Avila Ávila | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Spagna | |
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Regione | Castiglia e León | |
Territorio | Provincia di Avila | |
Superficie | 231,9 km² | |
Abitanti | 57.741 (stima 2023) | |
Prefisso tel | +34 920 | |
CAP | 05001–05006 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Seguendo, Santa Teresa de Jesús, Virgen de la Soterraña | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Avila (Ávila) è il capoluogo della omonima provincia, una delle nove in cui è suddivisa la regione spagnola di Castiglia e León.
Da sapere
[modifica]Celebre per aver dato i natali a Santa Teresa, una delle figure più eminenti del cattolicesimo del XVI secolo, Avila è racchiusa all'interno di mura sorprendentemente ben conservate che appaiono da lontano in tutta la loro imponenza ai viaggiatori diretti in città tra nudi paesaggi della Meseta difficilmente dimenticabili. Nel 1985 il centro storico della città è stato dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità.
Cenni geografici
[modifica]Avila è situata nella zona centro-occidentale della Meseta, l'altopiano che occupa gran parte della penisola iberica. La città è situata su uno sperone roccioso che domina il rio Adaja, un affluente del Duero.
Avila detiene il primato di capoluogo più alto di Spagna essendo situata a un'altitudine che varia dai 1.535 m della vetta Alto de Casasola ai 969 m della valle del fiume Adaja.
Quando andare
[modifica]L'elevata altitudine e la notevole distanza dal mare condizionano il clima di Ávila, caratterizzato da inverni lunghi e rigidi e da estati fresche. La temperatura più alta registrata è stata di 37,6°. Altro fattore che non dovrete trascurare prima di partire è la velocità del vento a volte più che impetuosa in questa zona della Meseta spagnola.
Cenni storici
[modifica]In epoca preromana (V secolo a.C.), Ávila era abitata dai Vettones, che la chiamavano Obila (Ὀβίλα) ("Alta Montagna") e vi costruirono una delle loro più possenti fortezze. Nelle vicinanze si trovano statue in pietra dell'età del bronzo raffiguranti cinghiali (noti come verracio).
Ávila potrebbe essere stata l'antica città conosciuta come Abula, menzionata da Tolomeo nella sua Geographia (II 6, 60) come situata nella regione iberica della Bastetania. Abula è menzionata come una delle prime città in Hispania che fu convertita al cristianesimo da Secundus di Abula (San Segundo), tuttavia, Abula potrebbe anche essere stata la città di Abla.
Dopo la conquista da parte dell'antica Roma, la città fu chiamata Abila o Abela. La pianta della città rimane tipicamente romana; di forma rettangolare, con le sue due strade principali (cardo e decumano) che si intersecano in un foro al centro. I resti romani che sono incastonati nelle mura della città agli ingressi orientale e meridionale (ora le porte Alcazar e Rastro) sembrano essere state pietre d'altare in pietra squadrata.
Per tradizione, nel I secolo, Secondo, dopo aver viaggiato attraverso la provincia romana di Hispania Baetica, portò il Vangelo ad Ávila e ne fu nominato primo vescovo.
Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, Ávila divenne una roccaforte dei Visigoti. Conquistata dai Mori (arabi) (che la chiamavano Ābila, آبلة), fu ripetutamente attaccata dai regni cristiani iberici settentrionali, diventando una terra di nessuno praticamente disabitata. Fu ripopolata intorno al 1088 in seguito alla definitiva riconquista dell'area da parte di Raimondo di Borgogna, genero di Alfonso VI di León e Castiglia. Egli impiegò due stranieri, Casandro Romano e Florin de Pituenga, per costruire una città di frontiera in pietra e creare le mura che ancora oggi esistono.
La città raggiunse un periodo di prosperità sotto i monarchi cattolici all'inizio del XVI secolo.
Durante la rivolta dei Comuneros, la città divenne il primo luogo di incontro della Santa junta (il consiglio di governo sacro) il 1° agosto 1520. La Junta di Ávila redasse il Proyecto de Ley Perpetua (una sorta di bozza proto-costituzionale che non entrò mai in vigore) nella cattedrale di Ávila nell'estate del 1520, prevedendo che le città si riunissero ogni tre anni senza il requisito della sanzione o della presenza reale, determinando la tassazione e fungendo da controllo e bilanciamento dell'attività governativa.
