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Selargius
Chiesa della Beata Maria Vergine Assunta
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
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Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
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Selargius
Sito istituzionale

Selargius è una città della Sardegna.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Selargius si trova nel Campidano di Cagliari e confina con Cagliari, Monserrato, Quartu Sant'Elena, Quartucciu, Sestu e Settimo San Pietro.

Cenni storici[modifica]

È attestato che la zona di Selargius era fortemente popolata già nel periodo pre-nuragico, come testimonia il villaggio eneolitico di Su Coddu di cultura di San Michele di Ozieri e Sub-Ozieri e i villaggi di Cuccuru Matt'e Masonis e Staineddu. All'epoca nuragica appartiene il pozzo sacro di Santa Rosa.

Nei secoli successivi la popolazione si concentrò in due borgate che diedero origine all'odierno abitato: Cellarium (nome con cui i romani chiamavano un deposito di derrate agricole) e Palmas. Quest'ultimo scomparve durante il XIV secolo.

Selargius fece parte del giudicato di Cagliari, nella curatoria del Campidano di Càlari, fino al 1258. Successivamente passò ai pisani, agli aragonesi e per brevi periodi agli arborensi, durante le guerre che contrapposero il Giudicato di Arborea invasore e il Regno di Sardegna, parte della Corona d'Aragona. Nel 1366 Mariano IV d'Arborea costruì nei pressi di Selargius un campo fortificato per bloccare i rifornimenti verso Cagliari.

Lo storico Carta Raspi nella sua "Storia della Sardegna" scrive:

«Il quartiere generale di Mariano era in Salarjo, indubbiamente Selargius; un campo trincerato che gli Aragonesi chiamano "bastida". Punto eminentemente strategico, alle spalle di Cagliari, ne dominava tutto il retroterra fra la spiaggia di Quartu e lo stagno di Santa Gilla...»

(Raimondo Carta Raspi, Storia di Sardegna, pag. 666)

La trincea o fossato è ancora visibile in uno stabile di via Rosselli con una vecchia arcata e piloni che affondano circa 3 metri sotto il piano stradale. La trincea formava un quadrato quasi perfetto di 4 ettari con lati di 200 m corrispondenti alla via Rosselli, la parte iniziale di via San Niccolò, un tratto di via Roma, dove il fossato corrispondeva con il letto del torrente, e la via Pisacane che terminava in una strettoia "uttureddu", non più esistente. Nel punto medio del tratto sulla via Roma si ergeva "Su Kuatteri" dotato di solide fondamenta per arginare le piene del torrente che, scendendo da nord, inondava tutta l'area e causò danni alle case e alle persone alla fine dell Ottocento.

Dopo anni di guerra, a seguito della vittoria aragonese sugli arborensi, Selargius nel 1324 fu data in feudo dal re d'Aragona Giacomo II il Giusto a Berengario Carroz e a sua moglie Teresa Gombau de Entença. Formatasi nel 1363 la contea di Quirra, sempre feudo dei Carroz, il paese vi fu incorporato. Trasformatasi la contea in Marchesato nel 1603 con i Centelles, fece parte di quest'ultimo e fu compreso nella baronia di San Michele. Dai Centelles passò agli Osorio de la Cueva, ai quali fu riscattato nel 1839 con la fine del sistema feudale.

Il comune di Selargius nel 1928, per virtù dei poteri conferiti al Governo dai Decreti del 1927 e 1928, con Quartucciu, Pirri e Monserrato, viene aggregato al comune di Cagliari, dal quale nel 1947 viene nuovamente separato.

Lingue parlate[modifica]

La variante del sardo parlata a Selargius è il campidanese comune.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Selargius

Frazioni[modifica]

  • Is Corrias
  • Su Pezzu Mannu
  • Su Planu


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

L'aeroporto di Cagliari-Elmas dista 12 km da Selargius.

In auto[modifica]

Prendere la SS 554 e uscire a Selargius.

In nave[modifica]

Dal porto di Cagliari.

In autobus[modifica]


Come spostarsi[modifica]

Con mezzi pubblici[modifica]

Con gli autobus del CTM.


Cosa vedere[modifica]

Chiesa di San Giuliano
Chiesa di San Lussorio

Architetture civili[modifica]

Il centro storico di Selargius ha conservato alcune testimonianze storiche di rilievo, come le superstiti case tipiche campidanesi, costruite con largo impiego del "làdiri", i mattoni di terra cruda, e caratterizzate dagli ampi portali, da cortili centrali, detti "pràtzas" e da loggiati coperti, detti "lòllas".

Architetture militari[modifica]

  • 39.256429.16951 Museo Semù (Ex Caserma Cavalleggeri o Carcere Aragonese), Via Dante 2, +39 392 9326738, . Il museo è sede della mostra permanente sui reperti rinvenuti nel sito archeologico eneolitico di Su Coddu-Canelles.

