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Seghedino
Szeged
Veduta di Seghedino dalla riva sinistra del fiume Tibisco
Stemma e Bandiera
Seghedino - Stemma
Seghedino - Stemma
Seghedino - Bandiera
Seghedino - Bandiera
Stato
Regione
Altitudine
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Abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Posizione
Mappa dell'Ungheria
Mappa dell'Ungheria
Seghedino
Sito del turismo
Sito istituzionale

Seghedino (Szeged) è una città dell'Ungheria, situata nella parte meridionale della Grande pianura ungherese (Alföld).

Da sapere

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Terza per popolazione su scala nazionale, Seghedino si presenta al visitatore con un centro storico caratterizzato da ampi viali fiancheggiati da bellissimi edifici di fine ottocento e inizio novecento. Ciò è dovuto alla grande alluvione del 1879 che letteralmente spazzò via l'intera città (solo 265 delle 5723 case rimasero in piedi). Subito dopo il disastro l'imperatore Francesco Giuseppe accorse in città promettendo ai suoi abitanti che "Seghedino sarebbe risorta più bella che mai". La promessa fu mantenuta e nei decenni successivi una città completamente nuova emerse dalle rovine, con palazzi in stile eclettico e secessionista viennese.

Seghedino è un importante centro dell'industria alimentare ed è conosciuta in Ungheria come la patria della paprika, peperoncino rosso essiccato e poi ridotto in polvere. La paprika arrivò a Seghedino nella seconda metà del XVI secolo importata dai Turchi e si diffuse come pianta ornamentale prima di trovare applicazione in campo culinario. La città è rinomata anche per i suoi salumifici e alcune pietanze locali come szekelygulyas, un goulash a base di maiale, crauti e panna acida e soprattutto per il Szegedi Halászlé, zuppa di pesce a base di carpe e pesce gatto speziata con l'immancabile paprica.

Seghedino si è anche affermata in campo internazionale come centro di istruzione superiore. La sua università è la migliore del paese e figura tra le prime 100 in Europa. Tra i suoi 18 istituti di studi superiori spiccano il Ságvári Endre Gyakorló Gimnázium e il Radnóti Miklós Kísérleti Gimnázium. Una menzione merita anche il Centro di ricerca biologica dell'Accademia delle scienze ungheresi, realizzato con fondi dell'UNESCO. L'attività del centro si concentra su indagini nel campo della biologia cellulare e molecolare e nella loro applicazione in campo medico e nelle coltivazioni su larga scala con impiego controllato di batteri.

Cenni geografici

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Seghedino sorge nella Grande Pianura meridionale (Alföld), alla confluenza dei fiumi Tibisco (Tisza) e Maros. Dista 165 km da Budapest ed è prossima alla linea di frontiera con Serbia e Romania.

Quando andare

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Seghedino è soprannominata "città del sole" a causa delle scarse precipitazioni che assicurano cieli limpidi tutto l'anno. Il clima è a carattere continentale moderato. Nelle notti dei mesi più freddi (gennaio-febbraio) il termometro scende mediamente di 5 gradi sotto lo zero mentre nei mesi più caldi (luglio, agosto) è attestato su una media di 30 gradi e oltre.

Cenni storici

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Il geografo Claudio Tolomeo (100–175 circa) menziona per primo la città con il nome di Partiscum. A quel tempo esisteva infatti uno stanziamento romano sull'isola del Tibisco. È probabile che Attila, re degli Unni, si fosse impadronito dell'accampamento romano facendone per qualche tempo la base per scorribande nei Balcani fino a Costantinopoli, prima di volgere l'attenzione alla parte occidentale dell'impero romano. Dell'accampamento non rimangono oggi che scarsissime tracce.

