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| descrizione=Necropoli etrusca situata alla base della rupe di Orvieto, raggiunse la sua massima estensione tra la metà del VI e del V secolo a.C. La necropoli è strutturata come agglomerato di piccole tombe a edicola di forma quadrangolare e tutte approssimativamente delle stesse dimensioni (3 x 2 m). Le tombe, circa una settantina, realizzate in mattoni di tufo, sono del tipo "a camera" e in linea di massima sono disposte ortogonalmente in modo da lasciare dei piccoli camminamenti che permettono di spostarsi fra di esse. Si tratta perlopiù di tombe monofamiliari di piccole dimensioni e una parte di esse è visitabile: nella maggior parte dei casi si discende nelle tombe tramite un paio di gradini, e all'interno si trovano delle banchine addossate alle pareti su cui erano deposti i defunti. Davanti alla porta o sopra la copertura, venivano posti dei cippi con funzione di segnacolo funerario la cui forma indicava il sesso del sepolto: per gli uomini a forma di pigna, per le donne a forma di cilindro. Durante gli scavi, iniziati nel XIX secolo, sono stati ritrovati molti oggetti appartenenti a corredi funerari: fibule, specchi, lance, monili, vasi in bronzo, terracotte e buccheri, la maggior parte dei quali è ora conservato al ''museo Faina''. |
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Versione delle 08:52, 6 mag 2016
Orvieto | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Umbria | |
Altitudine | 325 m m s.l.m. | |
Superficie | 281,27 km² | |
Abitanti | 21.064 (censimento 2011) | |
Nome abitanti | orvietani | |
Prefisso tel | +39 0763 | |
CAP | 05018 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Giuseppe | |
Posizione
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Sito istituzionale | ||
Orvieto è una città dell'Umbria.
Da sapere
Orvieto si trova nel settore sud-occidentale dell'Umbria, in provincia di Terni e sorge su una rupe di tufo che si staglia fra i 20 e i 50 metri dal piano della valle del fiume Paglia, affluente di destra del Tevere. La sua origine si deve all'attività quaternaria del sistema vulcanico di Volsini, nei pressi dell'odierna Bolsena. Orvieto fu nell'antichità un notevole centro etrusco, probabilmente Volsinii, sede del santuario Fanum Voltumnae, e successivamente un importante Comune medievale, quando i suoi possedimenti arrivavano ad Orbetello e Talamone sul Mar Tirreno. Durante il XIII secolo fu sede di cinque papi: Urbano IV, Gregorio X, Martino IV, Nicola IV e Bonifacio VIII.
Quando andare
Grazie al clima piuttosto mite, Orvieto è visitabile tutto l'anno. L'autunno è spesso nebbioso, a causa dell'influsso del lago di Corbara sul clima. In queste occasioni può succedere che un mare di nebbia copra il piano della valle, offrendo uno spettacolo suggestivo a chi si affaccia dalla rupe. I periodi migliori per visitare Orvieto sono primavera, quando sono concentrate la maggior parte delle manifestazioni culturali, e l'autunno, consigliato invece se si vuole fare un tour eno-gastronomico nella città.
Come orientarsi
Come arrivare
In auto
Orvieto è raggiungibile dall'autostrada A1, grazie all'omonimo casello, situato al chilometro 451 dell'autostrada, a circa 150 km dal casello di Firenze sud e 80 km dalla diramazione per Roma nord. L'uscita si trova nella frazione di Orvieto Scalo lungo la strada statale 205 Amerina, a pochi chilometri dal centro cittadino.
Per chi arriva in Umbria usando la superstrada E45, è possibile arrivare ad Orvieto usando l'uscita Todi/Orvieto, distante circa 25 km dalla città, percorrendo le strade statali 448 di Baschi e 205 Amerina e passando in vicinanza del Lago di Corbara.
In treno
La stazione di Orvieto si trova sulla linea Firenze-Roma a 189 km dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella e 125 km da Roma Termini. Sono frequenti i collegamenti con Roma e Firenze (treni regionali, circa ogni 2 ore).