Santa Teresa nacque ad Avila il 28 Marzo 1515. Attiva durante la Controriforma, Teresa divenne la figura centrale di un movimento di rinnovamento spirituale e monastico, riformando gli Ordini Carmelitani sia femminili che maschili. Al movimento si unì in seguito il giovane frate carmelitano e mistico San Giovanni della Croce, con il quale Teresa fondò i Carmelitani Scalzi.
L'autobiografia della santa e i suoi libri "Il Castello Interiore" e "La Via della Perfezione" sono opere di spicco del misticismo cristiano e della pratica della meditazione cristiana. Nella sua autobiografia, scritta come difesa delle sue esperienze mistiche estatiche, la santa discerne quattro stadi nell'ascesa dell'anima verso Dio: preghiera mentale e meditazione; preghiera di quiete; assorbimento in Dio; coscienza estatica.
Il castello interiore, scritto come guida spirituale per le sue consorelle Carmelitane, usa la metafora di sette dimore all'interno del castello dell'anima corrispondenti ai diversi stati in cui l'anima può trovarsi durante la vita.
Santa Teresa d'Avila morì nel convento da lei fondato ad Alba de Tormes (provincia di Saragozza) e lì fu sepolta.
Avila conobbe un lungo declino a partire dal XVII secolo e la sua popolazione si ridusse a soli 4.000 abitanti.
Nel XIX secolo, ci fu una certa ripresa demografica con la costruzione della linea ferroviaria da Madrid fino al confine francese.
La crescita continuò lentamente sotto Franco ma Ávila non ha avuto rilievo nella storia recente, a parte la promozione di politici come Adolfo Suárez, primo ministro democraticamente eletto nella Spagna post-Franco, e José María Aznar, primo ministro dal 1996 al 2004, che rappresentò Ávila nelle Cortes ma non era nativo della città.
Come orientarsi
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La città entro le mura conserva
in parte l’impianto tipico del castro romano a pianta rettangolare, con due strade principali – cardo e decumano – che si intersecano ortogonalmente al centro, dove era il foro. Attualmente questa disposizione appare solo parzialmente modificata, con gli antichi ingressi romani facilmente riconoscibili nelle porte di San Vicente e Gonzalo Dávila. Il cardo massimo corrisponde all'attuale 1 calle de Vallespín mentre il decumano massimo sarebbe costituito dalle odierne 2 Calle de los Caballeros e 3 Calle de Bracamonte. Tutte convergono nella 4 Plaza del Mercado Chico, dove era situato il foro. Anche i ponti sul fiume Adaja e sul fiume Chico sono di origine romana.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]L'aeroporto di Barajas Madrid dista 110 km da Avila, mentre l'aeroporto di Valladolid [link precedentemente non funzionante] si trova a 120 km più a Nord.
In auto
[modifica]Da Madrid prendere l'autostrada A6 fino a Villacastin, da cui si prosegue per 30 km circa sulla N110. Avila si trova a circa 112 km dalla capitale spagnola.
In treno
[modifica]- 5 Stazione di Avila (Estación de Ávila), Paseo de la Estación. La stazione si trova al km 120 della linea Madrid-Hendaya (frontiera con la Francia) che ha perso d'importanza dopo l'inaugurazione della linea ad alta velocità Madrid-Salamanca-Valladolid-Burgos. Informazioni e prenotazioni sul sito della RENFE.
In autobus
[modifica]- 6 Stazione degli autobus extraurbani, Carretera Villacastín-Vigo, 5 (Fermata "Estacion de Autobuses" sulle linee urbane 1, 3, 5, 6 da/per il centro). Situata a 300 m. alla stazione ferroviaria. Vi operano una dozzina di autolinee che gestiscono collegamenti con parecchie località della Spagna, della Francia e anche del Portogallo.
Come spostarsi
[modifica]Per spostarsi all'interno della cinta muraria sono sufficienti le proprie gambe.
