Vai al contenuto

Da Wikivoyage.

Ponte San Pietro
Veduta
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Ponte San Pietro
Sito istituzionale

Ponte San Pietro è una città della Lombardia.

Da sapere

[modifica]

Cenni geografici

[modifica]

Ponte San Pietro sorge sulle rive del fiume Brembo, che divide il paese in due zone ben distinte. Distante circa 7 chilometri a ovest dal capoluogo orobico, viene considerato il primo paese provenendo da Bergamo dell'area chiamata Isola, zona geografica comprendente 21 comuni e delimitata dalle acque dei due principali fiumi, Adda e Brembo, e dalla netta divisione delle valli e montagne orobiche antistanti. Il comune confina a nord con Brembate di Sopra e Valbrembo, a sud con Presezzo e Bonate Sopra, a ovest con Mapello e di nuovo Presezzo e a est con Curno e Mozzo.

Cenni storici

[modifica]
Ponte San Pietro e dintorni nel 1820
Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, anche detta "chiesa nuova"

Si ritiene che il nome prenda origine dalla presenza di un piccolo ponte sul Brembo e dell'annessa piccola chiesa dedicata a san Pietro nell'881, tramite una scrittura notarile riportante "Basilica Sancti Petri sita ad pontem Brembi". Ponte San Pietro, sin dalle origini, restava comunque una zona di passaggio in un punto del letto del Brembo difficile da attraversare in barca: pertanto solo 200 anni dopo incominciarono i primi insediamenti da una parte del fiume (S. Petri de là) all'altra (S. Petri de za).

“Manfredino De' Melioratis”, negli ultimi anni del XIII secolo, costruì un castello nel centro storico, insediamento poi distrutto dai veneziani agli inizi del Settecento. Parte dei materiali demoliti furono riutilizzati per erigere la primissima chiesetta campestre, quella che dal popolo sarà sempre ricordata come "chiesa vecchia". Il verbale per la costruzione della chiesa sussidiaria, dedicata a san Pietro, venne approvato nel 1708 e i lavori iniziarono nello stesso anno, per terminare poi nel 1722. Questa chiesa ha permesso di ricostruire alcune vicende storiche del paese, avendo conservato per secoli alcuni scritti e sepolture soprattutto nel periodo della peste.

Sempre nel Settecento a Sottoriva di Locate, contrada di Locate, fu eretta la villa Mapelli Mozzi, una residenza di stile neoclassico molto simile alla più famosa Villa Reale di Monza; venne ampliata nella sua nuova forma (il cantiere per la costruzione era pienamente attivo e perciò il progetto completamente definito) nel 1773 (il Conte Enrico Mozzi "alzava"), antecedentemente, quindi, alla Villa Reale di Monza, che fu progettata nel 1777. All'interno si possono ammirare decorazioni ad affresco di Vincenzo Angelo Orelli, ad esempio l'Homo faber suae fortunae, e di Paolo Vincenzo Bonomini.

Nel corso dell'Ottocento avvenne la costruzione di alcune opere pubbliche. Nel 1809, a seguito di un decreto reale emanato nel 1806, venne costruito il cimitero pubblico fuori dalle zone cittadine (nella zona adiacente alla stazione). Nel 1864, a seguito della costruzione della ferrovia, il cimitero venne spostato nella sua posizione attuale. A partire dal 1825 venne invece richiesta una restaurazione del ponte cittadino. Solo nel 1834 venne approvata la costruzione di un nuovo ponte sul fiume Brembo, ma in quel momento nessuna offerta fu presentata per ottenere l'incarico dei lavori. Il contratto definitivo fu stipulato nel 1835 e i lavori iniziarono l'anno seguente, per terminare nel 1837.

Nel 1930 vennero costruiti il parco delle Rimembranze e il Famedio, il monumento dedicato ai caduti. Nel 1934 fu invece completata, in un altro punto del paese, la nuova chiesa dedicata ai santi Pietro e Paolo. Tale chiesa si differenzia da quella vecchia soprattutto per le dimensioni e per il campanile molto alto (la cui costruzione avvenne tra il 1955 e il 1957), che divenne in quel periodo il centro di incontro cristiano sia per la popolazione del posto, sia per tutta l'Isola bergamasca.

