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Centro storico di Palermo
(Palermo)
Centro storico di Palermo
Localizzazione
Centro storico di Palermo - Localizzazione
Stato
Regione
Territorio

Il Centro storico di Palermo (o I Circoscrizione) è un distretto della città di Palermo.

Da sapere

Quello di Palermo è certamente il più grande centro storico d'Europa.

Come orientarsi

Mappa a tutto schermo Centro storico di Palermo

Sulla piazza Giulio Cesare si affaccia l'ingresso della stazione Palermo Centrale, un edificio in stile Umbertino, realizzato insieme alla piazza nel 1866.

Da qui ha inizio la via Roma, un lungo rettifilo che punta in direzione nord per arrestarsi fino al teatro Politeama.

Un isolato a sinistra dalla stazione centrale ha inizio la via Maqueda con andamento parallelo alla precedente.

Le due vie sono il risultato di sventramenti realizzati in epoche diverse. La via Maqueda fu aperta agli albori del XVII secolo e porta il nome di colui che la tracciò, il duca di Maqueda. La via Roma sorse invece a cavallo del XIX e XX secolo.

Tra le strade con andamento orizzontale va menzionata la via Abramo Lincoln che ha inizio dalla piazza Giulio Cesare per terminare sul lungomare in una zona verde costituita dai giardini di Villa Giulia e dall'adiacente Orto botanico.

Più a nord e sempre con andamento orizzontale sta Càssaro o Corso Vittorio Emanuele, la strada più antica di Palermo. L'incrocio con la via Maqueda è noto come "Quattro Canti" (nome ufficiale Piazza Vigliena)

Ancora più a nord le vie Roma e Maqueda incrociano la via Cavour che segna il limite del centro storico. L'arteria ha inizio da piazza Verdi dove sta il teatro Massimo e termina in piazza XIII Vittime, a ricordo della Rivolta della Gancia che accompagnò la spedizione dei Mille nel 1860.

Quartieri

I quattro mandamenti del centro storico di Palermo

Il centro storico di Palermo è diviso in quattro quartieri detti mandamenti e riportati di seguito:

      Albergheria o Albergaria — Ad ovest della via Maqueda si estende il quartiere dell'Albergheria con il Palazzo dei Normanni e la cappella Palatina.
      Kalsa (o Tribunali) — Ad est della via Maqueda sta il rione di Kalsa, di origine araba.
      La Loggia (o anche Mandamento di Castellammare) — Il quartiere a nord di Kalsa che circonda La Cala, il porticciolo turistico di Palermo.
      Il Capo (o Seralcadio o Monte di Pietà) — Sede dell'omonimo mercato popolare.


Come arrivare

  • 38.108813.3541 Stazione di Palazzo Reale-Orleans. Stazione di Palermo Palazzo Reale-Orleans su Wikipedia stazione di Palermo Palazzo Reale-Orleans (Q3970398) su Wikidata


