Vado Ligure | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Liguria | |
Territorio | Riviera di Ponente | |
Altitudine | 12 m s.l.m. | |
Superficie | 23,79 km² | |
Abitanti | 8.081 (2022) | |
Nome abitanti | Vadesi | |
Prefisso tel | +39 019 | |
CAP | 17047 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Giovanni Battista (24 giugno) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Vado Ligure è una città costiera della Liguria.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Il territorio di Vado Ligure si estende lungo l'intera vallata del torrente Segno, con ai lati le prime dorsali delle Alpi. Oltre la parte prospiciente il mare - nel tratto di costa tra Savona, a nord, e Bergeggi, verso sud - comprende pure una fascia montuosa che sfiora gli 800 metri sul livello del mare e una zona più collinare e pianeggiante dove gli antichi impianti del castagneto hanno a lungo conteso il territorio vadese ai terrazzamenti e coltivazioni della vite e dell'ulivo.
Tra le vette del territorio la Rocca dei Corvi (792 m) e la Cima delle Rocche (555 m); un'altra dorsale, dominata dalle vette del monte Mao (440 m) e bricco della Berba (560 m), divide Vado Ligure dai territori comunali di Bergeggi, Spotorno e Vezzi Portio.
Oltre al torrente Segno sono presenti altri corsi d'acqua o rii minori: il Quiliano, il Lusso, il Valgelata, il Matogno e il San Nicolò.
Vado Ligure si trova nella Riviera di Ponente e confina con Bergeggi, Quiliano, Savona, Spotorno e Vezzi Portio.
Cenni storici
[modifica]L'antico villaggio di Vado, chiamato in epoca romana Vada Sabatia, si sviluppò nel II secolo a.C. intorno ad un campo militare dell'Impero romano, uno dei primi della colonizzazione romana in Liguria. Divenne quindi municipio dell'impero di Roma e importante nodo viario e commerciale anche grazie all'imponente bonifica delle paludi effettuate dai Romani. Il suo nome è citato in vari documenti descrittivi di importanti personaggi romani, tra i quali in una lettera del I secolo a.C. di Bruto a Cicerone (Vada); dello storico e geografo greco Strabone (Vada Sabatium); di Plinio il Vecchio come Portus Vadorum Sabatium e del geografo Pomponio Mela nel I secolo. Altre testimonianze della dominazione romana sul territorio sono state rinvenute nelle frazioni di San Genesio e di Sant'Ermete.
Nel 109 a.C. Vado venne collegata con il centro levantino di Luni e Roma dalla Via Aemilia Scauri, che valicava gli Appennini liguri per mezzo del passo di Cadibona per poi scendere verso il passo della Cisa nello spezzino. Tracce d'epoca bizantina sono state scoperte nella frazione di San Genesio dove probabilmente fu sede di un castrum; verso la costa, un'altra presenza bizantina è documentata nel "borgo Romano" di Porto Vado così citato nei documenti fino al Quattrocento.
Al 641 risale la nuova dominazione dei Longobardi nel territorio ligure, la quale causò devastazione e distruzione di alcuni centri del comprensorio vadese. La stessa Savona fu soggiogata al dominio del re Rotari, ma non Vado e forse per tali motivi il vescovo della diocesi di Savona spostò provvisoriamente la sede vescovile nel territorio vadese dal VII al IX secolo.
Con il successivo regno dei Franchi di Carlo Magno la comunità di Vado acquisì anni di prosperità e soprattutto di importanza politica nel panorama del ponente ligure grazie, oltre alla sede diocesana, anche alla nomina elettiva di comitato della circoscrizione dell'impero carolingio. Durante il possedimento degli Aleramici di Bonifacio del Vasto, dove si verificò una lenta decadenza nelle ultime fasi del periodo feudale, seguirono i primi tentativi di accorpamento del territorio verso il sempre più crescente potere del Comune di Savona e tale evento si verificò alla fine del XII secolo durante il possedimento dei marchesi Del Carretto, nella persona di Ottone, con la cessione dei diritti feudali su Vado e parte di Quiliano al comune e al vescovo savonese. Parallelamente a Vado, anche la comunità di Segno è documentata a partire dal 1004 e con già con una propria attività amministrativa e religiosa. Lo stesso castello di Segno è risalente all'XI secolo, di cui rimangono modeste rovine, e che nel Duecento fu interessato da contese con la comunità di Noli.
