Antartide | |
Localizzazione | |
Superficie | 14.000.000 km² |
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Abitanti | 1.100 (d'inverno e 4.400 d'estate) (stima 2009) |
Antartide è un continente; l'unico privo di alcuno Stato e anche inospitale.
Da sapere
[modifica]È la regione più fredda della Terra ed è composta in gran parte di ghiaccio. Questo posto è molto favorevole alla ricerca scientifica, in particolare per quanto riguarda lo strato di ozono e il riscaldamento globale. Molti Paesi hanno qui una base per i loro gruppi di ricerca.
Cenni storici
[modifica]Circa 15 milioni di anni fa, la catena montuosa che collegava il Sud America all'Antartide affondò sotto l'oceano e nacque un nuovo continente. Le fredde correnti marine ora circondavano completamente l'Antartide e il suo clima divenne estremamente freddo.
Gli esploratori del 18° secolo esplorarono i pericolosi oceani meridionali solo per incontrare una vasta barriera di ghiaccio: riuscivano a malapena a dire cosa fossero isole, cosa fosse la massa di terra continentale e cosa fosse solo ghiaccio. I primi avvistamenti sicuri della terraferma furono nel 1820, da parte di navi russe, britanniche e americane più o meno nello stesso periodo. Le navi baleniere e da caccia hanno iniziato a cacciare in questi mari e gli esploratori hanno mappato la costa. Nel 1897, una spedizione belga svernava in Antartide e questo fu l'inizio dell'"Era eroica dell'esplorazione antartica", culminata quando Roald Amundsen e il suo equipaggio raggiunsero il Polo Sud nel dicembre 1911. Robert Scott arrivò un mese dopo ma non tornò mai più indietro.
Le nazioni iniziarono a creare basi e rivendicare parti del continente, mentre conducevano esperimenti scientifici. C'è stato uno sforzo particolare di collaborazione nell'"Anno geofisico internazionale" del 1957/58, e questo ha portato al Trattato sull'Antartide del 1959. Il Trattato rende il continente una riserva scientifica, sospende tutte le rivendicazioni territoriali e vi vieta l'attività militare. Questo Trattato ha superato la prova del tempo e oggi l'Antartide non ha controlli alle frontiere, miniere o cave, silos missilistici, magazzini o qualsiasi insediamento oltre a piccoli gruppi di prefabbricati. Circa quattro dozzine di basi sono occupate tutto l'anno o stagionalmente da una popolazione transitoria, che conta poche migliaia in estate e forse un paio di centinaia in inverno. Solo il 10% potrebbe essere descritto come "ricercatori", la grande maggioranza sono personale di supporto e logistico per rendere possibile la ricerca. Un paio di insediamenti si definiscono "città" e lì sono anche nati dei bambini. Una base, McMurdo, ha anche un servizio di autobus: il suo percorso passa vicino al luogo in cui Scott e i suoi uomini morirono nel 1912.
Quando andare
[modifica]L'Antartide è un deserto: i venti sono freddi, quindi trasportano poca umidità e le precipitazioni interne sono in media di 50 mm all'anno, le stesse del Mojave in California. Eppure l'Antartide è ricoperta di ghiaccio spesso 2-3 km. In un clima più caldo le nevicate si scioglierebbero presto, ma qui si accumulano progressivamente. Poiché l'Antartide ha anche i venti più forti e persistenti più di qualsiasi continente, la neve viene costantemente spostata con pericolo che le stazioni di ricerca vengano "seppellite" dalla neve. Il substrato roccioso sotto il ghiaccio è per lo più basso (sebbene ci siano diverse catene montuose) - in effetti parte della roccia si trova in realtà a diverse centinaia di metri sotto il livello del mare - ma considerando tutto quel ghiaccio la maggior parte del continente è ad alta quota - lo stesso Polo Sud si trova a 2835 m sul livello del mare. Questo rende un clima molto freddo ancora più freddo, con massime estive di -15°C e minime invernali inferiori a -80°C e aria secca e rarefatta. La calotta glaciale si sta muovendo molto lentamente sull'altopiano per formare ghiacciai e calotte glaciali galleggianti che si trasformano in iceberg delle dimensioni di una nostra provincia.