Come spostarsi
Cosa vedere
- 1 Pozzo di San Patrizio, Viale Sangallo, ☎ +39 0763 343768. 5,00 €. Novembre-gennaio: 10:00-16:45; marzo-aprile, settembre-ottobre: 9:00-18:45; maggio-agosto: 9:00-19:45. Costruito da Antonio da Sangallo il Giovane tra il 1527 e il 1537, per volere di papa Clemente VII, fu progettato per fornire acqua alla città in caso di calamità o assedio. Ha forma cilindrica, con un diametro di 13 m e una profondità di 54. L'accesso è garantito da due rampe elicoidali a senso unico, completamente autonome e servite da due diverse porte, che consentivano di trasportare l'acqua estratta con i muli, senza ostacolarsi. I gradini, di forma e inclinazione adatti ai muli, sono 248.
- 2 Pozzo della Cava, Via della Cava, 28, ☎ +39 0763 342373, fax: +39 0763 341029, info@pozzodellacava.it. 3,00 €. Mar-Dom 9:00-20:00; Lun chiuso. Il pozzo è profondo 36 metri e in fondo si trova ancora l'acqua. Fa parte di un complesso ipogeo di nove stanze comunicanti. Di origine etrusca, fu riutilizzato nel XVI secolo, ma chiuso già nel 1646. Fu poi riscoperto nel 1984. Le cavità erano ricche di ritrovamenti archeologici etruschi, medievali e rinascimentali.
- 3 Torre del Moro, Corso Cavour, 87, ☎ +39 0763 344567. 2,80 €. Marzo-aprile, settembre-ottobre: 10:00-19:00; maggio-agosto: 10:00-20:00; novembre-febbraio: 10:30-16:30. La torre è alta 47 metri e su ogni parete ha un grande quadrante di un orologio installato nel 1875. Sulla sommità sono presenti due campane i cui rintocchi segnano le ore e i quarti d'ora. La torre si trova al centro urbanistico della città, all'incrocio fra corso Cavour, via del Duomo e via della Costituente. È il punto d'incontro dei quattro quartieri storici di Serancia, Corsica, Olmo e Stella. Dalla sommità si possono ammirare gli stretti vicoli della città e le colline circostanti fra cui svettano i monti Cetona e Amiata.
- 4 Necropoli del Crocifisso del Tufo, Località le Conce, ☎ +39 0763 343611. 3,00 €. 10:00-19:00. Necropoli etrusca situata alla base della rupe di Orvieto, raggiunse la sua massima estensione tra la metà del VI e del V secolo a.C. La necropoli è strutturata come agglomerato di piccole tombe a edicola di forma quadrangolare e tutte approssimativamente delle stesse dimensioni (3 x 2 m). Le tombe, circa una settantina, realizzate in mattoni di tufo, sono del tipo "a camera" e in linea di massima sono disposte ortogonalmente in modo da lasciare dei piccoli camminamenti che permettono di spostarsi fra di esse. Si tratta perlopiù di tombe monofamiliari di piccole dimensioni e una parte di esse è visitabile: nella maggior parte dei casi si discende nelle tombe tramite un paio di gradini, e all'interno si trovano delle banchine addossate alle pareti su cui erano deposti i defunti. Davanti alla porta o sopra la copertura, venivano posti dei cippi con funzione di segnacolo funerario la cui forma indicava il sesso del sepolto: per gli uomini a forma di pigna, per le donne a forma di cilindro. Durante gli scavi, iniziati nel XIX secolo, sono stati ritrovati molti oggetti appartenenti a corredi funerari: fibule, specchi, lance, monili, vasi in bronzo, terracotte e buccheri, la maggior parte dei quali è ora conservato al museo Faina.
- 5 Necropoli di Cannicella. Gratuito.
