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Il Capo (Palermo) | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
---|---|
Regione | Sicilia |
Territorio | Palermitano |
Il Capo o Monte di Pietà o Seralcadio è un quartiere (o mandamento) della città di Palermo.
Da sapere
[modifica]Come orientarsi
[modifica]Come arrivare
[modifica]Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]Chiese
[modifica]- 1 Chiesa di Sant'Agostino, Via di S. Agostino (All'incrocio con via Maestri dell'Acqua).
- 2 Cattedrale (Cattedrale Metropolitana della Santa Vergine Maria Assunta), Corso Vittorio Emanuele (Dalla stazione centrale prendere la navetta gratuita fino alla fermata Bonello-Cattedrale o il bus 109 fino alla fermata Piazza Indipendenza, si può cambiare con la navetta gratuita o andare a piedi. Dal Politeama in bus 108 o 104 fino alla fermata piazza Indipendenza.). Tombe Reali, Tesoro, Cripta, Sotterranei, Absidi e Tetti: 10€, Tombe Reali, Tesoro, Cripta, Sotterranei, Absidi: 6€, Tombe reali: 1,50€. Tesoro, Cripta, Sotterranei, Absidi: 5€. Tetti: 5€ (gen 2020). Lun-Sab 7:00-19:00, Dom 8:00-19:00. Area Monumentale orari: (Tombe Reali, Tesoro, Cripta, Sotterranei, Absidi e Tetti): Lun-Ven 9:00-14:00. Sab 9:00-18:00. Dom 9:00-13:00. La Cattedrale di Palermo è un grandioso complesso architettonico composto in diversi stili, dovuti alle varie fasi di costruzione. Eretta nel 1185 dall'arcivescovo Gualtiero Offamilio sull'area della prima basilica che i Saraceni avevano trasformato in moschea, ha subito nel corso dei secoli vari rimaneggiamenti; l'ultimo è stato alla fine del Settecento, quando, in occasione del consolidamento strutturale, si rifece radicalmente l'interno su progetto di Ferdinando Fuga. Nel 1767 infatti, l'arcivescovo Filangieri aveva commissionato a Ferdinando Fuga un restauro conservativo dell'edificio, teso solamente a consolidarne la struttura. I lavori ebbero inizio solo dal 1781, eseguiti non dal Fuga ma dal palermitano Giuseppe Venanzio Marvuglia e durarono fino al XIX secolo inoltrato. I rifacimenti del Marvuglia furono in realtà molto più invasivi e radicali dei progetti dell'architetto fiorentino, che pensava invece di conservare, almeno in parte, il complesso longitudinale delle navate e l'originario soffitto ligneo. Il restauro intervenne a cambiare l'aspetto originario del complesso, dotando la chiesa della caratteristica ma discordante cupola, eseguita secondo i disegni del Fuga. Fu in quest'occasione che si distrusse la preziosa tribuna che Antonello Gagini aveva innalzato all'inizio del XVI secolo e che era ornata di statue, fregi e rilievi. Anche le pittoresche cupolette maiolicate destinate alla copertura delle navate laterali risalgono al rifacimento del 1781.
All’interno della cattedrale vi sono le tombe dei sovrani che regnarono a Palermo tra cui la tomba di Federico II di Svevia. La chiesa inoltre presenta un elemento di grande unione e rispetto tra le fedi, nel pilastro sinistro dell’ingresso è presente un’antica iscrizione araba che riporta una sura del Corano.
- 3 Cappella dell'Incoronata, Via Incoronazione, 11 (A ovest fronteggia il Palazzo vescovile, a nord la chiesa di Santa Cristina la Vetere, all'angolo opposto ad est sulla stessa via Incoronazione sorge la chiesa della Madonna di Monte Oliveto detta "Badia nuova"). È un edificio normanno composto da una cappella a navata unica con asse nord-sud e un portico-loggia detto «dell'Incoronazione» largo circa quanto la cappella e resti di un vestibolo. La cappella dell'Incoronazione sotto il titolo di «Santa Maria Incoronata» era l'edificio di culto deputato all'incoronazione dei sovrani e attraverso la balaustra l'acclamazione degli stessi al pubblico. In seguito assunse la funzione di archivio della cattedrale e delle scritture della Maramma (parola che deriva dal francese antico-normanno). Custodiva l'inventario dei materiali e ospitava i controllori preposti a dirigere la "Fabbrica del duomo". Il sotterraneo presenta i resti di due colonne che reggevano il pavimento dell’antica moschea che qui era presente.
