Nurra
Nurra è una regione storica della Sardegna.
Da sapere[modifica]
Cenni geografici[modifica]
Prima delle opere di bonifica e di colonizzazione agraria effettuate durante il periodo fascista e, successivamente, nel dopoguerra, dall'ETFAS, la Nurra, risultava essere una delle regioni meno densamente popolate d'Italia (con appena 5 ab/km²), nonostante al suo margine fossero localizzati alcuni dei centri urbani più popolosi dell'isola. La mancanza di presenza antropica in questa regione era indirizzabile principalmente alla presenza della malaria, e, soprattutto, alla penuria di risorse idriche, dovute a fattori idrogeologici, fenomeno che si riscontra, ancora oggi, maggiormente, lungo le alture scistose mesozoiche della Nurra Occidentale.
Oggi il territorio conta un discreto numero di abitanti soprattutto apportati da Alghero, Stintino e Porto Torres, a cui si aggiungono quelli localizzati in centri di piccole dimensioni, frazioni del comune di Sassari come Tottubella, Campanedda, La Corte, Palmadula, l'Argentiera, Canaglia, La Pedraia, Biancareddu.
Cenni storici[modifica]
Antica curatoria compresa nel Giudicato di Torres, era ricca di saline e miniere d'argento. Fin dal XIII secolo è appartenuta al ramo di Branca della famiglia dei Doria che all'estinzione della famiglia giudicale se ne impossessarono del tutto includendola nel loro piccolo stato fino alla guerra che li coinvolse contro la Aragona che mise a dura prova la Sardegna nord-occidentale. Nel 1347 già molti villaggi si erano spopolati. Quelli rimasti invece soffrirono della guerra tra i catalano-aragonesi e il Giudicato d'Arborea. Nel 1391 Brancaleone Doria invase ancora una volta il territorio. Nel 1427 il comune di Sassari venne formalmente investito dei poteri feudali sulla zona che però risentiva ancora di possibili sbarchi dai corsari nord-africani sulla coste dell'Asinara. Ancora adesso la città di Sassari detiene il titolo onorifico di "baronessa della Nurra".
Stintino da frazione di Sassari nel 1988 diventa comune autonomo.
La Nurra di Sassari nel 2019 diventa municipalità unica del capoluogo dopo il riconoscimento da parte del consiglio regionale della Sardegna.
Territori e mete turistiche[modifica]
Centri urbani[modifica]
Altre destinazioni[modifica]
Come arrivare[modifica]
In aereo[modifica]
In auto[modifica]
- Strada Provinciale 42 dei Due Mari Alghero-Porto Torres.
- SS 291 Sassari-Alghero.
- SS 131 Carlo Felice da Sassari a Porto Torres.
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- Dal porto di Porto Torres per i collegamenti con la penisola.
- Da Porto Torres e Stintino per i collegamenti con l'Asinara.
In treno[modifica]
Alghero e Sassari sono collegate grazie alla linea ferroviaria Sassari-Alghero.
In autobus[modifica]
- Con gli autobus dell'ARST è possibile spostarsi tra le città.
- Con gli autobus dell'ATP è possibile spostarsi tra Sassari e le frazioni di Palmadula e Argentiera.
Come spostarsi[modifica]
In aereo[modifica]
Da Alghero.
In auto[modifica]
- Da Alghero a Porto Torres e viceversa.
- Da Sassari ad Alghero e viceversa.
- Da Sassari a Porto Torres e viceversa.
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- Dalla penisola a Porto Torres e viceversa.
- Da Porto Torres all'Asinara e viceversa.
- Da Stintino all'Asinara e viceversa.
In treno[modifica]
- Da Sassari ad Alghero e viceversa.
In autobus[modifica]
- Con gli autobus dell'ARST tra le città.
- Con gli autobus dell'ATP tra Sassari e le frazioni.
Cosa vedere[modifica]
Cosa fare[modifica]
A tavola[modifica]
Sicurezza[modifica]
