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Tissi
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Tissi
Sito istituzionale

Tissi è un centro della Sardegna in provincia di Sassari.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Tissi si trova nel Sassarese e fa parte dell'Unione dei comuni del Coros. Confina con i comuni di Ossi, Sassari e Usini.

Territorio[modifica]

Vista sulla valle del Rio Mascari, Tissi

Il territorio si estende per circa 1000 ettari su un altopiano calcareo, inciso a nord e a sud da profonde e fertili valli in cui scorrono affluenti del Rio Mannu, il più importante dei quali è il Rio Mascari, L'altitudine sul livello del mare è di 225 metri.

Il substrato litologico è ascrivibile all'Era cenozoica, periodo miocene. Vi si rinvengono, infatti, nella successione stratigrafica, calcari grossolani organogeni, calcaro marnosi e molasse calcaree, di colore biancastro o giallognolo, nonché marne argillose, di colore grigio ferro-azzurro, di potenza variabile dai 20-50 metri ai 200-250 metri.

I calcari e le molasse sono spesso ricchi di fossili ed in particolar modo si ritrovano lamellibranchi ed echinodermi del Miocene medio.

Nei fondo valle si ritrovano depositi afferenti al quartenario rappresentati pedogenetici e depositi alluvionali fluviali, recenti di natura sabbioso-limosa.

Suolo[modifica]

I suoli sono tipici delle facies marnoso-arenaceo-calcaree del Miocene sardo. Si tratta di suoli abbastanza evoluti ma non molto profondi, fino a un massimo di 50 centimetri, profondità che però aumenta notevolmente nelle valli. Sono suoli particolarmente indicati per culture arboree tipiche del Sassarese quali la vite e l'olivo che occupano gli areali collinari e di versante.

Idrografia[modifica]

Dal punto di vista idrografico il corso d'acqua più importante a carattere non torrentizio è il Rio Mascari, affluente del Rio Mannu, al cui bacino idrografico appartiene. Per quanto concerne gli acquaferi si rivengono di debole entità a profondità superiore ai 100 metri, con portate limitate. Sono presenti numerose sorgenti del tipo di fessura o di emergenza.

Vegetazine[modifica]

La vegetazione è di tipo mediterraneo, che si instaura tipicamente nelle regioni con clima caldo-arido e con massimo di precipitazioni nella stagione invernale.

Si possono riconoscere diverse tipologie in funzione dell'habitat: in particolare, si distinguono la vegetazione dei corsi d'acqua, quella delle rupi e la vegetazione della macchia e delle foreste.

La vegetazione dei corsi d'acqua è costituita da specie che vivono in acque dolci, originando diverse e interessanti associazioni da ranuncoli acquatici e altre specie igrofile. La vegetazione ripale è formata, invece, da canneti e da tifeti sulle quali si intrecciano altre specie igrofile.

Crithmum Matitimum

La vegetazione delle zone rocciose è caratterizzata da specie che vivono nelle spaccature, nelle anfrattuosità e nelle nicchie delle rocce, costituendo associazioni di particolare interesse. La formazione vegetale più estesa è quella tra Crithmum maritimum e diverse specie del genere Limonium e Senecio.

La vegetazione della macchia e della foresta a sclerofille si manifesta con specie sempreverdi a foglie coriacee, xerofile. Sui declivi poco accidentati e sulle collinette è diffusa una formazione vegetale ad arbusti di media altezza più o meno densa, nota come macchia bassa, costituita da lentisco, olivastro e oleastro, fillirea, asparago, anagyris, artemisia, cisto, alterno, leccio, roverella.

Quando andare[modifica]

La temperatura media annua è di poco superiore ai 16 °C. Il mese più caldo è agosto che presenta valori mediamente superiori ai 24 °C, il mese più freddo è gennaio con temperature minime inferiori ai 6 °C.

Le precipitazioni medie annue sono di circa 590mm. Gli eventi piovosi si verificano per il 75% nel periodo compreso tra i mesi di ottobre e marzo.

Le maggiori precipitazioni si verificano nel mese di dicembre, quando si hanno mediamente 100mm di pioggia, mentre il mese con le precipitazioni minime è quello di luglio. Nel periodo estivo si verificano precipitazioni dell'entità media di 28 mm.

I venti dai quali è maggiormente interessato sono i venti occidentali, in particolare quelli del quarto quadrante, che da soli raggiungono quasi la metà delle frequenze di tutti altri. I venti occidentali prevalgono per quasi tutto l'anno, salvo che nel periodo estivo in cui si afferma un leggero regime di brezza.

Il 60-70% dei venti ha una velocità inferiore a 10m/s, ma non mancano velocità superiori a 25 m/s.