Cosa vedere
[modifica]- 1 Cinta muraria, Accessi: Casa de las Carnicerias sulla Calle San Segundo, Puente Adaja sulla calle Marqués de Santo Domingo, Arco del Carmen sulla Plaza Concepción Arena e Puerta del Alcázar sulla piazza Adolfo Suárez, ☎ +34 920354380. 5 € Ridotto: 3,5 €. Ingresso libero ogni martedì dalle 14:00 alle 16:00 eccetto festivi e vigilia di festivi. 29 ottobre-31 marzo Mar-Dom 10:00-18:00. 1 aprile-30 giugno Lun-Dom 10:00-20:00. 1 luglio-31 agosto Lun-Dom 10:00-21:00. 1 settembre-31 ottobre Lun-Dom 10:00-20:00. Le mura di Avila si sviluppano per un perimetro di circa 2,5 km e sono giunte a noi completamente intatte, al punto da sembrare avvolte in un alone fiabesco. Delle nove porte che vi si aprono le più suggestive sono la Puerta de San Vicente e quella dell'Alcázar, fiancheggiate ciascuna da torri alte 20 m. e più. La costruzione delle mura fu avviata alla fine dell'XI secolo per volontà del re Alfonso VI di Castiglia, che incaricò il genero, conte Raimundo de Borgoña, di ripopolare i territori chiamati «de nadie» (terre di nessuno) e al contempo di fortificare le città di Avila, Segovia e Salamanca. I lavori durarono 9 anni, dal 1090 al 1099. Furono impiegati materiali di epoca romana provenienti da una necropoli come dimostrano lapidi e inscrizioni tuttora visibili. Nel corso dei secoli le mura hanno subito varie alterazioni e interventi di restauro. Un progetto del XIX secolo ne prevedeva l'abbattimento ma non andò in porto per mancanza di fondi.
- 2 Cattedrale, Piazza della Cattedrale, ☎ +34 920 211641. 5€. Lun-Dom 10:00-13:00 e 15:30-18:00; Chiusure 1/1, 6/1, 15/10 e 25/10. Fu una delle prime cattedrali gotiche ad essere innalzate nel territorio della Castiglia. Risale al XII secolo ed ha un aspetto di chiesa-fortezza con una facciata principale fiancheggiata da due grosse torri, una delle quali incompiuta. La pianta è a croce latina. Le vetrate sono del XV secolo mentre il coro e il chiostro furono aggiunti nel XVI secolo. La cappella maggiore presenta una magnifica pala d’altare realizzata da Vasco de la Zarza. Vi è annesso un piccolo museo con una pittura di El Greco e oggetti di arte sacra tra i quali spicca un ostensorio in argento opera dell'artista Juan de Arfe.
- 3 Monastero di San Tommaso (Real Monasterio de Santo Tomás), Piazza di Granada 1, ☎ +34 920220400. Lun-Dom 10:00-13:00 e 16:00-19:00. Monastero domenicano eretto nel 1480 su commissione di Hernán Núñez de Arnalte, il tesoriere dei Re cattolici che intese così corrispondere al desiderio di sua moglie, María Dávila e del frate Tomás de Torquemada, primo inquisitore di Spagna che qui passò i suoi ultimi anni fino al giorno della sua morte avvenuta il 16 settembre del 1498 e sepolto con tutta probabilità nel chiostro del silenzio. Il complesso, uno squisito esempio di stile gotico, è costituito da tre chiostri (Claustro del Noviciado, Claustro del Silencio, Claustro de los Reyes) e da una chiesa la cui facciata si distingue per il grande portale incorniciato da due torrette che formano una "H", lettera iniziale di Hispanidad. La facciata è adorna di un rosone con funzione di illuminarne l'interno e dell'emblema dei re cattolici costituito da uno scudo sorretto da un'aquila. L'interno a croce latina presenta una navata principale lunga 53 m e larga 10,50. Vi è situato il sepolcro in alabastro dell'Infante Don Juan, unico figlio dei re cattolici Ferdinando ed Isabella. Il sepolcro fu realizzato dallo scultore toscano Domenico Fancelli che si inspirò al monumento sepolcrale in bronzo di papa Sisto IV nelle grotte del Vaticano, realizzata da Antonio Pollaiolo. La pala d'altare è opera di Pedro de Berruguete (1440-1504) e ritrae scene della vita di San Tommaso d'Aquino.
- 4 Chiesa di San Giovanni Battista (Iglesia de San Juan Bautista.), Piazzetta di San Juan, ☎ +34 920 211127. Dove Santa Teresa ricevette il battesimo nella fonte tuttora visibile.
