobre.


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]

Durante l'estate, i contadini della zona bruciano la pula e il fumo si diffonde sulla città. Questa non è una fonte di contagio, ma assicuratevi di portare con voi dei rimedi contro le allergie se siete sensibili.

Numeri utili[modifica]


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]

  • 41.548612.98612 Ufficio postale, Via Dell'Oratorio 2, +39 0773 30388, fax: +39 0773 30388. Mar e Gio 8:20-13:45, Sab 8:20-12:45.



Nei dintorni[modifica]

La città più vicina è Latina, ma probabilmente preferirete proseguire verso nord fino a Roma, o verso sud fino a Napoli.



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