Come spostarsi


Cosa vedere

Albergheria

Villa Bonanno
  • Villa Bonanno.
Palazzo dei Normanni
  • unesco 38.11138913.3530561 Palazzo dei Normanni (o Palazzo Reale), Piazza Indipendenza, +39 091 7056001. Cappella Palatina e Appartamenti Reali: Intero € 12, Ridotto € 10 (gen 2020). Lun-Sab 8:15-17:40 (ultimo ingresso ore 16:40), Dom e festivi 8:15-13:00 (ultimo ingresso ore 12:00). Il palazzo è la più antica residenza reale d'Europa, dimora dei sovrani del Regno di Sicilia come Federico II di Svevia e dello storico Parlamento siciliano istituito nel 1130 dal re normanno Ruggero II e considerato tra i più antichi parlamenti del mondo. Oggi nello stesso edificio ha sede l’Assemblea Regionale Siciliana. L’edificio sorge su preesistenti fondazioni di epoca fenicia datati tra l’VIII e il V sec a.C. L’antica fondazione risale all’epoca araba, ma è in epoca normanna che avvengono le più importanti trasformazioni architettoniche e che danno forma allo stile tipicamente arabo-normanno delle facciate.
    Sul tetto dell’edificio sono presenti delle cupole astronomiche dell’Istituto Nazionale di Astrofisica in precedenza era un osservatorio astronomico borbonico dove il 1° gennaio 1801 l’astronomo Giuseppe Piazzi vi scoprì Cerere il primo asteroide.
    Palazzo dei Normanni su Wikipedia Palazzo dei Normanni (Q1473825) su Wikidata
Cappella Palatina
  • unesco attrazione principale 38.11083313.3536112 Cappella Palatina (detta Cappella del Palazzo), Piazza Indipendenza. Cappella Palatina e Appartamenti Reali: Intero € 12, Ridotto € 10. Cappella Palatina Intero € 10, Ridotto € 8 (gen 2020). Lun-Sab 8:15-17:40 (ultimo ingresso ore 16:40), Dom e festivi 8:15-13:00 (ultimo ingresso ore 12:00). È una chiesa a tre navate che si trova all'interno di Palazzo dei Normanni. La chiesa dedicata a san Pietro apostolo venne fatta costruire dal re Ruggero II di Sicilia come cappella privata. Venne inaugurata nel 1143. Sulle pareti vi sono prodigiosi cicli di mosaici con episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento. Al centro della cupola il Cristo Pantocratore, raffigurato in atto benedicente con la mano destra, con la sinistra tiene il libro dei Vangeli chiuso, ai lati vi sono otto arcangeli. I soffitti a cassoni lignei hanno la forma a muqarnas prodotti da maestri di scuola fatimida con ornamenti zoomorfi e fitomorfi. Cappella Palatina (Palermo) su Wikipedia cappella Palatina (Q1034853) su Wikidata
Palazzo Conte Federico
  • 38.11238313.3586443 Palazzo Conte Federico, Piazza Conte Federico, 2, +39 091 651 1881, . Adulti 10 €, bambini5 €. Gio-Mar 11:00-16:00 (visite guidate in italiano e inglese). È uno dei più antichi e prestigiosi edifici di Palermo. Dell'edificio fa parte una torre arabo-normanna del XII secolo è posta sul muro punico della vecchia città e decorata da due bifore, una normanna ed una aragonese. Nei vari saloni, arredati con mobili originali si possono ammirare i soffitti a cassettoni lignei dipinti del XV secolo, gli affreschi settecenteschi di Vito D'Anna e Gaspare Serenari. Tra le varie aree del palazzo va menzionata la Galleria del ballo dove si trova un pianoforte a coda che Wagner suonò nel 1882 mentre soggiornava a Palermo. L'edificio è di proprietà del conte Alessandro Federico e dalla famiglia che trae le sue origini da Federico d'Antiochia, uno dei figli dell'imperatore Federico II di Svevia. Il palazzo è anche adibito ad albergo. Palazzo Conte Federico su Wikipedia Palazzo Conte Federico (Q22263733) su Wikidata
Palermo - Chiesa di San Giovanni degli Eremiti
  • unesco 38.10972213.3547224 Chiesa e Chiostro di S.Giovanni degli Eremiti, Via dei Benedettini, +39 091 6515019. ntero € 6.00, ridotto € 3.00, gratuito per minorenni, over 65 della C.E. e scolaresche previo accordo. Lunedì, Domenica e Festivi Infrasettimanali dalle 9.00 alle 13.30 chiusura biglietteria ore 13.00 Martedì – Sabato dalle 9.00 alle 19.00 chiusura biglietteria ore 18.30. Chiesa di San Giovanni degli Eremiti su Wikipedia chiesa di San Giovanni degli Eremiti (Q745359) su Wikidata
  • 38.11292513.3616615 Chiesa del Gesù (Casa Professa). Chiesa del Gesù (Palermo) su Wikipedia chiesa del Gesù (Q654981) su Wikidata
Palazzo Comitini
  • 38.1126513.363086 Palazzo Comitini (o Palazzo Gravina di Comitini), Via Maqueda. Venne edificato tra il 1766 ed il 1781 su volontà di Michele Gravina e Cruillas Principe di Comitini, dall'architetto Nicolò Palma. Nel 1931 venne aggiunto il terzo piano dall'ingegnere Mario Umiltà. L'edificio ritrova nella facciata la regola della simmetria nella rigorosa localizzazione dei due ingressi. All'interno sono presenti molti stucchi e soffitti affrescati, inoltre le sue sale ospitano molte tele in particolare due quadri di Renato Guttuso ("Paesaggio" e "Donne alla Fontana") all'interno della Sala rossa e della Sala verde. Una, attualmente, è la sede diplomatica e ufficio stampa della Città metropolitana di Palermo. Molto interessanti i salottini alla cinese dove erano decine piatti di porcellana incassati nelle pareti lignee, poi sostituiti da piatti della ceramica Florio. Altrettanto suggestiva la cosiddetta Sala Martorana, dal nome del pittore Gioacchino Martorana a cui si deve la Gloria del Principe sulla volta. Il pavimento è un fastoso maiolicato settecentesco napoletano. I camerini sono annessi a quella che era la grande alcova dei principi, oggi stanza del sindaco metropolitano. Palazzo Comitini su Wikipedia Palazzo Comitini (Q2047539) su Wikidata
  • Museo Regionale d'arte moderna e contemporanea, nel Palazzo Belmonte Riso. Corso Vittorio Emanuele.
Chiesa di San Giuseppe dei Teatini
  • 38.11521113.3615427 Chiesa di San Giuseppe dei Teatini, piazza Pretoria, +39 091 331239. offerta libera. Chiesa di San Giuseppe dei Teatini su Wikipedia chiesa di San Giuseppe dei Teatini (Q649685) su Wikidata
  • Museo di Palazzo Mirto, Via Merlo 2, +39 091 6167541.
  • Museo archeologico A. Salinas.
  • 38.11298613.3629818 Chiesa di Sant'Orsola, Via Maqueda 110. Chiesa di Sant'Orsola (Palermo) su Wikipedia chiesa di Sant'Orsola (Q2223897) su Wikidata
  • 38.11431613.3587529 Chiesa del Santissimo Salvatore, Corso Vittorio Emanuele. Chiesa del Santissimo Salvatore (Palermo) su Wikipedia chiesa del Santissimo Salvatore (Q2223590) su Wikidata
  • 38.11642913.36086110 Oratorio della Carità di San Pietro, Via Maqueda, 206. Oratorio della Carità (Palermo) su Wikipedia oratorio della Carità (Q72397933) su Wikidata
  • 38.11661113.36045311 Chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi, Via Maqueda. Chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi su Wikipedia chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi (Q1768805) su Wikidata
  • 38.11412713.35491212 Oratorio dei Santi Pietro e Paolo, via Matteo Bonello (adiacente al Palazzo Arcivescovile). Oratorio dei Santi Pietro e Paolo (Palermo) su Wikipedia oratorio dei Santi Pietro e Paolo (Q25410141) su Wikidata
  • 38.11372213.35535813 Palazzo Arcivescovile, via Bonello (a pochi metri dalla cattedrale e dal Palazzo dei Normanni). Palazzo Arcivescovile (Palermo) su Wikipedia Palazzo Arcivescovile (Q2047513) su Wikidata
  • 38.11000313.36176414 Oratorio del Carminello (Oratorio del Carmine Minore). Oratorio del Carminello su Wikipedia oratorio del Carminello (Q949812) su Wikidata
  • 38.11381613.36145915 Oratorio delle Dame (oratorio della Congregazione delle Dame del Giardinello al Ponticello), Via del Ponticello, 39. Oratorio delle Dame su Wikipedia oratorio delle Dame (Q55166381) su Wikidata
  • 38.11483313.36127216 Oratorio di San Giuseppe dei Falegnami. Oratorio di San Giuseppe dei Falegnami su Wikipedia oratorio di San Giuseppe dei Falegnami (Q2028360) su Wikidata
  • 38.10977813.35424217 Oratorio di San Mercurio. Oratorio di San Mercurio su Wikipedia oratorio di San Mercurio (Q2028364) su Wikidata

