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Valdobbiadene
Valdobbiadene vista dalle colline
Stato
Regione
Territorio
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Abitanti
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CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
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Valdobbiadene
Sito istituzionale

Valdobbiadene è un comune della Marca trevigiana nel Veneto. Fa parte del patrimonio mondiale UNESCO delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene istituito nel 2019.

Da sapere[modifica]

Valdobbiadene, la vicina Conegliano e le loro colline sono considerate le città del vino Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene e, in particolare, della tipologia Superiore di Cartizze. Valdobbiadene è inserito nel circuito Città del Vino ed è da oltre quarant'anni la sede della Mostra Nazionale degli Spumanti, ora Forum Spumanti d'Italia.

Cenni geografici[modifica]

Valdobbiadene confina con i comuni di Alano di Piave (BL), Borgo Valbelluna (BL), Farra di Soligo, Miane, Pederobba, Quero Vas (BL), Segusino, Vidor.

Quando andare[modifica]

Cenni storici[modifica]

L'origine dell'insediamento umano nel territorio dell'odierna Valdobbiadene risale a circa quarantamila anni fa: sono stati infatti rinvenuti numerosi manufatti che attestano una continuativa presenza umana dall'età musteriana all'età del bronzo. Paolo Diacono, nella sua Historia Langobardorum accenna al paese natale di San Venanzio Fortunato chiamandolo Duplavilis. Da questo (che indicava, probabilmente, due ramificazioni del Piave-Plavis) dovrebbe essere derivato l'attuale toponimo che, in passato detto Val di Dobiadene, indicava un po' tutta la regione limitrofa. I primi reperti risalgono all'età preistorica e all'epoca romana. Nonostante la loro scarsità, appare abbastanza sicuro che questa zona fosse civilizzata, cosa favorita dalla presenza di importanti città quali Asolo, Feltre e Belluno. Altre testimonianze al riguardo possono essere ricavate persino dagli stessi toponimi.

Per trovare documenti collocabili storicamente, dobbiamo attendere l'anno 1116, quando l'Imperatore Enrico V, arrivato a Treviso per risolvere le solite controversie delle comunità cittadine e rurali, ricevette in udienza straordinaria i rappresentanti “notabili” del territorio e ne definì in via permanente i confini. Il paese viene percorso da lotte continue e, circa quarant'anni più tardi, passa in soggezione a Treviso fino alla data del 1178, dopo la quale viene occupato dagli Ezzelini fino al 1260, quando torna sotto la giurisdizione di Treviso.

Percorso costantemente da lotte e depredazioni, intorno alla metà del XIV secolo cade sotto la dominazione veneziana: si pose così fine alla feudalità e, pur nel rispetto del potere politico della Serenissima, Valdobbiadene, divisa nelle sue quindici comunità rurali (cd. "Regole"), ottiene una parvenza di autonomia con l'autogoverno dei Merighi, uomini democraticamente eletti in seno ai capi-famiglia. Con l'arrivo di Napoleone e poi, con la dominazione austriaca, le Regole spariscono e sorgono i Comuni, prima tre, poi due: Valdobbiadene, San Pietro di Barbozza e Bigolino, che sopravvive solo qualche anno (più tardi anche San Pietro di Barbozza verrà inglobato nel Comune di Valdobbiadene).

La borghesia nascente fatta di mercanti, notai, proprietari terrieri che hanno acquisito le terre della nobiltà veneziana e che hanno nelle mani il potere politico, abbelliscono la piazza di palazzi. Si sviluppa l'industria serica, ad opera della famiglia Piva.

Durante la I guerra mondiale il territorio è bersaglio di pesanti bombardamenti e viene evacuato. Numerosi gli edifici distrutti, incluse chiese.

Nel 1929 i territori del soppresso comune di San Pietro di Barbozza furono aggregati a Valdobbiadene.

Nel maggio 1945 avvenne l'eccidio di Valdobbiadene, l'esecuzione sommaria di circa 50 prigionieri di guerra da parte di fazioni dissidenti e disertori partigiani.

L'economia locale, legata alla vitivinicoltura, ha avuto ulteriore impulso nel 1963, con l'istituzione della Mostra Nazionale degli Spumanti e nel 2019 con l'istituzione del patrimonio mondiale UNESCO delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Valdobbiadene

Frazioni[modifica]

Bigolino
Con circa duemila abitanti, è la seconda frazione del comune dopo il capoluogo. Si trova all'estremità meridionale del territorio, sorgendo su un'area pianeggiante lungo il Piave.
Guìa
Si trova all'estremità orientale del territorio e conta circa mille abitanti.
San Giovanni
A nord-est di Bigolino, vi abitano 480 persone.
San Pietro di Barbozza
Subito ad est di Valdobbiadene, conta oltre mille abitanti. Fu comune autonomo fino al 1929, avendo come frazioni Guia e Santo Stefano.
Santo Stefano
Tra San Pietro di Barbozza e Guia, con 580 abitanti.
San Vito
Ad ovest del capoluogo, verso il Piave. 605 gli abitanti.


