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Pré (Genova) | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
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Regione | Liguria |
Territorio | Riviera di Levante |
CAP | 16124, 16125, 16126 |
Pré è un quartiere della città di Genova.
Da sapere
[modifica]Situato a ridosso dell'area portuale più antica, è probabilmente il più conosciuto tra i quartieri storici del capoluogo ligure.
Come orientarsi
[modifica]Come arrivare
[modifica]In treno
[modifica]- 1 Genova Piazza Principe (Stazione ferroviaria e metropolitana), Piazza Giuseppe Verdi 2. dove arrivano i treni da Milano e dalla Francia e dove vi è anche una fermata della metropolitana che va da Rivarolo a Genova Brignole.
In metropolitana
[modifica]In funicolare
[modifica]- 4 Funicolare Zecca-Righi (Funicolare del Righi). Collega largo Zecca con l'altura detta del 5 Righi, alle pendici del monte Peralto da dove si gode una splendida veduta sulla città. Da qui si possono fare piacevoli passeggiate sulle colline circostanti e verso le fortificazioni.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]Edifici religiosi
[modifica]- 1 Commenda di San Giovanni di Pré, Piazza della Commenda, 1, ☎ +39 010 251 4760. San Giovanni Pré è un complesso di due chiese romaniche, poste una sopra l'altra e fondato nel 1180 dai Cavalieri di Malta. Anticamente l'annesso dell'edificio fungeva da pensione per i pellegrini diretti in Terra Santa. Questa è una delle chiese più sorprendenti della città, con le sue grandi volte, i muri in pietra nera e i soffitti in legno. Il campanile romanico è uno dei pochi sopravvissuti a Genova.
- 2 Basilica della Santissima Annunziata del Vastato.
- 3 Chiesa dei Santi Vittore e Carlo.
- 4 Chiesa di Nostra Signora del Carmine e Sant'Agnese.
- 5 Chiesa di San Sisto.
- 6 Chiesa di San Filippo Neri.
- 7 Chiesa di San Marcellino.
- 8 Chiesa di San Nicolosio, Salita S. Nicolosio, 8.
- Chiesa e convento della Visitazione.
- 9 Chiesa di Santa Fede.
- Ex chiesa di Santa Sabina.
- Oratorio della Morte ed Orazione.
- 10 Chiesa di San Bartolomeo dell'Olivella, Piazzetta S. Bartolomeo dell'Olivella.
- Abbazia di San Bernardo dell'Olivella.
- 11 Chiesa dei Santi Gerolamo e Francesco Saverio.
Palazzi
[modifica]- 12 Palazzo dell'Università di Genova.
Palazzi dei Rolli
[modifica]- 13 Palazzo Durazzo-Pallavicini, Via Balbi, 1.
- 14 Palazzo Gio Francesco Balbi, Via Balbi, 2.
- 15 Palazzo Balbi-Senarega, Via Balbi, 4.
- 16 Palazzo Francesco Maria Balbi Piovera, Via Balbi, 6.
- 17 Palazzo Reale, Via Balbi, 10, pal-ge@beniculturali.it. Adulti 6 €, cittadini UE 18-25 € 2, minori di 18 anni gratis, solo giardino 1 €. Fu costruito dalla famiglia Balbi nel 1643-1650 e ampliato dalla famiglia Durazzo nel XVIII secolo in stile barocco, sul modello dei palazzi romani. Nel 1825 divenne residenza della famiglia reale dei Savoia. Oggi il palazzo è un museo aperto ai visitatori, con una serie di eleganti sale arredate e opere d'arte. Comprende una pinacoteca storica con opere di Anton Van Dyck, Tintoretto, Guercino, Luca Giordano, Ferdinand Voet e Bassano. Tuttavia queste opere vanno individuate perché non vi sono delle targhette evidenti con descrizioni, utilizzare i fogli esplicativi delle sale o il sito web indicato. Fuori dal palazzo ci sono giardini meravigliosi e lussureggianti con piante esotiche.
- 18 Palazzo Cipriano Pallavicini, Piazza Fossatello, 2.
- 19 Palazzo Gio Battista Centurione, Piazza Fossatello, 3.
- 20 Palazzo Cosma Centurione, Via Lomellini, 8.
- 21 Palazzo Belimbau (palazzo Antoniotto Cattaneo o Palazzo Francesco De Ferrari), Piazza della Nunziata, 2.
- 22 Palazzo Giacomo Lomellini, Largo Zecca, 2.
- 23 Palazzo Bartolomeo Lomellini, Largo Zecca, 4. L'opera di costruzione durò tra il 1566 e il 1570. Iscritto nei Rolli di Genova dal 1588 al 1664, rimarrà alla famiglia Lomellini sino al 1757, passando poi per linea femminile ai Rostan Reggio, sinché nel 1892 non fu venduto ai Raggio. L'edificio è oggi sede dell'Istituto tecnico commerciale "Vittorio Emanuele II".
- 24 Palazzo Lomellini-Doria Lamba (Palazzo Stefano Lomellini), Via Cairoli, 18. Il palazzo fu incluso nei rolli di Genova dal 1588 al 1664; era però soltanto il nucleo dell'attuale edificio, che fu ristrutturato ed ampliato dall'architetto Gregorio Petondi nel 1776. Nel 1798 esisteva ancora la loggia dell'"albergo" Lomellini, è oggi di proprietà della famiglia Doria Lamba e sede di uffici e abitazioni.
- 25 Palazzo Gio Battista Centurione, Piazza Fossatello, 3.
- 26 Palazzo Giorgio Centurione, Via Lomellini, 5.
- 27 Palazzo Filippo Lomellini, Via Paolo Emilio Bensa, 1.