Chiese
- 6 Duomo, Piazza Duomo, ☎ +39 0763 343592, opsm@opsm.it. 3€. Novembre-febbraio: 9:30-13:00, 14:30-17:00; marzo e ottobre: 9:30-18:00; aprile-settembre: 9:30-19:00. Grande basilica gotica costruita a partire dalla fine del XIII secolo. La facciata tripartita ha un grande rosone del XIV secolo, mosaici d'oro sulla sommità e bassorilievi che rappresentano storie della Bibbia dalla Creazione al Giudizio Finale nella parte inferiore. Le porte di bronzo sono opera moderna dello scultore Emilio Greco. L'interno è a pianta basilicale con tre navate coperte da un soffitto a capriate lignee. Il transetto, in origine non sporgente rispetto alle pareti laterali, consta in tre campate coperte da volte a crociera, ed è stato in seguito ampliato a formare le due cappelle alle due estremità destra e sinistra, rispettivamente, le cappella di San Brizio (XV secolo) e quella del Corporale (XIV secolo). La prima è stata affrescata da Beato Angelico e Luca Signorelli con immagini del Giudizio Universale. La seconda contiene il Corporale del Miracolo di Bolsena, avvenuto nel 1263, quando il lino che ricopriva l'altare fu macchiato dal sangue uscito dall'ostia durante una messa tenuta a Bolsena da un prete boemo che dubitava della transustanziazione. L'interno è stato affrescato da Ugolino di Prete Ilario con immagini riguardanti il Miracolo di Bolsena e il mistero della transustanziazione. La cappella del Corporale custodisce anche il Reliquiario del Corporale, capolavoro di arte gotica italiana ed europea, realizzato tra il 1337 e il 1338 dall'orafo senese Ugolino di Vieri. Il reliquiario, destinato a raccogliere il Corporale, riproduce la sagoma tripartita della facciata del Duomo con scene della Vita di Cristo e del miracolo di Bolsena realizzate in argento, oro e smalto traslucido. Il presbiterio, a pianta quadrata, è al di là della campata centrale del transetto ed è stato affrescato a partire dal 1370 dallo stesso Ugolino di Prete Ilario, con immagini raffiguranti storie della Vita della Madonna.
- 7 Chiesa di San Giovenale, Piazza San Giovenale. gratuito. Lun-Dom 9:00-12:00, 16:00-19:00. Una delle più antiche chiese di Orvieto, è situata sul bordo occidentale della rupe, da cui si può vedere la valle sottostante del fiume Paglia. Fu costruita nel 1004, sui resti di una chiesa paleocristiana dedicata a san Giovenale e probabilmente sulle fondamenta un tempio etrusco dedicato a Giove. La chiesa fu costruita inizialmente in stile romanico, ma fu rimaneggiata nel XIV secolo, seguendo dettami gotici. La pianta è a struttura basilicale su due livelli congiunti da una breve gradinata, suddivisa in tre navate, una centrale più ampia culminante nell'abside quadrato e due laterali più piccole terminanti con volte a crociera. L'interno della chiesa presenta affreschi di scuola orvietana medievale databili a partire dal XII secolo che si sono conservati nonostante i diversi rifacimenti subiti dalla chiesa a partire dal XV secolo. L'altare è una scultura in marmo in stile bizantino. Nel XX secolo fu rinvenuta sotto una lastra d'argento una Maestà del XV secolo, nota con il nome di Madonna del Soccorso, di cui si erano perse le tracce. Sulla parete frontale è scolpito un bassorilievo di foggia longobarda ad intreccio di nodi ; alcune colonnine ai lati sorreggono dei pilastri scolpiti di soggetto vario: (una colomba con un grifo, un abate che officia, foglie di acanto, San Giovenale che benedice ed infine l'Arcangelo Michele che ha sulla mano sinistra un giglio tripartito, simbolo probabilmente legato all'eresia patarina).