Il nome Szeged fu menzionato per la prima volta nel 1183, in un documento del re Béla III. Durante l'invasione mongola la città fu distrutta e i suoi abitanti fuggirono nelle vicine paludi ma presto tornarono e ricostruirono la loro città. Durante il regno di Luigi I il Grande (1342-1382), Seghedino divenne la città più importante dell'Ungheria meridionale e nel 1498 fu elevata al rango di città reale libera.

L'importanza di Seghedino come avamposto militare crebbe ulteriormente quando gli eserciti ottomani fecero la loro comparsa ai confini del regno d'Ungheria. Al tempo di re Sigismondo di Lussemburgo (1387–1433) fu dotata di mura difensive ma la misura non impedí alle truppe ottomane di saccheggiarla una prima volta il 28 settembre 1526 e di occuparla per quasi un secolo e mezzo, dal 1543 al 23 ottobre 1686. Sotto il successivo dominio degli Asburgo la città prosperò. I Pietisti arrivarono in cittá nel 1719 e due anni dopo aprirono una scuola di grammatica. Tra il 1728 e il 1744 si svolse a Seghedino una caccia alle streghe, responsabili agli occhi di molti cittadini di aver provocato con i loro sortilegi siccità e carestia. Le denunce pubbliche furono avallate dall'autorità giudiziale che diede il via a processi conclusisi con la condanna al rogo degli indiziati.

Seghedino svolse un ruolo importante nella rivoluzione del 1848. Fu la sede dell'ultimo governo rivoluzionario di Luigi (Lajos) Kossuth prima della sua capitolazione del 28 agosto 1849 e la sua conseguente fuga dall'Ungheria. La ferrovia raggiunse la città nel 1854 e nel 1869 Mark Pick vi inaugurò il suo salumificio destinato ad avere un grande successo.

Dopo la prima guerra mondiale l'Ungheria fu costretta a cedere i suoi territori meridionali a Romania e Serbia; di conseguenza Seghedino divenne una città di confine e la sua importanza diminuì. Fu occupata per un breve periodo dall'esercito rumeno durante la guerra tra Ungheria e Romania del 1919. Nel 1921 L'Università di Kolozsvár (oggi Cluj-Napoca, in Romania) si trasferì a Seghedino. Durante gli anni '20 la popolazione ebraica raggiunse il suo apice.

Seghedino ha sofferto molto durante la seconda guerra mondiale. Le vittime del conflitto furono circa 6.000, i cittadini ebrei furono confinati in ghetti prima di essere deportati nei campi di sterminio e l' esercito sovietico occupò la città verso la fine del 1944. Durante il regime comunista, Seghedino divenne un centro dell'industria leggera e dell'industria alimentare. Nel 1965 furono trovati pozzi petroliferi nel territorio intorno. Oggi l'estrazione del grezzo soddisfa il 67% del fabbisogno nazionale di carburante.

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Seghedino

Il centro di Seghedino si estende sulla riva occidentale del fiume Tibisco ed è racchiuso da una serie di strade a forma di anelli concentrici. Di seguito una descrizione delle principali piazze del centro:

