Riolo Terme | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Emilia-Romagna | |
Territorio | Appennino romagnolo | |
Altitudine | 98 m s.l.m. | |
Superficie | 44,26 km² | |
Abitanti | 5.643 (2020) | |
Nome abitanti | Riolesi | |
Prefisso tel | +39 | |
CAP | 0546 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Giovanni Battista, Beata Vergine del Rosario, Madonna del Presidio | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Riolo Terme è un centro termale dell'Emilia-Romagna.
Da sapere
[modifica]Fino al 1957 si chiamava Riolo dei Bagni.
Cenni geografici
[modifica]Sui primi rilievi dell'Appennino romagnolo, è una nota stazione termale; dista 14 km da Imola, 16 da Faenza, 13 da Brisighella.
Cenni storici
[modifica]Nel Trecento il centro principale della zona era il paese di Laderchio che nel 1376 chiese protezione alla città di Bologna, potenza rivale sia di Imola che di Faenza, promettendole obbedienza. Il senato bolognese dispose che gli abitanti dei centri vicini si trasferissero in un nuovo sito, ed avviò la costruzione della rocca su progetto di Masino della Colla, determinando così la nascita di Riolo. Nello stesso periodo Bologna fondò Castel Bolognese sulla via Emilia. Il nuovo centro abitato fu costruito in un luogo strategico, difeso naturalmente da scarpate su due lati. Le case furono edificate a ridosso della scarpata affacciata sul fiume Senio e verso il suo affluente rio Vecchio, mentre la rocca fu edificata sul lato opposto, a rinforzo del lato privo di difese naturali. Il primo impianto urbano di Riolo fu quello tipico dei centri di fondazione medioevale, con alcune strade parallele ed una trasversale di collegamento, come nella struttura urbana originaria di Castel Bolognese.
Nel 1424 Filippo Maria Visconti conquistò Imola e divenne il nuovo padrone la valle del Senio. Quindici anni dopo i Visconti cedettero in concessione Imola e Riolo ai Manfredi che effettuarono lavori di miglioramento alla struttura della rocca, comprendenti la costruzione del fossato ed il rinforzo della mura cittadine.
Nel 1478 Girolamo Riario, signore di Imola, conquistò Riolo. Durante la sua signora, e quella della moglie Caterina Sforza la rocca di Riolo assunse la sua forma attuale. Dopo l'effimera signoria di Cesare Borgia sulla Romagna, Riolo entrò a far parte dello Stato Pontificio. Ben presto la rocca perse la sua funzione militare, tanto che verso la fine del secolo i muri portanti manifestarono il pericolo di crollo. I riolesi provvidero al restauro a spese proprie.
Lentamente il paese si risollevò, grazie anche alla scoperta dei bagni termali. La località iniziò ad essere conosciuta per le acque ricche di idrogeno solforato, adatte alla cura di diversi malanni. Nel 1811 i visitatori risultarono essere più di cinquecento e vennero ospitati dai cittadini riolesi che si improvvisarono affittacamere. Nel 1820 si costruì, in legno, la prima struttura per lo sfruttamento termale[5]. Durante il XIX secolo cambiò il volto di Riolo: fu costruita una nuova strada di accesso, più larga e che puntava direttamente verso il centro (la vecchia strada di accesso corrisponde all'odierna via Aldo Moro); il fossato della rocca fu interrato; fu ricavato nuovo spazio per il mercato dall'abbattimento di altre strutture; nel 1857 fu ricostruito il ponte sul Senio; il paese cominciò ad espandersi al di fuori della cinta muraria. Nello stesso periodo lo stabilimento termale ampliò la propria offerta: nel 1865 lungo le sponde del Rio Vecchio erano attive cinque fonti: due di acqua salata, due di acqua solforosa ed una ferruginosa. A metà dell'Ottocento gli utenti delle acque termali erano quattromila all'anno. Lo stabilimento era aperto dal 25 giugno al 17 settembre.
