Santa Cruz de la Sierra | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Bolivia | |
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Altitudine | 416 m s.l.m. | |
Abitanti | 1.774.998 (2009) | |
Prefisso tel | +591 3 | |
CAP | 07-0101-0100-1001 | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Santa Cruz de la Sierra è una città della Bolivia, capoluogo dell'omonimo dipartimento.
Da sapere
[modifica]Santa Cruz, un tempo rifugio di personaggi legati al nazismo e di chiunque avesse intenzione di far perdere le proprie tracce, è oggi un centro in pieno sviluppo, grazie ai proventi di un'agricoltura basata su piantagioni tropicali che sorgono là dove, in anni nemmeno tanto lontani, stavano fitte e impenetrabili foreste. Santa Cruz ha attratto dal resto del paese e da quelli confinanti molta manovalanza in cerca di impiego e anche stranieri facoltosi a caccia di affari più o meno chiari, Brasiliani soprattutto ma anche Italiani, Tedeschi, Libanesi, Serbi. A questi si sono aggiunti Cinesi e Giapponesi, come testimoniano i numerosi ristoranti asiatici sparsi per la città. Fino agli inizi del XXI secolo la città aveva fama di essere un centro internazionale del contrabbando di cocaina ma anche di altre droghe ricavate dal papavero da oppio che non cresce in sud-America ma in alcuni paesi asiatici quali l'Afghanistan, la Birmania, il Laos.
Nel 2009 Santa Cruz ha superato la stessa capitale per numero di abitanti e ha contemporaneamente accresciuto le sue fortune turistiche grazie al suo aeroporto, divenuto oramai uno scalo internazionale con voli anche da Madrid.
Diversamente dalle maggiori città boliviane, Santa Cruz giace su un territorio completamente piatto alle falde della Sierra.
Mentre a luglio agosto, le città dell'altopiano battono i denti dal freddo, gli abitanti di Santa Cruz vanno in maniche corte per difendersi dall'afa. La città, posta a 416 m. d'altitudine, gode di un clima tropicale. D'inverno (21 giugno-20 settembre) il termometro è gradevolmente attestato tra gli 8° e i 29° mentre d'estate (21 dicembre - 20 marzo) le temperature medie salgono di una decina di gradi e più e con esse anche il tasso di umidità. Le precipitazioni piovose sono frequenti soprattutto nei mesi gennaio-febbraio. L'inverno australe rappresenta dunque il periodo più propizio per una visita in città e per un tour agli strabilianti parchi naturali delle vicinanze, facilmente abbinabile a un giro delle missioni gesuite.
Come orientarsi
[modifica]Santa Cruz ha un centro compatto racchiuso entro otto strade a scorrimento veloce e a forma di anelli concentrici. Ogni anello dista dall'altro circa 1 km.
Il punto focale del centro è la piazza "24 de Septiembre" ove si erge la cattedrale.
Sull'"Avenida Monseñor Rivero", a nord del centro, appena oltre il 1° anello e il parco Arenales, sono allineati un gran numero di locali adibiti a ristoranti, bar e night.
Equipetrol è il nome del quartiere elitario di Santa Cruz.
Come arrivare
[modifica]Il "Terminal Bimodal de Santa Cruz de La Sierra", ovvero la stazione ferroviaria e quella degli autobus sono accolte in un unico spazio ad est del centro ed entro il terzo anello. Frequenti corse in autobus per Cochabamba
In aereo
[modifica]La Gol Transportes Aéreos effettua voli da Campo Grande, São Paulo-Guarulhos, Salvador de Bahia.
In auto
[modifica]Santa Cruz dista 473 km da Cochabamba, situata a nord-ovest. Proseguendo su questa strada che è il principale asse viario (nº 4) si incontra la capitale. (858 km da Santa Cruz).
Sucre dista 612 km passando per Cochabamba.
Come spostarsi
[modifica]In auto
[modifica]Tra le agenzie noleggio auto (e jeeps), oltre alla Avis e alla Hertz va citata Barron (Av. Alemana N°. 50 2°. Anillo, tel: +591 3 342 0160. Fax: +591 3 342 3439)
Cosa vedere
[modifica]- Basilica Menor de San Lorenzo, Plaza Metropolitana 24 de septiembre. I lavori per l'edificazione della cattedrale di Santa Cruz furono avviati al tempo di Francisco de Toledo, viceré del Perù e completati nel 1605. Nel 1770 il vescovo Ramón de Herbosos decretò la ricostruzione del tempio affidando la direzione dei lavori ad Antonio Lombardo. Nel 1838 anche questo edificio fu sostituito da un altro realizzato dall'architetto Felipe Bertrés. Il nuovo tempio, in stile eclettico, fu aperto al culto nel 1915. All'interno spicca l'altare maggiore che conserva in parte la doratura originaria e quattro sculture provenienti dalla missione gesuita di San Pedro de Moxos.
- Museo della Cattedrale (Museo Catedralicio de Arte Sacro), Plaza Metropolitana 24 de septiembre. Oggetti in oro e argento provenienti da chiese di missioni gesuite, paramenti sacri e ritratti su tela testimoniano la ricchezza artistica del periodo coloniale.