Il Capo

Chiesa di SAgostino - Particolare della facciata
  • Chiesa di Sant'Agostino, Via di S. Agostino (All'incrocio con via Maestri dell'Acqua).
L'ingresso della cattedrale
  • unesco attrazione principale 38.11444413.35611118 Cattedrale (Cattedrale Metropolitana della Santa Vergine Maria Assunta), Corso Vittorio Emanuele. Tombe Reali, Tesoro, Cripta, Sotteranei, Absidi e Tetti: 10€, Tombe Reali, Tesoro, Cripta, Sotteranei, Absidi: 6€, Tombe reali: 1,50€. Tesoro, Cripta, Sotteranei, Absidi: 5€. Tetti: 5€ (gen 2020). Lun-Sab 7:00-19:00, Dom 8:00-19:00. Area Monumentale orari: (Tombe Reali, Tesoro, Cripta, Sotteranei, Absidi e Tetti): Lun-Ven 9:00-14:00. Sab 9:00-18:00. Dom 9:00-13:00. La Cattedrale di Palermo è un grandioso complesso architettonico composto in diversi stili, dovuti alle varie fasi di costruzione. Eretta nel 1185 dall'arcivescovo Gualtiero Offamilio sull'area della prima basilica che i Saraceni avevano trasformato in moschea, ha subito nel corso dei secoli vari rimaneggiamenti; l'ultimo è stato alla fine del Settecento, quando, in occasione del consolidamento strutturale, si rifece radicalmente l'interno su progetto di Ferdinando Fuga. Nel 1767 infatti, l'arcivescovo Filangieri aveva commissionato a Ferdinando Fuga un restauro conservativo dell'edificio, teso solamente a consolidarne la struttura. I lavori ebbero inizio solo dal 1781, eseguiti non dal Fuga ma dal palermitano Giuseppe Venanzio Marvuglia e durarono fino al XIX secolo inoltrato. I rifacimenti del Marvuglia furono in realtà molto più invasivi e radicali dei progetti dell'architetto fiorentino, che pensava invece di conservare, almeno in parte, il complesso longitudinale delle navate e l'originario soffitto ligneo. Il restauro intervenne a cambiare l'aspetto originario del complesso, dotando la chiesa della caratteristica ma discordante cupola, eseguita secondo i disegni del Fuga. Fu in quest'occasione che si distrusse la preziosa tribuna che Antonello Gagini aveva innalzato all'inizio del XVI secolo e che era ornata di statue, fregi e rilievi. Anche le pittoresche cupolette maiolicate destinate alla copertura delle navate laterali risalgono al rifacimento del 1781.
    All’interno della cattedrale vi sono le tombe dei sovrani che regnarono a Palermo tra cui la tomba di Federico II di Svevia. La chiesa inoltre presenta un elemento di grande unione e rispetto tra le fedi, nel pilastro sinistro dell’ingresso è presente un’antica iscrizione araba che riporta una sura del Corano.
    Cattedrale di Palermo su Wikipedia cattedrale di Palermo (Q1478407) su Wikidata
Casa del Mutilato
  • 38.11921513.35800719 Casa del Mutilato (Tempio Munito Fortezza Mistica), Via Alessandro Scarlatti, 12. Visitabile su richiesta o in occasione di eventi speciali. Edificio razionalista in passato utilizzato dai mutilati di guerra e per questa ragione al suo interno sono rappresentati degli affreschi a tema militare. L'ingresso con le tre colonne al centro richiama al simbolo dell'associazione dei mutilati che prevedeva tre pugnali circondati da una corona di spine (l'apertura circolare dell'androne). Casa del Mutilato (Q77600703) su Wikidata
Cappella dell'Incoronata
  • 38.11444613.35529520 Cappella dell'Incoronata, Via Incoronazione, 11 (A ovest fronteggia il Palazzo vescovile, a nord la chiesa di Santa Cristina la Vetere, all'angolo opposto ad est sulla stessa via Incoronazione sorge la chiesa della Madonna di Monte Oliveto detta "Badia nuova"). È un edificio normanno composto da una cappella a navata unica con asse nord-sud e un portico-loggia detto «dell'Incoronazione» largo circa quanto la cappella e resti di un vestibolo. La cappella dell'Incoronazione sotto il titolo di «Santa Maria Incoronata» era l'edificio di culto deputato all'incoronazione dei sovrani e attraverso la balaustra l'acclamazione degli stessi al pubblico. In seguito assunse la funzione di archivio della cattedrale e delle scritture della Maramma (parola che deriva dal francese antico-normanno). Custodiva l'inventario dei materiali e ospitava i controllori preposti a dirigere la "Fabbrica del duomo". Il sotterraneo presenta i resti di due colonne che reggevano il pavimento dell’antica moschea che qui era presente. Cappella dell'Incoronata su Wikipedia cappella dell'Incoronata (Q1034537) su Wikidata
Chiesa dei Santi Quaranta Martiri
  • 38.11607313.35558321 Chiesa di San Ranieri e dei Santi Quaranta Martiri Pisani alla Guilla, piazza Quaranta Martiri alla Guilla. I Santi Quaranta Martiri furono un gruppo di soldati cristiani, appartenenti ad una legione romana, che nel 320 d.C. furono condannati ed uccisi tramite immersione in uno stagno gelato presso Sebasta in Armenia. Questa è una delle persecuzioni cristiane sotto l'imperatore Valerio Liciniano Licinio. La chiesa fu costruita dalla comunità pisana di Palermo nel 1605. Nel 1725 furono effettuati lavori di restauro e incaricato il pittore di origine fiamminga Guglielmo Borremans di decorare l'interno della chiesa. Il ciclo d'affreschi narra episodi di vita di San Ranieri. Elementi architettonici raccordano la volta alle pareti della navata. Nelle vele e nei riquadri sono dipinti paesaggi e tondi con immagini di Beati, di Sante Vergini Pisane. Chiesa di San Ranieri e dei Santi Quaranta Martiri Pisani su Wikipedia chiesa di San Ranieri e dei Santi Quaranta Martiri Pisani (Q2223448) su Wikidata
  • 38.11827513.35414222 Chiesa dell'Immacolata Concezione al Capo, Via Porta Carini, 38,, +39 3288291276. Lun-Dom 9:00-13:00. Chiesa dell'Immacolata Concezione al Capo su Wikipedia chiesa dell'Immacolata Concezione al Capo (Q1659891) su Wikidata
  • 38.11923113.35374223 Porta Carini, Via Porta Carini (all'ingresso del mercato popolare del Capo a pochi passi dal tribunale e dal Teatro Massimo). Porta Carini su Wikipedia Porta Carini (Q3908694) su Wikidata
Chiesa di Santa Cristina Vetere
  • 38.11492113.35528724 Chiesa di Santa Cristina la Vetere (nell'area nord occidentale adiacente alla cattedrale). 2€ (ott 2020). Dom 10:00 - 13:00 o su prenotazione. Chiesa arabo-normanna costruita intorno al 1174 e dedicata alla santa martire è patrona della città prima che si affermasse il culto di santa Rosalia è una delle più antiche chiese di Palermo. L’edificio ha una pianta a croce greca e presenta un abside di epoca successiva. Quattro pilastri reggono altrettanti archi a sesto acuto, che intersecandosi formano la volta centrale. Chiesa di Santa Cristina la Vetere su Wikipedia chiesa di Santa Cristina la Vetere (Q2222845) su Wikidata
  • 38.11688613.35709925 Oratorio di Santo Stefano protomartire. Oratorio di Santo Stefano protomartire su Wikipedia oratorio di Santo Stefano protomartire (Q924202) su Wikidata