Come arrivare[modifica]


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Edifici religiosi[modifica]

  • 45.90171411.9963581 Chiesa di Santa Maria Assunta (duomo). La prima citazione della pieve di Valdobbiadene è del 1259. Nel 1488 risulta che questa chiesa era a tre navate e possedeva otto altari, ma necessitava un restauro. La pieve fu riedificata ad un'unica navata e consacrata nel 1529. Tra il 1743 ed il 1767 fu costruito il campanile, alto 70 metri, la cui cuspide venne realizzata nel 1810. L'attuale duomo fu edificato tra il 1790 ed il 1799 e consacrato nel 1816. L'atrio venne aggiunto tra il 1825 ed il 1840. L'edificio fu poi ristrutturato in seguito ai danni subiti durante la prima guerra mondiale. La facciata a capanna della chiesa, anticipata dal pronao tetrastilo d'ordine dorico, presenta centralmente il portale d'ingresso architravato, mentre sopra il timpano triangolare sono collocate tre statue raffiguranti San Prosdocimo, San Venanzio e Papa Benedetto XI. Ad alcuni metri dalla parrocchiale si erge su un alto basamento a scarpa il campanile a pianta quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una bifora ed è coronata dalla cupola a cipolla poggiante sul tamburo a base ottagonale. Il campanile contiene un pregevole concerto di 3 campane montate "a slancio friulano". Duomo di Valdobbiadene su Wikipedia duomo di Valdobbiadene (Q61732218) su Wikidata
  • 45.9078712.056822 Chiesa parrocchiale di San Giacomo Apostolo, Piazza Ugo Angelo Canello 7, Guietta, 31049 Guia di Valdobbiadene (nella frazione di Guia). Ampia e severa chiesa, edificata in forme neoclassiche di tempio, attribuita al Canova. Chiesa di San Giacomo Apostolo (Valdobbiadene) su Wikipedia chiesa di San Giacomo Apostolo (Q112686768) su Wikidata
  • 45.89669911.9682923 Chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia (parrocchiale di San Vito) (nella frazione di San Vito). Chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia (Valdobbiadene) su Wikipedia chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia (Q98094494) su Wikidata
  • Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano (a Martignago). Risalente al 1855
  • Chiesa di Santa Maria Assunta (a Follo). Fu costruita tra il 1866 e il 1867 e consacrata il 24 maggio dello stesso anno.
  • Chiesa di San Gregorio Magno (a Colderove). Piccola chiesa edificata nel XVI secolo e consacrata nel 1603.
  • 45.905612.036484 Chiesa parrocchiale di Santo Stefano Protomartire (a Santo Stefano). chiesa parrocchiale di Santo Stefano Protomartire (Q117112148) su Wikidata
  • 45.89588311.9716555 Santuario della Madonna di Caravaggio (Beata Vergine Maria del Caravaggio) (in località Funer, vicino alla frazione San Vito). Fu costruita in occasione del giubileo del 1825 di Papa Leone XIII, come l'ultima delle quattro chiese da visitare per ottenere l'indulgenza. Nel luogo, un dosso ai confini tra le parrocchie di San Vito e di Santa Maria Assunta di Valdobbiadene, già esisteva un antico capitello dedicato a Maria. La chiesa fu benedetta il 26 maggio 1826. Nel 1828-1829 venne eretta l'annessa sagrestia. Durante la prima guerra mondiale, nel 1917-1918, quando Valdobbiadene era occupato dall'esercito austroungarico, il santuario venne pesantemente danneggiato dai pezzi d'artiglieria italiani che cannoneggiavano il paese dal monte Tomba. Oltre alla copertura, andarono distrutti la torre campanaria, il pronao ionico, parte di coro e abside. La chiesa venne ricostruita nel dopoguerra, tra il 1922 e il 1926. Santuario della Madonna di Caravaggio (Valdobbiadene) su Wikipedia Santuario della Madonna di Caravaggio (Q112625871) su Wikidata
  • 45.9005112.019416 Chiesa di San Pietro di Barbozza (parrocchiale) (nella frazione San Pietro di Barbozza).
  • Chiesa di Sant'Alberto (a San Pietro di Barbozza).
  • Chiesa dei Santi Rocco e Bernardino (nella frazione di Ron).
  • 45.8679412.012197 Chiesa di San Michele Arcangelo (parrocchiale di Bigolino), Piazza Monsignor Luigi Guadagnini, Bigolino di Valdobbiadene (nella frazione Bigolino).
  • 45.86812.01238 Chiesa del Preziosissimo Sangue (a Pianezze). Chiesa moderna edificata nel XX secolo. Chiesa di San Michele Arcangelo (Valdobbiadene) su Wikipedia chiesa di San Michele Arcangelo (Q112624870) su Wikidata
  • Chiesa di Sant'Agata (in località Funer).
  • Chiesa di Santa Margherita (a Villanova).
  • Chiesa di San Martino.
  • Chiesa della Madonna di Lourdes (in località Ponteggio).
  • 45.89691712.0411039 Oratorio di Santa Maria Assunta (Oratorio di Follo) (lungo via Callonga, in località Follo, frazione Santo Stefano). La posa della prima pietra avvenne nel luglio 1866; l'oratorio venne ultimato circa 10 mesi dopo e consacrato alla Vergine Assunta il 24 maggio 1867. La committenza viene attribuita all'abate Giovanni Follador, professore ed astronomo presso il Seminario di Padova, originario di Follo. L'oratorio conserva l'impianto architettonico originario, in stile neoclassico. A pianta rettangolare, è disposto secondo l’asse est-ovest, orientato con l’abside ad ovest, l'accesso sulla strada a est. La facciata è scandita da quattro paraste doriche con soprastante trabeazione e timpano liscio. Addossato alla piccola sacrestia, si eleva il campanile, edificato tra il 1899 e 1900. L'interno presenta uno stile sobrio, costituito da un’aula cui si giustappone il presbiterio tripartito (uno spazio centrale quadrato con volta a crociera affiancato da due stretti “transetti” con volta a botte e finestre al centro delle lunette).L’aula ha un soffitto piano, arrotondato in corrispondenza delle pareti. Non sono presenti elementi architettonici, tranne una fascia-cornice molto semplice, di imposta del soffitto, e due pilastri che dividono lo spazio della navata dal presbiterio. L’altare maggiore è addossato alla parete di fondo del presbiterio, da questo rialzato di un gradino in marmo. Di forma e dimensioni modeste, è costituito da muratura intonacata, con semplici modanature in stucco. All'interno dell'oratorio si conserva una pala di Maria Assunta del pittore Bonato degli anni trenta. Oratorio di Santa Maria Assunta (Valdobbiadene) su Wikipedia Oratorio di Santa Maria Assunta (Q112629702) su Wikidata
  • Oratorio di Santa Lucia e Santa Fede (a Martignago).
  • Oratorio di Sant'Antonio da Padova (in località Guietta, frazione Guia).
  • Chiesa di San Giovanni Battista (parrocchiale di San Giovanni) (nella frazione San Giovanni). Chiesa moderna, costruita tra il 1924 e il 1925.
  • Chiesa di San Floriano, via San Floriano.
  • Chiesa dei Santi Vittore e Corona (nella frazione di San Pietro di Barbozza).