  • Széchenyi tér — Ornata di alberi rari e statue artistiche, è la piazza centrale di Seghedino. Sulla riva del Tibisco troneggia la statua in marmo di Carrara di István Széchenyi, oltre a quella in bronzo di Pál Vásárhelyi. Tra gli edifici che la contornano, il Municipio, ricostruito nelle sue forme originarie barocche dopo l'alluvione del 1878, la casa Zsótér, appartenente a una ricca famiglia di commercianti del XIX secolo e l'hotel Tisza, un posto storico ove soggiornarono letterati e famosi poeti ungheresi.
  • Klauzál tér — Percorrendo la breve via detta "Kárász utca" si raggiunge quest'altra piazza con edifici neoclassici e ornata da una statua di Lajos Kossuth e da una fontana detta "dei re", opera dell'artista Klára Tóbiás. Sulla piazza si trova la famosa pasticceria “Virág Cukrászda”, abituale luogo d'incontro degli abitanti di Seghedino. Ai turisti viene indicato anche il balcone da cui si affacciò Lajos Kossuth per salutare la folla un'ultima volta, prima di partire per l'esilio nel 1849. Nello stesso palazzo soggiornò, otto anni più tardi l'imperatore Francesco Giuseppe, durante la sua visita alla città.
  • Dugonics tér — La piazza dominata dal palazzo dell'Università che dal 1921 è la sede dell'istituto Kolozsvár di Scienza, uno dei più prestigiosi dell'Ungheria. Vi si trova anche la casa dell'istituto italiano. La statua al centro raffigurante lo scrittore Dugonics András (1740-1818) è opera dello scultore Miklós Izsó (1831-1875).
  • Piazza della cattedrale (Dóm tér) - Dominata dalla mole della cattedrale, la piazza era un tempo il centro di Seghedino noto come Palank (palizzata) perché protetto da mura originariamente in legno. Subì i danni più gravi dell'alluvione del 1879 essendo molto vicina al fiume. La sua risistemazione fu completata intorno al 1930.

Sulla riva sinistra del Tibisco si estende la città nuova (Uj Szeged), collegata al centro storico dal ponte Belvárosi.

Piazze di Seghedino
Széchenyi tér
Piazza Klauzál e in primo piano la fontana dei re
Piazza duomo


Come arrivare

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Stazione ferroviaria

In treno

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  • 46.239720.14281 Stazione di Seghedino (Szeged pályaudvar), piazza Indóház. Una dozzina di treni al giorno parte dalla stazione Nyugati di Budapest diretti a Seghedino. Il viaggio in Intercity dura poco più di due ore. Si ricorda che gli Intercity hanno bisogno di prenotazione. Con un treno normale il viaggio dura tre/quattro ore ma il biglietto può essere acquistato in stazione, sia pure con un congruo anticipo sull'orario di partenza del treno. D'estate vengono aggiunti un paio di intercity supplementari. Stazione di Seghedino su Wikipedia stazione di Seghedino (Q1295359) su Wikidata

In autobus

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Gli autobus extraurbani partono dalla stazione Népliget di Budapest. A Seghedino esistono due stazioni di autobus una delle quali è riservata ai minibus che in genere provengono dall'aeroporto internazionale di Budapest. Quest'ultima stazione si trova sulla circonvallazione esterna ed è collegata al centro dalla linea nº 8 di filobus. L'altra, invece è molto più vicina al centro.

Volán Bus è il nome delle autolinee che effettuano corse tra le varie città ungheresi.

Come spostarsi

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Il centro di Seghedino è abbastanza compatto e entro certi limiti si può girare a piedi.

Con mezzi pubblici

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Al 2008 Seghedino aveva 42 linee di autobus urbani, 4 di filobus e tre di tram. L'azienda pubblica di trasporti, la SZKT gestisce le poche linee di filobus e tram mentre la Tisza Volan gestisce il trasporto su gomma.