La costa, in particolare la penisola e le isole vicine, hanno un clima leggermente meno rigido, il che significa che i loro mari non sono ghiacciati in estate. Questo è fondamentale per la fauna selvatica: pinguini, uccelli marini e foche dipendono tutti dal mare aperto. Significa anche che le navi possono avvicinarsi, portando rifornimenti e turisti, da novembre a febbraio.
Lingue parlate
[modifica]Le lingue parlate sono quelle delle nazioni operanti nel territorio. L'inglese è considerata una lingua franca per le comunicazioni internazionali.
Territori e mete turistiche
[modifica]Tutti i punti sulla mappa rappresentano stazioni di ricerca abitate.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]La società australiana Qantas organizza voli in Antartide e questo servizio sembra aver avuto un certo successo.
In auto
[modifica]Questa modalità di trasporto è quasi inesistente in Antartide. La vettura è usata con parsimonia, riservato ad alcuni agenti di alcune basi scientifiche. Piste rudimentali sono tracciate all'interno delle basi scientifiche per collegare tutti gli edifici tra loro.
Solo due strade vere stanno operando in Antartide:
- Percorso 1: collega la base americana di McMurdo a quella di Scott, base originaria della Nuova Zelanda, la sua distanza è di circa 3 km.
- Autostrada del Polo Sud: collega su una distanza di 1600 km. due stazioni degli Stati Uniti McMurdo e Amundsten Scott. Viene utilizzata solo durante la stagione estiva locale.
In nave
[modifica]Viaggi in yacht privato dal Sud Africa o dall'Argentina sono organizzati dai tour operator. Lo stesso per le crociere.
Come spostarsi
[modifica]In aereo
[modifica]Alcune basi antartiche sono abbastanza vicine tra loro da poter essere raggiunte con piccoli aerei. Questi aerei in genere atterrano su una pista o su un lago o un mare ghiacciato.
Gli elicotteri possono essere utilizzati per spostarsi tra basi situate a poche centinaia di chilometri l'una dall'altra.
In auto
[modifica]Non è possibile viaggiare in auto tra le basi antartiche perché non ci sono strade nel continente. Il terreno è costituito per lo più da ghiaccio e neve e le aree vicine alle basi sono spesso troppo accidentate e ghiacciate per essere attraversate da un'automobile.
Le motoslitte, o "skidoo", possono essere utilizzate per spostarsi tra le basi situate a poche centinaia di chilometri l'una dall'altra.
In nave
[modifica]Durante i mesi estivi, quando il ghiaccio marino si è sciolto, è possibile spostarsi tra le basi in nave.
Cosa vedere
[modifica]- 3 Stazione di ricerca polare Mario Zucchelli. La Stazione di ricerca polare Mario Zucchelli (Mario Zucchelli Station, MZS), un tempo chiamata Baia Terra Nova (BTN), è una stazione italiana situata in Antartide. Questa base è stata rinominata Stazione Mario Zucchelli nel 2005, in memoria dell'ingegnere e ricercatore Mario Zucchelli, che ha guidato per sedici anni l'Unità di ENEA per l'Antartide. L'unità ENEA è responsabile della gestione tecnico-logistica e della programmazione operativa delle basi italiane per le ricerche in Antartide.
La Mario Zucchelli si trova nell'area di Baia Terra Nova, una baia del Mare di Ross ad una quota di 15 m slm ed è aperta solo durante la stagione estiva, ovvero da fine ottobre a metà febbraio. Nonostante ciò, questa base scientifica possiede caratteristiche progettuali che la rendono adeguata anche per un'eventuale permanenza nei mesi invernali. La Mario Zucchelli è una delle due stazioni di ricerca italiane presenti in Antartide, la seconda è la Stazione di ricerca polare Concordia, la quale però è gestita anche dalla Francia.
Questa stazione è stata costruita durante il periodo della prima spedizione italiana in Antartide (dal 1986 al 1987) ed in seguito è stata resa operativa durante la quarta spedizione italiana. Il lavoro svolto da Mario Zucchelli fu importante e fondamentale per la nascita e lo sviluppo della base scientifica, infatti un tempo la stazione era composta solamente da una casetta di legno e alcune tende, di conseguenza i ricercatori all'epoca dovevano per forza dormire sulla nave di appoggio. Grazie al contributo dell'ingegnere Mario Zucchelli la stazione cominciò ad avere un aspetto diverso e fu trasformata in una base permanente dotata di strutture avanzate per le ricerche. I suoi edifici infatti ora possono ospitare fino a 100 persone e la base è composta da alloggi, uffici, laboratori di ricerca, magazzini, impianti, servizi, garage e molto altro. In totale gli spazi coperti e le unità satelliti ammontano a 7500 m².