Kalsa

Fontana Pretoria
  • 38.11555613.36194426 Fontana Pretoria (o Fontana della Vergogna), Piazza Pretoria. Fu realizzata nel 1554 da Francesco Camilliani a Firenze, ma nel 1581 venne trasferita in piazza Pretoria. La fontana fu realizzata per il giardino di don Luigi Álvarez de Toledo y Osorio a Firenze dallo scultore fiorentino Francesco Camilliani. Spinto dai debiti don Luigi, riuscì nel 1573 a vendere la fontana alla città di Palermo. La fontana giunse a Palermo il 26 maggio 1574 smontata in 644 pezzi. Per far posto alla monumentale realizzazione, concepita per un luogo aperto, furono demolite diverse abitazioni. Per tutto il XVIII secolo e parte del XIX secolo fu considerata una sorta di rappresentazione della corrotta municipalità cittadina, che vide in quelle immagini il riflesso e i personaggi discutibili del tempo. Per la nudità delle statue, ma soprattutto anche per le spropositate somme pagate per acquistarla, al continuo lievitare dei costi e l'incremento continuo delle infinite spese accessorie, cifre ritenute "vergognose", la piazza è stata soprannominata "piazza della Vergogna" dai palermitani. Fontana Pretoria su Wikipedia fontana di piazza Pretoria (Q1435817) su Wikidata
Palazzo Pretorio
  • 38.11513.36222227 Palazzo Pretorio (Palazzo delle Aquile, Palazzo Senatorio o Palazzo di Città), Piazza Pretoria, 1, +39 0917402216, . Gratis. Lun-Sab 9:00-13:00 e 15:00-18:00. Questo edificio è la sede di rappresentanza del Comune di Palermo. Venne eretto nel 1470 dall’architetto Giacomo Bonfante per volere del pretore. Durante i secoli subì innumerevoli trasformazioni, nel 1553 l’ingresso principale fu spostato dalla piazza Bellini alla piazza Pretoria, e tra il 1874 e il 1891 venne data la forma all’attuale palazzo. Sulla facciata principale, all’interno di una nicchia, vi è la statua di S. Rosalia del 1661; sulla facciata e all’interno si trovano numerose aquile da cui il nome all'edificio.
    All’interno si possono visitare: lo studio del Sindaco; la sala dove si riunisce la Giunta Comunale con le numerose lapidi che rivestono le sue pareti e che testimoniano le tante vicende sanguinose della città tra cui la morte dei giudici Falcone e Borsellino. Sotto il palazzo è presente un rifugio antiaereo della seconda guerra mondiale, visitabile solo in occasioni eccezionali.
    Palazzo Pretorio (Palermo) su Wikipedia palazzo Pretorio (Q588036) su Wikidata
Interno dell'Oratorio di San Lorenzo
  • 38.11668713.3664328 Oratorio di San Lorenzo, Via Immacolatella, 5 (adiacente alla basilica di San Francesco d'Assisi). Intero 3€, ridotto 2€ (ott 2020). Lun-Dom 10:00 – 18:00. L'oratorio fu costruito nella seconda metà del Cinquecento su una preesistente cappella dedicata a san Lorenzo, successivamente data in concessione ai frati del vicino convento di san Francesco. Nel 1569 la chiesa fu affidata alla Compagnia di san Francesco. Michelangelo Merisi da Caravaggio dipinse la pala d'altare raffigurante la Natività con i santi Francesco e Lorenzo, che fu trafugata nella notte fra il 17 e il 18 ottobre del 1969, oggi rimane una copia fedele del dipinto. Del 1699 è la splendida decorazione a stucchi di Giacomo Serpotta, con le statue raffiguranti le Virtù, e gli otto teatrini sulle pareti che raccontano le storie dei due santi. Gli stucchi si mostrano in tutta la straripante ricchezza inventiva del Serpotta che, forse, ha raggiunto in queste realizzazioni il punto più alto della sua arte. La controfacciata e le sue decorazioni furono gravemente danneggiate nel 1943 durante i bombardamenti del secondo conflitto mondiale, restaurate e ricostituite nel 1945 da Filippo Mignosi. Oratorio di San Lorenzo (Palermo) su Wikipedia oratorio di San Lorenzo (Q2028366) su Wikidata
  • 38.11666713.36666729 Chiesa di San Francesco d'Assisi (real chiesa di San Francesco d'Assisi o convento francescano dei Frati Minori Conventuali). Chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo) su Wikipedia chiesa di San Francesco d'Assisi (Q2219507) su Wikidata
Chiesa di San Cataldo
  • unesco 38.11472213.362530 Chiesa di San Cataldo, Piazza Bellini (Via Maqueda). Fondato da Maione di Bari fra il 1154 e il 1160, l'edificio venne successivamente affidato ai benedettini di Monreale. Dopo essere stata inglobata in un edificio neoclassico, venne interamente restaurata e restituita alla struttura architettonica originaria. I lavori furono completati nel 1885, quando le cupole furono colorate con intonaco di colore rosso scuro, colore che caratterizza altri monumenti normanni palermitani. In seguito alla demolizione dell'edificio seicentesco prospiciente la via Maqueda, danneggiato dai bombardamenti del 1943 e rimosso nel 1948, ai piedi del basamento della chiesa, è stato messo in luce un frammento delle antiche mura puniche. La pavimentazione a tarsie marmoree e lastre di porfido e serpentino, per quanto integrata da restauri, conserva ancora sostanzialmente la sua preziosa conformazione originaria. L'esterno è in arenaria con arcate cieche e ghiere traforate, di influenza islamica. In alto sono presenti tre cupole rosse in contrasto cromatico con le pareti. L'interno presenta tre navate separate da colonne. Fa parte dell’Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale dell'Unesco. Chiesa di San Cataldo (Palermo) su Wikipedia chiesa di San Cataldo (Q2066497) su Wikidata
Santa Maria dello Spasimo
  • Chiesa di Santa Maria dello Spasimo.
Chiesa della Martorana
Basilica La Magione
  • unesco attrazione principale 38.11478113.36286631 Chiesa della Martorana (Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio o anche San Nicolò dei Greci), Piazza Bellini, 3, +39 0918571029. 2 €, ridotto per gruppi (minimo 5), over 65 e studenti 1 €. Lun-Sab: 9:00-13:00 e 15:30-17:30. Dom e festivi 9:00-10:30. Fu fondata nel 1143 per volere di Giorgio d'Antiochia, ammiraglio ortodosso al servizio del re normanno Ruggero II. Costruita da artisti orientali secondo il gusto bizantino, si accede dal campanile, a pianta quadrata del XIII secolo, aperto in basso da arcate a colonne angolari e con tre ordini di grandi bifore. La chiesa è a croce greca, prolungata con il nartece e l'atrio. Un portale assiale da’ sull'atrio e il nartece, come nelle prime chiese cristiane. Al di là del nartece, l'edificio è sistemato e decorato come una chiesa bizantina a 4 colonne, tranne gli archi a sesto acuto e i pennacchi della cupola che erano di gusto islamico. L'interno è decorato con mosaici e iscrizioni greche, ma sono presenti anche scritte in arabo il che la rende una chiesa che unisce la cultura greca, cattolica e islamica. Altre parti del tetto sono decorate con affreschi di epoca barocca. Nel 1846 viene abbassata la piazza e realizzata la scalinata. Tra il 1870 e il 1873 viene restaurata. Oggi la chiesa è il punto di riferimento di 15.000 fedeli arbëreshë, la comunità albanese di Sicilia che professa il rito bizantino. Fa parte dell'"Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale" dell'Unesco. Chiesa della Martorana su Wikipedia chiesa della Martorana (Q1644597) su Wikidata
Chiesa di San Francesco - Interno
  • 38.11361113.36888932 Basilica La Magione (Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere), Piazza della Magione. Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere su Wikipedia basilica della Santissima Trinità del Cancelliere (Q873518) su Wikidata
Facciata della Chiesa di San Francesco