Sia nella prima sia nella seconda guerra mondiale, Ponte San Pietro fu spesso bombardata a causa dei suoi ponti (ferroviari e stradali) che permettevano l'approvvigionamento di materiale bellico tra Bergamo e Milano. I ponti vennero danneggiati da una serie di incursioni (nel novembre 1944 venne danneggiato il ponte stradale, mentre il 1º gennaio 1945 venne gravemente danneggiata un'arcata del ponte ferroviario) e gran parte del territorio circostante fu devastato delle bombe lanciate dagli aerei. Dal 28 aprile 1916 era la sede della 1ª Sezione della 37ª Squadriglia che vi rimane fino al 25 agosto 1917 e dal 26 ottobre 1917 era il campo volo di una Sezione della 122ª Squadriglia fino al 30 novembre 1918. Il 31 ottobre 1918 vi nasce la 65ª Squadriglia restando fino al 15 febbraio 1919. Durante la seconda guerra mondiale, il primo bombardamento avvenne nel luglio del 1944 mentre un secondo avvenne in ottobre e fu più letale, in quanto distrusse un gran numero di edifici cittadini. L'ultima incursione aerea avvenne il 22 aprile 1945, a pochi giorni dalla fine del conflitto bellico in territorio italiano.

Nella notte di Natale del 2009, a causa di un malfunzionamento, la diga sul fiume Brembo fu travolta e distrutta dall'acqua per cui venne in seguito sostituita da una nuova, con un meccanismo completamente diverso.

Come orientarsi

[modifica]
Mappa a tutto schermo Ponte San Pietro

Quartieri

[modifica]
  • Clinica – Centro urbano molto piccolo e tranquillo. All'interno di esso è locato il "Policlinico San Pietro", ospedale costruito all'inizio degli anni 1960.
  • Briolo – Localizzato nella parte nord-est del paese, fino all'anno 2004 contava una popolazione di circa 1000 persone ed era separato dal paese da una piccola area verde incolta. Da questo periodo il parco è stato sostituito per intero con nuove costruzioni che hanno elevato il numero di abitanti del quartiere a circa 2000 persone. Sul suo territorio si contano due piccole chiese con due storie completamente differenti. San Marco, la più piccola, era in origine una piccola cappella immersa nei campi nella quale, in tempi antichi, venivano sepolte le vittime delle grandi infezioni di peste. Gran parte degli affreschi di questa cappella sono dedicati al tema della danza macabra. Dagli anni ottanta questa è stata recuperata dal locale distaccamento del Corpo Alpini, che effettuandone una ristrutturazione e un ampliamento, l'hanno resa alla comunità come una vera e propria casa di culto. Il 25 aprile di ogni anno, festa del patrono a cui è dedicata, viene effettuata una celebrazione alla presenza dei rappresentanti degli alpini ormai indissolubilmente legati a questo luogo di culto. La seconda chiesa, offerta al culto di San Michele Arcangelo, si trova incastonata nel più vecchio casolare di Briolo, il quale risale ai primi dell'Ottocento, quando tutto il quartiere non era che una grande distesa di campi. La celebrazione del patrono in questa chiesa, il 29 settembre, è il fulcro di due settimane di feste che si svolgono per le vie del quartiere, coinvolgendo tutti i suoi abitanti. Briolo è confinante a nord col comune di Valbrembo, a ovest, separato dal fiume Brembo, col comune di Brembate di Sopra e a est con il comune di Mozzo.
  • Villaggio Santa Maria – Consiste in un villaggio operaio, per le maestranze operanti nel settore ingegneristico aeronautico sorto a opera di Giovanni Battista Caproni a partire dagli anni 1930.

Il villaggio venne costruito a cavallo tra gli anni trenta e quaranta del secolo scorso presso un'area incolta a metà strada fra i comuni di Ponte San Pietro e Presezzo.

L'ambizioso progetto dell'ingegner Caproni prevede di affiancare agli stabilimenti - similmente a quanto già accadeva nelle realtà industriali di fine ottocento - un vero e proprio villaggio che ospitasse alcuni operai della fabbrica e le loro famiglie. Il neonato insediamento viene dotato di ogni struttura necessaria: oltre alle casette delle famiglie operaie (complete di giardino, orto, scantinato e solaio) e alle ville per i capi cantiere, il villaggio era dotato di Centrale Termica (riscaldamento centralizzato), Torre dell'acqua (rete idrica), palazzo dei servizi (grande complesso residenziale dotato di galleria commerciale), campo sportivo e altre strutture comunitarie.