La rapida espansione territoriale e politica del comune savonese attirò le attenzioni di Genova che, per contrastare ed arginare i possedimenti savonesi nella riviera di ponente, diede inizio ad una trattativa "diplomatica" cercando l'appoggio del papato e con l'acquisto, ove possibile, delle terre costiere. La sempre più accrescente pressione genovese, che in alcuni casi portò pure all'uso della forza, convinsero nel 1385 il pontefice Urbano VI a cedere un ampio territorio del savonese ai Genovesi. Ancora diviso nelle due comunità di Vado e di Segno, solamente con la definitiva dominazione della Repubblica di Genova su Savona (1528) l'odierno territorio vadese fu riunito sotto la competenza del governatore savonese nella podesteria della Costa dei Vadi.
Con l'età repubblicana genovese si diede inizio alla costruzione di fortini e torri per la difesa della costa e della stessa comunità. La dominazione genovese incrementò lo sviluppo commerciale del porto, facendo di Vado uno dei maggiori centri portuali della riviera di ponente.
Con la caduta della Repubblica di Genova (1797), sull'onda della rivoluzione francese e a seguito della prima campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte, i territori di Vado e di Segno rientrarono dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, rientrarono nel IV Cantone, con capoluogo Vado, della Giurisdizione di Colombo e dal 1803 centro principale del I Cantone di Savona nella Giurisdizione di Colombo. Annessi al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte.
Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel I mandamento di Savona del circondario di Savona facente parte della provincia di Genova; nel 1927 anche il territorio comunale vadese passò sotto la neo costituita provincia di Savona.
Storicamente e fino ai primi del Novecento il comune di Quiliano ebbe una striscia di terreno comunicante con il mare adiacente al torrente Quiliano - nota come località Murate - al fine di poter accedere alla produzione del sale ed al commercio locale senza la necessità di pagare i dazi comunali vigenti all'epoca. Successivamente alla costruzione della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia tale località fu compresa nel comune di Vado Ligure che, tra l'altro, assunse tale denominazione dal 1908 per regio decreto. Risale invece al 1929 la soppressione e l'accorpamento dell'allora comune di Segno nell'odierno comune vadese.
Nel XX secolo Vado conobbe uno sviluppo prevalentemente industriale. Durante gli anni cinquanta e sessanta si installarono in zona diverse fabbriche tra cui la centrale termoelettrica Enel, caratterizzata dalle due ciminiere cilindriche, alte circa 200 metri.
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana del Giovo.
Film suggeriti
[modifica]Nella zona di Porto Vado sono state girate alcune scene del film Mark il poliziotto spara per primo, pellicola del 1975 e diretta dal regista Stelvio Massi.
Come orientarsi
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Frazioni
[modifica]- Porto Vado
- Sant'Ermete
- San Genesio
- Segno
- Valle di Vado
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]In auto
[modifica]Il territorio di Vado Ligure è attraversato principalmente dalla strada statale 1 Via Aurelia che permette il collegamento stradale con Savona, a nord, e Bergeggi a sud.
Inoltre è raggiungibile anche grazie al casello autostradale di Savona-Vado sull'autostrada A10.
In nave
[modifica]In treno
[modifica]In autobus
[modifica]I collegamenti urbani e suburbani sono svolti mediante autoservizi gestiti dalla società TPL LINEA.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]Architetture religiose
[modifica]- 1 Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, Piazza San Giovanni Battista. Eretta nel XVIII secolo è una ricostruzione in stile barocco, ad unica navata e sormontata dalla cupola. L'edificio, restaurato dopo la seconda guerra mondiale, presenta una facciata ornata da alcune statue del XIX secolo di Antonio Brilla.
