Valle di Fergana (Uzbekistan) | |
Stato | Uzbekistan |
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Superficie | 18.409 km² |
Abitanti | 8.695.000 (stima 2005) |
Valle di Fergana è la porzione dell'omonima valle afferente all'Uzbekistan.
Da sapere
[modifica]La valle di Fergana si trova su uno dei due rami principali della storica Via della seta (l'altro attraversa il Pamir e il confine tra Tagikistan e Afghanistan). Le principali città importanti lungo la rotta, come Xuçand (Tagikistan), Kokand (Uzbekistan) e Oš (Kirghizistan), sono spuntate in punti strategici per tassare e controllare questa vitale rotta commerciale.
I primi popoli della valle nella storia registrata erano popoli di lingua persiana e altri indo-iranici correlati come gli Sciti (Saka). La città-fortezza di Cyropolis era una delle capitali regionali dell'Impero achemenide e fu per questo che Alessandro Magno conquistò l'imboccatura della valle nel IV secolo a.C., fondando la città di Alessandria Eschate (l'odierna Xuçand). Sempre durante il periodo achemenide, i greci ribelli delle problematiche province ioniche furono reinsediati. Dopo l'impero di Alessandro, un regno greco-battriano governò fino al Syr Darya (lo storico Jaxartes).
Dopo la caduta dei regni greco-battriani, la valle alternò tra l'essere parte di imperi persiani più "formali" e il mantenere una relativa autonomia come una raccolta di città-stato sogdiane. Nel XIII secolo la valle fu conquistata dai Mongoli in rapida espansione sotto Gengis Khan, e i popoli turchi (in particolare uzbeki e kirghisi) iniziarono a migrare nella regione e a stabilirsi. Tamerlano (Timur) governò la valle come parte del suo più grande stato timuride nel XIV secolo, ma con la sua morte la valle si frammentò in khanati locali. Babur, il fondatore della dinastia Mughal dell'Asia meridionale, era il figlio del sovrano di Andijan (ora Uzbekistan) e attraversò la regione nel suo viaggio verso sud.
Dal 1709 al 1876, la maggior parte della valle era inclusa nel Khanato di Kokand, prima della sua annessione all'Impero russo. Nel 1916, la rivolta dei Basmachi iniziò a Kokand prima di diffondersi rapidamente in tutto il Turkestan russo (ora tutta l'Asia centrale): originariamente una rivolta coloniale anti-zarista, divenne rapidamente anti-sovietica, prima della sua brutale repressione nel 1934. Come "punizione" per la rivolta, la valle fu divisa in tre (originariamente due) Repubbliche socialiste sovietiche (RSS) separate, che funzionarono bene fino a quando non divennero tutte nazioni indipendenti negli anni '90. Oggi, la valle è etnicamente diversificata come sempre, ma i confini rigidi creano grandi grattacapi sia ai residenti che ai viaggiatori. Il Tagikistan e il Kirghizistan sono persino andati in guerra nel 2021 per una disputa di confine nella valle.
Cenni geografici
[modifica]Situata nella parte sudorientale dell'Uzbekistan.
Lingue parlate
[modifica]La lingua parlata in questa porzione di valle è l'uzbeco, ma si sentono parlare anche il russo e altre lingue della regione, come il tagico.
Territori e mete turistiche
[modifica]Centri urbani
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- 1 Andijan — Nota soprattutto per aver dato i natali al principe timuride Zāhir ud-Dīn Mohammad, più conosciuto come Bābur, fondatore della dinastia Moghul che resse, per tre secoli, le sorti dell'India, Andijan è una città storica, oggi turbata da conflitti religiosi ed etnici che comportarono nel 2004 la chiusura della vicina frontiera tra Uzbekistan e Kirghizistan.
- 2 Fergana — Situata al limite meridionale della valle, in prossimità della linea di confine con il Kirghizistan, Fergana fu fondata nel 1876, come sede del governatore della Russia zarista. La sua urbanistica risale alla successiva epoca sovietica e la sua pianta concentrica con larghi viali fiancheggiati da moderni edifici e ampi viali, rammenta quella di Tashkent.