Buca della Salvezza
Convento della Gancia
  • Chiesa della Gancia (Chiesa di Santa Maria degli Angeli), Via Alloro, 27.


"Annunziata" tempera su tavola di Antonello da Messina
Facciata di Palazzo Abatellis, sede della Galleria Regionale della Sicilia
Palazzo Chiaramonte-Steri
Chiesa di Santa Teresa alla Kalsa
  • 38.11666713.37111138 Galleria Regionale della Sicilia (o Palazzo Abatellis), Via Alloro, 4 - 90133 Palermo. Biglietto intero 8 €; ridotto 4 €, prima domenica del mese gratuito. Possibilità di biglietto cumulativo con il Museo interdisciplinare. Mar-Ven 9:00-18:30; Sab, Dom e festivi 9:00-13:00. Palazzo Abatellis è un antico palazzo nobiliare in stile gotico-catalano, nel quartiere della Kalsa. Venne ristrutturato dopo i bombardamenti e divenne sede della Galleria Regionale della Sicilia. Al piano terra si trovano le opere lignee ad intaglio del XII secolo e le sculture del Trecento e del Quattrocento fra cui alcune di Antonello Gagini come l'Annunciazione e Ritratto di giovinetto, di Domenico Gagini come la Madonna del latte, le maioliche dipinte dei secoli XIV e XVII, il Busto di gentildonna di Francesco Laurana (XV secolo). Nella sala II, si trova lo straordinario affresco del Trionfo della Morte, proveniente da Palazzo Sclafani Al primo piano l'opera di maggior rilievo è l'Annunziata di Antonello da Messina (XV secolo), considerata una autentica "icona" del rinascimento italiano, è collocata nella sala X conosciuta come sala dell'Antonello; nella stessa sala sono collocate le tavole con le immagini di tre Dottori della Chiesa che costituivano le cuspidi di un polittico andato disperso, sempre di Antonello. Prima di accedere alla sala dedicata ad Antonello si possono ammirare l'"Ultima Cena" di Jaume Serra, il "Salone delle croci", dove trovano posto la croce dipinta da Pietro Ruzzolone e quella del Maestro di Galatina, la Madonna dell'Umiltà di Bartolomeo Camulio (sala VII) l'Incoronazione della Vergine di Riccardo Quartararo (sala XI) e i dipinti cinquecenteschi di Antonello Crescenzio. La Sala XIII accoglie dipinti fiamminghi databili fra il XV e XVI secolo, la perla è il Trittico Malvagna di Jan Gossaert. Altro capolavoro della sala fiamminga è la Deposizione di Jan Provost. Nelle ultime sale (XV, XVI e XVII) sono esposti dipinti di Vincenzo da Pavia, Jacopo Palma il vecchio, Andromeda liberata da Perseo del Cavalier d'Arpino e Venere ed Adone di Francesco Albani, Giorgio Vasari (La caduta della manna), Girolamo Muziano e Marco Pino. La sala verde illustra opere del tardo manierismo di impronta controriformista, attraverso la produzione di Giuseppe d'Alvino, Gaspare Bazzano e Pietro D'Asaro. Fra le altre opere più significative vanno citate San Francesco e l'Estasi di Santa Caterina di Filippo Paladini: a concludere la Sfera d'Oro, grande ostensorio in oro, argento dorato, smalti e diamanti, proveniente dalla Casa dei padri Filippini all'Olivella. Nella sala rossa si conclude il percorso con la componente Caravaggesca, con Simon Vouet autore di Sant'Agata in carcere visitata da san Pietro, e con Amore dormiente di Battistello Caracciolo ma anche una copia della Cena in Emmaus di Caravaggi; le altre opere principali sono di Antoon Van Dyck: "Santa Rosalia incoronata dagli angeli", la "Madonna col bambino" e il "Compianto" a lui attribuito, Pietro Novelli con il Mosè, l'Incoronazione di San Casimiro, San Pietro liberato dal carcere e la splendida Comunione di Santa Maria Maddalena, le tele di Matthias Stomer e di Jusepe Ribera, La Maddalena di Andrea Vaccaro, il Tormento di Tycius di Cesare Fracanzano. La chiusura del percorso espositivo, è dedicata alla linea più marcatamente barocca che si dipana attraverso i dipinti di Mattia Preti, Agostino Scilla e Luca Giordano. Palazzo Abatellis su Wikipedia Palazzo Abatellis (Q1255652) su Wikidata
  • Chiesa di Santa Teresa alla Kalsa.
  • 38.1176513.37012539 Palazzo Chiaramonte-Steri, Piazza Marina. Palazzo Chiaramonte-Steri su Wikipedia Palazzo Chiaramonte-Steri (Q2047529) su Wikidata
La Fontana del Genio all'interno di Villa Giulia
Veduta del Foro Italico e sullo sfondo Palazzo Butera e Porta Felice
Palazzo Forcella De Seta
  • 38.11241113.36369440 Palazzo Santa Croce (Trigona di Sant'Elia), Via Maqueda. Il palazzo, derivato da una preesistenza cinque-seicentesca, assunse l'attuale configurazione dopo il 1756, quando Giovanbattista Celestri decise di ampliarlo. Una volta terminato fu uno dei più sfarzosi di Palermo. Tuttavia i Santa Croce si estinsero ben presto e dopo appena un secolo passava per volontà testamentarie a Romualdo Trigon principe di Sant'Elia. Oggi palazzo Sant'Elia ha riacquistato nuova dignità grazie ad una nuova e prestigiosa destinazione museale per mostre temporanee di arte, inaugurata il 20 aprile 2007 con la mostra e proseguita con numerose iniziative. Palazzo Sant'Elia su Wikipedia Palazzo Sant'Elia (Q3890838) su Wikidata
  • Villa Giulia.
  • 38.11401513.36676441 Palazzo Scavuzzo, Piazza rivoluzione. Palazzo Scavuzzo su Wikipedia Palazzo Scavuzzo (Q3890867) su Wikidata
  • Palazzo Forcella De Seta. Palazzo Forcella De Seta su Wikipedia Palazzo Forcella De Seta (Q3890127) su Wikidata