- 2 Chiesa di Nostra Signora della Neve (Bossarino). La chiesa conserva un affresco della Madonna con Bambino del XVI secolo e la pala d'altare raffigurante la Madonna col Bambino, san Giovanni Evangelista e Paolo eremita.
- 3 Cappella di San Filippo Neri (Bossarino). Cappella del 1732.
- 4 Chiesa parrocchiale di Nostra Signora della Visitazione (Porto Vado). L'edificio fu edificato nel 1952 sul luogo dove già nel 1634 vi era la presenza di una cappella intitolata alle Grazie. Dell'antica cappella è proprio la campana e il marmo della Madonna col Bambino.
- 5 Chiesa di San Genesio. Antico monastero femminile fondato nel XII secolo, la struttura si presenta a due navate a pianta quadrata e con abside semi circolare. L'edificio fu rivisto del 1734.
- 6 Chiesa parrocchiale di Sant'Ermete. Eretta nel Medioevo dai monaci benedettini del monastero di sant'Eugenio dell'isola di Bergeggi da cui dipendeva dal X secolo la cella monastica; l'edificio si presenta con struttura a due navate.
- Cappella di Nostra Signora del Carmine.
- Cappella dei Santi Giacomo e Filippo.
Architetture civili
[modifica]- 7 Ponte Filippo Maria Visconti. Ponte del 1434, che collega Savona a Vado Ligure sul torrente Quiliano.
- Fornaci da calce di Sant'Ermete. Secondo le fonti storiche la conosciuta attività delle fornaci è databile a parte dal tardo medioevo e importante fu per lo sviluppo edilizio del territorio del vadese e di Savona.
- Antico frantoio Vigliola. Azionato ad acqua adiacente al torrente Segno nella borgata Ponte dell'Isola.
Architetture militari
[modifica]- 8 Forti San Lorenzo e Santo Stefano. Edificati nel Seicento dalla Repubblica di Genova, furono demoliti già nel 1649. Si optò per la costruzione di una nuova fortezza, il nuovo forte di San Lorenzo, nel 1669 presso la foce del torrente Segno.
- 9 Forte San Giacomo. Già San Lorenzo - fu edificato a partire dal 1757 sulle rovine del precedente forte di San Lorenzo esistente sul Capo di Vado e demolito nel 1658. I lavori per la sua riedificazione furono affidati inizialmente all'architetto militare e maresciallo di campo Antonio Federico Flobert; successivamente subentrò, nel 1758, il colonnello ingegnere Decotte. Per la sua posizione strategica fu utilizzato dai soldati francesi di Napoleone Bonaparte durante la Guerra delle Alpi e la Prima Campagna d'Italia tra il 1792 e il 1797.
- 10 Bastione San Giovanni. L'edificazione del bastione, chiamato poi di San Giovanni e ubicato lungo l'arenile di Vado, ebbe inizio nella seconda metà del XVIII secolo sui resti del preesistente forte di San Lorenzo eretto dalla Repubblica di Genova nella seconda metà del Seicento. Dall'unico bastione presente, ciò che rimaneva dallo smantellamento effettuato dalla stessa repubblica verso la fine del XVII secolo, si intrapresero nel 1757 i lavori della nuova edificazione. Affidati inizialmente al colonnello Flobert, con la collaborazione dal 15 giugno del collega Matteo Vinzoni e suo figlio Panfilio, per varie problematiche la direzione dei lavori fu affidata all'ingegnere Decotte che ricalcolò le spese di costruzione intorno alle 20.000 lire genovesi.
Monumenti
[modifica]- 11 Monumento ai caduti. Opera realizzata nel 1926 dallo scultore Arturo Martini, con le statue bronzee Il Sacrificio, La Gloria, La Storia, La Vittoria.