- 5 Casa natale di Santa Teresa (Iglesia-convento de Santa Teresa), Piazza della santa 2, ☎ +34 920 211030, info@teresadejesus.com. Lun-Dom 9:30-13:30 e 15:30-19:30. Si tratta di un convento finito di costruire nel 1636 sulla casa natale di Santa Teresa di Gesù. È un'opera barocca progettata dal frate architetto Alonso de San José. l'interno è a croce latina con navate laterali che ospitano pregiate sculture del maestro Gregorio Fernández.
- 6 Chiesa di San Pedro, Piazza di Santa Teresa, ☎ +34 920 221904. Lun-Dom 9:30-12:30 e 17:00-20:30. Chiesa romanica fuori le mura, di fronte alla porta dell'Alcázar. Fu eretta tra il 1100 e il 1130 con l'impiego di pietra arenaria. Il suo aspetto originario, molto simile a quello della basilica di San Vicente, fu alterato da diversi interventi nei secoli XIII e XIV. Notevole il grande rosone della facciata. L'interno presenta una pianta basilicale con tre navate.
- 7 Basílica de San Vicente, Piazza di San Vicente, ☎ +34 902 255230. Chiesa romanica, dell'XI secolo eretta sul luogo dove, secondo tradizione, hanno subito il martirio Vicente e le sue sorelle Sabina e Cristeta nell'anno 306, durante la persecuzione di Diocleziano. All'interno si ammira il cenotafio a baldacchino in pietra policroma, ritenuto un capolavoro dell'arte romanica.
- 8 Palacio de los Superunda. Il Palazzo dei Superunda fucostruito intorno al 1580 in stile rinascimentale su commissione di Pedro Ochoa Aguirre, un importante reggente dell'epoca. In seguito fu ereditato dal conte di Superunda e marchese di Bermudo, da cui prende il nome. Nel XX secolo fu acquistato dal pittore italiano Guido Caprotti, che lasciò in eredità al palazzo la sua collezione d'arte. All'interno si ammirano gli stucchi, i soffitti a cassettoni e le decorazioni originali del palazzo.
- 9 Convento de la Encarnación. Il monastero carmelitano dove Santa Teresa entrò all'età di vent'anni sperimentando una profonda trasformazione spirituale che la portò a riformare l'ordine carmelitano, ispirando così la nascita di numerosi conventi in tutta Europa. All'interno si possono visitare La cella di Santa Teresa, la chiesa del monastero, un esempio di architettura religiosa del XVI secolo e il piccolo museo che espone oggetti personali, manoscritti e dipinti di santa Teresa.
- 10 Belvedere delle Quattro Colonne (Los Cuatro Postes). Monumento religioso costituito da quattro colonne doriche di 5 m d'altezza che sorreggono architravi lunghe ciascuna 5 m. formando in tal modo un quadrato al cui centro sta una croce in granito. Il luogo è considerato il miglior punto panoramico donde osservare e (fotografare) la città di Avila e le sue mura. Secondo tradizione si tratta del luogo esatto dove lo zio di Teresa di Gesù trovò la santa e suo fratello Rodrigo mentre, giovanissimi, stavano cercando di sfuggire ai Mori.
Eventi e feste
[modifica]- San Segundo. 2 maggio. San Segundo è il santo patrono di Ávila e i suoi festeggiamenti sono un'esplosione di colori e allegria. Sfilate, concerti, attività per bambini e, naturalmente, la processione del santo per le strade di vita.
- Festival Abvlensis. Agosto. Dal 2012, nel mese di agosto si tiene ad Ávila il festival Abvlensis, che comprende concerti dedicati alla musica di Tomás Luis de Victoria, uno dei compositori più importanti del Rinascimento.
- Mercado medieval (Jornadas medievales). Primi giorni di settembre. Ogni anno, durante il primo fine settimana di settembre, le strade della città si trasformano in un vero e proprio villaggio medievale, offrendo ai visitatori un viaggio nel tempo. Durante le giornate del festival, Ávila rivive i suoi giorni medievali. Le strade si riempiono di bancarelle che vendono prodotti artigianali, cibo e bevande tipiche, mentre artisti di strada, giocolieri, musici e falconieri intrattengono il pubblico con i loro spettacoli.
- Santa Teresa. 15 ottobre. In onore del suo santo più illustre, Ávila celebra nel mese di ottobre feste piene di fervore religioso e attività culturali. La processione del Santo, concerti e fuochi d'artificio sono alcuni dei momenti salienti.
