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Amandola
Amandola
Stemma
Amandola - Stemma
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Amandola
Sito istituzionale

Amandola è una città della Regione Marche, in provincia di Fermo.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Amandola si trova a 550m sul livello del mare. È compresa nel parco dei Sibillini, ed era chiamata la porta Est dello stesso parco. Circondata dalla catena montuosa, si erge a capofila degli altri comuni limitrofi,coi quali confina: Sarnano per la parte maceratese, Comunanza per quella Ascolana, Montefortino per quella fermana. Ha innumerevoli frazioni che la circondano, una volta tutte ampiamente abitate e sedi di scuole, oggi in maggioranza disabitate o frequentate in estate o inverno, da turisti. Le frazioni sono: Bore, Botundoli, Buzzaccheri, Caccianebbia, Campo di Masci, Capovalle, Casa Coletta, Corazza, Casa di Carlo, Casa Innamorati, Casalicchio, Casa Paradisi Inferiore, Casa Paradisi Superiore, Casa Tasso, Cese, Ciaraglia, Colle San Fortunato, Colle Turano, Coriconi, Corvellari, Cucchiaroni, Fossacieca, Francalancia, Garulla Inferiore, Garulla Superiore, Le Piane, Marnacchia, Merli, Moglietta, Montane, Paolucci, Paterno, Pucci, Rustici, Salvi, San Cristoforo, San Ruffino, Schiti, Scagnoli, Suitullo, Taccarelli, Vena, Verri, Vesciano, Vidoni, Villa Conti, Villa Fiorentina.

Quando andare[modifica]

Si può visitare in ogni momento dell'anno, particolarmente suggestiva però, nei periodi invernali ed estivi. Grazie alla dolcezza delle costruzioni, grazie al suggestivo paesaggio che si trova alle spalle, in questi due periodi è più forte notare la bellezza della cittadina, illuminata dai monti Sibillini alle sue spalle. Una catena montuosa che si erge a nell'Italia Centrale, fino a raggiungere con il Monte Vettore i 2476 metri. Oltre a questo, altre cime superano i 2000 metri di altezza, consolidando uno scenario di maestosa supremazia naturale. Inoltre dal massiccio dei Sibillini nascono alcuni fiumi come il Tenna, l'Aso, il Nera e l'Ambro. Nel parco sono presenti il Lago di Fiastra(artificiale) e quello di Pilato(naturale,1940m). Inoltre molte sono le specie floristiche presenti, ben 1800 di cui la più famosa e protetta è la Stella Alpina; abbiamo poi l'anemone alpino, la silene a cuscinetto, il giglio a martagone, l'uva orsina e numerose orchidee. Tra le specie arboree più presenti vanno menzionate, la roverella, il carpine nero, il cerro, l'orniello, il castagno, il cerro, il leccio e il faggio.

Cenni storici[modifica]

La città nacque nel 1248 dall'unione dei tre castelli di Agello, Leone e Marrubbione, i quali sorti da tempo, si eressero a libero comune. Il nome che per tradizione si vuole derivi da un "mandorlo", chiamato in dialetto fermano la mannola, ad indicare sia il frutto che l'albero, il quale veniva ammirato nella zona, sembra anche significare emblematicamente la posizione panoramica sul rilievo collinare che occupa, con lo scenario dei Monti Sibillini alle sue spalle, ad ovest. Nel periodo che va dal 568 al 570 Amandola fu invasa dai Goti e poi dai Longobardi. Nel 700 fu incorporata nel Ducato di Spoleto,successivamente diviso nelle grandi marche di Camerino e di Fermo. I ripetuti interventi dei Franchi e la donazione di molti terreni alla Chiesa da parte del re Pipino determinarono la divisone del Ducato di Spoleto. Nel 1249, dall'unione dei feudi Agello, Castel Leone e Marrubbione, si costituì il Comune di Amandola racchiuso in una cinta muraria perimetrale di 2230 metri con 5 porte: Agello, S.Giacomo (l'unica ancora esistente), Marrubbione, S.Antonio e Putei. Le piazze pubbliche erano tre: la platea Animalium, usata per le fiere del bestiame, la platea Magna, luogo dove si tenevano le assemblee popolari e i festeggiamenti, la platea Vallelonga, antica piazza del mercato.Alla fine del XVI secolo vennero stipulati importanti accordi tra Amandola e i comuni circostanti per la definizione dei confini.Ebbe gli Statuti nel 1265 e viene ricordata per la fiorente industria della tessitura tra medioevo e rinascimento. Fra i suoi signori, si ricorda il condottiero Mostarda da Forlì (XIV-XV secolo). Nel 1798 Amandola subì l'impatto delle forze napoleoniche e, a causa di un tentativo di resistenza, affrontò un saccheggio conclusosi con la profanazione del sarcofago del Beato Antonio. Solo nel 1800 terminò l'occupazione francese e venne ripristinato il governo pontificio.