- 12 Monumento ad Arturo Martini. Opera bronzea realizzata da suo genero e allievo Roberto Bertagnin, su un bozzetto stilizzato dallo stesso Martini per un monumento all'aviatore Arturo Ferrarin.
Musei
[modifica]- 13 Museo Civico di Villa Groppallo, Via Aurelia 72, ☎ +39 019 883914. Mer 9:00-12:00, Gio-Dom 16:00-19:00. Il museo, inaugurato nel 1982 e riallestito nel 1999, raccoglie materiale risalente all'Impero romano e del medioevo. I reperti romani sono stati rinvenuti nella zona archeologica denominata Vada Sabatia, mentre dell'epoca medievale sono una ricca collezione di monete antiche databili tra il II e il V secolo. Vi è inoltre una sezione dedicata all'arte contemporanea e agli artisti locali e internazionali che hanno partecipato al "Premio Vado", quest'ultimo istituito dal 1951.
- 14 Civico Museo archeologico "Cesare Queirolo", Piazza San Giovanni Battista 10. Aperto dal 1960 ma mai - se non eccezionalmente - aperto al pubblico e sito nella piazza della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, raccoglie i reperti archeologici della città romana di Vada Sabatia rinvenuti durante la costruzione dell'odierno palazzo comunale nella medesima piazza. Tra le opere esposte vi sono epigrafi, suppellettili, corredi sepolcrali e un medagliere con la presenza di oltre quattrocento monete databili tra il II secolo e l'inizio del V secolo.
Eventi e feste
[modifica]Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]- 1 Shopping Center Molo 8.44, Via Montegrappa 1, ☎ +39 019 2076531, fax: +39 019 2165697, info@molo844.net. 1° Settembre-30 Giugno: Lun-Dom 9:00-20:00; 1° Luglio-31 Agosto: Lun-Dom 9:00-21:00. Il centro commerciale conta il supermercato Coop, diversi negozi e aree ristoro.
Come divertirsi
[modifica]Locali notturni
[modifica]- 1 U Cafè de Vuè, Via Aurelia 180, ☎ +39 019 7702232, +39 327 3950898, cafedevue@gmail.com.
Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Il Cantuccio Insaporito, Via Antonio Gramsci 49, ☎ +39 340 2802019. Mar-Dom 12:00-14:30 e 19:00-22:30.
- 2 Daubaci, Lungomare Giacomo Matteotti 23. Lun-Dom 8:00-24:00. Ristorante di pesce.
- 3 Taverna dello Zio GianFester, Via Giacomo Leopardi 9, ☎ +39 351 5666762. Lun-Dom 12:00-14:00 e 18:30-23:30.
- 4 Osteria Sogno Divino, Via G. Ferraris 101, ☎ +39 347 0119594, info@osteriasognodivino.it.
- 5 Ristopub82, Via Madonnetta 1, ☎ +39 340 7605138. Estate: Lun-Dom 18:00-2:00.
- 6 Il Gagollo, Via Aurelia 224, ☎ +39 340 4995943, fax: +39 019 885201, emilio.scarsi@fastwebnet.it. Ristorante di pesce.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi elevati
[modifica]- 1 Sea Art Hotel, Via Aurelia 454, ☎ +39 019 9246792, Info@seaarthotel.com.
Sicurezza
[modifica]Numeri utili
[modifica]- 3 Carabinieri, Via Palestro 8, ☎ +39 019 880221.
Farmacie
[modifica]- 4 Farmacia Scarsi, Via Antonio Gramsci 62/R, ☎ +39 019 880184.
- 5 Farmacia Mezzadra, Via Aurelia 136, ☎ +39 019 880231.
- 6 Farmacia Sant'Ermete, Via Elvio Pertinace 1, ☎ +39 019 2212162, farmaciasantermete@gmail.com.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 7 Ufficio postale, Via Luigi Cadorna 21, ☎ +39 019 2158531, fax: +39 019 2158534. Lun-Ven 8:20-19:05, Sab 8:20-12:35.
Nei dintorni
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Altri progetti
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