Nel 1867 il Comune acquistò tutte le sorgenti lungo il rio Vecchio, e due anni dopo decise di riunirle convogliandole in un unico luogo ove fosse possibile costruire uno stabilimento moderno. Nacquero così le Terme di Riolo. Nel nuovo stabilimento vennero condotte tutte le acque termali della zona: solfuree, salsoiodiche, clorurato-sodiche e ferruginose, atte a curare le affezioni dell’apparato respiratorio, i problemi ginecologici e le disfunzioni intestinali. L'apertura delle Terme fu celebrata il 24 luglio 1877. L'acqua di Riolo fu subito considerata fra le migliori e più efficaci, tanto che, oltre che destinata all'uso locale, venne imbottigliata e venduta in varie città italiane. I proventi servirono anche a migliorare le strade che attraversavano Riolo.
Nel 1892 si completò il trasferimento del comune all'interno della rocca, che subì diversi rimaneggiamenti per essere adattata a questa nuova funzione. All'alba del nuovo secolo le terme erano attrezzate con eleganti edifici per le cure, un vasto parco con la «Villa Margherita» (in onore di Margherita di Savoia), che ospitava il cinema, il teatro e il casinò. Nel 1914 il paese assunse il nome di Riolo dei Bagni. Fino al 1944 la seconda guerra mondiale non fu avvertita a Riolo. Invece, nei quattro mesi durante i quali il fronte si arrestò lungo il Senio, Riolo fu soggetta a bombardamenti alleati e a ritorsioni tedesche, che provocarono gravi danni a tutto il centro abitato e la morte di 613 persone fra militari, partigiani e civili. Il 27 % degli edifici fu distrutto e il 45 % venne gravemente danneggiato. I tedeschi fecero saltare villa Margherita e il ponte sul Senio. Anche lo stabilimento termale subì gravi danni. L'offensiva finale fu lanciata dagli Alleati nell'aprile 1945. Riolo fu liberata l'11 aprile, dopo 127 lunghi giorni d'assedio, dal Gruppo di Combattimento "Friuli" e dalla Brigata Ebraica, inquadrati nel X Corpo d'Armata britannico. I riolesi deposero i corpi dei sedici concittadini caduti in combattimento nell'oratorio dedicato alla Beata Vergine del Presidio.
Nel 1957 Riolo dei Bagni cambiò nome nel più moderno Riolo Terme e nel 2001, a seguito di decreto del Presidente della Repubblica, Riolo Terme ha ottenuto il titolo di Città.
Come orientarsi
[modifica]Il suo territorio comunale comprende anche le frazioni di Borgo Rivola, Cuffiano, Isola, Mazzolano e Torranello.
- 1 Area di sosta camper nel Parco Fluviale - Via Firenze. Area che consente ai camper lo scarico dei servizi igienici e dispone di fornitura acqua.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- Aeroporto L.Ridolfi, Forli’ (30 km circa da Riolo);
- Aeroporto G.Marconi, Bologna (50 km circa da Riolo).
In auto
[modifica]- Autostrada A14 Bologna-Ancona, uscita Imola provenendo da nord; quindi immettersi sulla SS9 Via Emilia direzione Rimini; poco prima del centro abitato di Castel Bolognese svoltare a destra direzione Riolo Terme.
- Autostrada A14 Bologna-Ancona, uscita Faenza provenendo da sud; immettersi sulla SS9 Via Emilia direzione Bologna; poco dopo il centro abitato di Castel Bolognese svoltare a sinistra direzione Riolo Terme.
In treno
[modifica]- Stazione di Castelbolognese sulla linea Bologna Ancona o Bologna Ravenna, poi proseguire con bus o taxi (8 km).
In autobus
[modifica]Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Chiesa arcipretale di San Giovanni Battista, Corso Giacomo Matteotti, 63, ☎ +39 0546 71110. Edificata negli anni 1950, è stata aperta nel 1960. La chiesa precedente fu edificata nel centro storico nel 1429 ed elevata ad arcipretale nel 1485; fu distrutta durante la Seconda guerra mondiale.