- 4 Chiesa di San Ranieri e dei Santi Quaranta Martiri Pisani alla Guilla, piazza Quaranta Martiri alla Guilla. I Santi Quaranta Martiri furono un gruppo di soldati cristiani, appartenenti ad una legione romana, che nel 320 d.C. furono condannati ed uccisi tramite immersione in uno stagno gelato presso Sebasta in Armenia. Questa è una delle persecuzioni cristiane sotto l'imperatore Valerio Liciniano Licinio. La chiesa fu costruita dalla comunità pisana di Palermo nel 1605. Nel 1725 furono effettuati lavori di restauro e incaricato il pittore di origine fiamminga Guglielmo Borremans di decorare l'interno della chiesa. Il ciclo d'affreschi narra episodi di vita di San Ranieri. Elementi architettonici raccordano la volta alle pareti della navata. Nelle vele e nei riquadri sono dipinti paesaggi e tondi con immagini di Beati, di Sante Vergini Pisane.
- 5 Chiesa dell'Immacolata Concezione al Capo, Via Porta Carini, 38,, ☎ +39 3288291276. Lun-Dom 9:00-13:00.
- 6 Chiesa di Santa Cristina la Vetere, Cortile Pellegrini (nell'area nord occidentale adiacente alla cattedrale). 2€ (ott 2020). Dom 10:00 - 13:00 o su prenotazione. Chiesa arabo-normanna costruita intorno al 1174 e dedicata alla santa martire e patrona della città prima che si affermasse il culto di santa Rosalia. E' una delle più antiche chiese di Palermo. L’edificio ha una pianta a croce greca e presenta un'abside di epoca successiva. Quattro pilastri reggono altrettanti archi a sesto acuto, che intersecandosi formano la volta centrale.
- 7 Chiesa della Madonna di Monte Oliveto.
- 8 Chiesa dei Diecimila Martiri.
- 9 Chiesa dell'Angelo Custode.
- Chiesa dei Santi Cosma e Damiano.
- Chiesa della Confraternita dei Santi Giovanni e Giacomo.
- Chiesa dei Sette Angeli.
- Chiesa del Santissimo Crocifisso dei Lucchesi.
- 10 Chiesa di Sant'Onofrio.
- 11 Chiesa di Santa Maria della Mercede.
- 12 Chiesa della Sacra Famiglia.
- 13 Chiesa di Santa Maria di Gesù al Capo.
- 14 Chiesa di San Giacomo dei Militari.
- 15 Chiesa di Santa Maria Maddalena, Via Vittorio Emanuele, 469 (All’interno del complesso delle caserme "Dalla Chiesa - Calatafimi"). La chiesa, non visibile dall'esterno, non è facilmente accessibile, pertanto risulta difficilmente visitabile se non in particolari ricorrenze. Nel 1130 esisteva una più antica cappella dedicata a Maria Maddalena, fatta edificare da Elvira di Castiglia, prima moglie di Ruggero II di Sicilia, affinché ospitasse le sue spoglie e quelle dei conti, duchi, principi, re e regine normanni. La cappella era contigua al lato sud della primitiva cattedrale. Nel 1187, la cappella fu demolita e vi furono trasferiti temporaneamente i sacelli sepolcrali dei principi normanni, nell'attesa che si terminasse la costruzione della nuova cattedrale, dove avrebbero trovato definitiva collocazione. Successivamente fu costruito attorno ad essa il complesso delle caserme.
- Chiesa di San Giuliano.
- Chiesa di San Silvestro al Collegio San Rocco.
- 16 Chiesa di San Stanislao Kostka (Madonna del Lume).
- Chiesa di Santa Croce e la piramide della Madonna delle Grazie.
- Chiesa di Santa Maria del Cancelliere.
- Chiesa di Sant'Agata alle Mura.
- Chiesa di Sant'Aniano.
- 17 Chiesa del Santo Spirito (chiesa del Vespro).
- 18 Chiesa di Santa Rosalia (chiesa di Santa Rosalia e dei Santi Quattro Coronati al Capo).
- Chiesa di Gesù e Maria al Papireto (o degli Scarpari).
- Chiesa di San Marco. Parti delle strutture ospitano una casa di riposo.
- Chiesa della Madonna della Grazia dei Caldumai.
- Chiesa di Santo Stefano del Piano.
Oratori
[modifica]Palazzi
[modifica]- 22 Casa del Mutilato (Tempio Munito Fortezza Mistica), Via Alessandro Scarlatti, 12. Visitabile su richiesta o in occasione di eventi speciali. Edificio razionalista in passato utilizzato dai mutilati di guerra e per questa ragione al suo interno sono rappresentati degli affreschi a tema militare. L'ingresso con le tre colonne al centro richiama al simbolo dell'associazione dei mutilati che prevedeva tre pugnali circondati da una corona di spine (l'apertura circolare dell'androne).
