Gesualdo | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Campania | |
Territorio | Irpinia | |
Altitudine | 684 m s.l.m. | |
Superficie | 27,34 km² | |
Abitanti | 3.336 (2019) | |
Nome abitanti | Gesualdini | |
Prefisso tel | +39 0825 | |
CAP | 83040 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Nicola (6 dicembre) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Gesualdo è un centro della Campania situato nella regione storica dell'Irpinia.
Da sapere
[modifica]È meta di appassionati e amanti della musica di Carlo Gesualdo, che ivi visse sul finire del '500.
Dal 2022 è entrato a far parte del prestigioso club dei Borghi più belli d'Italia.
Cenni geografici
[modifica]Gesualdo si trova nell'Irpinia centrale e sorge su un dolce rilievo collinare nell'Appennino meridionale, a metà strada tra il Mar Tirreno e il Mare Adriatico. Il suo territorio si estende su circa 27 km². Dista circa 40 km da Avellino e circa 100 km da Napoli.
Quando andare
[modifica]Gesualdo è visitabile tutto l'anno.
Cenni storici
[modifica]In questa "terra di mezzo", con una popolazione di circa 3500 abitanti, visse il compositore madrigalista Carlo Gesualdo (1566-1613) principe di Venosa e nipote a San Carlo Borromeo, tra le mura del possente Castello, antica rocca di difesa, che domina lo sperone roccioso della parte antica della cittadina (e le cui origini risalgono all'epoca longobarda).
Seppur vi siano tracce di antichi insediamenti già prima della nascita di Cristo, è durante il periodo longobardo e soprattutto in quello normanno che Gesualdo cominciò ad avere uno sviluppo dell'aggregato urbano, proprio attorno alla suddetta rocca, che fu trasformata poi, con il passare dei secoli, da struttura difensiva ad abitativa, fino a diventare il maestoso e possente Castello che caratterizza il panorama attuale. Per volontà del principe Carlo Gesualdo il castello venne trasformato da fortezza militare ad una dimora, sede di un vero e proprio “cenacolo musicale” verso la fine del ‘500, in cui furono accolti letterati e poeti, tra cui anche Torquato Tasso.
In quegli anni, tra la fine del '500 e gli inizi del '600, Gesualdo fece edificare tre chiese, il convento dei Domenicani e quello per i Cappuccini (dove è custodita la pala del Perdono di Gesualdo, attribuita a Giovanni Balducci).
Alla morte di Carlo Gesualdo, fu Niccolò Ludovisi a succedergli nel titolo di Signore di Gesualdo, Vennero edificati palazzi per la corte e alloggi per le maestranze delle botteghe artigiane e della servitù, e in tale modo si diede impulso allo sviluppo del borgo ai piedi del castello.
Piazze e fontane di gradevole fattura tuttora completano, assieme alle Chiese e ai palazzi gentilizi (Palazzo Mattioli e Palazzo Pisapia) il complesso architettonico del borgo, oltre ovviamente al maestoso castello.
Fino a metà del secolo scorso, Gesualdo basava la sua economia prevalentemente sul commercio, in particolare del bestiame e dei prodotti agricoli. Le Fiere cittadine, la cui tradizione risale al 1588, erano assai ricche e conosciute ed attiravano compratori da tutta l'Irpinia e dalla vicina Puglia. A sostenere fortemente l'economia locale contribuivano inoltre l’agricoltura, con grandi produzioni di ortaggi tra questi in particolare il sedano, e l’artigianato, in particolare del legno e della pietra.
Come orientarsi
[modifica]L'abitato si sviluppa intorno alla rocca medievale dominata dal Castello.
Frazioni
[modifica]Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]L'Aeroporto di Napoli-Capodichino dista 90 km da Gesualdo.
In auto
[modifica]- Autostrada A16 (Napoli-Canosa): uscire al casello Grottaminarda, seguire le indicazioni per Gesualdo e proseguire per 9 km.
- Strada Statale 400 (Ofantina): uscire a Paternopoli, seguire le indicazioni per Gesualdo e proseguire lungo la Strada Fondo Valle Fredane per 10 km.
- Strada Statale 90 delle Puglie: all'uscita Passo di Mirabella Eclano imboccare la SS 303 e proseguire seguendo le indicazioni per Gesualdo per 7 km.
In nave
[modifica]Dal porto di Napoli.
In treno
[modifica]- Stazione Ariano Irpino, a 25 km da Gesualdo.
- Stazione di Benevento, a 40 km da Gesualdo.
- Stazione di Napoli Centrale, a 90 km da Gesualdo.
In autobus
[modifica]Corse giornaliere da Avellino e Napoli via autostazione di Grottaminarda operate da Air Autotrasporti Irpini.
Come spostarsi
[modifica]Con mezzi pubblici
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Centro Storico - Palazzi Gentilizi, Via Pasquale Pisapia. L'antico abitato di Gesualdo si sviluppa intorno al castello medievale nella caratteristica forma circolare a cerchi concentrici.
Tra anguste stradine, vicoli e passaggi, il borgo antico richiama alla vista suggestioni e ed appassionanti scenari.
Caratteristici appaiono i porticati di ingresso all'antico abitato ed i vari passaggi che danno accesso a sentieri costellati di terrazze che si aprono sulla sottostante ampia valle del Fredane.
