Gibellina | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Sicilia | |
Territorio | Trapani | |
Altitudine | 233 m s.l.m. | |
Superficie | 46,57 km² | |
Abitanti | 4 028 (2017) | |
Nome abitanti | gibellinesi | |
Prefisso tel | +39 0924 | |
CAP | 91024 | |
Fuso orario | +1 | |
Patrono | san Rocco | |
Posizione
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Sito istituzionale | ||
Gibellina è una città della Sicilia.
Da sapere
Gibellina, nota anche come Gibellina Nuova, è sorta dopo il terremoto del Belìce del 1968 in un sito che in linea d'aria dista circa 11 km dal precedente con architetture firmate da importanti architetti. Il vecchio centro, distrutto dal sisma, è stato abbandonato e negli anni ottanta è stato trasformato nel Cretto di Burri, un'opera di land art dell'artista Alberto Burri.
Cenni storici
Secondo alcuni storici fondata dagli Arabi nell'Alto medioevo, il centro medioevale si formò nel secolo XIV intorno al castello edificato da Manfredi Chiaromonte.
Dopo il terremoto del 1968 e le devastazioni, fu lentamente avviata la ricostruzione del paese. Tuttavia, invece di riedificare nelle vicinanze dell'antica Gibellina, essa fu ripresa più a valle. Per la ricostruzione della cittadina l'ex sindaco della città Ludovico Corrao ebbe l'illuminata idea di "umanizzare" il territorio chiamando a Gibellina diversi artisti di fama mondiale come Pietro Consagra e Alberto Burri; quest'ultimo si rifiutò di inserire una sua opera nel nuovo contesto urbano che si stava costruendo e realizzò il Cretto di Burri, o Grande Cretto, sulla vecchia Gibellina, a memoria del sisma che la distrusse. All'appello del sindaco risposero, altresì, Mario Schifano, Andrea Cascella, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino, Franco Angeli, Leonardo Sciascia. La città divenne subito un immenso laboratorio di sperimentazione e pianificazione artistica, in cui artisti e opere di valore rinnovarono lo spazio urbano secondo una prospettiva innovativa. Tuttavia la città non ha mai avuto un vero e proprio rilancio e le architetture rimangono silenti e prive di una concreta ricaduta positiva sugli abitanti.
Come orientarsi
Frazioni
- Villaggio Madonna delle Grazie
- Ruderi di Gibellina
Come arrivare
In treno
- 1 Stazione di Salemi-Gibellina.
Come spostarsi
Cosa vedere
Installazioni
- 1 Scultura. Opera di Giuseppe Spagnulo.
- 2 Ritmi spaziali. Opera di Carmelo Cappello.
- 3 Aratro. Opera di Arnaldo Pomodoro.
- 4 Stella d'ingresso al Belice (porta del Belice), SS 188 (sulla strada che conduce alla città). Opera in acciaio inox di Pietro Consagra. L'opera richiama le luminarie di paese che in passato erano presenti per le festività, ma è divenuta nel tempo anche identificativa della valle del Belice. È alta ben 26 metri.
- 5 Montagna di Sale. Opera di Mimmo Paladino.
- 6 L’infinito della memoria. Opera di Costas Varotsos.
- 7 Ascoltare (All'interno del museo di arte contemporanea). Opera di Giovanni Albanese.
- 8 La freccia indica l'ombra di una freccia (All'interno del museo di arte contemporanea). Opera di Emilio Isgrò.
- 9 Labirinto. Opera di Nino Franchina.
- 10 Porte del cimitero (Riferimento all'unicità, riferimento all'irripetibile). Cancello del cimitero realizzato da Pietro Consagra.
- 11 Fontana. Opera di Andrea Cascella.
- 12 Scultura (All'interno di un edificio). Opera di Onhari.
- 13 Pannello in ceramica (All'interno di un edificio). Opera di Hsiao Chin.
Edifici
- 14 Palazzo di Lorenzo Milton Machado. Edificio progettato da Francesco Venezia.
- 15 Chiesa madre, viale Vitaliano Brancati. Nel 1970 Ludovico Quaroni riceve l'incarico per la progettazione della chiesa di Gibellina sulla sommità di una collina, nel punto più alto del paese. Il progetto è completato nel 1972 insieme a Luisa Anversa. La geometria della chiesa rappresenta una novità, non solo nello schema tipologico dell'edificio e nel suo rapporto con il luogo, ma anche nel linguaggio per le forme architettoniche. Le varie funzioni sono raccolte e distribuite all'interno di un parallelepipedo a base quadrata di circa 50 metri di lato, ulteriormente diviso in moduli e sottomoduli, mentre il centro simbolico e geometrico del monumento è una grande sfera liscia, di cemento che costituisce un riferimento puntuale del sacro. I lavori iniziarono solamente nel 1985.
- 16 Meeting, Via Monte Finestrelle. È un edificio-monumento realizzato nel 1976 da Pietro Consagra.
- 17 Teatro di Pietro Consagra. L'edificio in cemento armato è un blocco sopraelevato ancora incompleto su cui passa una strada, nel 2020 è stata inaugurata dopo anni di attesa.
Musei
- 18 Museo delle Trame Mediterranee (Baglio di Stefano), Località Baglio di Stefano, 1, ☎ +39 0924 67844, fax: +39 0924 67855, info@orestiadi.it. Mar-Dom 9:00-13:00 e 15:00-18:00.
- 19 Museo Civico di Arte Contemporanea, Via Segesta, 1, ☎ +39 0924 67428, museo@comune.gibellina.tp.it. Mar-Sab 09:00-13:00 e 16:00-19:00, Dom 10:00-12:00.
Fuori dal centro abitato
- 20 Cretto di Burri (cretto di Gibellina o Grande Cretto). La grande opera di Alberto Burri è stata eretta tra il 1984 e il 1989 sulle rovine della vecchia Gibellina. Burri progettò un gigantesco monumento che ripercorre le vie e vicoli della vecchia città: esso infatti sorge nello stesso luogo dove una volta vi erano le macerie, attualmente cementificate dall'opera di Burri. Ogni fenditura è larga dai due ai tre metri, mentre i blocchi sono alti circa un metro e sessanta e ha una superficie di circa 80 000 metri quadrati, facendone una delle opere d'arte contemporanea più estese al mondo.
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Informazioni utili
- 2 Proloco, Viale Empedocle 5/A, prolocogibellina2008@libero.it.