Sermoneta | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Italia | |
---|---|---|
Regione | Lazio | |
Territorio | Monti Lepini | |
Altitudine | 236 m s.l.m. | |
Superficie | 45 km² | |
Abitanti | 9.971 (2023) | |
Nome abitanti | Sermonetani | |
Prefisso tel | +39 0773 | |
CAP | 04013 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Giuseppe (19 marzo) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Sermoneta è una città del Lazio.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Sermoneta si trova tra i Monti Lepini e l'Agro Pontino e confina con Bassiano, Cisterna di Latina, Latina, Norma e Sezze.
Cenni storici
[modifica]Il territorio di Sermoneta fu popolato già in epoca arcaica. Nel suo territorio, nei pressi dell'attuale abbazia di Valvisciolo si pensa che sorgesse l'antica città volsca Sulmo, citata da Virgilio nell'Eneide.
Si è ipotizzato che l'espansione delle paludi pontine e le invasioni dei Saraceni abbiano spinto gli abitanti dell'antica Sulmo a trasferirsi nell'attuale Sermoneta, che viene citata con questo nome già nell'XI secolo.
Il castrum Sermineti, caduto agli inizi del XIII secolo sotto il dominio della famiglia Annibaldi, divenne possesso della famiglia Caetani: nel 1297 Pietro Caetani, conte di Caserta, l'acquistò grazie ai buoni uffici di papa Bonifacio VIII (Benedetto Caetani). I Caetani fecero di Sermoneta il centro dei loro domini nel Lazio meridionale, per via della fortunata posizione sulla via Pedemontana, arteria che aveva sostituito l'Appia nei collegamenti fra il Nord e il Sud dell'Italia. I sermonetani, per il controllo della strada e in particolare della dogana di passaggio, diedero appoggio ai Caetani nelle lotte contro la città di Ninfa e quindi contro la confinante Sezze. A questo periodo risale l'espansione del nucleo abitato medievale, molto ben conservato, in cui spiccano il Castello Caetani e la collegiata di S. Maria Assunta.
Dal 1499 al 1500 il castrum Sermineti fu sotto il dominio di papa Alessandro VI il quale, dopo averlo confiscato ai Caetani, nel 1500 ne vendette la signoria alla figlia Lucrezia Borgia. Sul finire del 1501 il dominio sul castrum fu acquistato dal figlio di lei Rodrigo d'Aragona, che per primo portò il titolo di duca di Sermoneta. Si deve a papa Alessandro VI l'ampia ristrutturazione del Castello Caetani, che assunse l'aspetto ancor oggi visibile; sotto il governo di Lucrezia Borgia fu redatto ed emanato, nel 1501, un nuovo Statuto comunale, la raccolta organica di leggi relative all'amministrazione locale edita nell'elegante codice miniato degli Statuta populi Sermonetani, che rimase in vigore fino al ritorno dei Caetani nel 1503.
In questo periodo nacque a Sermoneta il pittore Girolamo Siciolante (1521 - 1580 circa), del quale in loco si conservano tre dipinti: uno di essi proviene dall'abbazia di Valvisciolo, dove ornava l'altare maggiore; si ha anche notizia di un Giovanni Paolo da Sermoneta, pittore attivo a Cori nel 1527. A partire dal XVI secolo, con le prime opere di bonifica dell'Agro Pontino e la riapertura dell'Appia, la città iniziò un lento declino. Si pensa che abbia ospitato Leonardo da Vinci. Nel 1567 perse il titolo di capitale del ducato dei Caetani, che posero la loro sede centrale a Cisterna. Sermoneta continuò a essere una centro culturalmente vivace e a metà del Settecento diede i natali al pittore Antonio Cavallucci (Sermoneta, 1752 – Roma, 1795), che grazie al mecenatismo del duca Francesco Caetani poté formarsi a Roma.
Nel 1928 su una parte del suo territorio, in località Doganella di Ninfa, l'Opera Nazionale Combattenti pose uno dei quartieri generali per le operazioni di bonifica dell'Agro Pontino. A partire dal dopoguerra, il suo centro storico ha conosciuto un pesante spopolamento a favore del suo territorio in pianura dove sono sorte le frazioni di Doganella, Tufette, Pontenuovo e Carrara ai confini con i comuni di Cisterna di Latina e Latina.