- 8 Chiesa di Sant'Andrea, Piazza della Repubblica. Gratuito. Edificata a lato del Palazzo Comunale, la Chiesa di Sant'Andrea sorge su un luogo di culto attivo da più di 3000 anni. L'attuale edificio, del XII secolo, è stato costruito su una chiesa paleocristiana del VI secolo, sorto a sua volta sulle rovine di un tempio etrusco. La chiesa ha una struttura a croce romana, articolata in tre navate con transetto e abside semicircolare. La copertura delle navate è a capriate lignee, mentre l'incrocio fra il corpo centrale e il transetto è coperto da volte a crociera sorrette da pilastri a fascio. I muri perimetrali sono realizzati in tufo, il pavimento in marmo. All'interno vi sono un pulpito cosmatesco, un'edicola tombale, i resti di un corpus di affreschi che comprendono opere risalenti al XIV, XVII e alla fine del XIX secolo. All'esterno, gli altorilievi nella lunetta del portale, la vetrata del rosone e le maioliche e terrecotte del portico nuovo sono state inserite durante il restauro del 1926. I Sotterranei conservano ancora i resti dei precedenti edifici di culto.
- 9 Chiesa di San Domenico, Piazza XXIX Marzo. Gratuito. Situata in piazza XXIX Marzo, è quello che rimane di un edificio a tre navate, dopo la demolizione del resto del corpo della chiesa nel 1932 per la costruzione dell'Accademia femminile di educazione fisica. La sua costruzione fu iniziata nel 1233, pochi anni dopo la morte di san Domenico. Dell'edificio originale rimangono soltanto l'abside e il transetto. Al suo interno è conservato il mausoleo del cardinale De Braye realizzato dal Arnolfo di Cambio attorno al 1282. Gli ultimi restauri hanno messo in evidenza come la statua della Madonna sia in realtà una statua romana del II secolo a.C. Dalla chiesa proviene il bellissimo Polittico con Madonna, Bambino e Santi di Simone Martini (1323-1324), conservato oggi al Museo dell'Opera del Duomo.
Musei
- 10 Museo archeologico nazionale, Piazza Duomo - Palazzo Papale, ☎ +39 0763 341039. 4,00 €. 8:30-19:30. Ospitato all'interno del palazzo Papale, raccoglie reperti di origine etrusca rinvenuti durante gli scavi nelle necropoli orvietane del Crocifisso del Tufo e di Cannicella e corredi funerari provenienti dalla necropoli di Porano. Sono conservate inoltre le pitture parietali delle due tombe Golini, scoperte nel XIX secolo, ed esposte ora in una ricostruzione fedele degli ambienti originali.
- 11 Museo Claudio Faina e Museo Civico, Piazza Duomo, 29, ☎ +39 0763 341511, fax: +39 0763 341250, info@museofaina.it. 4,50€. Aprile-settembre: 09:30-18:00; ottobre-marzo: 10:00-17:00. Lunedì chiuso (novembre-marzo). Fondato come collezione privata nel 1864, appartiene al comune di Orvieto dalla seconda metà del XX secolo. Il museo conserva corredi funebri etruschi e reperti di origine greca tra cui una raccolta di vasi attici a figure nere e rosse del VI-V secolo a.C. Al piano terra sono conservati i frontoni del tempio del Belvedere, mentre all'ultimo piano vi è una collezione numismatica. Degni di nota sono la Venere di Cannicella, statua trovata nel santuario etrusco all'interno della Necropoli di Cannicella, e un cippo a testa di guerriero proveniente dalla Necropoli del Crocifisso del Tufo.
Eventi e feste
- Umbria Jazz Winter. Dal 30 dicembre al 3 gennaio.
- Corpus Domini. fra fine maggio e inizio giugno.
- Palombella. Domenica di pentecoste.
Cosa fare
Acquisti
Come divertirsi
Dove mangiare
Dove alloggiare
Sicurezza
Come restare in contatto
Nei dintorni
Altri progetti
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- Wikiquote contiene citazioni di o su Orvieto
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