I suoi laboratori sono forniti di vari attrezzi per compiere ricerche scientifiche e analisi di diverso tipo, ad esempio analisi biologiche (biologia marina), chimiche, geologiche ed elettroniche. La Mario Zucchelli è inoltre fornita di una biblioteca, un osservatorio astronomico, una sala calcolo e un acquario. I servizi di questa stazione includono locali mensa e per il tempo libero, officine, infermeria e pronto soccorso. La salute del personale e degli operatori è fondamentale, per questo motivo nella stazione sono sempre presenti almeno due medici, di solito un anestesista ed un chirurgo, al fine di poter intervenire in caso di emergenza.
La base è del tutto autosufficiente, infatti è in grado di produrre energia elettrica, energia termica e di fornire acqua potabile (infatti per ottenere acqua dolce viene dissalata l'acqua del mare), inoltre la gestione dei rifiuti è ritenuta fondamentale e viene effettuata una raccolta differenziata scrupolosa, in più ciò che rimane dei rifiuti può essere bruciato in un termovalorizzatore, si tratta di un inceneritore che viene utilizzato anche per produrre calore per riscaldare la stazione. Nella Mario Zucchelli vengono effettuati anche studi del clima, attraverso la perforazione dei ghiacciai e il carotaggio (ovvero un'operazione che prevede il prelevamento di campioni di roccia o ghiaccio detti carote, che vengono poi analizzati in laboratorio), del magnetismo terrestre, dei movimenti sismici, delle maree e della ionosfera.
Vi è poi presente all'interno della stazione una sala controllo, la quale ha un ruolo fondamentale, infatti ha il compito di coordinare tutte le operazioni in corso e di controllarle, sia locali che remote. Questa base sostiene le attività di ricerca del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, il quale ha come compito quello di supportare e promuovere la ricerca nazionale in Antartide. L'Italia invia annualmente diversi ricercatori in Antartide presso questa base, dove possono trovare tutto il necessario per compiere analisi ed effettuare interventi di diverso tipo.
Nel territorio dove è ubicata la stazione Mario Zucchelli vi è un clima molto imprevedibile, infatti il clima è secco, le temperature di stagione variano da -10° C a +5° C ed inoltre vi è presente il vento Catabatico. I venti Catabatici antartici sono venti di caduta freddi e sono considerati i più violenti del pianeta, poiché possono superare i 300 Km/h, in questa zona questi venti rappresentano un pericolo da non sottovalutare.
- 4 Stazione di ricerca polare Concordia. La Stazione di ricerca polare Concordia è la seconda base scientifica italiana presente in Antartide, ma a differenza della stazione Mario Zucchelli, la quale è del tutto italiana, la Concordia è nata da una collaborazione italo-francese ed è gestita in condivisione tra PNRA e l'Istituto Polare Francese IPEV. Questa base scientifica è situata sul Plateau Antartico orientale, nel sito Dome C, a 3.233 m di altitudine. La Concordia dista circa 1200 km dalla Stazione italiana Mario Zucchelli e oltre 1000 km dalla costa.
Il sito Dome C, conosciuto anche come Dome Concordia, è un'altura isolata situata nel Plateau Antartico, le temperature in questa zona possono arrivare addirittura a -80° C ed il clima è secco con piovosità quasi nulla. Questo sito è stato scoperto e raggiunto tra il 1992 e il 1993 da un gruppo di esploratori italo-francesi ed in seguito in questa zona è stata costruita la base scientifica Concordia. Il sito Dome C è ritenuto un luogo strategico a causa della sua posizione e delle caratteristiche che lo distinguono. Infatti in questo sito vengono effettuati diversi studi sul clima terrestre.