Cosa vedere

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La cattedrale di Seghedino
Il battistero in piazza duomo (Torre di Demetrio)
  • 46.2490120.149191 Chiesa Votiva di Nostra Signora d'Ungheria (Dóm), Piazza Duomo (Dóm tér). Dopo la grande inondazione del 1879, il consiglio municipale deliberò di erigere una chiesa monumentale. I lavori iniziarono soltanto nel 1913 e subirono un'interruzione a causa dello scoppio della I guerra mondiale così la chiesa non poté essere inaugurata che nel 1930. Oggi il tempio è la cattedrale di Seghedino. Misura 80 x 50 m e la sua cupola si innalza a 33 m dal suolo mentre le due torri che la fiancheggiano raggiungono i 91 m. La facciata, in uno stile eclettico che si rifà al tardo romanico con influenze gotiche, è adorna con i mosaici dei 12 apostoli. Più in basso sono i simboli dei quattro elementi: La terra è rappresentata come un elefante, l'aria come un'aquila, il fuoco come una fenice e l'acqua come una sirena. La statua della Madonna, patrona d'Ungheria è in una nicchia sotto il rosone centrale. Il portale d'ingresso è sostenuto su due colonne che poggiano su basamenti scolpiti raffiguranti 2 leoni. Una delle cinque campane pesa 8,600 kg. L'organo all'interno è uno dei più grandi d'Europa con più di 9,000 canne metalliche. Sempre all'interno si ammira la statua del Cristo in Croce, opera dell'artista János Fadrusz (1858 - 1903). Cattedrale di Nostra Signora d'Ungheria (Seghedino) su Wikipedia cattedrale di Nostra Signora d'Ungheria (Q897812) su Wikidata
  • 46.248620.14852 Torre di Demetrio (Dömötör Torony) (Di fronte alla cattedrale). Questa torre ottagonale del XIII secolo è il più antico monumento di Seghedino, sopravvissuta all'inondazione del 1879 e residuo della omonima chiesa del XII secolo. Fu restaurata ed adibita a battistero dall'architetto Béla Rerrich. Gli affreschi dell'interno risalgono al 1932 e furono eseguiti dal pittore Vilmos Aba Novák (1894-1941). Dömötör Tower (Q987211) su Wikidata
  • 46.2493720.150273 Chiesa Ortodossa Serba (Szegedi Szent Miklós szerb ortodox templom) (A nord-est della cattedrale.). Dedicata a San Nicola, fu costruita in forme barocche tra il 1773 e 1778. Il campanile risale al 1834. All'interno si ammira l'iconostasi lignea decorata con più di 80 icone. Chiesa ortodossa serba di San Nicola su Wikipedia chiesa ortodossa serba di San Nicola (Q25455710) su Wikidata
La Nuova Sinagoga
Palazzo Reök
  • 46.25390120.1426494 Nuova Sinagoga (Új Zsinagóga), Gutenberg n° 13, +36 62 423 849, +36 62 423 849. Fu costruita tra il 1900 e il 1903 secondo uno stile eclettico che mescola in maniera armoniosa elementi decorativi moreschi all'avanguardia secessionista allora imperante a Vienna. È un tempio spazioso di 48 x 35 m. progettato da Lipót Baumhorn (1860 - 1932), l'architetto che sul solo suolo ungherese realizzò ben 22 sinagoghe. L'interno è caratterizzato da un caldo colore azzurro e da ricche decorazioni. Data la sua ottima acustica è spesso adibito a sala di concerti. Il giardino molto curato, fu sistemato dal 1° rabbino, Immánuel Löw, un esperto di botanica. Sinagoga nuova di Seghedino su Wikipedia sinagoga nuova di Seghedino (Q834288) su Wikidata
  • 46.25192820.1450035 Palazzo Reök (palota), Tisza Lajos krt. n° 56. Un palazzo singolare in stile secessionista viennese realizzato nel 1907 dall'architetto Ede Magyar per conto dell'ingegnere István Reök. L'edificio mostra somiglianze con le opere di Antoni Gaudí a Barcellona ma anche con l'Art Nouveau di Victor Horta. Reök Palace (Q1248789) su Wikidata
Museo Ferenc Móra
La chiesa francescana
  • 46.252320.15216 Museo Ferenc Móra, Piazza Roosevelt (Vicino al ponte Belvarosi), +36 62 549040. Comprende una sezione etnografica, numismatica e di Belle Arti. Nella sezione archeologica sono esposti reperti provenienti da necropoli del popolo degli Avari, progenitori degli Ungheresi. Móra Ferenc Múzeum (Q1213245) su Wikidata
  • 46.24083320.1361117 Chiesa francescana (Alsóvárosi), Piazza Mátyás király n° 26.. A sud della cattedrale, appena fuori dal centro propriamente detto, sta la chiesa francescana dedicata alla Madonna delle Nevi e completata agli inizi del XVI secolo con materiali di recupero di una chiesa precedente. All'interno si trova un'icona della Madonna Nera replica del più celebre dipinto custodito a Czestochowa in Polonia. Franciscan Church, Szeged-Alsóváros (Q1295423) su Wikidata


Eventi e feste

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  • Festival d'estate. Si svolge ogni anno nei mesi di luglio agosto all'aperto in piazza Duomo dove hanno luogo concerti e spettacoli di danza oltre a rappresentazioni di opera classica.