Architetture religiose[modifica]

  • 39.2585549.1749212 Chiesa di San Giuliano. Antica chiesa parrocchiale in stile romanico risalente al XIII secolo, situata in un suggestivo angolo del centro che sembra essere fermo nel tempo. Chiesa di San Giuliano (Selargius) su Wikipedia chiesa di San Giuliano (Q113502514) su Wikidata
  • 39.2542319.1698423 Chiesa della Beata Maria Vergine Assunta. Chiesa risalente al XVI secolo, caratterizzata all'esterno dal prospetto neoclassico, da un alto campanile e da una cupola che sovrasta l'edificio. L'interno ospita diverse opere d'arte, tra cui l'imponente altare maggiore in marmi policromi. Chiesa della Beata Maria Vergine Assunta (Selargius) su Wikipedia chiesa di Maria Vergine Assunta (Q3669371) su Wikidata
  • 39.260099.153214 Chiesa di San Lussorio. Chiesa risalente al 200, altro piccolo gioiello dell'architettura romanica.
  • 39.30079.119095 Chiesa di Santa Rosa.

Monumenti[modifica]

  • 39.254269.16616 Sa Cruxi 'e marmuri (A pochi metri dal Municipio). Croce eretta nel 1425, periodo di dominazione catalano-aragonese. La colonna ha il capitello gotico, i tre punti culminali della croce sono a forma trifogliata (trilobata a giglio). Le facciate della croce sono scolpite: da una parte è raffigurato il Cristo crocifisso e dall'altra un santo (non ancora identificato) con un bambino in braccio. All'estremità della stessa sono raffigurate tre rose in bassorilievo. La croce era meta frequente di predicazione, ma anche luogo di esecuzioni capitali.

Siti archeologici[modifica]

  • 39.301249.119237 Pozzo nuragico di Santa Rosa.


Eventi e feste[modifica]

  • Maria Vergine Assunta. 15 agosto. Festa patronale.
  • San Lussorio. Ultima decade di agosto.
  • Matrimonio Selargino (Sa Coja Antiga). Seconda domenica di settembre. L'evento più importante e più sentito in città. Questo particolare rito di nozze si svolge secondo questo programma: il giorno del matrimonio lo sposo, accompagnato da suonatori di launeddas e da ragazzi in abito tradizionale di ogni paese della Sardegna, si reca a prendere la sposa nella casa Ligas, in via Rosselli 59. Da qui ha inizio il corteo per le vie del paese sino ad arrivare alla chiesa dell'Assunta, dove la maggior parte della messa viene celebrata in sardo. Appena finita la celebrazione, gli sposi si recano nella chiesa di San Giuliano e vengono legati con sa cadena, dove faranno una promessa che potrà essere letta da loro e dai figli dopo il 25º anno di nozze. I festeggiamenti continuano sino alla notte.


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]

  • 39.253359.103111 Centro commerciale I Mulini, Via Piero della Francesca 3-9 (Su Planu), . Inverno: Lun-Sab 9:00-20:00, Dom 10:00-13:00; Estate: Lun-Sab 9:00-20:30, Dom 10:00-13:00. Il centro commerciale conta 9 negozi, un punto ristoro, una gelateria, un'enoteca, due supermercati, una libreria, una cartoleria, un ottico, un centro medico, una parrucchiera, una farmacia (elencata sotto nella sezione Farmacie), un'erboristeria, un'edicola, un'area giochi per bambini, uno studio fotografico e un bancomat. È presente il Wi-Fi libero.
  • 39.257789.167082 L'antico Dolce Selargino, Via Palestro 35, +39 070 850976, +39 340 0510307, . Mar-Sab 8:00-13:00 e 17:00-19:00. Pasticceria storica in attività dagli anni '60 che vende dolci tipici artigianali locali.


Come divertirsi[modifica]

Spettacoli[modifica]

  • 39.254259.170961 Si 'e Boi, Piazza Si 'e Boi. Teatro civico comunale.
  • 39.254019.16782 Animus Teatro, Via Cavour 5, +39 328 0249860.

Locali notturni[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

  • 39.255739.173481 Luna Dorata, Via San Domenico Savio 5, +39 340 2652505. Check-in: 16:00-20:30, check-out: 8:00-10:00. B&B.
  • 39.256819.171332 Maddrigga di Luna, Via Carlo Rosselli 23, +39 340 6776705, . B&B con arredi originali del 1932. Dispone di due camere con bagno privato dotate di detergenti, asciugamani, asciugacapelli, TV, aria condizionata, scrivania e armadio a giorno. Sono presenti un ristorante di cucina sarda, il Wi-Fi gratuito, una sala comune, una biblioteca, sdraie, amache, giardino e solarium. Vengono organizzati tour, laboratori di cucina ed eventi. Animali ammessi.


Sicurezza[modifica]

Numeri utili[modifica]

Farmacie[modifica]


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]



Nei dintorni[modifica]



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