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Cintoia
Villa di Cintoia
Stato
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Cintoia

Cintoia è una frazione del comune di Greve in Chianti in provincia di Firenze.

Da sapere[modifica]

Il toponimo Cintoia può essere di derivazione romana se riferito ad una superficie di terreno di una "centuria", cioè 200 iugeri (uno iugero era uguale a 240x120 piedi romani=2.520 m², quindi una centuria corrispondeva a circa 50 ettari), ma è più probabilmente attribuibile al termine longobardo di "centena", una ripartizione amministrativa rurale del periodo altomedioevale.

Cenni storici[modifica]

Tra la fine del X secolo e l'inizio dell'XI secolo si ha notizia di Cintoia, ma per conoscerne l'organizzazione si deve far riferimento alla seconda metà del Duecento. Gli elenchi delle Rationes decimarum (1274-1303) e le liste dei "popoli" che approvvigionarono l'esercito fiorentino recante aiuto a Montalcino nel 1260, nel Libro di Montaperti servono allo scopo. Dal Libro di Montaperti si ha infatti notizia del Populus Sancte Marie ad Cintoia (il castello di Cintoia). In un documento del 1073 sono citati dei Boni homines di Cintoia che prestano giuramento per la loro comunità. Nel 1153 si fa menzione di un burgo de castro de Cintorio.

Il castello di Cintoia oggi è quasi tutto distrutto, l'abitato che lo circonda è formato da edifici che presentano archivolti ed architravi in porte e finestre e muratura in filaretto; le abitazioni sono state ristrutturate. In una bozza di pietra delle superstiti strutture murarie del castello di Cintoia, c'è scolpita una croce di tipo gerosolimitano, segno dell'esistenza di un ricovero per viandanti.

Nei primi anni del Trecento, quando la Repubblica fiorentina istituì le "Leghe" per organizzare il contado, nacque la "Liga Cintoie et Vallis Robiane". Questa Lega era costituita dal plebato di Cintoia, da quello di San Miniato a Robbiana e da alcuni popoli del plebato dell'Impruneta. Essa è ricordata negli Statuti del Capitano del Popolo (1322-1325).

La Lega di Cintoia ebbe un proprio Statuto giurisdizionale e amministrativo e disponeva sui Consigli e sugli Uffici. Essa fu poi unita alla Lega di Val di Greve, insieme alla quale formò la Podesteria di Val di Greve, antenata del Comune.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Cintoia


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

  • 43.80876311.2029051 Aeroporto di Firenze-Peretola (Aeroporto Amerigo Vespucci, IATA: FLR). Distando circa 27 km è sicuramente l'aeroporto più comodo per coloro che devono prendere questo mezzo per avvicinarsi. Una volta usciti dall'aeroporto è possibile prendere un taxi per recarsi a destinazione o verso il più comodo e più economico trasporto pubblico. Sono anche presenti servizi di noleggio scooter e automobili. Aeroporto di Firenze-Peretola quì su Wikivoyage Aeroporto di Firenze-Peretola su Wikipedia aeroporto di Firenze-Peretola (Q707731) su Wikidata

In auto[modifica]

L'autostrada A1 è la principale arteria che connette Greve al resto d'Italia. Non essendoci un'uscita dedicata, per chi viene da sud è preferibile uscire a "Incisa Valdarno" proseguendo in direzione Figline Valdarno e da lì seguire indicazioni per Greve in Chianti. Chi viene da nord invece è opportuno che esca a "Firenze sud" imboccando successivamente la SR 222 (Chiantigiana) in direzione Greve in Chianti.

In treno[modifica]

Non sono presenti stazioni ferroviarie nel comune di Greve In Chianti. Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di: Incisa in Val D'arno, Figline Valdarno, Rovezzano, Vicchio e San Piero a Sieve. Una volta arrivati in queste stazioni è necessario prendere altri mezzi di trasporto (taxi o autobus) per arrivare a destinazione.

Dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella è possibile prendere un pullman presso l'antistante capolinea.

In autobus[modifica]

Il mezzo più comodo per raggiungere Greve è tramite i pullman interurbani della acvbus.

Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Facciata della Pieve di San Pietro
  • 43.61827511.3623031 Pieve di San Pietro. La chiesa conserva l'originale impianto romanico, ad eccezione della parte iniziale modificata in seguito ad un crollo. Nonostante le notevoli dimensioni, ha un impianto ad unica ampia navata conclusa da un'abside semicircolare e coperta con capriate a vista.
    Originariamente era maggiormente sviluppata in lunghezza in quanto l'antica facciata romanica era allineata alla torre campanaria, posta sul lato destro e della quale oggi rimangono i resti della parte basamentale. Anche la zona della tribuna venne modificata e tali interventi sono chiaramente leggibili nella parte superiore dell'abside dove manca totalmente il paramento murario in filaretto d'alberese che caratterizza il resto dell'edificio.
    L'interno è stato completamente trasformato nel XVIII secolo in stile barocco cancellando ogni traccia della primitiva costruzione romancia. All'inizio del presbiterio si trova un arco trionfale.
    A questa chiesa apparteneva un monolitico fonte battesimale ad immersione in pietra serena del secolo XII di forma ottagonale che, rubato negli anni sessanta, fu poi recuperato e destinato alla Pieve di San Pancrazio di Castelnuovo dei Sabbioni, vicino a Cavriglia.
    La chiesa di San Pietro a Cintoia custodiva anche una pala robbiana, Tabernacolo eucaristico tra i santi Pietro e Paolo opera di Santi Buglioni. Questa pala fu poi trasferita nella chiesa de La Panca: essa presenta nella predella gli stemmi Altoviti, che avevano il patronato su questa chiesa - infatti l'arme degli Altoviti compare anche, con data 1688, su tutti gli altari in pietra serena di questa chiesa - mentre la tradizione popolare voleva che essa provenisse dalla chiesa soppressa di Santa Margherita a Sugame. I Santi Pietro e Paolo sono rappresentati in adorazione dell'eucaristia custodita nel ciborio, che presenta al centro un occhio per contenere l'Ostia e un'apertura in basso per il Santissimo Sacramento. Sulla pala è rappresentato Cristo in pietà, La consegna delle chiavi a San Pietro e la Conversione di San Paolo sulla via di Damasco. La cornice ha decorazioni a candelabri sui lati, l'architrave è decorata, i due capitelli hanno teste di cherubini con cornucopie.
    Pieve di San Pietro a Cintoia su Wikipedia pieve di San Pietro a Cintoia (Q3904696) su Wikidata
Facciata della Chiesa di Santa Maria
  • 43.63399211.3422642 Chiesa di Santa Maria. Era inserita all'interno del castello di Cintoia e di essa si fa menzione fino dal 1260. Il patronato di questa chiesa fu della famiglia Vernaccia che contribuì alla sua costruzione. Nel Settecento la chiesa fu abbandonata e la parrocchia di Cintoia divenne la Chiesa di San Pietro a Cintoia.
    Alla chiesa di Santa Maria a Cintoia appartiene un dipinto, La Madonna col Bambino, che è un probabile pezzo di un polittico, attribuita al Maestro di San Niccolò, pittore di estrazione orcagnesca della metà del Trecento. In questo dipinto la Vergine è al centro di sei santi - Santa Caterina, Santa Maria Maddalena, San Francesco, San Giovanni Battista, San Benedetto e un santo Vescovo. Sono rappresentati anche i committenti, in formato ridotto. Al centro del dipinto c'è una chiesa, probabilmente Santa Maria a Cintoia, in fondo si vede un castello, forse il castello di Cintoia e in alto la Chiesa di San Pietro. Questo dipinto è oggi depositato nel Seminario vescovile di Fiesole.
    Della chiesa di Santa Maria a Cintoia è anche una tavola che rappresenta la Vergine col Bambino, seduta in trono tra i santi Bartolomeo e Francesco, con i propri simboli iconografici. San Bartolomeo regge in mano il coltello, (a ricordo del proprio martirio), San Francesco con il libro e la Croce, mostra le Stimmate sul petto. I gradini creano uno spazio prospettico. Questa tavola, dapprima considerata opera di un artista fiorentino secondario dei primi del XVI secolo che si ispirava alle opere del Ghirlandaio e di Fra Bartolomeo, fu collegata all'attività giovanile del Granacci da Federico Zeri nel 1963.
    Chiesa di Santa Maria a Cintoia (Greve in Chianti) su Wikipedia chiesa di Santa Maria a Cintoia (Q3673554) su Wikidata


Eventi e feste[modifica]


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]


Dove alloggiare[modifica]


Sicurezza[modifica]


Come restare in contatto[modifica]


Nei dintorni[modifica]


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