Il "Villaggio Caproni", tuttavia, non assumerà mai una vera e propria forma finale in quanto con l'armistizio del 1943 la produzione industriale diminuì notevolmente e di conseguenza i lavori di costruzione cessarono definitivamente. Oggi, nonostante tutto, è ancora riconoscibile il tipico impianto geometricamente regolare (ortogonale) che riprende quello delle cittadine industriali di inizio Novecento.

Con la crisi della Società, si decise di mettere in affitto le piccole dimore destinate ai dipendenti allo scopo di poter dare una nuova casa a tutte quelle persone che l'avevano perduta durante la Guerra.

Fino alla fine degli anni cinquanta il Quartiere era diviso in due zone: la sezione nord (che faceva parte del comune di ponte San Pietro) e la sezione sud (che faceva parte del comune di Presezzo). All'inizio degli anni sessanta la parte sud venne asserita al comune di ponte San Pietro anch'essa.

Frazioni

[modifica]
  • Locate Bergamasco – In origine Locate era stato dichiarato comune della provincia di Bergamo. Il suo territorio comprendeva i territori di Sottoriva e le aree circostanti l'ospedale (comunemente chiamato "clinica"). Anche la stazione ferroviaria faceva parte del territorio di Locate. Nel 1863 prese il nome di Locate Bergamasco. Nel 1927 Locate Bergamasco con tutti i suoi territori venne accorpato al comune di Ponte San Pietro.


Come arrivare

[modifica]

In aereo

[modifica]

Altri aeroporti:

In auto

[modifica]

Ponte San Pietro è situato lungo la SS 342, nota come "Briantea" che collega la città di Bergamo con Como.

In treno

[modifica]
  • 45.69919.58441 Stazione di Ponte San Pietro. La stazione di Ponte San Pietro, situata alla congiunzione delle linee Lecco-Brescia e Seregno-Bergamo, è servita da treni regionali operati da Trenord nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Lombardia. Stazione di Ponte San Pietro su Wikipedia stazione di Ponte San Pietro (Q3970528) su Wikidata

In autobus

[modifica]

Il trasporto pubblico urbano e suburbano è garantito da un'autolinea esercita da (ATB) che ricalca il percorso della precedente tranvia, parte della rete urbana di Bergamo, attivata nel 1925 e rimasta in esercizio fino al 1958.

Come spostarsi

[modifica]


Cosa vedere

[modifica]
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Famedio ai caduti
Monumento ai Martiri delle Foibe
  • 45.6972089.5924711 Chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Ponte San Pietro) su Wikipedia chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Q102291648) su Wikidata
  • 45.69799.58732 Famedio ai caduti. Monumento ai caduti (Q106697675) su Wikidata
  • 45.70719.59133 Monumento ai martiri delle foibe. Monumento ai martiri delle foibe (Q106697645) su Wikidata
  • 45.69779.58734 Ricovero antiaereo del parco delle Rimembranze. Rifugio antiaereo del Parco delle Rimembranze (Q106697697) su Wikidata
  • 45.70219.5785 Villa Mapelli Mozzi (Locate Bergamasco). villa Mapelli Mozzi (Q7930409) su Wikidata
  • 45.7023499.5637546 Chiesa di Sant'Antonino (Locate Bergamasco). Chiesa di Sant'Antonino (Ponte San Pietro) su Wikipedia chiesa di Sant'Antonino (Q104167416) su Wikidata


Eventi e feste

[modifica]


Cosa fare

[modifica]


Acquisti

[modifica]


Come divertirsi

[modifica]


Dove mangiare

[modifica]
Ricovero antiaereo di piazza della Libertà visto dall'esterno
Villa Mapelli Mozzi
Chiesa di Sant'Antonino

Prezzi modici

[modifica]

Prezzi medi

[modifica]


Dove alloggiare

[modifica]

Prezzi modici

[modifica]

Prezzi medi

[modifica]

Prezzi elevati

[modifica]


Sicurezza

[modifica]

Numeri utili

[modifica]

Farmacie

[modifica]


Come restare in contatto

[modifica]

Poste

[modifica]



Nei dintorni

[modifica]



Altri progetti

[modifica]
CittàUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per consentire una breve visita alla città. Utilizza correttamente i listing (la giusta tipologia nelle giuste sezioni).