- 2 Chiesina dei caduti (oratorio dedicato alla "Madonna del Presidio"). La piccola chiesa fu costruita su un incrocio di quattro strade (quadrivio) dove sorgeva un pilastrino con l'immagine di una Madonna col Bambino, in maiolica faentina. Fu dedicata alla Madonna del Presidio, di cui si invocò la protezione a seguito di una grandinata molto estesa che il 2 luglio 1667 distrusse tutto il raccolto del territorio riolese, dando inizio alla tradizione della Festa di maggio. Iniziata la costruzione nel 1679, grazie alla neo costituita Confraternita del Presidio, il 15 ottobre 1689 venne solennemente benedetta, ed al suo interno venne posta la precedente immagine della Madonna, ora chiamata "Madonna del Presidio". Nel 1703 fu costruita la campana (visibile ancora oggi); nel 1835 l'edificio subì un intervento radicale di ristrutturazione ad opera dell'architetto Francesco Bagnaresi. Quasi completamente distrutta, ora si può vedere una ristrutturazione del dopo guerra volta a recuperare l'antica architettura.
- 3 Chiesa di Sasso Letroso. All'interno del parco della Vena del Gesso si trova l'antica chiesa di Sasso Letroso, la cui prima memoria risale al 26 ottobre 1407. L'edificio, oggi in disuso, necessita d'interventi di restauro.
- 4 Rocca sforzesca, Piazza Ivo Mazzanti, ☎ +39 0546 77450. La città può vantare una rocca costruita dagli Sforza. Oggi nella rocca ha sede il museo cittadino.
- 5 Terme, Via Firenze, 15, ☎ +39 0546 71045. Le terme sono la ricchezza principale del paese. Le sorgenti (oggi di proprietà di una società privata) comprendono acque sulfuree, salso-bromo-jodiche e cloruro-sodiche, note per le proprietà terapeutiche nella cura del sistema digerente, dell'asma, delle affezioni alle vie respiratorie. Le acque termali riolesi hanno origine gessosa-solfifera, infatti vengono dalla Vena del Gesso che si estende tra la valle del Senio e la valle del Santerno. Durante la seconda guerra mondiale vennero distrutte in seguito ai combattimenti lungo il fiume Senio; nel dopoguerra vennero poi ricostruite grazie all'impegno del lughese Cavalier Ufficiale Andrea Tabanelli (1876-1956).
Eventi e feste
[modifica]- Feste di maggio. La devozione mariana è molto sentita presso la comunità. Le Feste di Maggio (il mese mariano) si celebrano ininterrottamente dal XVII secolo: nel 1667 infatti gli abitanti fecero voto alla Madonna affinché li proteggesse da tutti i pericoli, dell'anima e del corpo, che minacciavano il paese. In un giorno di luglio si unirono in processione dietro l'immagine della Vergine dalla chiesa parrocchiale fino a un incrocio fuori paese, dove era affissa, su un palo, un'altra immagine della Madonna. Da allora la processione si ripete puntualmente ogni anno, seguendo lo stesso percorso. A distanza di secoli sono cambiate alcune cose: il rito si tiene il primo lunedì di maggio e nel punto di arrivo della processione è stata edificata una chiesetta, che i fedeli chiamano "del Presidio" o "delle Rimembranze".
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]- 1 Locanda Ristorante Rosa, Via Rio Vecchio, 16, ☎ +39 0546 74369.
- 2 Ristorante Osteria degli Artisti, Via Don Giovanni Costa, 18, ☎ +39 0546 71296.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Albergo Alma, Via Firenze, 38, ☎ +39 0546 71097.
- 2 Hotel Ristorante Senio, Via Firenze, 20, ☎ +39 0546 71154. hotel tre stelle
- 3 Villa delle Fonti, Via Firenze, 11, ☎ +39 0546 71086. Hotel tre stelle
Sicurezza
[modifica]2 Farmacia Bernardi, Via Aldo Moro, 6, ☎ +39 0546 74052.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 3 Poste italiane, via Antonio Gramsci 2, ☎ +39054670997.
Nei dintorni
[modifica]Altri progetti
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