Edifici civili[modifica]

  • 45.9014611.9959110 Palazzo comunale (municipio), Piazza Marconi, 1 - 31049 Valdobbiadene TV. L'imponente palazzo sede del comune, dotato al piano terra di un lungo colonnato neoclassico, si affaccia sulla piazza principale, piazza Marconi, a fianco del Duomo. palazzo comunale (Q112624660) su Wikidata
  • 45.90192511.999711 Villa e parco dei Cedri (Villa Piva), via Piva 89 (vicino al centro del capoluogo Valdobbiadene). Il complesso sorse ai primi dell'Ottocento come filatoio-torcitoio e residenza della famiglia Bottoia. Fu acquistato e ampliato dalla famiglia Piva di imprenditori della seta, che ne conferirono l'aspetto attuale di maestosa villa ai primi del Novecento, per passare infine al comune di Valdobbiadene. L'ampio parco, con i maestosi cedri del Libano (tra cui uno secolare) che hanno finito per dare il nome alla villa, è aperto al pubblico. La villa è luogo di eventi culturali, congressi ed esposizioni temporanee; per quarant'anni è stata sede della "Mostra Nazionale Spumanti" ed è sede dal 2019 dell'Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, nata per tutelare e valorizzare il patrimonio UNESCO. Villa dei Cedri (Valdobbiadene) su Wikipedia Villa dei Cedri (Q112676085) su Wikidata
  • Villa Barberina Arten Viansson.
  • Villa Barbon Bennicelli (nella frazione San Vito).
  • Villa Morona De Gastaldis.
  • 45.9019212.0212312 Vecchio municipio, Via Borgo Berti, 6 31049 San Pietro di Barbozza, Valdobbiadene (TV). L'edificio fu inaugurato nel 1815 come sede comunale di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Guia (poi frazioni di Valdobbiadene). Il palazzo in seguito divenne scuola elementare e, passato alla provincia, messo all'asta; è divenuto sede di un elegante hotel.