Cosa fare
[modifica]- 1 Trenino turistico, Capolinea: Porta San Vicente, ☎ +34 902 39 31 32. Biglietto intero € 6,60. Ridotto per famiglie e comitive. Fa il giro della città entro le mura in 45 minuti circa. Il capolinea è alla Puerta de San Vicente.
Acquisti
[modifica]Ávila è famosa per i suoi prodotti artigianali e gastronomici. Ecco alcuni dei prodotti tipici che potrete acquistare:
- Yemas de Santa Teresa: Questi dolci a base di tuorlo d'uovo e zucchero sono una specialità locale molto apprezzata.
- Queso de la Serena: Un formaggio cremoso e saporito fatto con latte di pecora.
- Judías del Barco de Ávila: fagioli di alta qualità, ideali per piatti tradizionali come la sopa de ajo.
- Cecina de chivo: Carne di capra essiccata e affumicata, perfetta come antipasto.
- Vini regionali: Ávila produce vini DOC Rueda, ricavati da vigneti nel nord della provincia e altri non DOC prodotti nei due villaggi di Cebreros ed El Tiemblo.
- Licores: licor de mora e licor de bellota sono alcuni dei liquori artigianali che puoi trovare.
- Dulces conventuales: Dolci tradizionali fatti dalle monache dei conventi locali, come le flores de Ávila e i huesos de santo.
- Artigianato in pelle: Borse, cinture e altri articoli in pelle lavorati a mano.
- Ceramica e alfarería: Oggetti in ceramica e terracotta, come piatti e vasi, spesso decorati con motivi tradizionali.
Questi prodotti sono perfetti come souvenir o regali. Di seguito alcuni indirizzi:
- 1 Mercato Municipale di Abastos, Plaza del Mercado Chico (Nel centro di Ávila). Lun-Sab 08:00-14:00. Mercato tradizionale dove puoi trovare prodotti freschi, carni, pesci e altri prodotti locali.
- 2 Las Delicias del Convento, Calle Reyes Católicos, 12 (Vicino a Plaza del Mercado Grande), ☎ +34 920 22 02 93. Lun-Sab 10:00-14:00 e 17:00-20:00. Negozio specializzato in prodotti gastronomici tipici della regione, come dolci conventuali e altri prodotti artigianali.
- 3 Supermercato Gadis, Carretera Burgohondo, 20 (Sulla strada principale), ☎ +34 920 22 56 25. Lun-Sab 09:00-21:30. Supermercato che offre una vasta gamma di prodotti locali e regionali.
- 4 Supermercati Dia, Virgen de las Angustias, 34 (Vicino al centro commerciale), ☎ +34 912 17 04 53. Lun-Sab 09:00-21:30. Supermercato con una varietà di prodotti tipici della regione.
- 5 Mercadona, Calle Agustín Rodríguez Sahagún, 11 (Vicino al parco), ☎ +34 920 31 23 08. Lunedì-Sabato 09:00-21:30. Supermercato che offre prodotti freschi e tipici della regione.
Come divertirsi
[modifica]Spettacoli
[modifica]- 1 Teatro Santo Tomás, Av. de la Juventud, 4, ☎ +34 920 21 90 09.
Dove mangiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- 1 El Rincón de Jabugo, Calle de San Segundo, 28. Ristorante noto per la sua cucina regionale, offrendo tapas ben elaborate e di qualità, oltre a una vasta carta di vini. È un luogo ideale per gustare piatti tipici spagnoli in un'atmosfera accogliente, con la possibilità di mangiare all'aperto sulla terrazza.
- 2 Restaurante Cocó, Calle Vallespín, 3, local 1, ☎ +34 920 25 45 55. Lunedì-Domenica 12:00-17:00 e 20:00-00:00. Ristorante rinomato per le sue carni alla brace e la cucina tradizionale abulense, offrendo un'esperienza culinaria che combina prodotti naturali, ecologici e sani in un ambiente caldo e accogliente.
Prezzi medi
[modifica]- 3 La Rubia de Ávila Restaurante, Calle Don Gerónimo, 15, ☎ +34 615 97 93 79. Prezzo medio: 20 €. Lunedì 10:30-21:30, Martedì-Domenica 10:30-00:00. Ristorante noto per la sua cucina tradizionale castellana, con specialità come il chuletón de Ávila e il costillar. Offre un ambiente accogliente e familiare, ideale per gustare piatti tipici della regione.