- 3 Chust — Approssimativamente 40 km a ovest di Namangan.
- 4 Kokand — Nonostante la sua urbanistica moderna, Kokand, la «città dei venti» o anche la «città del cinghiale», ha conservato pregevoli monumenti, eretti al tempo in cui era la capitale di un khanato indipendente, prima di soccombere alle truppe zariste del generale Mikhail Skobelev nel 1883.
- 5 Margilan — A soli 20 km a nord ovest di Fergana, la città di Margilan ha un aspetto completamente diverso, di tipo orientale con pittoreschi bazar, grandi setifici e fabbriche artigianali tradizionali. Al tempo dei Soviet era famosa per il suo mercato nero, il più grande dell'Uzbekistan. Dopo l'indipendenza del paese la città si è trasformata in una roccaforte dell'Islam di stampo conservatore.
- 6 Namangan — Maggiore città della valle e seconda del paese per popolazione, Namangan si trova al limite settentrionale della valle, a circa 300 km a est della capitale Tashkent alla quale è collegata da un servizio frequente di treni. Come altre città della regione, Namangan ha conosciuta un'ascesa graduale dell'Islam grazie all'opera di missionari del Wahhabismo, giunti in città dall'Arabia Saudita, poco dopo la proclamazione d'indipendenza dell'Uzbekistan.
- 7 Pop — Situata nella provincia di Namangan, Pop (o anche Pap), è una città molto antica le cui rovine si stagliano a circa 6 km dall'odierno abitato. Il sito archeologico è candidato ad essere inserito nella lista UNESCO dei Patrimoni mondiali dell'umanità in Uzbekistan.
Altre destinazioni
[modifica]- 1 Ahsiket (Akhsikath) — Villaggio nelle cui vicinanze stanno le rovine di un'antica città fondata tra il III e il II secolo a.C. Distrutta dai Mongoli nel 1219, fiorì nuovamente in epoca timuride ma fu abbandonata per sempre in seguito a un terremoto che la rase al suolo. Il sito è candidato ad essere inserito nella lista dei Patrimoni mondiali dell'Umanità.
- 2 Shohimardon — Stazione climatica d'altura in una valle dei monti Pamir-Alaj, Shohimardon costituisce un'exclave usbeca in pieno territorio kirghiso.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]I punti di accesso aerei della regione sono:
- Aeroporto di Andijan IATA: AZN. Uzbekistan Airways opera voli da Krasnojarsk, Aeroporto di Mosca-Domodedovo, Novosibirsk, Tashkent.
- Aeroporto di Namangan (IATA: NMA.
In auto
[modifica]C'è solo un modo per raggiungere la valle di Fergana ed è fortemente sorvegliata. Si può arrivare a Fergana in taxi da Tashkent, prendendone uno vicino ai bazar. Il prezzo è di circa 30.000 sum. Attraversando il confine di Fergana c'è un posto di blocco dove controllano i passaporti. Gli stranieri di solito sono registrati, ma non dovrebbero esserci problemi.
Nota: quando si attraversano i tunnel lì e nella zona circostante non è possibile fotografare o usare un telefono cellulare. La polizia potrebbe fermarvi e creare dei problemi.
In treno
[modifica]Il 22 giugno 2016 è stata inaugurata la nuova linea ferroviaria che permette di raggiungere la valle dalla capitale uzbeka senza più passare per il Tagikistan. La vecchia linea ferroviaria costruita dai Sovietici transitava infatti per la città tagika di Chujand (Khujand) costringendo i visitatori stranieri che volevano avvalersi del treno a procurarsi un visto supplementare. La nuova linea, completamente elettrificata, passa per il tunnel di Kamchiq di 19,5 km, abbreviando di parecchio i tempi di percorrenza tra Tashkent e la città di Namangan.
Come spostarsi
[modifica]In auto
[modifica]È possibile spostarsi in taxi da una città all'altra.
In autobus
[modifica]Esistono dei microbus che coprono le tratte interurbane.
Cosa vedere
[modifica]Cosa fare
[modifica]A tavola
[modifica]Sicurezza
[modifica]Fergana è una regione fortemente islamica, quindi l'abbigliamento deve essere sobrio.