Durante la seconda guerra mondiale Angelo Biondi venne fucilato nella piazza principale. Nel marzo del 1944 le truppe tedesche ingaggiarono un breve conflitto con i partigiani il quale terminò con la fucilazione di 10 uomini. Ancora nel periodo dell'occupazione nazi-fascista,precisamente nel settembre 1943, giunsero ad Amandola due famiglie di profughi ebrei jugoslavi (otto persone in tutto) in fuga verso il sud. Nonostante il pericolo, l'intero paese, guidato dal capostazione Giuseppe Brutti, si mobilitò in loro aiuto. Fu formata tra gli abitanti una commissione che si adoperò per dare gratuitamente ai profughi - che erano privi di tutto - alloggio, cibo e coperte e tutto quanto essi necessitassero. Quando un delatore rivelò la presenza di ebrei nel paese, essi furono trasferiti nella frazione di San Cristoforo, dove rimasero fino alla Liberazione. Per la loro azione, Giuseppe Brutti e la consorte Elvira Lucci Brutti sono stati insigniti dell'alta onorificenza di Giusti tra le nazioni dall'Istituto Yad Vashem a Gerusalemme. Dagli anni del Dopoguerra Amandola, ha avuto un notevole sviluppo demografico e commerciale, arrivando a toccare più di 6000 abitanti nel suo comprensorio. Poi però, nei decenni successivi, si è avuto un calo, arrivando ad oggi (2012) a 3700 abitanti.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Amandola

Il paese non è composto da quartieri, bensì si possono individuare delle aree: il centro cittadino(la piazza, il centro storico); la zona industriale(Pian di Contro); le frazioni.

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

  • Aeroporto di Falconara, poi bus per Piazza Cavour ad Ancona e infine Bus per Amandola.

In auto[modifica]

  • A14: Da nord prendere Uscita Civitanova Marche, superstrada fino a Macerata Ovest poi direzione Sarnano;
  • Da Sud, uscita a Pedaso quindi SP238 per Comunanza. Da Roma:Salaria fino a Mozzano,SP237 per Comunanza.


In treno[modifica]

  • Stazione di Porto San Giorgio-Fermo, poi Bus(Steat) fino ad Amandola.

In autobus[modifica]


Come spostarsi[modifica]

Per spostarsi dato il problema logistico della viabilità nei dintorni di Amandola, sono presenti i mezzi pubblici di linea (Sasp e Steat), che collegano la cittadina ai maggiori capoluoghi della regione. Altrimenti gli spostamenti vanno effettuati o su richiesta del taxi, o con mezzi propri. La distanza media per arrivare sulla costa è di: 40 minuti per Pedaso e 55 minuti per Porto San Giorgio.


Cosa vedere[modifica]

Ad Amandole le cose da vedere sono tante, ma di per sé è il paese già da solo che è una vera perla. Il suo centro storico, antico, racchiude diversi stili insieme e la dolcezza delle costruzioni, la rendono visitabile e apprezzabile da tutti. Il suo territorio così esteso, fatto di tante frazioni eterogenee, ne dà un tocco ancora più mistico e misterioso.

  • Chiesa di San Francesco.
  • Chiesa del Beato Antonio. Contenente il corpo del defunto santo.
  • Teatro la Fenice.
  • Museo Antropogeografico.
  • Le 5 fonti.
  • Teatro Rococò.
  • Abbazia di San Ruffino e Vitale.
  • Convento dei Cappuccini.
  • Torrioni medievali. Alcuni di essi restaurati, altri autentici.
  • Piazza Umberto I.
  • Lago di San Ruffino.
  • Sala Consiliare.
  • Resti Torrioni.
  • Chiesa Taccarelli.
  • Chiesa Santa Maria a Piè d'Agello.
  • Chiesa Santa Trinità.
  • Monumento ai caduti.
  • Monumento agli alpini.
  • San Bernardino.
  • Affreschi chiostro San Francesco.
  • Crocifisso chiesa San Francesco.
  • Case Torri. Tipiche costruzioni del 1100.
  • Torrione del podestà.
  • Teatro La Collegiata.
  • Chiesa San Bernardino.


