Riva San Vitale | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Svizzera | |
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Stato federato | Canton Ticino | |
Regione | Sottoceneri | |
Territorio | Mendrisiotto | |
Altitudine | 273 m s.l.m. | |
Superficie | 5,9 km² | |
Abitanti | 2.646 (2018) | |
Nome abitanti | rivensi | |
Prefisso tel | +41 091 | |
CAP | 6826 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Riva San Vitale è una città della Sottoceneri.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Riva San Vitale sorge sul Lago di Lugano, ai piedi del Monte San Giorgio.
Cenni storici
[modifica]Le origini del villaggio di Riva San Vitale risalgono all'epoca romana; da una lunga iscrizione tombale ritrovata in paese, una stele antecedente il III secolo, si è saputo che il nome della località era allora Vicus Subinates, ossia paese dei Subinati. La prima citazione in un documento scritto risale tuttavia al 774 (nella forma Primo Sobenno), ossia alla fine dell'epoca longobarda. La pieve di Riva San Vitale è stata tra le più antiche della diocesi di Como. In età napoleonica ebbe vita effimera la Repubblica di Riva (1798); il 16 marzo 1790 la pieve cessò di essere indipendente e venne aggregata alla comunità di Lugano.
Come orientarsi
[modifica]Frazioni
[modifica]Poiana
Come arrivare
[modifica]In treno
[modifica]- 1 Stazione di Capolago-Riva San Vitale.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Chiesa di San Vitale, Via Settala, 6826. Il primo insediamento religioso nel luogo che oggi ospita la chiesa sorse forse all'inizio della cristianizzazione del Canton Ticino e sicuramente non oltre il IX secolo. In quello successivo, e più precisamente fra il 962 e il 966, l'edificio fu citato per la prima volta in un documento storico. Della chiesa medievale, probabilmente una basilica, tuttavia, restano sparute tracce, ascrivibili tutte al battistero che si trova poco distante dall'edificio: l'attuale struttura, invece, fu costruita su progetto di Giuseppe Salvatore Caresana fra il 1756 e il 1759. Il campanile dotato di lanterna, invece, è di poco precedente: la sua costruzione risale al biennio 1754-1755. Un'ulteriore modifica all'edificio fu apportata nel 1865, quando Antonio Vassalli ridisegnò la facciata in stile neoclassico, dotandola di un timpano e facendone scandire i volumi da imponenti lesene. Il bassorilievo di San Vitale sul portale, invece, è del 1863.
- 2 Chiesa di Santa Croce, Via Santa Croce, 6826. Il Tempio di Santa Croce fu edificato tra il 1580 e il 1584 per volere di Giovanni Andrea della Croce, arciprete di Riva San Vitale dal 1553 al 1563. L’architetto Giovan Antonio Piotti, detto il Vacallo, molto attivo in quegli anni nel territorio di Como, realizzò l’edificio secondo i canoni della maniera rinascimentale, ispirandosi a Pellegrino Tibaldi, al quale il Tempio venne per molto tempo erroneamente attribuito. Sulla pianta centrale ottagonale in stile greco bizantino si aprono: l'altar maggiore, in asse con il portale d'ingresso principale, due cappelle, sui due bracci della croce greca e quattro nicchie angolari. Il tutto è sovrastato dall'impressionante volume della cupola che ripropone la maestosità dei mausolei classici ed evoca il valore simbolico della resurrezione attribuito all’ottagono.
- 3 Battistero di San Giovanni, Via Settala. Costituisce un importante esempio di architettura paleocristiana risalente agli anni attorno al 500; si tratta del più antico edificio religioso cristiano ancora interamente conservato in Svizzera. Di notevole interesse, artistico ed iconografico, sono gli antichi affreschi romanici di difficile datazione posti in alcune nicchie semicircolari, realizzati in un arco di tempo che verosimilmente va dal X al XII secolo. Nella nicchia a sinistra dell'absidiola che serviva come cattedra del vescovo, troviamo la raffigurazione del Giudizio Universale, mentre nella nicchia di destra trova posto la Natività di Cristo.
- 4 Chiesa-oratorio di San Rocco, Via Monsignor Sesti, 6826. La prima menzione dell'edificio risale al 1579, ma gli esterni della chiesa assunsero il loro aspetto attuale nel 1665. L'edificio è orientato verso sud. La facciata, divisa in due registri e sormontata da un frontone, è scandita da due coppie di lesene binate. Le pareti sono decorate da alcuni dipinti realizzati fra il XVI e il XVIII secolo: la tela tardocinquecentesca Madonna tra i santi Rocco e Sebastiano, Salomè con la testa del Battista (dipinto fra il 1660 e il 1670 da Francesco Torriani), un secentesco Ritratto di papa Innocenzo XI Odescalchi e un Sant'Antonio da Padova d'inizio Settecento. Ricche di decorazioni anche le cappelle, dotate di una balaustra analoga a quella del presbiterio: l'altare di quella a sinistra ospita una nicchia con la statua della Madonna del Rosario, mentre quello a destra conserva, in posizione analoga, un Sant'Antonio da Padova (1722), affiancato da stucchi rococò realizzati forse da Francesco Vassalli fra il 1728 e il 1729.
- 5 Palazzo della Croce, Piazza Valleggio 6, 6826. Edificio rinascimentale del tardo Cinquecento sorto sul luogo di una torre di segnalazione; divenuto in seguito Collegio Baragiola (1855-1925), dal 1926 è sede dell'Istituto Pietro Canisio.
- 6 Casa Bianchi, Via Formeggie 6.
Eventi e feste
[modifica]Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]Altri progetti
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