- 4 Restaurante Barbacana, Plaza de Santa Teresa de Jesús, 8, ☎ +34 920 22 00 11. Prezzo medio: 12-17 €. Martedì-Venerdì 09:30-23:00, Sabato-Domenica 10:00-23:30. Ristorante noto per il suo menù del giorno e per i menù speciali del fine settimana, oltre a offrire opzioni per gruppi e celebrazioni. La cucina è basata sulla tradizione regionale, con un tocco moderno.
- 5 Restaurante Maspalomas, Calle Jardín del Recreo, 2, ☎ +34 920 22 85 76. Prezzo medio: 15-51 €. Lun-Gio 07:00-23:00, Ven 07:00-00:00, Sab 08:00-00:00. Ristorante con una lunga tradizione, noto per la sua cucina che combina elementi tradizionali e moderni. Offre una varietà di piatti, dai menù del giorno alle opzioni per gruppi e celebrazioni.
- 6 Restaurante Los Candiles, Calle Pedro de Lagasca, 5 (Vicino alla Cattedrale di Ávila e alla Plaza del Mercado Chico), ☎ +34 920 21 31 02. Prezzo medio: 11-25 €. Martedì-Domenica 13:00-15:30, Venerdì-Sabato 20:45-23:30, Lunedì chiuso. Ristorante rinomato per i suoi piatti tradizionali castellani e le carni selezionate, come il chuletón e l'entrecot di bue di Ávila. Offre anche cochinillo cochifrito, cabrito al ajillo e secreto ibérico con cipolla caramellata. Dispone di terrazza estiva, parcheggio pubblico gratuito e WiFi gratuito.
- 7 Restaurante Bococo, Calle Estrada, 11, ☎ +34 920 22 36 46. Prezzo medio: 32-61 €. Martedì-Sabato 13:30-16:30 e 20:30-23:00, Domenica 13:30-16:30, Lunedì chiuso. Ristorante molto apprezzato per la sua cucina mediterranea e spagnola, con opzioni vegetariane, vegane e senza glutine. Atmosfera accogliente e servizio attento.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- 1 Albergue Juvenil Profesor Arturo Duperier, Avenida de la Juventud s/n., ☎ +34 920221716, fax: +34 920221716. Ostello della gioventù (REAJ) allestito in una scuola pubblica e in funzione solo nel periodo estivo.
- 2 Hostal Alcántara, Calle Esteban Domingo, 11 (Vicino alla cattedrale, al Municipio e alla Basilica di San Vicente), ☎ +34 920 22 50 03. Hostal situato all'interno delle mura della città di Ávila, offre camere arredate con cura e un ristorante che serve piatti tradizionali della cucina castigliana.
- 3 Hostal Le Vintage (ex Hostal San Juan), Calle Comuneros de Castilla, 3,, ☎ +34 920 25 14 75. Albergo economico a 2 stelle con ottime recensioni.
- 4 Hotel San Antonio, Paseo de la Estación, 23 (Situato a 50 metri dalla stazione ferroviaria di Ávila), ☎ +34 920 22 29 79. Hotel situato a soli 50 metri dalla stazione ferroviaria di Ávila, offre camere moderne con TV a schermo piatto e un ristorante di cucina tradizionale spagnola. Le camere sono dotate di riscaldamento, scrivania e bagno privato, e l'hotel dispone anche di connessione WiFi gratuita.
Prezzi medi
[modifica]- 5 Hotel H2 Ávila, Calle Cristo de las Murallas, 8, 05004 Ávila, Spagna (Situato a soli 3 minuti di auto dal centro di Ávila e a 15 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria), ☎ +34 920 21 34 14, avila@hoteles2.com. Prezzo medio: 50-100 €. Check-in: 14:00, check-out: 12:00. Hotel moderno con Wi-Fi gratuito, camere con TV a schermo piatto e bottiglia d'acqua in omaggio. Offre parcheggio gratuito e un bar aperto 24 ore su 24.
- 6 Hotel Las Moradas, Calle de Alemania, 5, 05001 Ávila, Spagna (Situato nel centro medievale di Ávila, vicino alla cattedrale e alla Plaza de Santa Teresa), ☎ +34 920 22 24 88. Prezzo medio: 50-100 €. Check-in: 14:00, check-out: 12:00. Hotel situato nel cuore di Ávila, con camere funzionali ed eleganti. Offre Wi-Fi gratuito, minibar, aria condizionata e una sala conferenze completamente attrezzata. Ideale per esplorare la città Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.