Chiesa di Santa Vittoria
Chiesa di Santa Anastasia

Cenni storici[modifica]

Le più antiche attestazioni della presenza umana nel territorio del comune si ascrivono al Neolitico recente (3300-2700 a.C.): ne costituiscono una testimonianza le numerose grotticelle artificiali (domus de janas) rinvenutevi. Si tratta di ipogei sparsi, escavati per lo più su bassi banconi di roccia calcarea e solo raramente su pareti verticali: il maggior numero di questi si localizza nell'area settentrionale del territorio, ove sono stati censiti una decina di ipogei ubicati in gran parte nei pressi del centro urbano e che proprio per questo nella quasi totalità dei casi hanno subito radicali trasformazioni in funzione del riutilizzo.

Per lo stato di conservazione si distingue l'ipogeo pluricellulare sito in località Ziprianu e Fora, parzialmente riadattato, che originariamente si articolava in sei vani di accurata esecuzione, con superfici levigate, ove si conserva quasi integro un portello d'accesso a una cella secondaria, ben sagomato.

La presenza di siti prenuragici nell'area trova giustificazione nel litotipo calcareo e quindi facilmente lavorabile, e nel tipo di substrato pedologico caratterizzato da suoli sabbiosi. Questi presentano tessitura medio-grossa, e pertanto risultano più facili da lavorare in quanto presentano un minimo attrito e nessuna coesione o plasticità su attrezzi agricoli rudimentali: sono inoltre permeabili sia all'acqua che all'aria offrendo così il vantaggio di ovviare a ristagni, particolarmente dannosi per la cerealicoltura, aspetti di fondamentale importanza per modelli insediativi orientati verso scelte prevalentemente agricole. Le ricerche eseguite sul terreno non hanno consentito di individuare tracce relative ad areali insediativi anche se non si esclude, proprio per la concentrazione degli ipogei nell'area circostante il centro urbano, l'ipotesi che sorgessero proprio nell'area ove si è sviluppato l'abitato moderno.

Numerosi nei secoli sono stati i ritrovamenti di età romana, bizantina e medievale. Nel medioevo appartenne al Giudicato di Torres e fece parte della curatoria di Coros. Il paese allora sorgeva in una località non lontana da quella attuale, verso la chiesa di Santa Vittoria. Alla caduta del giudicato (1259) passò sotto il dominio dei Malaspina e in seguito degli aragonesi e divenne un feudo. Il villaggio resistette alle carestie, guerre e pestilenze del XIV-XV secolo, ma fu decimato dalla peste del 1528. Fu ripopolato da alcune decine di famiglie di Ossi, per accordo fra il barone di Usini e quello di Ossi tra il 1599 e il 1600. Nel periodo dello spopolamento gestione e officiatura delle chiese di Tissi passarono al clero di Ossi (che aveva ottenuto giurisdizione anche su altre chiese della zona sino a poco prima afferenti a centri abitati), giacché le sue chiese non risultano mai, nelle fonti, in stato di abbandono. Dopo la ricostruzione (che seguì un modello diverso da quello medievale con strade diritte e ampie allineate idealmente alla nuova parrocchiale di Sant'Anastasia), il paese venne incorporato nella contea di San Giorgio, feudo dei Manca di Sassari, ai quali fu riscattato nel 1839 con l'abolizione del sistema feudale, per cui divenne un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.

Lingue parlate[modifica]

La variante del sardo parlata a Tissi è quella logudorese settentrionale.

Film suggeriti[modifica]

Nel 1954 Tissi ospitò le riprese del film Proibito di Mario Monicelli, tratto dal romanzo La madre di Grazia Deledda.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Tissi


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

L'aeroporto più vicino è quello di Alghero-Fertilia. Altri aeroporti sono quelli di Olbia-Costa Smeralda e Cagliari-Elmas.

In auto[modifica]

  • SS 131 Carlo Felice Cagliari-Porto Torres: Continuare fino all'uscita "Sassari Scala di Giocca-Ossi-Tissi", poi, continuare per Ossi e successivamente, proseguire per Tissi.

In nave[modifica]

Dal porto di Porto Torres. Altri porti per gli arrivi dalla penisola sono quelli di Olbia-Isola Bianca e Golfo Aranci.

In autobus[modifica]


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

  • 40.675538.563271 Piazza Bartolomeo Serra.

Architetture religiose[modifica]

  • 40.6766218.5649912 Chiesa di Santa Vittoria. Chiesa di Santa Vittoria (Tissi) su Wikipedia chiesa di Santa Vittoria (Q19984459) su Wikidata
  • 40.6783588.5614473 Chiesa di Santa Anastasia. Chiesa di Santa Anastasia (Tissi) su Wikipedia chiesa di Santa Anastasia (Q19984458) su Wikidata
  • 40.6782828.5615314 Oratorio di Santa Croce. Oratorio di Santa Croce (Tissi) su Wikipedia oratorio di Santa Croce (Q19984460) su Wikidata

Siti archeologici[modifica]

  • 40.683148.561325 Domus de janas Sas Puntas.
  • Nuraghe del Monte Sant'Andria.
  • 40.648648.593566 Nuraghe Tresnuraghes. Nuraghe del tipo "a tholos complesso".
  • Ruderi abitato romano di S'Attentu.


Eventi e feste[modifica]


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]



Nei dintorni[modifica]



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