- 23 Caserma dei Vigili del fuoco, Via Alessandro Scarlatti, 16 (A poca distanza dal Teatro Massimo e accanto alla casa del Mutilato). L'edificio razionalista dei Vigili del Fuoco venne inaugurato il 19 agosto 1937, e a tutt'oggi continua ad assolvere alla medesima funzione.
- 24 Palazzo di Giustizia, Piazza Vittorio Emanuele Orlando, ☎ +39 0917421111. È un edificio di stile razionalista. L'edificio venne progettato dagli architetti Ernesto e Gaetano Rapisardi, la costruzione iniziò nel 1938, ma per ovvi motivi bellici si interruppe quasi subito; i lavori ripresero dopo la guerra e terminarono nel 1957. Per la costruzione del palazzo vennero abbattuti il Bastione di Aragona al quartiere del Capo e altre costruzioni adiacenti. Il Palazzo è stato arricchito con alcune opere d'arte: a piano terra, un altorilievo di Luigi Venturini raffigurante il re Salomone nell'atto di amministrare la giustizia, installato nel 1965, e al centro dell'atrio, una grande scultura in bronzo di Vincenzo Gennaro, dedicata a tutti i caduti della Giustizia. Il vecchio ed il nuovo Palazzo di Giustizia sono separati da un'ampia piazza pedonale, dedicata al ricordo dei giudici uccisi per la loro azione di contrasto a Cosa nostra, e prende il nome di "Piazza della Memoria". La fama di questo palazzo è soprattutto legata all'incessante lavoro dei vari magistrati che lottarono in prima linea contro la mafia, tramite l'azione giudiziaria e inquirente. Qui hanno lavorato i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. In loro ricordo è stato istituito all'interno del tribunale il Museo Falcone e Borsellino, dove sono visibili gli uffici, i documenti e gli arredamenti d'epoca. L'ingresso è su prenotazione.
- 25 Palazzo Arcivescovile, via Bonello (a pochi metri dalla cattedrale e dal Palazzo dei Normanni).
- Palazzo Artale.
Altro
[modifica]- 26 Porta Carini, Via Porta Carini (all'ingresso del mercato popolare del Capo a pochi passi dal tribunale e dal Teatro Massimo).
- 27 Moschea di Palermo.
- 28 Museo diocesano (MUDIPA), museodiocesanopa@diocesipa.it.
- 29 Complesso delle caserme "Dalla Chiesa - Calatafimi", corso Vittorio Emanuele 475.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]- 1 Teatro al Massimo, Piazza Verdi. Realizzato da Ernesto Basile e inaugurato nel maggio del 1897. Il Teatro Massimo è diventato un punto di riferimento per Palermo. Oggi è il teatro lirico più grande d'Italia, terzo in Europa.
- 2 Teatro Massimo Vittorio Emanuele. Teatro lirico e sinfonico di Palermo.
- 3 Teatro Nuovo Montevergini.
Dove mangiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- 1 Al vecchio club rosa nero, Vicolo Caldomai 18, ☎ +39 091 251 1234.
- 2 Ruvolo Caffetteria, Via Maqueda, 186. Bar e gelateria, con interni in design e una vasta scelta di cornetti per colazione. Poco spazio al suo interno.
- 3 BIGA Genio e Farina, Via Maqueda, 284-286, ☎ +39 091 746 6899. Sforna pizze, impanate e rustici con farine di qualità. Possiede tavolini all’aperto dove mangiare al volo.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 B&B Teatro Massimo, via Orologio 31 (Nella zona pedonale del centro storico, a soli 50 metri dal Teatro Massimo), ☎ +393388323334, fax: +390916197653, bbteatromassimo@alice.it. Check-in: 13:00, check-out: 11:00. Dimora elegante che offre sistemazione in camere e appartamenti finemente arredati. Il palazzo storico che ospita il B&B è totalmente restaurato ed è dotato di ascensore.
- 2 The Cathedral Guest House, Via del Celso, 78. Sito al secondo piano di un edificio del Cinquecento finemente ristrutturato, ha due stanze matrimoniali, due bagni, un divano letto, un living luminoso e una cucina attrezzata, quattro balconi con vista e il wi-fi.
Prezzi elevati
[modifica]- 3 Eurostars Centrale Palace, Via Vittorio Emanuele, 327. Check-in: 14:00, check-out: 12:00. Centralissimo, a pochi passi dai Quattro Canti. In un palazzo storico. Le stanze sono pulite e il servizio decente, ma lasciano a desiderare le finiture non da quattro stelle.
Come restare in contatto
[modifica]Informazioni utili
[modifica]- 1 Visitor Center UNESCO, Via Vittorio Emanuele, 353 (Accanto Palazzo Riso), ☎ +39 0916116368. informazioni sui monumenti di Palermo e in special modo su quelli Unesco.
Altri progetti
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Monte di Pietà o Seralcadi