- 7 Hotel Puerta de la Santa, Calle Empedrada, 1 (Situato a 20 metri dalla Puerta de la Santa, una storica entrata di Ávila), ☎ +34 920 25 35 01. Prezzo medio: 50-100 €. Check-in: 14:00, check-out: 12:00. Hotel con Wi-Fi gratuito e viste magnifiche sulla valle di Amblés, le mura della città e le montagne di Gredos. Le camere sono dotate di TV, telefono. Offre anche un ristorante che serve tapas e piatti tipici di Ávila.
Prezzi elevati
[modifica]- 8 Parador de Ávila, Calle Marqués de Canales y Chozas, 2, ☎ +34 920 21 1340. Albergo a 4 stelle ricavato dall'antico Palazzo di Juan de Henao.
- 9 Hotel Palacio Valderrábanos, Plaza de Catedral 9, ☎ +34 920 21 10 23.
Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]L'ufficio postale si trova in Plaza de la Catedral 2.
Tenersi informati
[modifica]Nei dintorni
[modifica]- A sud
- 7 El Barco de Ávila — Grazioso villaggio sull'alto corso del fiume Tormes tra bei paesaggi montani che si incontrano lungo la strada statale (carretera nacional) N-110 in direzione di Plasencia a circa 87 km a sud-ovest di Avila. Il piccolo centro è situato a quota 1.000 m. e dispone di notevoli edifici come il Castillo de Valdecorneja e il puente Viejo, probabile ricostruzione del XII secolo di un ponte di epoca imperiale romana.
- Sierra de Gredos — Raggiungibile direttamente da Avila percorrendo la N-502, o anche tramite una diramazione da El Barco, la sierra de Gredos è molto frequentata da turisti madrileni, data la sua vicinanza alla capitale spagnola. La sua attrazione più celebre è 8 Laguna Grande de Gredos, un laghetto di origine glaciale cui fa da sfondo la cima rocciosa del 9 Pico de Almanzor, la vetta più alta del sistema orografico (2591 m. s.l.m.). Due dei paesini dove scegliersi l'albergo sono 10 e 11 Arenas de San Pedro.
- 12 Béjar — Cittadina di 13.000 abitanti circa, ad un'altitudine di 953 m. nella sierra omonima. Situata sulla strada statale N-630 da Salamanca a Siviglia ma si raggiunge dal El Barco de Ávila tramite una strada secondaria di circa 20 km. Altri centri della Sierra più piccoli ma turisticamente più interessanti sono 13 Candelario, 14 Montemayor del Río e la 15 Stazione sciistica di Covatilla.
- Sierra de Francia — Delle tre sierre che segnano il confine geografico tra le regioni Castiglia e León ed Estremadura, la Sierra de Francia è la più lontana da Avila ma senz'altro interessante per le architetture uniche dei villaggi che la costellano oltre che per i suoi paesaggi naturali. Uno dei più rinomati paesini è 16 La Alberca, punto di partenza e arrivo di una serie di itinerari escursionistici che si snodano tra i monti della Sierra.
- A est
- Madrid — 112 km a sud est passando per la Sierra de Guadarrama. Una breve diramazione porta al monastero San Lorenzo de El Escorial.
- Segovia — 66 km a nord-est Segovia è celebre per il suo Alcazar e per un ardito acquedotto di epoca romana, considerato un capolavoro di ingegneria.
- A ovest
- Salamanca — Città universitaria , Salamanca è a poco più di un'ora (109,9 km) da Avila, passando per la A-50.
- A nord
- Valladolid — 138 km (1 ora e 1/2 circa) percorrendo la A6. Possibili tappe lungo il tracciato sono le cittadine storiche di Arévalo, Medina del Campo e Tordesillas. In quest'ultima località fu sottoscritto il 7 giugno 1494 da Spagna e Portogallo con la mediazione del papa Papa Alessandro VI, il celebre trattato che stabiliva le aree di influenza dei due paesi nelle nuove terre scoperte da Cristoforo Colombo.
Informazioni utili
[modifica]- 17 Visitor Reception Center (Centro de Recepción de Visitantes), Av. de Madrid, 39, ☎ +34 920 35 40 45. Lun-Dom 09:00-20:00.