- 28 Palazzo Antonio Doria Invrea, Via del Campo, 9.
- 29 Palazzo Bartolomeo Invrea, Via del Campo, 10.
- 30 Palazzo Durazzo-Cattaneo Adorno, Via del Campo, 12.
- 31 Palazzo Lomellini-Serra, Via Antonio Gramsci, 3.
- 32 Palazzo Nicolò Lomellini (Palazzo Lauro), Piazza della Nunziata, 5. Fondato da Nicolò Lomellini, che ne amplia il giardino nel 1567. È indicato tra i palazzi più superbi del 1797 a nome di Giuseppe Lomellini, che poco dopo lo cede al marchese Giacomo Durazzo. Nel XIX secolo si registrano numerosi passaggi di proprietà tra le famiglie Durazzo e De Mari. Nel 1949, il nuovo proprietario, l'armatore Achille Lauro, avvia un restauro dell'edificio e la parziale ricostruzione necessari in seguito ai danni provocati dai bombardamenti dell'ultimo conflitto mondiale, affidando l'opera all'architetto Robaldo Morozzo della Rocca. Nel 2003 il Palazzo viene acquisito e portato a nuovo splendore, con un piano di restauro e recupero architettonico, da una realtà imprenditoriale milanese, già impegnata anche nell'ambito dell'ospitalità alberghiera.
- 33 Palazzo Cristoforo Spinola, Piazza della Nunziata, 6.
- 34 Palazzo Marc'Aurelio Rebuffo, Piazza di Santa Sabina, 2.
- 35 Palazzo Lomellini-Dodero, via Lomellini n. 15.
Altro
[modifica]- 36 Castello d'Albertis, Corso Dogali, 18 (da Piazza Acquaverde-via Balbi (stazione Piazza Principe) con l'ascensore cittadino Castello d'Albertis-Montegalletto, oppure con le linee bus AMT n. 36, 39 e 40), ☎ +39 010 2723820, castellodalbertisgenova@comune.genova.it. Il castello d'Albertis è una dimora storica. Edificato nel 1886 su un antico bastione trecentesco dal capitano Enrico Alberto D'Albertis, il castello è oggi una delle case museo più apprezzate del capoluogo ligure. Situato sul colle Monte Galletto in contrada Castelletto, oltre all'analogo Castello Mackenzie domina la città, affacciato sul Mar Ligure. Il cronista del quotidiano "Il Caffaro" scrive il 1 maggio 1892: "Dalla torre principale si vede tutta Genova, affascinante come un'odalisca addormentata". Al suo interno ospita il "Museo delle culture del mondo" e il "Museo delle musiche dei popoli". I reperti etnografici e archeologici furono raccolti dal Capitano D'Albertis durante i suoi viaggi in diversi paesi in America, Africa, Oceania e Asia. È una vasta collezione di manufatti fatti a mano, archeologici, stoviglie e oggetti rituali fatti di argilla e stoffa.
- 37 Galata − Museo del mare, Calata De Mari 1, ☎ +39 010 2345 655. intero: 17€, ridotto: 12€, famiglia: 38€, scuola: 7.50€ (novembre 2021). Il vasto museo presenta la storia marinara di Genova, dal suo passato di grande repubblica marinara nel Medioevo agli ultimi grandi interventi di rinnovamento urbano di Renzo Piano. I pezzi più notevoli del museo sono le ricostruzioni a grandezza naturale di varie barche, tra cui una galea genovese, su cui il visitatore può salire. Vengono proposte alcune attività temporanee, come un tour che mette il visitatore nei panni di un immigrato, o una tempesta nella realtà virtuale. Vengono presentati anche modelli, vecchie mappe e dipinti marini. A pagamento è inoltre possibile visitare liberamente il sommergibile militare italiano Sauro, ancorato sulla banchina di fronte all'ingresso del museo, per apprezzare le condizioni di vita dei sommergibilisti.
- 38 Museo del Risorgimento, Via Lomellini, 11, museorisorgimento@comune.genova.it.
- 39 Mura del Barbarossa, Via del Colle.
- 40 Porta dei Vacca.
- 41 Via del Campo 29 rosso, Via del Campo 29 rosso. Gio-Dom 10:30-12:30 e 15:00-19:00. Per gli appassionati è da citare anche il Museo dei cantautori, dedicato alla figura di Fabrizio De André e a tutta la scuola cantautoriale genovese.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- 1 Cairoli Cafè, Via Cairoli, 53/R, ☎ +39 3428946851. Con tavolini lungo la via Cairoli.
- 2 Locanda degli Adorno, Vico degli Adorno, 50r, ☎ +39 010 256695. Locanda con piatti tradizionali liguri.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- 1 Hotel Balbi, Via Balbi, 21/3, ☎ +39 010 2759288, fax: +39 010 2364512, hotelbalbi@inwind.it. 77/142€. Check-in: 14:00, check-out: 11:00. Offre una sistemazione dignitosa a buon prezzo. Comodo per la sua posizione non lontana dal centro storico e dall'Acquario, entrambi raggiungibili comodamente a piedi.
- 2 Abbey Hostel, Vico di Santa Fede, 8, abbey@thehostel.it. Ostello molto centrale.
Prezzi medi
[modifica]- 3 Hotel Bernheof, Via Balbi 15/5, ☎ +39 0102472166.
- 4 Hotel Cairoli, Via Cairoli 14, ☎ +39 010 2461454, fax: +39 010 2467512. Check-in: 14:00, check-out: 24:00.
- 5 Hotel Vittoria, Via Balbi, 33, ☎ +39 010 261923. A pochi passi dalla stazione.