  • 38.11791613.3718142 Palazzo Lanza Tomasi, Via Butera, 28, +39 333 3165432, +39 366 4143887. su prenotazione. Dimora storica dello scrittore Tomasi di Lampedusa, oggi un residence di lusso. Palazzo Lanza Tomasi (Q89200240) su Wikidata
  • 38.11387313.36317343 San Nicolò da Tolentino, Via Maqueda, 157. Documentato un luogo di culto in epoca normanna presso il fiume Kemonia, verosimilmente una moschea in seguito convertita al culto ebraico. Durante la dominazione araba la zona è denominata harat al yahud ovvero quartiere dei giudei, la zona era «rigogliosa di grandi orti [...] piena di traffico [...] adorna di torri [...] di sinagoghe». Nel 1330 la chiesa è documentata con prospetto rivolto ad occidente; mentre nel 1626 vennero effettuati restauri che determinano il ribaltamento dell'asse. Chiesa di San Nicola da Tolentino (Palermo) su Wikipedia chiesa di San Nicolò da Tolentino (Q1636482) su Wikidata
Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria d'Egitto
  • 38.11558313.36260344 Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria d'Egitto (Chiesa di Santa Caterina delle Donne), Piazza Bellini (di fronte alla chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio altrimenti detta la «Martorana» e la chiesa di San Cataldo). 2 € (ott 2020). Lun-Dom 10:00-18:00. La chiesa è del 1596 cui si accede da una doppia rampa di scale. L'impianto è a unica navata con tre cappelle per lato, si sviluppa longitudinalmente ed è attraversato dal transetto su cui si innesta la cupola. Ciò che colpisce di più degli interni è la ricca decorazione tipica dell'età della Controriforma. Di altissima qualità i riquadri a intarsio marmoreo alla base delle paraste della navata centrale. Da non perdere la maestria con cui è realizzato il bassorilievo di Giona e la balena con un veliero riprodotto in maniera mirabile. L’annesso monastero era destinato in principio alle donne meretrici, solo verso il XVI secolo per magnificenza e ricchezza diviene uno dei monasteri nobiliari e di clausura, più importanti del territorio palermitano. Chiesa di Santa Caterina (Palermo) su Wikipedia chiesa di Santa Caterina (Q2222817) su Wikidata
  • 38.11666713.36638945 Oratorio dell'Immacolatella (tra la chiesa di San Francesco d'Assisi e l'oratorio di San Lorenzo). Oratorio dell'Immacolatella su Wikipedia oratorio dell'Immacolatella (Q1349401) su Wikidata
  • 38.11583513.36216246 Palazzo Bonocore, Piazza Pretoria. Palazzo Bonocore su Wikipedia Palazzo Bonocore (Q3889695) su Wikidata
  • 38.11966713.3712547 Porta Felice. Porta Felice su Wikipedia Porta Felice (Q1574291) su Wikidata
  • 38.1183813.371548 Palazzo Butera, Via Butera, 18, +39 0917521754. Palazzo Butera su Wikipedia Palazzo Butera (Q3889743) su Wikidata


La Loggia

Chiesa di San Domenico sulla piazza omonima con al centro la Colonna dell'Immacolata
Mercato della Vucciria
  • 38.11901713.36338349 Chiesa di San Domenico, Piazza S. Domenico (angolo via Roma). Chiesa di San Domenico (Palermo) su Wikipedia chiesa di San Domenico (Q1772789) su Wikidata
  • 38.11772413.36027150 Galleria Delle Vittorie, Via Maqueda, 299. Questa galleria coperta è uno spazio utilizzato come luogo di ritrovo e di svago di epoca fascista. Sono evidenti i motivi a mosaico pavimentale che richiamano la forma del fascio littorio, inoltre ai lati, in corrispondenza dell'ingresso sono presenti degli affreschi propagandistici piuttosto rovinati che espongono i lavori e i mestieri. Galleria delle Vittorie su Wikipedia Galleria delle Vittorie (Q80812711) su Wikidata


Chiesa di San Matteo al Cassaro
  • 38.1164613.36257351 Chiesa di San Matteo al Cassaro, Via Vittorio Emanuele, 295, +39 3296198263, . 2 € (dic 2019). Lun-Sab: orario invernale 10:30-17:30; orario estivo 10:30–18:30. Una chiesa dedicata allo stesso Santo esisteva nel XII secolo di fronte all’attuale e ospitava il primo nucleo dei frati Domenicani di Palermo. La chiesa attuale fu costruita tra il 1634 e il 1647 e fu affidata alla Confraternita dei Miseremini per celebrare messe in suffragio delle anime del Purgatorio. La facciata è barocca con annesso campanile, l’interno a tre navate è ornato da marmi, decorazioni pittoriche e stucchi (di Giacomo Serpotta) ed affreschi. La sacrestia è stata ricavata da un preesistente giardino, da ciò la presenza di una facciata che somiglia a un ninfeo. Fra gli armadi si trova un genuflessorio in cui è presente una porta con un accesso ad una galleria, questa è stata descritta da Luigi Natoli nel romanzo I Beati Paoli e costituiva appunto uno degli accessi segreti della confraternita. Nella cripta erano presenti delle tombe, oggi vuote, tra cui vi era quella di Giacomo Serpotta.
    Ogni anno, in occasione del Venerdì Santo, si celebra una suggestiva processione dei simulacri del Cristo Morto e della Vergine Addolorata.
    Chiesa di San Matteo al Cassaro su Wikipedia chiesa di San Matteo al Cassaro (Q2219805) su Wikidata
  • 38.11905613.36552 Chiesa di Santa Maria la Nova, piazza San Giacomo La Marina (in fondo a via Giovanni Meli). Chiesa di Santa Maria la Nova (Palermo) su Wikipedia chiesa di Santa Maria la Nova (Q3674158) su Wikidata