Eventi e feste[modifica]

  • Epifania. 6 gennaio. Le befane scendono in piazza.
  • Diamanti a Tavola. Prima settimana di novembre. Mostra mercato del tartufo pregiato e dei prodotti tipici locali.
  • Carnevale "de li paniccià".
  • Rievocazione storica delle Canestrelle. Ad agosto.
  • Sagra della Fregnaccia. Ad agosto.
  • Festa Democratica. Ad agosto.
  • Festa del patrono estiva. Ad agosto.
  • Festa dei Taccarelli. A settembre.
  • Festa della Birra. In estate.
  • Festa della Pancetta. Motoclub.
  • Festa degli Alpini (Madonna di Pace).
  • Montagne in Festa (Campolungo). A luglio.
  • Raduno Vespe club. A luglio.
  • Caccia al tesoro. Ad agosto.
  • Filofest. Ad agosto. Festival della filosofia di strada.
  • La notte della Sibilla (Notte bianca).
  • Canto Festival, +39 0736 848323, +39 0736 845500. Prima settimana di novembre. Rassegna internazionale di musica e teatro.


Cosa fare[modifica]

Presso il Teatro Rococò, l'associazione Culturale "le Superteppe", intrattiene i bambini nei fine settimana, con giochi balli, canti, lavori didattici e creativi. Inoltre opera da decenni l'Associazione La Fenice, che tiene corsi di musica classica e moderna, di danza classica e moderna, di recitazione per grandi e piccoli e altre attività culturali. Per chi vuole praticare dello sport, ci sono varie associazioni cui affiliarsi come: Asd Amandola calcio, Tennis club "il Principe", pallavolo Sibillini, 5 Fonti Basket, Bocciofila amandolese, Scuola di Arrampicata. Per i più anziani è operativo anche un Centro chiamato "portate i pesi gli uni degli altri", che due volte la settimana riunisce alcuni anziani, per far fare loro attività varie. Il Mandorlo d'Argento, è invece un vero e proprio circolo OVer 60, che ormai da anni propone attività varie agli anziani locali. La Caritas parrocchiale inoltre, svolge servizi di assistenza, tramite volontari e civilisti, ad anziani, famiglie bisognose e quant'altro, sul territorio amandolese. Alcune associazioni culturali,organizzano corsi di vario tipo, spalmati durante tutto l'anno e in generale le più attive e presenti sono:

  • Il Canovaccio, organizza corsi di cucito,macrebè e ricamo;
  • Dinos, organizza convegni sulla storia del territorio montano, nonché presentazioni di libri e altre iniziative;
  • A.C.R, Associazione cattolica intrattenimento bimbi e ragazzi;
  • A.S Amandola, associazione sportiva calcio dilettantistica;
  • A.S Pallavolo Sibillini, associazione sportiva pallavolo;
  • A.V.I.S, associazione volontari donazione sangue Sibillini;
  • A.V.U.L.S.S;
  • ASS La Gramigna, associazione culturale di Casa Tasso(frazione);
  • ASS Alpini;
  • Bocciofila Amandolese;
  • Circolo LEgambiente;
  • C.A.I Sezione Amandola;
  • Coop Il Chirocefalo, Cooperativa sociale;
  • Corale La Ginestra;
  • Ass La Mannola, associazione di ballo;
  • Ass La Cucuma, associazione di ballo;
  • Croce Rossa;
  • Gli indimenticabili;
  • Lenza Club Alto Tenna;
  • Mc Aquile dei Sibillini(motoclub);
  • Maneggio San Lorenzo;
  • Os Aridum;
  • Polisportiva 5 Fonti Basket;
  • Pro Castel Leone;
  • Pro Loco Amandola;
  • Tennis Club Il Principe;
  • Tiro a Segno;
  • Noleggio imbarcazioni sul Lago di San Ruffino.


Acquisti[modifica]

Ad Amandola ci sono negozi di vario genere e indirizzo. Dai vestiti, ai dolciumi, alle panetterie con prodotti tipici locali. Anche le macellerie mostrano in vetrina uniti alla carne, anche prodotti di questa terra.

Da qualche anno è sorto un piccolo Centro commerciale, ospitante un bar, un alimentare e un negozio di Tessuti. Nella zona industriale Pian di Contro, l'industria più famosa è la Sibilla, produttrice di mozzarelle e altri manufatti caseari, che vende nel vicino punto di raccolta. Possibilità di acquisire abitazioni, grazie alle agenzie presenti sul territorio comunale.