I lavori di costruzione della base sono stati iniziati nel 1998 e la stazione è stata infine terminata nel 2004. La Concordia è aperta dal 2005 senza interruzione e a differenza della Mario Zucchelli, la stazione Concordia è operativa perfino durante i mesi invernali, infatti un piccolo gruppo di circa 16 persone è solito rimanere per continuare le attività nella stazione. La stazione Concordia è formata da due edifici di forma cilindrica alti circa 11 metri, composti entrambi da tre piani ed uniti da un passaggio coperto. Ogni struttura è posta su sei piedi di ferro molto robusti e di grandi dimensioni. Questa base è in grado di ospitare tra le 12 e le 16 persone nella stagione invernale e circa 34 persone nella stagione estiva (di solito la squadra è formata sia da personale italiano che francese). Vicino alla stazione vi è poi presente un campo di 1500 m² (il campo estivo), che è attrezzato con diversi container e tende. Questo campo adiacente alla base non può essere abitato nella stagione invernale, ma solo nei mesi estivi. Nonostante ciò può essere comunque utilizzato per altri scopi nella stagione estiva.
La stazione Concordia è composta da diverse stanze, uffici, locali, alloggi, servizi, laboratori, magazzini e garage. Per la salvaguardia del personale, nei mesi invernali di solito nella base c'è sempre un medico specialista che interviene in casi di emergenza, mentre durante la stagione estiva la stazione dispone di un medico ed un infermiere.
La Concordia è fornita di diversi laboratori e in questa base scientifica vengono effettuati studi e ricerche di diverso tipo, come ad esempio studi sull'atmosfera, ricerche di climatologia, astrofisica, sismologia, medicina e biologia.
In questo luogo vi sono presenti due generatori diesel che forniscono energia elettrica alla base scientifica e sono entrambi da 174 kW. L'acqua è poi ricavata da un'operazione di fusione della neve.
La base polare Concordia è la terza base permanente situata sul plateau antartico. Le altre due stazioni presenti in questo luogo sono la base scientifica americana Amundsen-Scott e la base polare russa Vostok.
- 5 Stazione di ricerca polare Amundsen-Scott. La stazione di ricerca polare Amundsen-Scott (Amundsen-Scott South Pole Station) è una base permanente scientifica americana che si trova al Polo Sud, sul Plateau Antartico ad una elevazione di circa 2835 metri. Questa stazione di ricerca polare è stata chiamata in questo modo in onore di due famosi esploratori polari: l'esploratore norvegese Roald Amundsen, che per primo raggiunse il Polo Sud tra il 1911 e il 1912 e l'esploratore inglese Robert Falcon Scott. I due esploratori erano infatti in competizione e hanno gareggiato al fine di diventare i primi esploratori del Polo Sud. Nel 1911 la spedizione dell'esploratore norvegese Roald Amundsen lasciò una tenda di piccole dimensioni, come segno per dimostrare di essere giunti per primi al Polo Sud.
La costruzione della prima stazione Amundsen-Scott iniziò nel 1956 e all'epoca era composta soltanto da diversi container assemblati tra loro. Le varie strutture che componevano la base erano state semplicemente appoggiate al suolo e collegate tra loro con delle passerelle. Purtroppo dopo tre anni la neve si era accumulata al punto da iniziare a deformare le varie strutture che componevano la stazione. A causa di ciò la base fu poi abbandonata da tutto il personale nel 1975, infatti era stata ormai sepolta da 10 metri di neve.
In seguito a questo evento disastroso i lavori per la costruzione di una nuova base furono iniziati. Il nuovo progetto e le nuove operazioni da svolgere furono organizzate meglio e fu costruita anche una pista di atterraggio. Nonostante ciò nel 1988 un altro problema fu trovato nella base, per questo motivo si iniziò a pensare ad un nuovo progetto definitivo. Nel 1999 fu costruita la nuova basa polare permanente Amundsen-Scott, che è ancora operativa al giorno d'oggi.
La stazione Amundsen-Scott è situata in una posizione privilegiata (infatti è la stazione più a sud nel Polo Sud), è formata da una struttura composta da alloggi, locali, servizi, laboratori e molto altro. È dotata di una pista di atterraggio, di un hangar, ha tre generatori che producono energia elettrica, è fornita di una serra di piccole dimensioni e la base ha inoltre un Osservatorio per gli studi atmosferici. Durante i mesi estivi la stazione Amundsen-Scott è popolata da circa 150 persone, invece durante i mesi invernali la maggior parte del personale lascia la base e nella stazione rimangono circa 30 persone, che hanno l'incarico di mantenere attiva la base scientifica.