Cosa fare

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Se vi piacciono i bagni termali sappiate che Seghedino vanta un paio di stabilimenti:


Acquisti

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Come divertirsi

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Spettacoli

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Teatro nazionale

Locali notturni

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Dove mangiare

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Prezzi modici

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  • 46.2561520.180421 Kiskörösi Halászcsárda, 6723 Felsõ Tisza 336. (Fuori dal centro, sul lungofiume ad est del ponte Belvárosi), +36 62 555 886, +36 62 495 480. Un ristorante di pesce molto noto. Le pietanze sono speziate con l'immancabile paprica. Il suo piatto forte (per palati ungheresi) è Szegedi halászlé, una zuppa di pesce.


Dove alloggiare

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Prezzi elevati

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  • 46.2536120.150541 Hotel Tisza, Piazza Széchenyi n° 3, +36 62 478278. Il più tradizionale e il più noto degli alberghi di Seghedino. Aprì i battenti nel 1886.

Sicurezza

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Come restare in contatto

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Internet

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Alcuni esercizi commerciali di Seghedino consentono di collegarsi gratis alla rete tramite wifi. Un Hotspot famoso è il ristorante Mcdonald sulla piazza Széchenyi. Altri sono listati su questa pagina.

Nei dintorni

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Monumento ad Arpad nel parco di Ópusztaszer
Villaggio di Bugac
Castello di Gyula
Cavallo di razza Nonius a Mezőhegyes
Nord
  • 46.48333320.0833332 Ópusztaszer (30 km) — Cittadina di 3000 abitanti famosa per il suo museo all'aria aperta con tema la storia dell'Ungheria. Vi hanno luogo numerosi eventi in costume ma tende ad essere affollatissimo nei fine settimana estivi.
  • 46.68333319.6833333 Bugac (74 km, un'ora in autobus) — Villaggio della steppa tra paesaggi surreali contrassegnati da alte dune di sabbia in continuo movimento a causa dei forti venti che regolarmente spazzano la grande pianura ungherese. Già al tempo dell'imperatrice Maria Teresa si decise di arginare la formazione di dune di sabbie con la forestazione. Il territorio del comune è ricompreso nel Parco nazionale di Kiskunság, dichiarato riserva della biosfera dall'UNESCO.
Est
  • 46.31720.8164 Mezőhegyes (64 km, 1 ora e 1/2 in treno) — Un centro rurale prossimo al confine con la Romania, famoso a livello internazionale per l'allevamento di cavalli Nonius, una specie impiegata in passato a fini militari per le sue doti di robustezza e dal 1991 protetta dall'UNESCO.
  • 46.6521.2833335 Gyula (117 km, 3 ore e 1/2 in treno) — Stazione termale sul confine con la Romania, famosa anche per il suo possente castello circondato da fossato. Si raggiunge in treno con un possibile cambio alla stazione del vicino centro di Békéscsaba.
Sudovest
  • 46.119.66366 Subotica (45 km, meno di un'ora in autobus) — Appena oltre la linea di confine, la città serba di Subotica è famosa per i suoi palazzi nello stile dell’art nouveau, retaggio del dominio austro-ungarico (1867-1918).


Altri progetti

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CittàUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per consentire una breve visita alla città. Utilizza correttamente i listing (la giusta tipologia nelle giuste sezioni).