Dozza | ||
Appellativi | Paese dei murales | |
---|---|---|
Stato | Italia | |
Regione | Emilia-Romagna | |
Territorio | Imolese | |
Altitudine | 190 m s.l.m. | |
Superficie | 24,23 km² | |
Abitanti | 6.440 (censimento 2011) | |
Nome abitanti | Dozzesi | |
Prefisso tel | +39 0542 | |
CAP | 40060 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Madonna del Calanco (Dozza), Santa Maria del Carmine (Toscanella) | |
Posizione
| ||
Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Dozza (Dozza Imolese) è una città dell'Emilia-Romagna.
Da sapere
[modifica]Borgo antico rimasto ancora intatto, con una famosa Rocca e case i cui muri esterni sono stati affrescati dagli artisti che partecipano alla «Biennale del Muro Dipinto», che si tiene dal 1960. Dozza è inserita nell'elenco dei Borghi più belli d'Italia.
Cenni geografici
[modifica]Situata tra la pianura e i primi colli imolesi, Dozza dista 8 km da Imola, 34 da Bologna.
Cenni storici
[modifica]Dozza è un toponimo legato all'acqua (doccia fu una delle tante forme del toponimo) e ricorda l'esistenza di un antico acquedotto che portava l'acqua da Monte del Re. Fu abitata da popolazioni galliche alle quali succedettero i Romani. Intorno al Mille i bolognesi la fortificarono con le mura e nel 1086 vi edificarono la rocchetta all'ingresso del paese. Divenne castrum dopo il 1100 e fu conteso per il controllo della via Emilia. Con la signoria di Caterina Sforza fu riedificata la Rocca; divenne feudo dei Malvezzi-Campeggi che ne accompagnarono le vicende fino all'Unità e mantennero il possesso della Rocca fino al 1960.
Come orientarsi
[modifica]Quartieri
[modifica]Ai piedi della Rocca di Dozza si sviluppa l'altro abitato del territorio comunale, Toscanella
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- 1 Aeroporto di Bologna (G.Marconi), Via Triumvirato 84, ☎ +39 051 6479615.
- 2 Aeroporto di Parma (G. Verdi), Via Emilia - località Golese, ☎ +39 0521 951511.
- 3 Aeroporto di Rimini (F.Fellini).
In auto
[modifica]- Casello di Castel San Pietro Terme sulla Autostrada Adriatica da nord
- Casello di Imola sull'Autostrada Adriatica da sud
- È poco distante dalla Via Emilia
In treno
[modifica]- Stazione a Imola, sulle più importanti direttrici di collegamento nord-sud
In autobus
[modifica]Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Rocca Sforzesca. La posizione di Dozza, fra Bologna e le terre di Romagna, la rese strategica nel medioevo. Sorta nel XIII secolo, la Rocca vide l'egemonia dei bolognesi, poi di Ricciardo Manfredi, del legato pontificio Albornoz, ancora dei Bentivoglio bolognesi. Nel Rinascimento Dozza entra nei possedimenti dei Riario - Sforza, quando il nipote del papa Sisto IV, Girolamo Riario, sposa la figlia del duca di Milano, Caterina Sforza, ottenendo Imola e Forlì. È di questo periodo la ristrutturazione di molti castelli del feudo, fra i quali Dozza.
Nel Cinquecento il papa Clemente VII cedette il castello al cardinale Lorenzo Campeggi che intervenne sulla Rocca per trasformarla da struttura militare a residenza di prestigio. La famiglia Campeggi, divenuta nel tempo Malvezzi-Campeggi, ha mantenuto il possesso del castello fino al 1960. La struttura attuale della Rocca è a pianta esagonale e si sviluppa su un perimetro di circa 200 metri. Il cortile ha una doppia loggia , le cui colonne terminano in capitelli molto decorati. Da qui si accede ai vari ambienti abitativi del castello. La sala maggiore al primo piano è l'ambiente più importante: da essa si accede ai camminamenti di ronda, e presenta tutt'intorno nella parte alta delle pareti venti ritratti della famiglia Malvezzi, a partire da Pirro, primo Conte. Altri ritratti a figura intera compaiono nelle pareti. In un grande arazzo di metà Seicento sono riprodotti gli stemmi dei Malvezzi e dei Campeggi. Altri ambienti conservano altri ritratti di famiglia. La camera di Pio VII Barnaba Chiaramonti conserva l'arredamento che fu del Papa quando era vescovo di Imola, con il quadro Madonna col Bambino opera seicentesca di Alessandro Tiarini.