Aree naturali[modifica]

Alberi monumentali[modifica]

Nel territorio comunale sono presenti ben 6 alberi monumentali dei 16 dislocati in provincia di Treviso e ricompresi nella lista di circa 22.000 alberi tutelati dalla guardia forestale:

  • in località Borri sorgono due Faggi la cui circonferenza è rispettivamente di 5 e 4,2 metri e l'altezza di 22 e 30;
  • in località Frescada sorge un Faggio la cui circonferenza è di 4,5 metri, per un'altezza di 25;
  • in località Lavel Basso sorge un Faggio la cui circonferenza è di 4,2 metri, per un'altezza di 24;
  • in località Zimion sorge un Faggio la cui circonferenza è di 6,5 metri, per un'altezza di 22;
  • in località Boc sorge un Tiglio la cui circonferenza è di 5,4 metri, per un'altezza di 29.

Eventi e feste[modifica]

  • Guia, 5 gennaio: falò della Befana
  • Santo Stefano, 5 gennaio: falò della befana
  • Villanova - Ponteggio, 5 gennaio: falò della Befana
  • San Pietro di Barbozza, 6 gennaio: tradizionale "Fogherata" a Barbozza
  • Funer, 5 febbraio: festa di Sant'Agata, patrona della borgata
  • Valdobbiadene centro, periodo di Carnevale: Carnevalissimo Valdobbiadenese con sfilata di carri allegorici notturna e diurna
  • Valdobbiadene centro, secondo lunedì di marzo e domenica precedente: Antica Fiera di San Gregorio Magno - Festa patronale comunale - Celebrazioni nell'antica Chiesa
  • Santo Stefano, metà marzo - fine marzo: Mostra del Valdobbiadene e Cartizze Docg
  • Guia, fine marzo-inizio aprile: mostra del Prosecco d.o.c.
  • San Pietro di Barbozza, da Sabato Santo per 15 giorni: mostra del cartizze e valdobbiadene d.o.c.g.
  • San Vito, 25 aprile: San Marco - Celebrazione e festeggiamenti all'Oratorio in località Campagna
  • San Vito, 26 maggio: Beata Vergine del Caravaggio - Celebrazioni e festeggiamenti al Santuario
  • Guia, 13 giugno: sagra di Sant'Antonio (nella borgata omonima), con messa nell'oratorio e successivo stand enogastronomico di specialità tipiche
  • San Vito, 15 giugno: Festa dei Santi Patroni Vito, Modesto e Crescenza
  • Valdobbiadene e frazioni, 17/18 giugno, Rally della Marca 4° appuntamento Campionato Italiano WRC
  • San Vito, 24 giugno: San Giovanni Battista - Celebrazione e festeggiamenti all'Oratorio in località Rive di S. Giovanni
  • San Pietro di Barbozza, ultima Domenica di giugno: canevando
  • San Pietro di Barbozza, 29 giugno: festa del santo patrono in piazza
  • Guia, fine giugno-25 luglio: festa d'estate, con torneo di calcetto tra squadre della zona, promosso dalle associazioni del paese
  • Guia, luglio: mostra del Prosecco, con fondo e sopressa nostrana
  • Villanova, 20 luglio: festa di Santa Margherita, patrona della borgata
  • Funer, periodo estivo: festa paesana al "Prà Cenci"
  • Ron, agosto - settimana di ferragosto con chiusura il giorno 16 - Tradizionale Sagra di S. Rocco "A RON SE TORNA" - specialità "Bocon del Laico"
  • San Vito, 8 settembre: Natività della Vergine - Celebrazioni e festeggiamenti in località Caravaggio
  • San Vito, 18 ottobre: San Luca - Celebrazione e festeggiamenti all'Oratorio in località Prà Longhi
  • Valdobbiadene centro, ottobre-novembre: festa del volontariato.


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Sport[modifica]

Dal 2014 è fulcro operativo del Rally della Marca, famosa competizione rallystica che ha sede storica a Treviso.

È punto di partenza e arrivo della Prosecco Cycling Classic, gara di ciclismo che si svolge su un anello attraverso i colli del Trevigiano.

Nel 2009 è stata punto di arrivo della terza tappa (Grado - Valdobbiadene) del Giro d'Italia 2009[19]. Anche nel 2015 è stata città di arrivo della 14ª tappa cronometro (Treviso-Valdobbiadene), una delle più lunghe della storia del Giro. Anche nel 2020 è stata città di arrivo della 14ª tappa (prova a cronometro Conegliano-Valdobbiadene).

Dove mangiare[modifica]


Dove alloggiare[modifica]


Sicurezza[modifica]


Come restare in contatto[modifica]


Nei dintorni[modifica]

Itinerari[modifica]


Altri progetti

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