- Casa Municipal de la Cultura Raúl Otero Reiche. Lun-Ven 08:00–12:00, 15:00–21:00; Sab-Dom 16:00–20:30. Una collezione di dipinti di artisti boliviani contemporanei. Tra questi spiccano le opere del pittore Herminio Pedraza
- Museo Etnofolclórico (Parque El Arenal,). Piccola collezione di oggetti artigianali di culture indigene dei bassopiani amazzonici. L'edificio che accoglie la mostra sta sull'isoletta del laghetto al centro del parco pubblico "El Arenal".
- Museo de Historia Natural Noel Kempff Mercado, Avenida Irala 655 & Av. Del Ejercito, ☎ +591 3 336 6574. 08:00-12:00 e 15:00-18:00.. Ospitato nell'ex sede dell'ufficio immigrazione, il museo di Storia Naturale mostra la flora e la fauna tropicale della Bolivia orientale. È dedicato, come il giardino zoologico, alla memoria di Noel Kempff Mercado, un professore universitario di scienze naturali che fu trucidato dai narcotrafficanti il 5 settembre del 1986. Il piccolo aereo su cui viaggiava a scopi di ricerca scientifica insieme ai suoi collaboratori, atterrò infatti per errore su una pista riservata ai contrabbandieri le cui guardie non esitarono a crivellare gli intrusi a colpi di mitra. Il luogo dell'eccidio fu in una zona della serranía de Huanchaca, oggi entro i confini del parco nazionale che porta il nome del professore.
- Jardín Zoológico Noel Kempf Mercado. Molto curato, il giardino zoologico di Santa Cruz è considerato uno dei migliori di tutto il continente sud-americano. Più di 500,000 visitatori ne varcano ogni anno i cancelli. Lo zoo accoglie circa 2300 esemplari di 200 specie diverse che vivono in uno stato di semilibertà in uno spazio di 66.000 m². La fauna è composta da mammiferi, rettili e uccelli delle zone tropicali come tapiri, puma, giaguari, coccodrilli e jucumari (orso andino o orso dagli occhiali).
- Giardino botanico (Jardín Botánico de Santa Cruz de la Sierra) (12 km ad est del centro in località Cotoca.). Lun-Dom 7:00-16:00. Creato nel 1984, con lo scopo di preservare le piante dell'ecosistema acquatico boliviano, il giardino si estende sulle rive del fiume Piraí. I sentieri all'interno del parco si snodano per un totale di 6 km. Le piante sono quelle tipiche del clima tropicale.
Eventi e feste
[modifica]Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Dove alloggiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- Hotel Copacabana**, Calle Junin No. 217. Consigliato da una nota guida.
- La Siesta***, Calle Vallegrande n° 17 (Zona del centro), ☎ +591 3 333 0146, lasiesta@infonet.com.bo. Servizi basilari e stanze pulitissime. Albergo raccomandato da super esperti del turismo.
Prezzi medi
[modifica]- Yotaú Suites, Av. San Martín N° 7, (Barrio Equipetrol), ☎ +591 3 336 3952.
- Hotel Arenal****, Calle Beni n° 340 (Qualche isolato dopo la piazza centrale di Santa Cruz), ☎ +591 3 334 6910.
- [link non funzionante] Hotel Viru-Viru, Calle Junín 338, ☎ +591 3 333 5298, +591 3 336 2922. Poscina, accesso gratis alla rete tramite wi-fi.
Prezzi elevati
[modifica]- Los Tajibos, Av. San Martín N° 455, ☎ +591 3 342 1000.
- Hotel Condominio Buganvillas, Av. Roca y Coronado 901, fax: +591 3 355 1212.
- Gran Hotel Santa Cruz, Calle Rene Moreno 269 (Al centro), ☎ +591 3 334 8811.
Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]Non esitate a noleggiare un fuoristrada a quattro ruote motrici se ne avete la possibilità. Il dipartimento del quale Santa Cruz è capoluogo offre parecchie meraviglie molte delle quali remote o nascoste e comunque accessibili soltanto tramite strade sterrate o piste. Ovviamente non ha senso noleggiare una jeep nella stagione delle piogge che, ricordiamolo, va da dicembre a marzo.
- Parco nazionale Noel Kempff Mercado [link non funzionante] - Dichiarato patrimonio dell'UNESCO nell'anno 2000, il parco nazionale "Noel Kempff Mercado" è una delle meraviglie della Bolivia ma è in una posizione remota accessibile via terra (solo nella stagione asciutta) da San Ignacio de Velasco.
- Parco nazionale Amboró - Si può accedere al parco passando dalla strada per l'aeroporto di Viru-Viru e quindi girando a sinistra all'altezza del borgo di Montero.
- El Fuerte de Samaipata - Sito UNESCO
- Vallegrande - Uscendo da Santa Cruz in direzione di Cochabamba (strada statale nº 4) e superata Samaipata, si volta a sinistra per Vallegrande, nelle cui vicinanze sta La Higuera, il luogo dove in data 9 ottobre 1967 fu ucciso Che Guevara.
- San José de Chiquitos imboccando la 4 in direzione di Puerto Suarez (confine con il Brasile), troviamo dapprima Cotoca e quindi Puerto Pailas.
Itinerari
[modifica]- Giro delle missioni gesuite - A partire da San José de Chiquitos. I luoghi delle missioni sparsi nella zona di savana di Chiquitanía ("Los Chiquitos" or "Gran Chiquitanía"). Sono stati dichiarati patrimoni mondiale dell'umanità dall'UNESCO nel 1990.
Altri progetti
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