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Ripatransone
Veduta di Monte Antico e Belvedere dalla torre del Duomo
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Sito istituzionale

Ripatransone è una città delle Marche.

Da sapere[modifica]

Città d'arte con numerose strutture museali, vive di turismo, di mobilifici e d'agricoltura, distinguendosi nella produzione dell'olio e del vino. È stata insignita del marchio di qualità turistico-ambientale della Bandiera arancione da parte del Touring Club Italiano.

Aderisce all'Associazione Nazionale Città dell'Olio e Città del miele e vanta la Bandiera Arancione.

Cenni geografici[modifica]

Il comune, situato su un alto colle a breve distanza dal mare Adriatico (12,5 km), è fra i centri più antichi della provincia, nella quale possiede anche uno dei territori comunali più estesi.

Ripatransone sorge tra le valli del torrente Menocchia e del fiume Tesino, in una posizione panoramica tanto bella da meritarsi il titolo di "belvedere del Piceno".

Quando andare[modifica]

Il periodo consigliato per la visita di questo borgo è quello della primavera/estate, visto che il clima di Ripatransone è prossimo a quello mediterraneo della costa marchigiana meridionale (che dista appena 8,3 km in linea d'aria), ma con la correzione dell'altitudine. Gli inverni sono più freddi e, sebbene la quota collinare limiti la frequenza delle nevicate, esse si verificano più o meno annualmente e possono avere carattere anche intenso e durevole. Le estati sono generalmente più fresche e arieggiate, con temperature che si mantengono comunque abbastanza alte.

Cenni storici[modifica]

Il colle ripano fu abitato fin dal Neolitico e alla sua sommità si avvicendarono gli Umbri e i Piceni. Con la conquista romana scemò in importanza, per ripopolarsi solo all'epoca delle invasioni barbariche. Nel IX secolo sorsero i castelli di Monte Antico, Capodimonte, Roflano e Agello. Il paese fu unificato nel 1096 e assunse il nome odierno nel 1198.

Libero comune dal 1205, Ripa conquistò definitiva autonomia da Fermo con la costituzione in Città e Diocesi per concessione di Papa Pio V (1571). Fu roccaforte quasi imprendibile nella lotta contro le città rivali, e meritò perciò l'appellativo di Propugnaculum Piceni. Subì infatti rare espugnazioni, la più importante delle quali ad opera di Francesco Sforza, di cui si liberò un anno dopo nella battaglia di Santa Prisca (1445).

Capoluogo di cantone del dipartimento del Tronto in epoca napoleonica, votò l'annessione allo stato italiano il 19 settembre 1860. Fino agli anni cinquanta ebbe una forte espansione demografica, sfiorando i novemila abitanti, per poi subire un repentino spopolamento arrestatosi solo sul finire del XX secolo.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Ripatransone


Come arrivare[modifica]


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

  • 43.00041713.7622211 Teatro Mercantini.
  • 42.9991413.760632 Duomo.
  • 43.0006113.763863 Chiesa di S. Filippo e dell’Immacolata Concezione.
  • 43.0014813.763154 Palazzo Bonomi (Polo Museale di Palazzo Bonomi Gera). Dal 14 settembre al 30 aprile: Sab 17:00-19:00, Dom 16:00-20:00. Dal 1 maggio al 13 settembre: Lun-Dom 17:00-20:00.
  • 42.9999313.76235 Museo Civico Archeologico "Cesare Cellini", Piazza XX Settembre, 13, 63065 Ripatransone AP. Mar-Dom 9:30-13.00 e 16:00-19:00.
  • Museo della civiltà contadina e artigiana.


Eventi e feste[modifica]

  • Il Cavallo di Fuoco. A Ripatransone, la domenica in Albis, Ottava di Pasqua, si svolge una tra le manifestazioni folkloristiche piú antiche e singolari d'Italia: il Cavallo di Fuoco. La manifestazione celebra l’incoronazione della Madonna di San Giovanni a Patrona della Città e Diocesi che avvenne il 10 maggio del 1682. Un abile fuochista, chiamato in occasione dell’incoronazione della Madonna di San Giovanni, dopo aver concluso il lavoro, improvvisò uno spettacolo in sella al suo cavallo, utilizzando i fuochi che gli rimanevano. Ciò che accadde entusiasmò a tal punto i ripani che l’anno successivo rievocarono il fatto. E così nacque una lunga tradizione destinata a non scomparire mai più: oggi si utilizza un modello di Cavallo in legno che genera fuochi veramente spettacolari richiamando numerosi spettatori.


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]


Dove alloggiare[modifica]


Sicurezza[modifica]


Come restare in contatto[modifica]


Nei dintorni[modifica]

  • San Benedetto del Tronto
  • Ascoli Piceno — Fiore all'occhiello dal punto di vista storico ed artistico, con la sua bellissima Piazza del Popolo (chiamata il Salotto d'Italia) e le sue bellezze artistiche medioevali, i suoi musei e gli importanti resti della Ascolum romana. Al confine con la regione Abruzzo.
  • Grottammare — Il borgo antico di Grottammare, oltre ad essere un gioiello dal punto di vista storico ed artistico, offre uno splendido panorama sulla costa picena e sambenedettese.
  • Cupra Marittima — Il borgo antico di Cupra in cui si possono ammirare i resti dell'antico castello e le rovine dell'antica Cupra romana.
  • Acquasanta Terme
  • Offida
  • Acquaviva Picena
  • Cossignano
  • Castignano


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