Al tempo stesso ha conosciuto una notevole espansione turistica che ha come meta l'antico e ben conservato borgo antico, sede di numerose manifestazioni culturali e il vicino giardino di Ninfa.
Come orientarsi
[modifica]Frazioni
[modifica]- Carrara
- Doganella
- Monticchio
- Pontenuovo
- Sermoneta Scalo
- Tufette
Come arrivare
[modifica]Per entrare sarà necessario prendere un'auto, sia essa propria, a noleggio o un taxi da Latina Scalo (stazione ferroviaria della città di Latina).
Come spostarsi
[modifica]Ci si può facilmente spostare a piedi.
Cosa vedere
[modifica]- 1 Belvedere con scalinata.
Architetture religiose
[modifica]- 2 Abbazia di Valvisciolo, Via Badia 1.
- 3 Collegiata di Santa Maria Assunta in Cielo.
- 4 Chiesa di San Giuseppe. Chiesa del XVI secolo. All'interno la Cappella Caetani affrescata da Girolamo Siciolante da Sermoneta (1550 circa).
- 5 Chiesa di San Michele Arcangelo.
- Chiesa ed ex Convento di San Francesco.
- 6 Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
- Resti della Chiesa di Santa Maria della Vittoria. Chiesa risalente al XVI secolo.
Architetture civili
[modifica]Musei
[modifica]- 9 Museo diocesano, Piazza Santa Maria, ☎ +39 0773 4068105.
- 10 Museo della ceramica, Corso Giuseppe Garibaldi 35 (Palazzo De Marchis-Caetani).
- 11 Museo "C'era una volta", Via delle Sevole.
Architetture militari
[modifica]- 12 Castello Caetani, Via della Fortezza e via Sotto il forte. All'interno sono esposti antichi mobili, statue, quadri, dipinti murali, alcuni dei quali provenienti dalle chiese di Ninfa. Tra i dipinti si segnala la pala d'altare di Girolamo Siciolante da Sermoneta (1550 circa), in origine collocata nella chiesa dell'abbazia di Valvisciolo.
- 13 Torre Petrara (Torre della Vittoria, Torre Normanna, Torre di Monticchio), Via della Torre.
- 14 Mura poligonali (monte Carbolino).
Siti archeologici
[modifica]- Necropoli arcaica di Caracupa.
Eventi e feste
[modifica]- Festa dei fauni. 18 marzo.
- Maggio sermonetano. Tutti i fine settimana di maggio.
- Festival Pontino di Musica. A luglio.
- Festival internazionale Sermoneta in Folklore. Ad agosto.
- Secolare Fiera di San Michele. A settembre.
- Rievocazione storica della Battaglia di Lepanto. Seconda domenica di ottobre.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Al Castello, Via della Fortezza 7, ☎ +39 0773 30404, +39 333 2696805, info@ristorante-alcastello.com.
- 2 Il Giardino del Simposio, Via Conduttura 6, ☎ +39 339 2846905.
- 3 Il Pomarancio, Piazza del Popolo 14, ☎ +39 388 6551277. Lun e Gio-Ven 19:30-23:30, Sab-Dom 13:00-15:00 e 19:30-23:30.
- 4 Simposio al Corso, Corso Giuseppe Garibaldi 33, ☎ +39 339 2846905.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Principe Serrone, Via Del Serrone, ☎ +39 0773 30342, +39 0773 30336, fax: +39 0773 30336, hotelserrone@alice.it.
- 2 Le Camere Pinte, Via Matteotti 3, ☎ +39 338 5265478.
- 3 Lelive, Via Aldo Manuzio 19, ☎ +39 0773 30418, +39 337 765610, +39 334 3272799, info@lelive.eu.
Sicurezza
[modifica]Durante l'estate, i contadini della zona bruciano la pula e il fumo si diffonde sulla città. Questa non è una fonte di contagio, ma assicuratevi di portare con voi dei rimedi contro le allergie se siete sensibili.
Numeri utili
[modifica]- 1 Carabinieri, Via Aldo Manuzio 53, ☎ +39 0773 317035.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 2 Ufficio postale, Via Dell'Oratorio 2, ☎ +39 0773 30388, fax: +39 0773 30388. Mar e Gio 8:20-13:45, Sab 8:20-12:45.
Nei dintorni
[modifica]La città più vicina è Latina, ma probabilmente preferirete proseguire verso nord fino a Roma, o verso sud fino a Napoli.
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Sermoneta
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sermoneta