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Frignano: differenze tra le versioni

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Le cascate più spettacolari dell'Appenino Modenese si trovano presso la località de I Taburri, non lontano dalla frazione di Fanano denominata Fellicarolo.
Le cascate più spettacolari dell'Appenino Modenese si trovano presso la località de I Taburri, non lontano dalla frazione di Fanano denominata Fellicarolo.
Altre cascate degne di nota sono quelle del Bucamante, in comune di Serramazzoni. La particolare natura del substrato roccioso ha consentito alle acque di depositare importanti quantità di travertino ([[w:Travertino|su wikipedia]]). Sono accessibili da Monfestino oppure, più comodamente, da Granarolo.
Altre cascate degne di nota sono quelle del Bucamante, in comune di Serramazzoni. La particolare natura del substrato roccioso ha consentito alle acque di depositare importanti quantità di travertino ([[w:Travertino|su wikipedia]]). Sono accessibili da Monfestino oppure, più comodamente, da Granarolo.
<!-- Da inserire: cascate a monte di Varana Un altro gruppo di cascate, molto meno note rispetto alle precendeenti, è situata nel Comune di Serramazzoni a monte di Varana -->


==== Ponti ====
==== Ponti ====

Versione delle 21:46, 20 apr 2015

Frignano
Castello di Montecuccoli
Stato
Regione
Capoluogo

Frignano è una regione dell'Italia.

Introduzione

Cenni geografici

Si stende fra la pianura modenese, il crinale appenninino tosco-emiliano, i monti reggiani e quelli porrettesi. Principali corsi d'acqua sono la Secchia e il Panaro; il Monte Cimone con i suoi 2165 metri di altitudine è la cima più alta, attorno alla quale si sono sviluppate stazioni turistiche e di sport invernali.

Quando andare

Villeggiatura climatica estiva e sport invernali fanno sì che la zona sia frequentata tutto l'anno.

Cenni storici

Dall'antico popolo dei Friniati, di ceppo ligure, prende il nome questa zona appenninica; poi Etruschi, Galli Boi, Celti ed infine Romani ne furono gli abitatori. Il Frignano rimase bizantino sino a 728 quando i Frignanesi insorsero contro l'Esarcato bizantino di Ravenna e per motivi religiosi accettarono il re longobardo Liutprando. Per molto tempo il Frignano costituì un'entità amministrativa autonoma sotto i Canossani. Anche durante il periodo estense del Ducato di Modena costituì una provincia; fu Circondario dopo l'Unità. Conserva ancora oggi un sentimento di unità e di omogeneità che deriva dalla sua passata storia di lunga autonomia.

Territori e mete turistiche

Centri urbani

Rete sentieristica

La rete sentieristica è molto estesa. La maggior prte dei sentieri sono curati dal Club Alpino Italiano (CAI); una frazione dei sentieri è a cura delle amministrazioni locali. Una mappa interattiva molto valida, purtroppo non completa, è a cura della Regione Emilia Roamgna [1]. Il territorio dell'Appennino Modenese è attraversato da alcuni sentieri da percorre a tappe in più giorni. Essi ricalcano almeno in parte sentieri impiegati a partire dell'epoca romana. Fra di essi vale la pena di segnalare:

  • Via Bibulca
  • Via Romea-Nonantolana
  • Via Vandelli
  • Sentiero Matilde

Altre destinazioni

  • Parco regionale dei Sassi di Roccamalatina [2] — Prende il nome dalle formazioni rocciose che svettano come guglie nel paesaggio e vengono popolarmente chiamate Sassi. Il parco ha una estensione di 2300 ettari e comprende alcuni antichi borghi che appartenevano alla nobile famiglia dei Malatigni, oltre alla Pieve di Trebbio.
  • Riserva naturale regionale delle Salse di Nirano (comune di Fiorano Modenese)
  • Riserva naturale orientata di Sassoguidano (comune di Pavullo nel Frignano)
  • Parco della Resistenza del Monte Santa Giulia
  • Orto botanico liberamente accessibile presso i Sassi di Varana, piccolo affioramento ofiolitico in Comune di Serramazzoni
  • Centrale elettrica di Farneta in comune di Montefiorino in cui è allestito un museo di archeologia industriale inerente la produzione di energia Idroelettrica

Laghi

Lago della Ninfa
  • Lago della Ninfa — Al centro di una zona attrezzata per sport invernali, sulle sue rive si trovano baite che ospitano locali di ristoro dopo le attività sportive.
  • Lago Santo — Piccolo bacino lacuale a 10 km da Pievepelago sulla strada della Valle delle Tagliole, a 1501 metri di altitudine in bella posizione, è punto di partenza per escursioni.