Molto famoso e ricercato è il Tartufo Bianco Pregiato dei Monti Sibillini, di cui Amandola fa bella mostra, nell'annuale appuntamento Novembrino di Diamanti a Tavola. Le tipologie più diffuse nel Parco e quindi nel territorio amandolese, sono principalmente quattro:

  • Tartufo Bianco Pregiato (Tuber magnatum Pico);
  • Tartufo Nero Pregiato (Tuber melanosporum Vittadini);
  • Tartufo Estivo (Turber aestivum Vittadini);
  • Tartufo Bianchetto (Tuber borchii Vittadini).


Come divertirsi[modifica]

È funzionante ed attivo il Centro Aggregazione Giovanile Amandolese(Cacuam), che raccoglie nella propria sede, i ragazzi dando loro opportunità di divertirsi con varie attività di gruppo. Alcuni bar hanno dei bigliardini o biliardi e da poco è aperta una Cantina per la degustazione dei Vini. Ci sono varie possibilità di svago, tra cui le molte associazioni tra sportive, culturali e artistiche, che offrono il loro impegno e la loro passione per fornire servizi a chi ne voglia usufruire. Possibilità di effettuare escursioni a cavallo, nel vicino maneggio, o di approfittare della natura per delle belle scampagnate fra le montagne. Un divertimento può essere anche quello, di sapere e provare le varie specialità culinarie del paese, in elenco le principali:

  • Crispella,è molto simile ad una frittella ma ha un gusto completamente diverso. Sopra ad essa vi si può aggiungere sale o zucchero a seconda delle preferenze;
  • Coppa maritata,fetta di pane raffermo imbevuta nell'uovo battuto come per fare la frittata e successivamente cotta in olio bollente;
  • Vincisgrassi;
  • Fregnaccia,pasta sfoglia delle lasagne condita con sugo e arrotolata;
  • Lo 'NGriccio, minestra di legumi e patate;
  • Vino cotto;
  • Mistrà, rigorosamente fatto in casa;
  • Ciauscolo;
  • Cicerchiata, tipico dolce carnevalesco;


Dove mangiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]

Sono presenti ad Amandola, sia la Stazione dei Carabinieri, sia quella della Polizia di Stato. D'estate inoltre, sono operativi per 3-4 mesi i Vigili del Fuoco.


Come restare in contatto[modifica]


Nei dintorni[modifica]

Piazza del Popolo di Ascoli Piceno
  • Ascoli Piceno — La città dista circa 40 km da Amandola percorrendo la SP237 in direzione Comunanza-Mozzano per poi incanalarsi nello svincolo a destra che porta sulla SS4 (Antica Salaria) e scegliere la direzione della carreggiata di sinistra all'altezza del bivio per Rosara. È nota come la Città delle cento torri. Il suo centro storico è famoso per avere case, palazzi, chiese, ponti e torri elevate in travertino. Qui, la storia e gli stili architettonici hanno sedimentato il loro passaggio dall'età romana al medioevo, fino al rinascimento. Artisti come Cola dell'Amatrice, Lazzaro Morelli, Carlo Crivelli, Giosafatti ed altri valenti scultori, lapicidi, pittori hanno lasciato un segno del loro talento. Accoglie una tra le più belle piazze d'Italia: Piazza del Popolo, centro di vita culturale e politica, incorniciata dai portici a logge, Palazzo dei Capitani e il Caffè Meletti. Ogni anno nel mese di agosto vi si tiene la Quintana, rievocazione storica in costume con corteo e competizione di sei cavalieri in lizza per la conquista del Palio.
Rocca di Arquata
  • Arquata del Tronto — Il paese si trova a pochi km da Amandola (circa 42) ed è facilmente raggiungibile percorrendo la SP83 in direzione Montegallo e immettendosi sulla SP89 seguendo la direzione Arquata Del Tronto. Di particolare interesse vi è il complesso fortificato della Rocca. Un'opera di difesa di epoca medioevale che si vede isolata nella zona a nord del centro abitato ed osserva con le sue torri l'Alta Valle del Tronto e la Salaria. Concepita come presidio militare a guardia del territorio, è arrivata in buono stato di conservazione fino ai nostri giorni. Edificata a più riprese tra l'XI e il XV secolo, questa roccaforte è nota anche con il nome di Castello della Regina Giovanna. Il recente restauro l'ha resa visitabile in tutti i suoi ambienti. Nel paese vi è, inoltre, la chiesa della Santissima Annunziata che ospita il Crocifisso ligneo policromo del XIII secolo.

Il Cai di Amandola, in collaborazione spesso con altre associazioni locali, organizza escursioni, ciaspolate o corsi di fotografia.


Informazioni utili[modifica]


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