La Cappella dedicata alla Madonna Immacolata è ricavata nello spessore del muro (3.30 metri di profondità) ed ha altare e confessionale in stile barocco; di fronte un pozzo a rasoio scoperto e riportato alla luce negli anni Settanta. Dopo la camera da letto e la camera degli ospiti una scala porta al Torrione dei Bolognesi, quindi al Torresino attraverso i camminamenti, per scendere al cortile loggiato da cui si visitano all'interno delle torri i locali di tortura, le prigioni (con scritte dei prigionieri) e infine i locali di servizio, la lavanderia e una grande e attrezzatissima cucina con utensili d'epoca.
- Palazzo Comunale. È l'antico Palazzo Pretorio, del quale rimane la loggia cinquecentesca all'ingresso. Conserva l'Archivio Storico del comune che vanta documenti antichi e pergamene risalenti fino al X secolo.
- 2 Chiesa di Santa Maria Assunta in Piscina. L'edificio è stato costruito sul sito di una chiesa romanica. Il suo aspetto attuale è riconducibile agli interventi del 1780-1490 durante i quali fu costruito il presbiterio. Il catino battesimale è in arenariua e riporta sculture a bassorilievo del Cinquecento; il Tabernacolo del finire del Quattrocento è attribuito al Formigine; del tempio romanico conserva una lunetta ed un capitello; ha pregevoli dipinti, oltre ad un Museo di arte sacra ospitato nella canonica.
- 3 Chiesa di San Lorenzo.
Murales
[modifica]- Murales. Si devono alla "Biennale del Muro Dipinto", una manifestazione nata negli anni Sessanta, le opere affrescate (un centinaio) sui muri di Dozza dagli artisti invitati all'evento. In questo modo il centro si è trasformato in una galleria d'arte all'aperto, con affreschi che vestono i muri delle case ispirandosi a temi legati all'atmosfera del centro storico ed ottenendo un risultato unico nel panorama dell'arte contemporanea. L'App Guida al Muro Dipinto di Dozza premette di localizzare i murales.
I murales più famosi:
- L'angelo di Dozza, dipinto da Giuliana Bonazza;
- Il Tesoro dell'Ora, dipinto da Marcello Jori;
- L'Arcobaleno, in Via XX Settembre, dipinto da Alfonso Frasnedi;
- Koncept Dozza (il francobollo), dipinto da Michal Strjecek;
- Il Drago, dipinto da Paolo Barbieri.
Eventi e feste
[modifica]- Biennale del Muro Dipinto. Nasce nel 1960, e da allora ha portato a Dozza numerosi artisti (circa 200 nei primi cinquant'anni) che hanno reso il borgo un vero e proprio museo all'aperto. La manifestazione con il tempo si è ampliata, estendendosi anche al centro moderno di Toscanella, dove i dipinti sui muri si ispirano a temi più moderni. Nella Rocca Sforzesca sono conservate le opere che sono state strappate dalle case per motivi di conservazione, oltre ad oltre duecento bozzetti delle opere murali effettuate.
- Vino in festa. a maggio.
- Festa delle Arzdore. a fine agosto. Sagra dove assaggiare i piatti locali.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- Bar Ristorante La Scuderia, Via XX Settembre 53, ☎ +39 0542 678103.
- Piccola Osteria del Borgo, Via XX Settembre n. 19, ☎ +39 0542 678200, info@osteriadozza.it.
- Albergo Ristorante Canè, Via XX Settembre n. 27, ☎ +39 0542 678120.
- La Baia di Pinocchio, Via Granara n. 5, ☎ +39 0542 53854.
- I Matti Anni 30 - Bruschetteria, Via Valsellustra n. 77, ☎ +39 347 1198787, dozza@imattianni30.it.
- Ristorante pizzeria Il Rivellino, Via Calanco n. 5, ☎ +39 0542 678206.
- La Locanda del Castello, Piazzale Rocca n. 4/6, ☎ +39 0542 679072.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- Agriturismo Villa Buontempo, Via Valsellustra 30.
- Locanda Dolcevita, Via XX Settembre 17.
Sicurezza
[modifica]- Farmacia di Toscanella, Piazza Antonio Gramsci, 5 (a Toscanella), ☎ +39 0542 672348.
- Farmacia Lanzoni, Via G. Pascoli, 1/3, ☎ +39 0542 678228.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- Ufficio postale, via Calanco 17, ☎ +39 0542 678132, fax: +39 0542 678442.
Nei dintorni
[modifica]Informazioni utili
[modifica]- Pro Loco, Via XX Settembre 51, ☎ +39 0542 678052.
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Dozza
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dozza