Dal tessuto urbanistico attualmente esistente, si può dedurre la stratificazione sociale della popolazione che per secoli ha circondato la vita del castello: forza lavoro, società opulenta e clero:
- A Ovest del Castello, piccole case, composte da pochi vani, con finestre e porte anguste e tetti spioventi poco sporgenti, si addossano tutte l'una all'altra secondo i canoni essenziali dell'architettura feudale.
- A Sud, è possibile notare un susseguirsi di palazzi signorili edificati per la maggior parte nel XVII secolo, all'epoca delle Signorie di Carlo Gesualdo e Niccolò I Ludovisi, presumibilmente su strutture preesistenti risalenti al Medioevo. Pienamente restaurati dopo il sisma del 1980. Mirabili per originalità e bellezza i Palazzi Pisapia e Mattioli, adesso di proprietà comunale.
- A Est, si sviluppa la vera e propria città barocca, con piazze, fontane, ampie scalinate, conventi e altri edifici monumentali dai grandiosi portali. (Piazza Umberto I, Via Municipio, Piazza Neviera, Largo Cillo Palermo, Via Celso).
- 2 Castello di Gesualdo, Via scaletta, ☎ +39 0825 401950. Il castello di Gesualdo, situato nell'omonimo comune, è uno tra i monumenti più importanti dell'Irpinia e della Campania.
Fu sede di comando dei grandi possedimenti feudali della potente famiglia Gesualdo e dimora del principe Carlo Gesualdo, uno dei padri della musica polifonica moderna.
Il maniero è delimitato da quattro torrioni circolari con cortine cinte da rivellini e con corte centrale. La facciata richiama gli schemi architettonici ottocenteschi mentre all'interno sono ben evidenziate testimonianze di arte gotica e elementi architettonici di stile rinascimentale.Le origini del castello sono ancora oggetto di studi e approfondimenti. Sono state avanzate due diverse tesi sull'origine del castello: una tramanda che nel corso del VII secolo (epoca longobarda) Romualdo, duca di Benevento, abbia comandato al suo precettore Sessualdo (o Gesualdo) di costruire in un luogo difficilmente espugnabile per conformazione fisica una fortezza poiché l'imperatore bizantino Costante II minacciava il suo dominio. La fortezza venne affidata a Gesualdo dal quale prese il nome l'abitato che cominciava a svilupparsi intorno al castello;.
L'altra tesi prevede che, per difendere i confini sud delle sue terre, Radelchi I di Benevento, principe di Benevento, abbia fatto costruire la costruzione del castello nel IX secolo.
Indipendentemente da queste teorie ancora oggetto di studi, le prime notizie risalgono al XII secolo nel periodo della dominazione normanna. Secondo queste fonti il primo signore del castello fu Guglielmo d'Altavilla la cui famiglia possedette il feudo per cinque secoli.
Alla fine del 1500 Carlo Gesualdo opera un completo rinnovamento della struttura che diventa una corte rinascimentale e si attrezza con nuove strutture come il teatro che ben si confacevano a una personalità artistica quale quella di Carlo.
Seguirono vari rimaneggiamenti (tra cui le ringhiere di ferro, non usate nei castelli medievali e rinascimentali), restauri e modifiche nel corso dei secoli fino a quando nel 1855 il castello, ormai in rovina, diviene proprietà della famiglia Caccese che opera una modifica nella struttura creando nuovi ambienti, rifacendo la facciata e collegando il maniero con piazza Neviera.
Tra gli eventi contemporanei hanno influenzato la vita del castello il terremoto del 1980 che lo ha profondamente danneggiato e l'inizio dei lavori di recupero nel 2000 non ancora completati.
Nel dicembre 2015 è stato riaperto al pubblico. Attualmente ospita incontri culturali, concerti e manifestazioni dedicati alla storica figura di Carlo Gesualdo.Nelle sale del castello è stata allestita una mostra permanente degli strumenti musicali rinascimentali.
Eventi e feste
[modifica]- 1 Volo dell'Angelo, Piazza Neviera. Ultima domenica di agosto. Festività di San Vincenzo Ferreri.
- 2 Saperi e Sapori, Centro storico. Ad agosto. Spettacoli e gastronomia locale.
- 3 Passione di Cristo, Piazza Neviera. Venerdì Santo.
- 4 Presepe Vivente, Centro storico. Periodo natalizio.
- 5 Gesualdo Fork Event, Piazza Neviera. Mese di Agosto. Festival di musica popolare.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Ristorante da Peppino, Via IV Novembre.
- 2 Ristorante Decanta, Via Salvatore.
- 3 Ristorante La Pergola, Via freda.
- 4 Ristorante San Vincenzo, Via Cav. Vittorio Veneto.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 B&B Pietra spaccata, statale 303, 37.
- 2 B&B Il Vicoletto, Via Roma.
- 3 B&B Verde Irpinia, C.da Maddalena.
- 4 B&B Zembalo, Via IV Novembre.
Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]Avellino e Ariano Irpino sono le principali cittadine della zona; la prima è situata in una valle cinta da montagne, mentre la seconda è ubicata in posizione dominante su di una triplice altura (il cosiddetto Tricolle), circondata da fertili campagne.
Altri progetti
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