Facciata dell'Oratorio
Facciata della Chiesa di Santa Cita
  • 38.12101513.36351153 Chiesa di Santa Cita (San Mamiliano), Via Valverde, 3 (Angolo via Roma). Chiesa di Santa Cita su Wikipedia chiesa di Santa Cita (Q206267) su Wikidata
  • 38.12089313.36376854 Oratorio del Rosario di Santa Cita, Via Valverde. Oratorio del Rosario di Santa Cita su Wikipedia oratorio del Rosario di Santa Cita (Q1562597) su Wikidata
  • 38.11958913.36393455 Oratorio del Rosario di San Domenico, Via dei Bambinai, 18. Oratorio del Rosario di San Domenico su Wikipedia oratorio del Rosario di San Domenico (Q2791477) su Wikidata
  • Chiesa di San Giorgio dei Genovesi.
Interno dell'Oratorio


Cappella laterale
Chiesa di Santa Maria di Valverde
  • 38.12027813.36388956 Chiesa di Santa Maria di Valverde, piazza Cavalieri di Malta. Chiesa di Santa Maria di Valverde su Wikipedia chiesa di Santa Maria di Valverde (Q1167830) su Wikidata


L'interno
Il loggiato della chiesa in stile gotico-catalano
  • Chiesa di Santa Maria della Catena, Piazzetta delle Dogane 90133 Palermo (angolo Corso Vittorio Emanuele).
  • 38.12025813.36075657 Oratorio di Santa Caterina (oratorio di Santa Caterina d'Alessandria all'Olivella), Piazza Olivella. Oratorio di Santa Caterina (Palermo) su Wikipedia oratorio di Santa Caterina d'Alessandria (Q2028370) su Wikidata
  • 38.12038913.36055658 Oratorio di San Filippo, Piazza Olivella. Oratorio di San Filippo (Palermo) su Wikipedia oratorio di San Filippo (Q2028355) su Wikidata
  • 38.1206513.3607359 Chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella. Chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella su Wikipedia chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella (Q2223886) su Wikidata
  • 38.1140613.36289160 Ex Oratorio di Santa Maria del Sabato (Oratorio di Santa Maria delle Grazie), Vicolo Meschita. Oratorio di Santa Maria delle Grazie (Palermo) su Wikipedia oratorio di Santa Maria delle Grazie (Q28669739) su Wikidata
  • 38.11611413.36131461 Palazzo Costantino, Via Maqueda, 215.


Cosa fare

  • 38.11805613.3738891 Fare una corsa al Foro Italico (passeggiata della Marina). Foro Italico (Palermo) su Wikipedia Foro Italico (Q604483) su Wikidata


Acquisti

Mercato Vucciria
  • 38.11739513.3637421 La Vucciria, Piazza Caracciolo. È uno dei mercati storici di Palermo e si estende tra via Roma, La Cala, il Cassaro, lungo la via Cassari, la piazza del Garraffello, la via Argenteria nuova, la piazza Caracciolo e la via Maccheronai. "Vuccirìa" in palermitano significa "Confusione". Oggi, la confusione delle voci che si accavallano e delle grida dei venditori (le abbanniati) è uno degli elementi che, maggiormente, caratterizza questo mercato. Muovendosi all'interno del fitto intreccio di vicoli e piazzette del mercato della Vucciria si possono ritrovare tutti gli ingredienti della cucina siciliana; le coloratissime bancarelle traboccano di cassette di legno che, grazie ai colori della mercanzia, si trasformano in scrigni ricolmi dell'oro dei limoni, dell'argento delle sarde fresche e salate, del bronzo delle olive e del corallo dei pomodori essiccati. Il variegato mondo dei pesci, poggiato su letti di ghiaccio tritato, è rappresentato da gamberi, orate, scorfani, tonni, pescespada, polpi, seppie e grossi calamari. Un celebre dipinto di Renato Guttuso del 1974, intitolato "Vucciria di Palermo", e ammirabile al Palazzo Steri, rappresenta la vita della Vucciria. Vucciria su Wikipedia Vucciria (Q4016587) su Wikidata


Come divertirsi

Locali notturni

La vita notturna si concentra nelle vie in cui sono presenti io maggior numero di locali. Il mercato della vucciria la notte si trasforma in una grande movida, qui è possibile trovare tanti locali che vendono bevande a costo inferiore rispetto ai locali di altre zone, e angoli in cui si vende cibo da strada, dal panino con panelle e crocchè al panino con la milza, dalle stigghiola al polpo. Ma anche la via Paternostro, vicino l'antica focacceria oppure la Piazza Giovanni Meli.

  • 38.11937713.3642291 Ferramenta, Piazza Giovanni Meli, 8, +39 392 294 3548. Ex ferramenta trasformatosi di pub. La sera è frequentatissimo con tavolini all'aperto, la mattina fa da ristorante con buona qualità di piatti.