Fra gli invasi artificiali vanno segnalati

  • Invaso presso la diga di Fontanaluccia in comune di Frassinoro al confine con la Provincia di Reggio Emilia
  • Invaso presso la diga di San Michele dei Mucchietti in cumne di Sassuolo

Cascate

Le cascate più spettacolari dell'Appenino Modenese si trovano presso la località de I Taburri, non lontano dalla frazione di Fanano denominata Fellicarolo. Altre cascate degne di nota sono quelle del Bucamante, in comune di Serramazzoni. La particolare natura del substrato roccioso ha consentito alle acque di depositare importanti quantità di travertino (su wikipedia). Sono accessibili da Monfestino oppure, più comodamente, da Granarolo.

Ponti

Nel territorio dell'Appennino Modenese sono da segnalare tre ponti a schiena d'asino dall'origine molto antica.

  • Ponte della Fola presso Pievepelago
  • Ponte di Cadignano lungo il Dolo al confine con la Provincia di Reggio Emilia di fronte alla località di Gova (frazione di Villa Minozzo)
  • Ponte di Olina

Altro ponte ormai in disuso degno di nota lo si trova alla confluenza del Torrente Rossenna con il Torrente Cervaro.

Geositi

Il Frignano è un territorio ricco di geositi, molti dei quali di facile fruizione da parte di turisti non esperti in geologia. La Regione Emilia Romagna ha reso disponibile un portale in cui sono raccolti i geositi regionali [3]. Nel territorio del Frignano sono da segnalare i seguenti siti di interesse:

  • Sassi di Varana — affioramento ofiolitico in Comune di Serramazzoni.
  • Vanga del Diavolo — affioramento di flysch in Comune di Serramazzoni.
  • Ponte d'Ercole — Monolite di arenaria in Comune di Lama Mocogno (su wikipedia).
  • Forra del Torrente Dolo a valle della diga di Fontanaluccia al confine con la Provincia di Reggio Emilia.
  • Fossili di bivalvi possono essere osservati lungo il Torrente Fossa nei pressi di Braidella.


Come arrivare

In aereo

Sono aeroporti della regione:

  • 44.5352811.291161 Aeroporto di Bologna (G.Marconi), Via Triumvirato 84, +39 051 6479615.
  • 44.821810.296032 Aeroporto di Parma (G. Verdi), Via Emilia - località Golese, +39 0521 951511.


Come spostarsi

In auto

L'auto rappresenta il mezzo decisamente più comodo per spostarsi.

In treno

L'Appennino Modenese non è attraversato da alcuna rete ferroviaria.

In autobus

In alternativa all'auto, i mezzi pubblici sono gestiti da SETA.

Cosa vedere

  • Pieve di Renno (a Renno).
  • Pieve di Rubbiano (a Rubbiano).
  • Pieve di Trebbio.

I castelli e le torri sono numerossisimi anche se il loro stato di conservazione e l'accessibilità ai turisti non molto variabili. Fra di essi vale la pena di segnalare:

  • Castello di Montecuccoli (Comune di Pavullo).
  • Rocca di Sestola (Comune di Sestola).
  • Castello di Montegibbio (Comune di Sassuolo).
  • Castello di Gombola (Comune di Polinago).
  • Castello di Brandola (Comune di Polinago).
  • Castello di Pompeano (Comune di Serramazzoni). Il castello si trova su una rupe ofiolitica. La rupe ospita una piccola ma spettacolare grotta.


Cosa fare

  • Noleggio asini. Presso l'Asineria di Gombola è possibile noleggiare asini per escursioni


A tavola


Infrastrutture turistiche

  • Impianti sciistici nei centri attorno al Monte Cimone, che fronteggia l'omologa zona dell'Abetone sull'opposto versante toscano.
  • Alcune brevi vie di arrampicata sono state tracciate e chiodate presso i Sassi di Varana, piccolo affioramento ofiolitico in Comune di Serramazzoni.
  • A Pavullo è presente un piccolo aeroporto, noto per il volo con alianti.


Sicurezza

A parte i normali rischi derivanti dall'attività all'aria aperta in ambiente montano/collinare, nell'Appennino Modenese la vipera e la zecca sono gli unici due animali potenzialmente pericolosi. La caccia è praticabile in vaste aree del territorio. Sebbene i rischi siano associati è importante prestare attenzione nel caso della caccia al cinghiale per il calibro delle munizioni usate; le aree in cui è praticata questo tipo di caccia sono comunque segnalate. Infine la presenza di opera idrauliche rende le aree dei torrenti a monte a a valle potenzialmente pericolose per il rilascio di importanti quantità di acque dagli invasi senza alcun preavviso; i tratti di fiumi interessati da questo rischio sono di segnalati da appositi cartelli.

Altri progetti

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