Le temperature in questa zona variano tra -13,6° C e -82,8° C e il clima è secco.
Cosa fare
[modifica]Viaggiare in antartide richiede una particolare preparazione. Nella fase iniziale la flessibilità psicologica e la capacità di adattamento saranno fondamentali, l’Antartide è un luogo estremo, il meteo varia rapidamente, le temperature sfiorano i -80/-90 gradi e ogni errore o dimenticanza può gravare sull’intera missione.
Di regola ogni viaggio è precedeuto da un periodo di addestramento volto alla sicurezza, imparare a recuperare un uomo in mare, utilizzare una ricetrasmittente, come muoversi in sicurezza sui ghiacci e cosa fare in situazioni critiche.
Se si partecipa ad una missione scientificia, terminato l'addestramento si inizia ad avere una sensazione di consapevolezza su cosa effettivamente accadrà. Sveglia all’alba, caricata in stiva tutta l’attrezzatura necessaria e le provviste destinate a tutti i membri della base, si parte a bordo di un aereo cargo di tipo militare. Il viaggio, dall'Italia, dura in totale dura 36 ore e allo sbarco a terra si vede un’immensa distesa di bianco.
Giunti alla base si devono rispettare delle gerarchie ben precise, il progetto di ricerca va presentato al capo della base con il quale si organizzeranno uscite e si creerà una tabella di marcia da rispettare meticolosamente.
Anche le libertà personali saranno modificate, non si può uscire da soli, ogni uscita va comunicata. Questa nuova condizione di isolamento può portare ad un senso di smarrimento.
I momenti ricreativi saranno ben diversi dalle serate classiche: vietate feste ed alcolici per motivi di sicurezza, pochi contatti con internet e connessioni scadenti, ma non mancheranno i momenti comuni, la cena verrà cucinata a turno e si troverà un modo per stare insieme e conoscersi.
Per affrontare tutto ciò non serve un titolo di studio specifico, tutti sono i benvenuti, cacciatori, autisti, piloti, meccanici, marinai, alpinisti e cuochi, oltre a scienziati, ricercatori, astronomi e meteorologi. La vita nella base funziona come una città a sé, l’importante è la propria flessibilità di pensiero, l’organizzazione e la mentalità, bisogna essere pronti a tutto per affrontare un territorio che non teme niente.
A tavola
[modifica]La dieta delle persone che vivono e lavorano in Antartide dipende dalla posizione e dalle risorse disponibili. Nelle stazioni di ricerca più grandi, il cibo è spesso simile a quello che si trova in altre parti del mondo, con un mix di frutta e verdura fresca e congelata, carni, cereali e prodotti caseari.
In alcuni casi, il cibo viene trasportato in aereo o da altri Paesi, mentre in altri casi viene coltivato o prodotto localmente. Ad esempio, alcune basi dispongono di serre per la coltivazione di verdure fresche e altre hanno bestiame, come mucche o galline, per il latte e le uova.
Nei campi più remoti, la dieta può essere più limitata e si fa affidamento su cibi essiccati o in scatola che hanno una lunga durata di conservazione. Questi alimenti possono includere carni, cereali e verdure disidratate, oltre a prodotti in scatola come fagioli, zuppe e frutta.
In generale, l'obiettivo è fornire una dieta equilibrata e nutriente per sostenere la salute fisica e mentale di coloro che vivono e lavorano nell'ambiente duro e isolato dell'Antartide.
Infrastrutture turistiche
[modifica]Non ci sono hotel o lodge e le basi di ricerca non ospiteranno turisti. La maggior parte dei visitatori dorme a bordo della propria nave, mentre i viaggi nell'entroterra (ad es. al Polo) allestiscono dei campi.
L'Antartide ha giornate estive molto lunghe, lunghe 24 ore all'interno del circolo antartico. Cerca di mantenere orari di sonno regolari, poiché questa luce diurna continua disturba l'orologio biologico. Vedi sole di mezzanotte
Sicurezza
[modifica]Le condizioni dell'Antartide sono inospitali per la vita, quindi è bene rivolgersi ad agenzie specializzate per questi viaggi al fine di non incorrere in pericolosi imprevisti. Inoltre sarà necessario l'acquisto di equipaggiamento tecnico, sia elettronico che personale, capace di resistere alle consuete temperature estreme del luogo.
Altri progetti
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