Spettacoli


Dove mangiare

Prezzi modici

  • 38.11675413.3637061 Passami ù coppu, Via Roma, 195, +39 091 584498. Lun-Gio 7:00-24:00, Ven 7:00-3:00, Sab 9:00-4:00, dom 9:00-24:00. Fast food con cibo siciliano con molte fritture. Ci sono anche dei tavolini all'aperto a è spesso molto affollato pertanto si finirà col portare il cibo e mangiarlo altrove.
  • 38.11713713.3627562 Ferro di Cavallo, Via Venezia, 20, +39 091 331835.
  • 38.11757413.3597473 Al vecchio club rosa nero, Vicolo Caldomai 18, +39 091 251 1234.
Antica Focacceria San Francesco
  • 38.1164213.3661264 Antica Focacceria San Francesco, Via Alessandro Paternostro, 58 (Di fronte alla chiesa di San Francesco), +39 091 320264. Locale storico di Palermo dove un tempo sorgeva la Cappella del settecentesco palazzo dei Principi di Cattolica. Vi fu fondata come "Focacceria San Francesco" nel 1834. Il fondatore Antonio Alaimo, di professione cuoco di palazzo, ebbe come saldo delle sue spettanze i locali dell'ex cappella, dove ancora oggi è attiva la focacceria. La stessa si affermò, già dal 1834, come il primo locale pubblico dove poter consumare piatti tipicamente palermitani: lo sfincione, la focaccia schietta, la focaccia maritata. Oggi è un luogo molto famoso tra i turisti in visita alla città. Antica Focacceria San Francesco (Q100276066) su Wikidata
  • 38.11614513.361115 Ruvolo Caffetteria, Via Maqueda, 186. Bar e gelateria, con interni in design e una vasta scelta di cornetti per colazione. Poco spazio al suo interno.
  • 38.11693613.3647546 La Martorana, Via Vittorio Emanuele, 196, +39 091 326488. Gio-Mar 7:00-01:00. Bar e pasticceria con servizio all’esterno.
  • 38.1184613.3630227 Bar Gelateria Lucchese, Piazza S. Domenico, 11, +39 091 508 0267. Ottima la crema di caffè prodotta localmente.
  • 38.11739613.3639088 Al Tentacolo, Piazza Caracciolo, 11, +39 328 888 0252. Questo locale è una vera e propria esperienza palermitana, un ottimo modo per assaggiare pesce a poco prezzo è di qualità. Chiedete cosa desiderate, fate pesare è attendete i piatti al tavolo. L’atmosfera della vucciria vi coinvolgerà. Da non perdere.

Prezzi medi


Dove alloggiare

Prezzi modici

  • 38.11178613.3686261 B&B Palermo Lincoln Suite, Via Lincoln 161, +39 0916176750. Il bed and breakfast degli artisti, raffinato, economico e centrale, vicino alla stazione, è ideale per chi deve soggiornare a Palermo e assaporare l'ospitalità e la tradizione siciliana.
  • 38.11700613.3680882 Piazza Marina, salita Partanna 3 (Nei pressi della stazione), +39 091 327607, . 60€. Check-in: 8:00, check-out: 10:00. B&B.

Prezzi medi

  • 38.1119113.3581593 B&B Il Giardino di Ballarò, Via Porta di Castro 75/77, +39 091212215, fax: +39 0917098066. Il B&B Il Giardino di Ballarò rappresenta la migliore scelta per un soggiorno in bed and breakfast a Palermo. Grazie alla sua posizione unica nel centro della città, consente a chiunque soggiorni nella struttura di visitare e vivere il centro storico di Palermo anche a piedi. La Cattedrale, il Palazzo Reale con la Cappella Palatina, i Quattro Canti e le altre bellezze del capolouogo siciliano distano infatti non più di 600 metri dal nostro B&B. Il B&B Il Giardino di Ballarò è anche perfettamente collegato con i principali servizi e trasporti di Palermo: la Stazione Centrale, a sua volta ben collegata con l'aeroporto e il porto di Palermo, si trova a 10 minuti di strada a piedi, così come l'Università degli Studi e i principali ospedali della città
  • 38.1200313.3586044 B&B Teatro Massimo, via Orologio 31 (Nella zona pedonale del centro storico, a soli 50 metri dal Teatro Massimo), +393388323334, fax: +390916197653, . Check-in: 13:00, check-out: 11:00. Dimora elegante che offre sistemazione in camere e appartamenti finemente arredati. Il palazzo storico che ospita il B&B è totalmente restaurato ed è dotato di ascensore.
  • 38.11091113.3556135 B&B Porta di Castro, Via Porta di Castro, 223 (alle spalle del Palazzo dei Normanni). È possibile muoversi verso i punti di principale interesse della città in pochi minuti a piedi o con la metro. Pulito, e con tutti i confort possibili in stanza, è arredato in modo particolare, ogni stanza è diversa dalle altre ed il fascino dell'antica casa si unisce con il confort e la modernità. Hotel quattro stelle.
  • 38.12033513.3586056 Hotel Massimo Plaza, Via Maqueda, 437 (di fronte al teatro Massimo). hotel de charme, quattro stelle
  • 38.11601413.3571437 The Cathedral Guest House, Via del Celso, 78. Sito al secondo piano di un edificio del Cinquecento finemente ristrutturato, ha due stanze matrimoniali, due bagni, un divano letto, un living luminoso e una cucina attrezzata, quattro balconi con vista e il wi-fi.
  • 38.1136913.3613528 MAD bed & breakfast, Via del Ponticello, 49, +39 3495092985, . Le stanze da letto sono dotate di bagno in camera e tutti i comfort (tv e lettore DVD/blu ray, aria condizionata, riscaldamento, wi-fi, cassaforte, bollitore..): la Stanza Blu è una camera matrimoniale (su richiesta anche uso singola), la Stanza Rossa è una matrimoniale o familiare, poichè dispone anche di un letto singolo.
  • 38.11264513.3652329 B&B Novecento, Via Roma, 62, +39 0919761194, . Tutte le camere sono dotate di bagno privato, mini-frigo, climatizzatore.
  • 38.11353913.36207110 Ponticello Apartments, Piazza Santissimi Quaranta Martiri al Casalotto 9, +39 091 327511, . Gli appartamenti possono ospitare fino a quattro ospiti.
  • 38.11231313.36592511 SuiteCentro, Via Pisa, 6, +39 3312876708, . La struttura, ampia e accogliente, e le rifiniture – pavimenti con decori e cornici, grandi porte in legno a doppia anta – risalgono ai primi decenni del Novecento.
  • 38.11535613.36409712 174 via roma, Via Roma, +39 3206151891, . La struttura è ampia e confortevole e priva di barriere architettoniche. Le stanze sono tutte dotate di TV, dotate di bagno in camera con phon e set di cortesia.

Prezzi elevati

  • 38.11549513.36080713 Eurostars Centrale Palace, Via Vittorio Emanuele, 327. Check-in: 14:00, check-out: 12:00. Centralissimo, a pochi passi dai Quattro Canti. In un palazzo storico. Le stanze sono pulite e il servizio decente, ma lasciano a desiderare le finiture non da quattro stelle.


Come restare in contatto


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